AFFINITA’, AMORE E COMUNICAZIONE

AFFINITA’,  AMORE  E  COMUNICAZIONE   

 

 

Solo il risultato ci dice se abbiamo fatto bene o male

 

Ciao Valdo,

E qui forse ti posso influenzare, non con l’influenza suina o asinina. Sempre che tu accetti

Un essere è di valore nella misura in cui aiuta. 

Questa frase è di un mio amico, e l’ho fatta mia. Partendo da questo ti esprimo il mio sviluppo, creo l’impalcatura, il ragionamento, la conclusione, la ragione.

Non vorrei, mai e poi mai, che la mia ragione fosse per te un torto, ma voglio che tu ascolti ciò che funziona nelle mie comunicazioni poiché anch’io, come te, vengo in contatto con molte persone, diverse nel corpo e nella mente, ed ognuna di loro ha le proprie idee, convinzioni e comportamenti differenti.

Si fa quel che si può, quindi ciò che siamo capaci di fare. Solo il risultato ci dice se abbiamo fatto bene o male.

 

Siamo tutti molto diversi in base all’imprinting ed alle nostre esperienze di vita, in base alle persone ed ai fatti che ci hanno forgiato

 

Il modo di essere di ognuno deriva dalle influenze che hanno impresso il nostro carattere e la nostra personalità.

Queste influenze spesso le rifiutiamo, poiché amiamo pensarci totalmente autodeterminati, e a fatica accettiamo l’idea di essere condizionati.

Pensa che bellezza se analizzassimo e scoprissimo chi sono le persone che hanno avuto un ruolo importante nel farci agire in un modo piuttosto che in un altro.

Essere consapevoli di questo porterebbe ognuno di noi a segliere consapevolmente se adottare un comportamento piuttosto che un altro, qualunque esso sia.

Questo è il libero arbitrio. E’ la consapevolezza di essere.

 

 

 

 

Nessuno dovrebbe contestare il tuo linguaggio

 

Penso che nessuno ti possa contestare per come scrivi.

E’ un piacere leggerti.

La cosa che ho invece notato è che alcuni, soprattutto il prof Mascolo, si sono risentiti per il modo in cui fiorisci le tue tesine. In me trovi un’alleata.

Ritengo che le cose più importanti e serie, se sono accompagnate dalle battute scherzose e divertenti, ovvero di quelle che fanno parte del linguaggio comune di tutti, possono rendere l’argomento meno greve e pesante, sdrammatizzandolo ed allietandolo.

 

L’affinità crea la voglia di comunicare

 

Facciamo il caso mio personale, quello reale ed effettivo.

Dina legge la tesina e commenta.

Interessante, esauriente, ben formulato, si potrebbe divulgarlo, pensa che grande aiuto sta dando all’informazione. Valdo è in prima linea e divulga a grandi numeri ciò che tutti dovrebbero sapere, e si espone di persona. Che uomo intelligente che non teme il giudizio altrui, e porta avanti questa ottima causa che aiuta l’umanità a conoscere il contenuto dell’altra faccia della medaglia, senza imporre a nessuno di adottarla con la forza.

Dina è anche divertita dagli orpelli colorati che Valdo inserisce nelle tesine, poiché non si scandalizza, non si offende, non fa finta che esista la  parolaccia.

La realtà di Dina è simile a quella di Valdo. La realtà crea affinità e desiderio di avvicinamento.

L’affinità crea il desiderio di comunicare.

 

Se non c’è affinità arriva la critica. Ma anche la critica è una richiesta di comunicazione.

Sbagliato rincarare la dose.

 

Facciamo ora una ipotesi diversa.

Dina è cresciuta in una famiglia  molto educata.  I genitori, l’ambiente scolastico e le amicizie hanno forgiato il suo carattere e la sua personalità. Ha un comportamento ed un linguaggio trattenuto, perché le è stato continuamente insegnato a non usare le parolacce, e che rendere pubblico il suo intimo era offensivo ed oltraggioso.

Ormai questo tipo di Dina ha le sue convinzioni e vuole farle conoscere agli altri.

Vuole comunicare con Valdo e gli fa sapere come la pensa al riguardo. Lo insulta un po’, lo critica, non si esprime in modo trasparente, nasconde pensieri malcelati che l’occhio attento di Valdo sa interpretare senza errore.

Valdo a questo punto reagisce e rincara la dose criticandola, e dicendole che non vuole più comunicare con lei in quanto le sue critiche non sono condivise e stanno mille miglia lontane da come lui intende essere.

Valdo in questo senso sbaglia e non capisce la sua controparte. Perché la Dina è capace di esprimersi solo a quel modo e, per il solo fatto di esprimerlo, dimostra che vuole comunicare con Valdo.

 

Occorre difendere il triangolo della comprensione

 

Affinità, realtà, comunicazione, sono le tre componenti di comprensione.

Quando si viola la realtà di chiunque si sottrae affinità e comunicazione, poiché è proprio questo triangolo che porta alla comprensione.

Nei rapporti umani, violare, sopprimere, invalidare, non riconoscere la realtà del tuo interlocutore, restringe il triangolo fino a renderlo invisibile ed inesistente.

Questa seconda Dina vuole essere capita e Valdo dovrebbe darle comprensione. E lui invece cosa fa?

Reagisce. Fa il gioco della controparte,  si mette sulla stessa falsariga.

Più una persona è pubblica e di successo, più è soggetta a critiche.

Anche perché mettendo a nudo la propria personalità, anche quella più intima e personale, saranno molti quelli che non vivono quella realtà e si trovano in disaccordo.

Il prezzo del successo è questo, e si chiama responsabilità.

La responsabilità non vale solo per se stessi o per pochi intimi, ma per tantissimi altri diversi da noi che necessitano di comprensione.

 

Responsabilità e comprensione della controparte

 

Caro Valdo, questo gioco della vita che hai scelto è di grande responsabilità, e dunque la comprensione che ti si richiede è ancora più grande.

Quale è il tuo scopo? Presumo che sia un ampliamento di quanto divulghi, essendo esso oscurato dai mezzi di comunicazione.

Questo è anche il mio scopo, ed è per questo che non finirò mai di elogiarti.

Ti è chiaro perché provo una immensa affinità per te?

Siamo simili, e siccome io mi piaccio così, mi piaci anche tu.

Lo chiamano anche amore ma, guarda bene, la parola giusta è affinità.

Il Cristo disse: Se ricevi un’offesa porgi l’altra guancia. No, non porgo l’altra guancia del tipo schiaffeggiami pure.

Il Buddha disse: Abbi compassione. No, non voglio compatirti, ma comprenderti.

Freud disse: Va in analisi anni ed anni. No, non voglio stare sdraiata in un lettino. Preferisco vivere in mezzo alla gente. Voglio essere. Voglio conoscere. Voglio vivere. Voglio comprendere.

Solo dopo aver compreso potrò dire di possedere una mia esperienza di vita.

 

Dare riconoscimento alle critiche è la cosa più producente.

Saper stare di fronte a tutte le realtà esistenti è l’abilità più alta che un uomo possa avere.

 

Se attiro certe comunicazioni l’ho voluto io, che ne sia consapevole o meno.

In fondo, dare riconoscimento al fatto di aver ricevuto delle critiche è la cosa più producente che io conosca, tipo Grazie di avermelo detto, oppure Comprendo la tua realtà, o Comprendo la volontà di esternare le tue opinioni, e non mi offendo perché ti capisco. Ma io la penso comunque diversamente e continuo a fare quello che faccio. Potrebbe essere, non si sa mai, che riflettendoci subentri il desiderio di cambiare qualcosa. Siamo stati tutti bambini.

Verso i bimbi piccolissimi riserviamo una comprensione ed un’accettazione speciale.

Loro non sanno esprimersi a parole e quindi non sono in grado di contestare ciò che diciamo.

Anche per questo usiamo parole dolci e diamo amore a più non posso. Ma, se potessero parlare …

Appena riescono a farlo iniziano da parte nostra le alzate di voce per soffocare le loro espressioni, per imporre le nostre idee.

Vogliamo educarli, spingerli a comportarsi come noi vogliamo, non tenendo conto di quella diversità che esiste già da piccoli, di quella loro personalità che può essere antitetica alla nostra.

Capisco e so che non è facile stare di fronte senza reagire a tutte le realtà esistenti, ma essere capaci di farlo è l’abilità più alta che un essere umano possa avere.

 

 

 

Un caffè d’orzo in attesa di Papale benedizione

 

Nella tesina Il bere masochistico e delinquenziale, pagina 9, correggi una svista, la B3 è la niacina e l’acido pantotenico è la B5.

Adesso, detto terra-terra, se io e la mia collaboratrice e grande amica Laura bevessimo un cazzo di caffè d’orzo, avremmo l’onore di una tua Papale benedizione?

Dai che sei un grande. Per noi sei Valdo il Magnifico.

 

Cosa è l’amore

 

Io Amo in te.

Amo il bambino con il suo candore e l’innocenza.

Amo l’amico che comprende ed ascolta

Amo il papà che perdona e comprende le marachelle.

Amo il marito che rispetta e condivide le emozioni.

Amo il combattente che non usa armi o parole per offendere, ma solo per chiarire.

Amo te come mio prossimo, che comprende ogni essere umano nella sua diversità, e rispetta la Natura, la Terra e tutti i suoi abitanti, animali compresi.

Questo è amore.

 

Cosa è il sesso

 

Il sesso è un’altra cosa, e diventa sublime quando è un tutt’uno con questo Amore, sennò è puro sesso.

E ognuno di noi è libero di viverlo come desidera, ma non in piazza, in chiesa o in tv o nella rete, poiché potrebbe offendere la realtà di qualcuno e creare disaccordo.

Così la vedo io.

Grazie di avermi ascoltata.

E che non ti giri di pensare che abbia scritto altre volte quello che è solo per te.

Adesso, per 6 mesi non ti scrivo più, sennò invece di lavorare cazzeggio.

Da quell’amore di donna che è anche una piccola peste.

Dina da Milano.

 

Apprezzo le garbate bacchettate di una donna pepata ma saggia

 

Ciao Dina,

Come al solito sei molto fine nel modo di esprimerti.

Ti ringrazio per avermi dedicato tutta questa  bella riflessione, che evidenzia notevole saggezza e filosofia.

Sorvolo sulle cose buone e vado alle piccole ma efficaci bacchettate che hai voluto darmi con gentilezza e garbo tutti femminili.

Non c’è nulla di quanto dici che non sia condivisibile in linea generale.

Ti assicuro che non mi permetterei mai di sbattere la porta in faccia o di offendere qualcuno, o di mancare di quella comprensione che tu auspichi verso chi è diverso, sia esso bambino o sia esso scorbutico o sia esso complessato.

 

 

 

Grazie per la puntuale correzione

 

Hai fatto bene a correggermi sull’acido pantotenico.

Ho trasformato il mio ufficio in autentica officina, con Enciclopedia Britannica, testi in diverse lingue, a tratti in ordine e a volte accavallati, a tratti chiusi ed a volte aperti o con una biro da segnalibro, per cui non manca qualche confusione.

Quel B3 pantotenico, arriva dal volume medico inglese Men’s Health, che tenevo sottomano, e sono d’accordo con te che la B3 è la niacina e la B5 è il pantotenico.

 

Qualche confusione terminologica esiste nel gruppo B,  

 

Si usa pure definire la vitamina PP antipellagra (Pellagre Preventive factor), che è acido nicotinico o piridin-carbossilico, come vitamina B3 o niacina.

Nel gruppo B fanno tutti qualche confusione, anche perché le vitamine B agiscono anche da coenzimi.

