Difficoltà digestive e reflusso
Salve dottor Vaccaro, la ringrazio per ciò che scrive e rende disponibile a tutti tramite il suo blog.
Trattasi di frammenti di verità e consapevolezza.
C’è da sperare che molti riescano a digerirli ed assimilarli come i buoni frutti della terra.
Non vi è dubbio che la via della salute e della guarigione passi attraverso una alimentazione naturale e tramite corretti stili di vita.
Nella mia esperienza personale ho risolto il reflusso e le difficoltà digestive con un’alimentazione molto vicina a quella che lei espone e propone.
Integratori ed insufficienza renale
Però non ho ancora trovato risoluzione a problematiche differenti, quale una lieve insufficienza renale.
Forse sarà necessario più tempo. Però, alcuni integratori naturali hanno contribuito in modo evidente al mio benessere e a quello dei miei familiari.
Credo che tutto passi dalla natura, e che il sistema immunitario sia il solo a guarire se gli diamo il modo.
Alcune piante però possono darci un contributo, se usate nel modo corretto.
Vorrei comunque una sua opinione in merito.
I funghi cosiddetti medicamentosi, e l’argento colloidale
Cosa ne pensa in particolare dei funghi medicinali, come il cordyceps, dal cui utilizzo ho trovato evidenti miglioramenti? E cosa ne pensa del reischi?
Ho assistito a risoluzioni di cistiti croniche (dove qualsiasi terapia naturopatia ed allopatica erano fallite), con l’argento colloidale ionico, sempre affiancato ad alimentazione vegeto-fruttariana crudista.
Spostamento sintomi dallo stomaco all’intestino
Ultima cosa. Pur avendo risolto il reflusso, le mie feci sono spesso morbide e brucianti, anche mangiando alimenti crudi. Basta poco perché abbia delle fermentazioni e non digerisca bene.
Se insieme al pasto aggiungo degli enzimi di funghi aspergillos, le feci diventano compatte e ben digerite.
La sua opinione sui funghi e sull’argento
Probabilmente il mio sistema non ha abbastanza energia per produrre gli enzimi necessari.
Mi dia dunque la sua opinione sui funghi medicinali, sull’argento colloidale per infezioni croniche e sugli enzimi dei funghi aspergillos.
Grazie per una sua gradita risposta.
Salvo Corradi
Il pozzo senza fondo dei rimedi strani
Ciao Salvo, nulla ho contro l’uso di piante e di vegetali come coadiuvanti e come leggeri e temporanei palliativi.
Nutro invece molte riserve quando la gente pretende di risolvere i suoi problemi, e le sue incongruenze comportamentali ed alimentari, ricorrendo a rimedi ed a effetti curativi delle cose più strampalate.
Il business dei rimedi strani è un pozzo senza fondo.
Ci sono laboratori chimici alla ricerca continua di sostanze commercializzabili, che vanno dal fegato di un pesce, al pancreas di una scimmia, alle spore di un fungo, al pene della volpe-maschio.
Non esistono panacee al di fuori dei rimedi genuinamente naturali
La realtà è molto semplice. Non esistono panacee all’infuori dell’aria pura, del sole, dell’amore per noi stessi e per quello che ci sta intorno.
Non esistono panacee in grado di sostituire il cibo di nostra pertinenza, lo stato mentale positivo, la respirazione, il moto, il sonno, il riposo, la poesia, il fare del bene, il dire la verità, il difendere le creature più disperate e più massacrate.
Tutto il resto è un mucchio di immondizia culturale, illusioni e superstizioni, credenze ed effetti placebo.
L’imbroglio degli effetti-stimolo
Oppure, come nei casi specifici da te citati, si può parlare di effetti-stimolo, dove qualsiasi sostanza, riconosciuta dall’organismo come estranea e non pertinente, provoca una piccola tempesta ormonale-immunitaria, una tensione, un accaloramento ed un’accelerazione cardiaca volti ad espellere quella sostanza intrusa.
Questo fenomeno succede con tutti i cibi e le bevande cotte, con tutti gli integratori che non siano davvero naturali e non trattati, con tutti i sali concentrati, con tutti gli zuccheri concentrati, con le bevande alcoliche e nervine, con le proteine animali e ovviamente col fumo, i farmaci ed i vaccini.
La stimolazione non è affatto nutrizione
Il veleno, quando non stronca, stimola.
Ma la stimolazione non è nutrizione, bensì accelerazione metabolica.
Accelerazione che, per restare tale e non cadere nell’inevitabile depressione e nella brusca frenata, richiede ulteriori dosi di veleno non appena il motore comincia a perdere colpi.
Tu hai acquisito correttamente il concetto della sovranità auto-terapeutica del sistema immunitario.
Devi andare a fondo in quella direzione, e non sviare da essa.
Dal tuo messaggio riconosco anche la piccola incongruenza di annunciare inizialmente che certi integratori ti hanno guarito e ti hanno risolto il reflusso, per concludere alla fine che non è del tutto così, e che ci sono anche controindicazioni renali.
Dalla natura cerco sempre la nutrizione, più che il rimedio biochimico
Come della tesina che ho appena scritto per la Diana sulla gastrite, mi ritrovo spesso a raccogliere piante selvatiche mangerecce, e la stessa cosa vale pure per i funghi eduli.
Pensare però a piante medicinali e funghi medicamentosi, significa ricadere nel concetto mistico e para-farmaceutico.
Se medicinale significa virtuosità, l’unica cosa medicinale al mondo è la semplicità della nutrizione senza sbalzi e senza effetti collaterali.
L’unico atto medicinale che l’uomo può compiere è quello di mettere il sistema immunitario a suo agio, in grado cioè di compiere il suo lavoro senza intralci.
Non esistono cure, all’infuori dell’autoguarigione immunitaria
Spesso le cure di cui parli, la risoluzione di cistiti croniche ed altre cose simili, vengono risolte dalla dieta e dalle altre accortezze che la gente applica durante i momenti curativi, e non certo dai rimedi che hai citato.
La ricerca ossessiva ed ansiogena dei rimedi, di cure terapeutiche di un tipo o dell’altro, dimostrano quanto scarsa sia la voglia della gente di rassegnarsi al fatto che non esistono cure, se non quelle di lasciare ogni cosa nelle sapienti mani del proprio sistema immunitario.
E’ il morbo dell’intervento medico-farmacologico che è entrato nel Dna della gente.
Non esiste al mondo nulla di più completo, nutriente e digeribile della frutta
Sfido chiunque, e lo faccio pubblicamente, a trovare un cibo più completo, impeccabile e digeribile, della frutta.
Il frutto possiede proprietà uniche rispetto a tutte le altre cibarie possibili, in quanto nutre senza carenze e ripulisce nel contempo, una proprietà globale che viene regolarmente dimenticata e sottovalutata.
Nutre e ripulisce, ma fa ancora di più, apportando antiossidazione (contro i radicali liberi) e alcalinizzazione (contro l’acidificazione ed il muco).
Nutrice e spazzina a costo zero
La generosità della frutta è proverbiale.
Ci offre tutto a costo digestivo zero, ed in più ci fa da spazzina gratuita.
L’esatto opposto delle proteine animali che, per darci sazietà e calorie, ci derubano di energia, di enzimi e di micronutrienti interni e, anziché ripulirci, ci intasano e ci intossicano, e ci danno pure un passpartout verso ogni tipo di malattia, dal raffreddore al cancro.
Vietato stazionare nelle pieghe dell’immaturità
Boccio pertanto tutti i sistemi che pretendano di sostituirsi al normale ciclo equilibrato della nutrizione e della pulizia, e lo dico senza voler nemmeno entrare nel merito delle sostanze citate.
Il mondo è pieno di gente alla ricerca di qualcosa che non c’è, alla frenetica caccia della pietra filosofale.
Quello non è auto guarire, non è cercare la salute.
Quello è stazionare nella dipendenza cronica dai rimedi fasulli.
Quello è stazionare nelle pieghe e nei garbugli dell’immaturità e della mediocrità.
Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo