LETTERA
ANDIAMOCI PIANO NEL FARCI ETICHETTARE MALATI
Buongiorno carissimo Valdo, leggo spesso il tuo blog e voglio parlare con te del mio problema.
Ho 32 anni e, nel mese di febbraio, in seguito a una tosse secca, a un po’ di tachicardia e di stanchezza fisica, mi è stata diagnosticata una tiroidite cronica autoimmune con ipotiroidismo sub-clinico.
Ho sempre goduto di ottima salute, non sono sposata, sono una persona contraria ai farmaci e tengo molto alla mia persona facendo sport.
Sono una ragazza solare e amo la vita all’aria aperta, meglio ancora se al mare.
QUALCHE APPRENSIONE E QUALCHE STRESS DI TROPPO
A causa del lavoro sono spesso stressata, preoccupata ed apprensiva, per cui mi capita di non dormire bene.
Non ho mai amato mangiare carne e da qualche mese ho cominciato ad eliminarla, mentre consumo del pesce, anche se raramente.
Sporadicamente qualche uovo e anche dei formaggi.
Mangio frutta e verdure di tutti i tipi.
Bevo latte di avena e di mandorle.
QUALCHE DATO FUORIPOSTO NON SIGNIFICA NIENTE
Le mie ultime analisi del mese di maggio evidenziano quanto segue:
TSH 2.937 (U.N. 0.40 – 4.60)
FT3 1.75 (U.N. 1,45 – 3.48)
FT4 0.97 (U.N. 0.71 – 1.85)
AB TG 437.10 (U.N. inferiore a 34)
TPO 308 (U.N. inferiore a 35)
TIREOGLOBULINA <0.20 (U.N. inferiore a 55)
GUARIRE SI’ MA ALLA LARGA DALLE MEDICINE
Sono già in terapia con Eutirox 25 mcg/die e sono stata da due specialisti. Sono concordi nel dire che devo aumentare le dosi a 50 mcg/die.
I medici dicono tutti la stessa cosa, anche perché provengono invariabilmente dalla stessa scuola.
Io mi rifiuto di prendere medicine per tutta la vita.
Sono convinta, come dici tu, che il mio corpo corre il rischio di diventare una farmacia.
Sono convinta di potermi guarire da sola con una dieta equilibrata e depurativa, senza assumere più medicine. Ti consiglio per i consigli che mi darai.
Un caro saluto da Mary
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RISPOSTA
LE ANALISI MEDICHE NON SONO DEI DOGMI E HANNO VALORE ASSAI RELATIVO
Ciao Mary.
Partiamo dalle analisi mediche. Come la maggior parte di chi mi contatta, anche tu mi mandi la tua bella letterina, e aggiungi la parte più nobile e probante, ovvero la finestra medica sui valori, gli incontestabili numeretti che a volte non corrispondono ai valori di riferimento. Anche se fossero precise e accurate, le analisi mediche dicono assai poco. Non meritano affatto tutte le attenzioni che la gente ripone in esse. Non sono affatto una bibbia ufficiale e nemmeno un vangelo apocrifo. I dati segnalati lasciano poi adito a diverse valutazioni e a contrastanti idee terapeutiche in sede interpretativa finale.
UN MEDICO CHE PARLA E’ UNA COSA, MA UN PEZZO DI CARTA CON DEI NUMERETTI CHE NON TORNANO SPAVENTA MALEDETTAMENTE
Dovrebbero servire come punto di riferimento e di orientamento generale per i soli medici, e vengono invece messe nelle mani dei pazienti con disarmante superficialità, spaventandoli oltremodo e inchiodandoli a determinate cure mediche correttive, costringendoli pure alla pessima pratica dell’inseguimento dei valori e del tappamento-buchi, dove ad ogni buco tappato corrispondono spesso 3 nuove falle. Le analisi sono, alla fin fine, uno strumento di pressione del sistema medico, e non qualcosa che serva davvero alla salute.
I FLASH STRUMENTALI, ISOLATI E NON REPLICATI PIU’ VOLTE NEL CORSO DELLA GIORNATA, VALGONO QUANTO IL DUE DI BRISCOLA
L’errore fondamentale delle analisi mediche sta nel fatto che non è possibile bloccare la situazione personale di una persona in modo significativo con un flash sui valori, e in particolare con un flash sulla sola tiroide, mentre il sistema endocrino è formato da tante altre ghiandole che andrebbero considerate nel contempo, lavorando esse in perfetta e complessa sinergia, e non come singoli organi operanti a compartimenti stagni. Chiaro poi che i valori portano sempre con sé aspetti di tipo caratteriale e costituzionale, e pertanto vanno rispettati.
C’è il simpaticotonico che tende ad avere la tiroide iperattiva, e il vagotonico che va nella direzione contraria. Sono aspetti da considerare, ma che la stupidità e la miopia degli strumenti non ha modo di evidenziare. Chiaro che sono anche variabili tra notte e giorno, tra mattina e pomeriggio, tra una scelta cibaria e l’altra. Per avere un quadro completo insomma, ci vorrebbero più esami ed anche esami ripetuti più volte. In pratica, bisognerebbe spendere metà della nostra vita fuori e dentro tra cliniche e laboratori. Una cosa decisamente assurda ed improponibile.
I TEST MEDICI RAPPRESENTANO SPESSO CARTE FALSE
Il valore predittivo dei test è sempre relativo. Ogni test ha infatti un diverso grado di affidabilità.
Gli stessi valori di riferimento sono contestabili, parziali, relativi. Vengono fissati da istituzioni mediche soggette a determinati condizionamenti, a determinate pressioni da parte delle industrie alimentari e farmaceutiche. Particolarmente gravi sono le note storpiature della FDA sulle quote proteiche (oggi il loro tetto max è 30 grammi/giorno ma per anni si parlava di quote 10 volte maggiori, non sapendo che il corpo, oltre i 30 grammi, va in acidificazione). Anche sulla vitamina B12, sui folati e sulla vitamina C ci sono incredibili storpiature. Vengono presi su un campionario umano proveniente da una determinata città americana e non certo da persone che abitano in campagna o in un continente diverso da quello americano. Anche questo tende a rendere i test pretestuosi e relativi, oltre che falsati già in partenza.
LE PERICOLOSE ANALISI SULLA CISTIFELLEA
Ma non è finita. Lo stesso Medical Journal rivelava anni fa che l’accuratezza dei raggi X nel determinare i calcoli biliari oscillava tra il 13 e il 30%. Oltre a ricevere dosi pericolose di radiazioni ionizzanti, il paziente veniva pure costretto a ingoiare un pericoloso colorante chimico.
Secondo la rivista Diagnosis, una persona su 20 di quelle che si sottopongono a tale test sperimenta pericolosi effetti collaterali (insufficienza renale, problemi respiratori e disordini mentali). Centinaia di persone allergiche al colorante muoiono ogni anno, perché il test in questione non riesce al meglio senza il colorante. Un test insidioso, inutile e costoso, al quale la gente ricorre senza freni.
ALTISSIMO NUMERO DI ERRORI NEL DIABETE, NELLE CARDIOPATIE E NEL CANCRO, CON MAMMOGRAFIE CHE PROVOCANO ADDIRITTURA IL TUMORE.
Il Journal of the AMA riferiva che nel 1978, su 334 pazienti sottoposti a insulina per la presenza del diabete, il 50% era stato oggetto di un errore e quindi era stato curato per una malattia che in realtà non aveva nemmeno. Gli stessi elettrocardiogrammi hanno un’accuratezza che non supera il 40%, per cui nel 70% dei casi si va a indicare alla gente una crisi cardiaca che non esiste poi nella realtà.
Secondo il dr John McDougall, autore di McDougall’s Medicine, le angiografie possono essere causa di ansie, di problemi circolatori, di attacchi cardiaci ed infarti.
Da un recente test svolto in Norvegia e durato 6 anni, tra il 2002 e il 2008, è pubblicato sugli Annali di Medicina Interna, risulta che il semplice sottoporsi a ripetuti test mammografici porta inequivocabilmente alla insorgenza di tumori al seno, non solo per danni specifici da raggi X, ma anche per lo stress che ogni test produce.
LA LOGICA MEDICA NEL PROMUOVERE I MONITORAGGI E LE CAMPAGNE SANITARIE
Questa rincorsa continua ed ossessiva a verificare i propri valori, a fare screening, monitoraggi, analisi e visite è frutto della ipocrisia e della venalità medica. Qual è la logica?
Primo, gli strumenti diagnostici costano e durano poco, per cui diventano presto superati ed obsolescenti, per cui occorre ammortizzare velocemente i costi di investimento.
Secondo, il fenomeno della rincorsa alle diagnosi è diventato un business enorme che si amplia e si allarga in continuazione, e che serve da bombola di ossigeno per la famelica sete di danaro del sistema sanitario mondiale.
Terzo, cosa c’è di meglio che terrorizzare la gente inchiodandola con un documento scritto, con tanto di intestazioni, di timbro e di firma scarabocchiata?
L’ESAME PIU’AFFIDABILE E’ QUELLO DI FARE UNA BELLA RESPIRATA, UN GIRO IN BICICLETTA E SENTIRSI IN PIENA FORMA
E’ anche il segnale che la gente, ipnotizzata e instupidita dalla arroganza e dal dogmatismo medico, non si fida di se stessa e del suo sistema immunitario. Vuole sottoporsi al test strumentale, non accontentandosi dell’assai più affidabile e probante sistema del sentirsi in ottima forma, del digerire bene, del respirare ritmato con un battito cardiaco eccellente, dell’avere la lingua pulita e le urine chiare, dell’avere un alito gradevole in bocca.
PUNTARE DECISAMENTE ALLA ELIMINAZIONE PROGRESSIVA DELL’EUTIROX
Fatte queste indispensabili premesse, possiamo parlare anche del tuo problema personale.
I valori, come dicevo, non fanno altro che segnalare la condizione logica e giusta del tuo organismo in un determinato momento della giornata. Non vanno pertanto presi come base operativa.
Assai più sensato rilassarsi e liberarsi di ogni tensione.
Ti consiglio anzi di puntare alla eliminazione progressiva di quella quota di Eutirox che stai assumendo e di armarti pure di maggiore coerenza e determinatezza.
Chiaro che lo devi fare assumendoti di persona tutte le responsabilità.
VIA DEL TUTTO I LATTICINI
Via dunque l’ultima sigaretta e l’ultimo eventuale caffè, visto che le dosi minime fanno sempre danni sproporzionati, impedendo la detossificazione.
Elimina il pesce e le altre proteine animali.
I latticini vanno banditi in modo ultra-drastico, essendo i primi responsabili di ogni disturbo alla tiroide.
Più mandorle e meno formaggini, più pinoli, uvetta e banane e meno gelati.
VIA I DOLCI, I DOLCINI E I DOLCETTI, MA FRUTTA A PIACERE
Ricordati anche che una tiroide sottoattiva fa schizzare in alto pure i valori del colesterolo nel sangue. Basta una leggera deficienza di vitamina B1, dovuta a saturazione di zuccheri ed edulcoranti di tipo industriale, per causare ipotiroidismo.
Perfeziona dunque ulteriormente le tue scelte, mantenendo le tante cose buone della tua vita, come lo sport, la respirazione, il nuoto, il nudismo, la traspirazione.
Liberati dallo stress e trova una nuova formula lavorativa, inserendo le piccole pause necessarie
per svolgere il tuo lavoro al meglio, senza dover subire troppo in termini di indebolimento e di alienazione.
Valdo Vaccaro