Certe autorità inseriscono nel gruppo anche la carnitina, l’acido lipoico, l’inositolo, l’acido para-aminobenzoico e la colina (fosfolipido delle lecitine).

Altre inseriscono pure gli auxoni o fattori di crescita, appioppandogli l’etichetta B13 e B15.

Pochi identificano e sottolineano invece l’importantissimo e basilare acido folico (vicariante della B12) nella vitamina spiccatamente vegetariana B9, forse timorosi che faccia concorrenza alla vitamina notoriamente carneo-derivata B12.

 

Nessuno ancora mi aveva dato del Magnifico

 

Grazie anche per avermi dato del Magnifico, nemmeno mia moglie è arrivata a tanto.

Per fortuna che non so come suonino in cantonese le parole  magnifico e stronzo, chissà che così non mi sia risparmiato di sentire più volte la seconda al posto della prima.

La Kathleen è un amore di donna, sia nel fisico che nello spirito, ma come tutte le mogli del mondo, resta essenzialmente una rompi-marito (chiaramente solo nei riguardi del marito).

Da brava cinese, la sua reazione alla tesina in oggetto è stata glaciale: Quanto ci hai guadagnato?

E’ anche per questo che ti ho mandato un bacione per via eterica, sperando che qualcuno non mi accusi di ulteriore libertinaggio.

E qui aggiungo pure la mia benedizione a te ed alla Laura, per la miscela d’orzo.

 

Potrei anche bloccare tutto e andarmene in ritiro spirituale

 

Ora non so se la tesina Pornografia figlia del bigottismo, possa essere capita da tutti.

Probabilmente non è così.

Potrà apparire magari troppo dura, rude e provocatoria.

Devi però pensare che il prof  Mascolo ha un modo di scrivere non facile da affrontare.

Tende ad articolato, smembrato, a volte anche arruffato, nonostante o anche per colpa della sua vasta cultura, e delle troppe cose e dei troppi riferimenti che inserisce in ogni sua frase.

Ho dovuto dunque sintetizzare il suo testo, che era composto poi da diverse lettere.

Non ho nessuna prevenzione verso chi mi muove delle critiche.

Sono ultradisposto a discuterne.

Se quanto scrivo e come lo scrivo non piace, non mi costa niente bloccare tutto e andare in ritiro spirituale.

 

 

Nessuna imposizione ideologica o di stile

 

Non ho nessuna intenzione di imporre il mio stile e la mia ideologia.

Quello che mi sta dando soddisfazione ed appagamento psicologico e spirituale, quello che mi sorregge nel mandare avanti la mia micro-iniziativa etico-salutistica, è proprio l’affetto e interesse genuino che sento giornalmente da più parti.

Dopotutto sto cercando di trasmettere dei valori, non certo dei disvalori, come vorrebbe insinuare Mascolo. In contemporanea col tuo messaggio, ne stanno arrivando degli altri, che pubblico pure, perché è giusto farlo.

 

Due cose che non sopporto sono la maleducazione e la cattiveria

 

Il caso di Mascolo non rientra esattamente nelle tue ipotesi.

Devi sapere che ci conosciamo ormai da mesi.

Ha hanche comprato e diffuso il mio libro ed alcune tesine tra i suoi studenti.

Lo consideravo da tempo un tipo ipercritico e difficile, ma non gli ho mai negato amicizia, o mancato di rispetto. Ci sono state diverse tesine dedicate alle sue osservazioni.

La mia reazione non ha riguardato il suo modo di sentire e di pensare, o il suo essere critico, ma soltanto la maleducazione e la cattiveria contenute di fatto nel suo messaggio.

 

Le critiche costruttive ed in buona fede sono sempre accettate

 

Ovvio che ognuno è libero di avere le sue idee.

Le peggiori critiche, anche le più critiche, devono essere comprese e metabolizzate.

Sono d’accordissimo con te su questo.

