Aborto spontaneo e campi elettromagnetici, una ricerca individua i fattori di rischio

Uno studio della clinica Kaiser Permanente, pubblicato di recente dalla rivista Scientific Reports ha evidenziato come l’esposizione a radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti prodotte da numerosi fonti possono aumentare il rischio di aborto spontaneo nelle donne in gravidanza.

I ricercatori hanno sottoposto un campione di 913 donne a indossare per 24 ore un misuratore di campi magnetici e alla compilazione di un test in cui dovevano essere specificate le loro attività quotidiane e lo stile di vita per verificare la presenza di eventuali fattori fuorvianti come alcool, fumo e sostanze stupefacenti.

Secondo i dati emersi l’aborto spontaneo si è verificato nel 10,4% dei casi nelle donne che avevano avuto un esposizione minore e nel 24,2% dei casi in quelle che avevano avuto una esposizione maggiore.

Un risultato che una volta di più mette in luce la correlazione tra l’esposizione ai campi elettromagnetici non ionizzanti e l’impatto biologico sulla salute umana.