LETTERA
L’occhio critico e l’oro colato
Buongiorno Valdo, per caso mi sono imbattuta nel suo blog.
Apprezzo moltissimo il suo impegno a far ragionare la gente, insegnando a non credere che quanto ci raccontano sulla medicina, sulla salute e sulla alimentazione sia oro colato.
Noi in Toscana abbiamo sempre l’occhio critico, e sappiamo troppo bene come la nostra esistenza odierna sia condizionata interamente dal business e dai soldi.
Sono profondamente d’accordo con lei e le sue tesine che leggerò con molto piacere.
Primi esperimenti con l’alimentazione crudista
E’ dal mese di ottobre che sto sperimentando l’alimentazione crudista.
Trovo molto benefico l’avocado, un quarto a pranzo e uno a cena, misto all’insalata e seguito da un piatto di lenticchie.
Mi rimane un po’ difficile da digerire il pane integrale con crema di olive.
Siamo diffidenti verso i prodotti che arrivano da lontano, dove ci sono magari discariche abusive di eternit a cielo aperto.
Le coltivazioni in Italia e nel mondo non sono tutte uguali, come del resto gli stessi produttori.
A volte la colpa è pure nostra, che mangiamo tutto con troppa fretta e magari non possediamo gli enzimi per digerire alimenti poco utilizzati normalmente nella nostra dieta.
Un eritema al braccio sinistro, ribelle ad ogni cura
E’ da circa un anno che sto lottando contro uno strano eritema all’interno del braccio sinistro e sul polso, all’attaccatura della mano.
Una specie di strano bracciale di colore rosso che va e viene.
Sono andata da vari dermatologi che mi hanno dato di tutto: creme, cortisone, prodotti omeopatici, senza risolvere un bel niente. Anzi, con alcuni prodotti la situazione è persino peggiorata.
Sport e radicali liberi da affaticamento
Faccio una breve premessa sul mio curriculum sanitario.
Ho 50 anni e sono molto sportiva.
Facevo attività fisica quotidiana di un’ora nella pausa pranzo, alternando footing, nuoto, bici, rebound air o trampolino elastico.
La corsa è da circa un anno che l’ho smessa, riducendola a una volta per settimana, perché le analisi del sangue avevano rilevato un aumento dei radicali liberi da affaticamento.
Asma allergica da 10 anni e rischio di ipotiroidismo
Rinite allergica a partire dai 5 anni, tonsillectomia a 30 con infezioni alla lingua e, per finire, asma allergica da circa 10 anni.
Da due anni mi è stato tolto di colpo il cortisone perché stavo andando in ipotiroidismo.
I medici mi avevano assicurata in precedenza che il cortisone inalato non aveva controindicazioni, ma non ne ero affatto convinta.
Cortisone, nemico insidioso della tiroide
Abito a Pisa e sono andata al Centro specializzato di Endocrinologia, dove mi hanno consigliato di sospendere ogni cura perché il cortisone, anche se nella forma spray, a lungo andare danneggia la tiroide, provoca ipotiroidismo e conduce all’Eutirox, un farmaco che, una volta preso, va assunto a vita.
Tant’è vero che, una volta smesso il cortisone, la spirometria per l’asma allergica lieve è migliorata e la tiroide è tornata perfetta senza alcun farmaco.
Grande consumatrice di latte e formaggi
L’anno scorso mi sono tolta tutte le otturazioni in amalgama di piombo, che mi davano un saporaccio in bocca, ma non vorrei che il mio organismo stesse ora espellendo questo tipo di residui tossici.
Sono stata sempre una grande consumatrice di latte e formaggi.
Credo che a lungo andare sia stato proprio questo a causare l’asma e a farla peggiorare.
Qualcuno ha fatto peggio ancora di me, in termini di nutrizione
La mia alimentazione in passato è stata sì onnivora, ma sono anche stata grande consumatrice di frutta e verdura, con leggera alimentazione serale, per cui ho evitato di incorrere in gravi patologie.