Ma quando una persona intesse piccoli complotti (o dà l’iea di farlo), manda lettere su Internet ad altre persone muovendo accuse assurde, inventando e ipotizzando nefandezze, elucubrando su carenze di credo democratico e di credo antiautoritario, e avendo poi in testa altre cose ed altre intenzioni ancora, non c’è più modo di comprendere, come tu dici.

Se tu rileggessi la tesina precedente Gli UFO neofascisti e il linguaggio contorto, e magari anche L’ABIN e il medico-medico, capiresti meglio la situazione.

 

Anche la sopportazione ha i suoi limiti

 

L’ho invitato a entrare in ABIN se ha quella ambizione, e a condizionarla come vuole lui.

La mia posizione è abbastanza esterna e marginale in fatto di influenza politica e stilistica sul gruppo, in quanto verte principalmente sulle mie libere tesine e soprattutto sulla fraterna amicizia con Carmelo Scaffidi. Oppure, come suggerimento, gli ho detto di farsi un suo circolo da plasmarsi secondo i suoi criteri. Ma la sua ultima uscita ha davvero mandato in tilt ogni equilibrio ed ogni margine di sopportazione.

 

Non è solo una questione di linguaggio

 

Come dici giustamente tu, e come mi dicono in tanti, il mio linguaggio non è il punto.

Se i lettori mi richiedessero davvero di usare un linguaggio castigato, privo di battute e di termini piccanti, dovrei sicuramente prenderli in considerazione.

Il fatto è che lui ha usato mezzi infidi e striscianti con la chiara intenzione di fare opera di linciaggio morale, in modo del tutto gratuito ed ingiustificato.

Una persona colta e gentile che a tratti produce acido cloridrico

 

La cosa che mi indispone e mi sorprende di più è proprio il fatto che non è una persona di animo cattivo, ma piuttosto un bonaccione coltissimo che si auto intossica me si ingarbuglia in congetture strampalate, anziché prenderla alla leggera e chiudere un occhio su dettagli marginali (che lui ingantisce e negativizza a sproposito).

Insomma una persona valida ed eccezionale sotto molti punti di vista, gentilissima e a portata di mano, che a volte però produce veleno.

Non so dare spiegazioni diverse.

Anche Carmelo condivide questa opinione. Un grande animo condizionato da elementi interni di acidificazione caustica che a tratti lo rendono seccante e petulante.

 

Un riavvicinamento in corso d’opera

 

Per venire incontro a quanto dici, ti faccio sicuramente cosa gradita dicendoti che mi ha appena inviato una mail di approvazione sulla tesina del bere delinquenziale.

Nessuno ha chiesto scusa all’altro, ma è sempre un riavvicinamento.

Solo che il meccanismo è scattato e arrivano vari commenti, che sono anche tenuto a pubblicare, non a scopo denigratorio, ma per rendere i lettori partecipi dei problemi che si incontrano, a volte anche al proprio interno, nel fare libera informazione.

Chiaro che gli sto mandando anque il presente scritto.

 

Non si può offrire l’altra guancia quando uno persevera nelle cattiverie grafiche

 

Ti ricordo comunque, per tornare all’altro ieri, che solo dopo l’oggettivo tentativo di normale critica (per lui) e di oggettivo tentativo di linciaggio morale (per me), è scattata la mia reazione.

Come dicono gli inglesi, quando uno si comporta da  hopeless, non c’è niente da fare.

Le mie tesine ce le avete in mano una per una, per cui siete in grado di giudicare.

Il minimo che potevo fare era di dirgli: Stop, non ho più tempo da perdere per te.

Capisco che possa essere parso duro e crudele.

Ma non potevo offrire l’altra guancia, e non c’era nemmeno lo spazio per prenderla scherzosamente.

Grazie ancora per la tua gradita collaborazione.

 

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma (Associazione Vegetariana Animalista)

                         – Direzione Tecnica ABIN-Bergamo (Associazione Bergamasca Igiene Naturale)