Mia cognata, ad esempio, che ha un’alimentazione stile americano, con ampio uso di sostanze fritte, di hamburger e bevande alla cola, si è ritrovata con un carcinoma al seno all’età di 45 anni.
D’accordo che ci possono essere molti fattori causativi, ma la sua dieta non l’ha di sicuro aiutata.
Le difficoltà concrete di portare a termine un digiuno
Ho fatto una settimana di digiuno ad acqua e a centrifugati di frutta, ma dopo 5 giorni ho dovuto sospendere il tutto.
Non è possibile sottomettersi a queste soluzioni drastiche quando si va a lavorare e si deve nel contempo cucinare per la famiglia.
Asma ed eritemi per me, e celiachia per mio marito
Dal primo di ottobre sto seguendo un’alimentazione crudista.
Da anni ho l’abitudine di prendere, in anticipo sulla colazione, un bicchiere d’acqua e due limoni strizzati.
Sia io che mio marito abbiamo due malattie del sistema immunitario.
Nel mio caso la lieve allergia che mi tormenta da anni, e nel suo la celiachia da tendenze familiari.
Mi interessa sapere qualcosa di più sui cataplasmi di fango e sui bagni freddi.
Mi può gentilmente dare i suoi suggerimenti? La ringrazio.
Paola, da Pisa
RISPOSTA
Cortisone, Eutirox e rimozione di tessuti immunitari
Ciao Paola, dal tuo scritto traspare che hai già capito alcune cose basilari sul funzionamento del corpo umano, ed anche sul funzionamento delle strutture sanitarie.
La medicina tende a sottovalutare e a nascondere i danni e i disastri provocati dai farmaci.
Cortisone ed Eutirox vengono attualmente usati dalla medicina come si trattasse di mentine e caramelle.
Anche in fatto di rimozioni non si scherza. Un organo si infiamma e dà dei problemi?
Basta reciderlo e rimuoverlo. Facile e conveniente. Chi mai te lo fa fare di rimettere le cose in ordine naturalmente, perdendo tempo e non guadagnandoci niente?
Ed è così, più o meno, che ti hanno tolto le tonsille.
I radicali liberi derivano da sforzo fisico in assenza di ossigenazione
Lo stop all’attività sportiva non è stato certamente utile per il tuo corpo.
I radicali liberi li stavi accumulando per ovvia carenza di ossigenazione.
Non si può assolutamente fare attività fisica senza il sostegno di una adeguata respirazione, e di una saggia alimentazione basata sulla frutta acquosa e da guscio, sulle verdure crude, sui cereali e sui semini.
Chi lo fa, ricorre normalmente a farmaci, integratori, caffè e bevande nervine varie, tutte stampelle chimiche che decapitano il sistema immunitario e impediscono la fase disintossicante, accumulando così pesanti nodi da sciogliere e pericolose spade di Damocle.
Mettere sotto sforzo l’organismo, operando in disarmonia nutrizionale ed ossigenativa, produce accumulazioni di acido lattico ed altri fenomeni degenerativi.
Cose che si pagano regolarmente a caro prezzo.
Mostruose abitudini umane al latte altrui e ricadute automatiche in termini di asma e di altre patologie
L’annotazione peggiore che raccolgo dal tuo curriculum è quella riguardante il gran consumo di latte, formaggi e latticini.
I tuoi guai asmatici derivano interamente da questa mostruosa abitudine umana a prendersi il latte destinato per natura ai bambini-lattanti della mucca e a niente altro che quelli.
Anche la situazione di tuo marito non è un regalo di Satana e nemmeno della famiglia, ma è malattia auto-creata, male-interpretata e mal-gestita.
Radicali cambiamenti in tema di respirazione e di fluidificazione del sangue.
Spirometria e capacità vitale.
La soluzione per entrambi esiste, ed è quella di puntare tutto su un paio di cose basilari che sono un formidabile cambiamento del ritmo respiratorio e un lavoro di fluidificazione del sangue.
Dal momento che conosci la spirometria, tecnica basata su un apparecchio detto spirometro, capace di determinare la capacità vitale polmonare, sarà opportuno andare nei dettagli.
La capacità vitale respiratoria non è altro che la massima quantità di aria che può essere espulsa dai polmoni con una espirazione forzata, fatta dopo una profonda inspirazione.
Fondamentale respirare a ritmo e in profondità
E’ della massima importanza per entrambi adottare tecniche di respiro basate sullo stile yoga e preferibilmente sul ritmo 1-4-2, dove la prima cifra sono i secondi di inspirazione, la seconda quelli di trattenimento-aria, e la terza quelli di espirazione.
L’inspirazione parte dal basso ventre che si deve spingere in fuori, per poi rientrare sollevando il plesso solare, allargando il torace e riempendo i polmoni fino a sentire un innalzamento delle scapole.
Servirà fare sedute di esercizi di almeno 15 minuti caduna, per due volte al giorno.
E’ la respirazione che detta il ritmo al cuore, ed è poi il movimento fisico che fa circolare la linfa.
L’importanza di digerire bene
La fluidificazione del sangue si raggiunge invece con una serie ininterrotta di digestioni virtuose, stile percorso netto delle gare ippiche.
Un digiuno introduttivo di 2-3 giorni, con riposo totale a casa stando a letto, con niente cibo e zero farmaci o bevande varie, ma solo acqua leggera a volontà, sarebbe di grande aiuto per entrambi.
Con l’avvertenza di attendersi dei fastidi e delle reazioni di scarico-veleni, chiamate crisi eliminative, utilissime per l’economia dell’assieme. Il digiuno sarà seguito da altri 3 giorni di dieta fruttariana (frutta preferibilmente acquosa a volontà), e poi da normale dieta che, nella mia impostazione igienistica, è una dieta vegana tendenzialmente crudista.
Il corpo guarisce sempre e solo grazie al suo sistema immunitario
Cataplasmi di fango e bagni caldi-freddi sono ottimi coadiuvanti, e si possono studiare in qualsiasi testo di idroterapia. Carmelo Scaffidi, maestro terapeuta-igienista dell’ABIN, è a disposizione per dimostrazioni pratiche ed applicazioni.
Ma niente risolve e niente guarisce, né il digiuno, né la frutta, né il fango, che sono soltanto mezzi coadiuvanti.
Chi guarisce è il corpo stesso grazie alla magistrale direzione del sistema immunitario che, per merito del digiuno, della frutta, del fango, della respirazione, dell’eliminazione di ogni turbativa vaccinatoria e farmacologica, viene messo finalmente in grado di fare il suo lavoro.
Nutrizione cruda-viva e nutrizione pastorizzata-devitalizzata
Quanto alla nostra capacità enzimatica in fase digestiva, ti ricordo che la frutta matura è dotata dei suoi enzimi (food-enzymes o vitalie), per cui viene digerita ed assimilata a costo digestivo zero.
Metti dentro 100 calorie e ne ricevi 100, mentre col succo di frutta confezionato ed equivalente, metti dentro 100 calorie e ne ricevi 10, perché 90 vengono consumate nella laboriosa fase digestiva correlata ai cibi devitalizzati dalla pastorizzazione o dalla cottura.
Nutrizione vera e nutrizione dopata
Peggio ancora ovviamente col non-cibo carne, nemico numero uno dell’umanità, dove metti dentro 100 e spendi spesso 120 per digerire ed assimilare, creando addirittura nell’organismo un deficit calorico e una rapida caduta depressiva, che spinge a rimangiare velocemente cibo cadaverico velenoso e dunque stimolante-dopante-salato-zuccherato (cadaverina, putrescina, 28 grammi al kg di acido urico, che mettono sotto pressione il cuore e accelerano il battito, stressando, indebolendo, infiammando, ammalando, invecchiando e cancrenizzando l’intero sistema).
Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo