ARTRITE REUMATOIDE PRESUNTA

Tiroidectomia e dolori alle articolazioni

 

Buongiorno, mi chiamo A.T. e mi rivolgo a lei per avere un consiglio, non senza prima dare un piccolo quadro della mia salute.

Ho 36 anni, lavoro come impiegata e mi occupo di formazione e selezione personale di un gruppo italiano appartenente a una grande multinazionale.

Nel 2006 ho subito tiroidectomia totale (e mi hanno tolto anche 2 paratiroidi) a causa di un adenoma.

Sono attualmente in terapie di Eutirox 125.

Da anni, anche prima dell’intervento, mi trascino dolori e dolorini alle articolazioni, sottovalutati perché ho fatto 14 anni di Flamenco, lavoro permettendo), che mi tenevano impegnata anche 4 volte la settimana.

 

Una diagnosi tutta da verificare

 

La situazione odierna, dopo aver smesso da 2 anni con la danza, dice che i dolori ci sono e aumentano.

Il polso destro e la gamba sinistra sono le zone più colpite, al punto di provocare svenimenti.

Vado dall’ortopedico e mi chiede se soffro di tonsilliti.

Io dico di sì e lui mi dà la seguente diagnosi: presunta poliartrite reumatoide.

Faccio gli esami e risulto positiva al test Waaler-Rose con titolo antistreptolisinico di 1600 (i valori del TSH e del calcio sono OK).

 

Prescrizioni adatte non a guarire da qualcosa ma a demolire e deprimere

 

Mi consigliano antibiotici e chinino.

Ma, a questo punto, la mia testa ha un blocco psicologico.

Non riesco a smuovermi.

Non voglio prendere ancora antibiotici.

Mi fa paura il chinino. Insomma non so cosa fare.

Ho una forte depressione. Sono stanca.

 

 

 

Sto affondando e non posso permettermelo

 

Ho spesso formicolio alle dita di mani e piedi, e sempre dal medio al mignolo.

Capisco che così sia difficile dare consigli.

Sono disponibile anche ad una visita.

Ho proprio bisogno di aiuto, perché sto affondando, e non posso permettermelo.

Le sarei grata se mi desse un consiglio di qualsivoglia natura.

Grazie

A.T.

 

Quando la misura è colma, uno può anche dire Basta-non-ne-posso-più

 

Ciao A., la tua lettera denota molta disarmante chiarezza.

Mi hai raccontato con precisione i fatti.

Alla fine della trafila è sopravvenuto in te un blocco mentale, di tipo sicuramente protettivo.

Hai tirato su finalmente il ponte levatoio del tuo già troppo tartassato castello.

Hai rifiutato in pratica di procedere per quella brutta china.

 

Un autentico grido di battaglia

 

Questa tua reazione è molto importante.

Prelude a una scelta drastica.

Hai capito che, mettendo un piede su quel nastro trasportatore, ti ritroveresti convogliata in un posto ed in una situazione per niente confacenti con le tue ambizioni e le tue attese.

Sto affondando, e non posso permettermelo, è un autentico grido di battaglia.

 

Qualche obiezione sulla diagnosi e sulle prescrizioni

 

Non voglio nemmeno addentrarmi nei test Waaler-Rose, nei valori alti o bassi, nelle cose che ti sono state diagnosticate.

Dire presunta poliartrite reumatoide è però opera di terrorismo medico bello e buono.

E’ regalare a qualcuno motivi per deprimersi ed ammalarsi ulteriormente.

Se c’è vera poliartrite reumatoide uno dice che c’è senza tanti ghirigori.

Se non c’è, non dice un accidente.

Se non è sicuro, si tiene i suoi dubbi e se ne sta zitto.

Questo si chiama etica professionale. O mi sbaglio?

Consigliare poi chinino e antibiotici mi pare un andare avanti come i gamberi.

 

Nessuna età è buona per affondare controvoglia.

Una foglia cade in qualsiasi momento, se sa di aver esaurito le sue cartucce.

 

Nessuna età è buona per affondare. Ma farlo a 36 anni sarebbe il colmo.

Più che giusto pertanto il tuo grido di ribellione.

Ho appena scritto L’Acqua passata delle menomazioni, e calza a pennello pure per te, con tiroide e paratiroidi tirate via disinvoltamente per causa di un adenoma benigno.

Avrei molte cose da ridire su questa spiccata attitudine ad operare da parte di certi medici.

Sarei tentato di dare in mano a qualcuno un bel rastrello, sequestrandogli ogni strumento chirurgico.

 

L’ordine medico e gli ammalatori del pianeta

 

Ma la colpa ricade nell’ordine medico che detta gli schemi e le modalità degli interventi.

Problemi alla tiroide? Si rimuove e festa in duomo! Sta scritto sui manuali di medicina.

La colpa ricade soprattutto sugli ammalatori del pianeta.

Quante migliaia di litri di collosa latte-caseina ha immesso nel suo sistema la A. per disarticolare il suo sistema ghiandolare e procurarsi un adenoma alla tiroide?

Meglio stendere a questo punto un velo pietoso sul passato.

 

Salvare il salvabile e creare un muro invalicabile attorno al tuo sistema immunitario

 

Cosa ti posso mai consigliare a questo punto?

Primo non sono un guaritore. E nessuno al mondo lo è, poco importa se medico o non-medico.

Le sole guarigioni al mondo sono auto-guarigioni.

L’unico metodo per saltarne fuori, a mio avviso, è quello di salvare il salvabile, dando massima fiducia ai poteri residui del tuo sistema immunitario.

Eliminare dunque ogni farmaco e ogni cura medica, procedendo con qualche gradualità coi farmaci in corso.

Essere in terapia significa infatti essere, ne più ne meno, sotto droga dopante.

 

Una valida strategia nutrizionale vegano-crudista

 

Accanto a tali accorgimenti, serve una valida strategia nutrizionale e comportamentale, che è poi quella solita e valida per tutti, basata sul veganismo tendenzialmente crudista, sul movimento, sull’aria, sulla respirazione, sul sole, su stati d’animo rilassati e fiduciosi, e non angosciati e depressi come quelli che stai attualmente sperimentando.

 

Frutta viva, cereali, noci, semini e vegetali crudi per rinascere

 

L’artrite reumatoide, se di quello si tratta, è una malattia costruita pezzo per pezzo da clamorosi errori alimentari, ripetuti con costanza e depravazione.

Frutta viva, noci, cereali, semini e vegetali crudi sono in grado di ripristinare l’equilibrio e la salute, ma non certo nel giro di due settimane o due mesi.

Il discorso del chinino e degli antibiotici non è una prospettiva sensata ma piuttosto una spinta al suicidio.

 

Mettere il proprio corpo in grado di funzionare e di auto-guarirsi

 

Ti consiglierei un periodo di relax rivitalizzante e ricaricante presso la clinica Bircher-Benner di Zurigo,

o presso la clinica del dr Robert Pritikin a Miami e a Santa Monica, dove la gente entra in carrozzella ed esce correndo sulle scarpette di ginnastica.

Fondamentalmente, si tratta di fare un atto di fede verso te stessa e verso il tuo sistema immunitario, verso la tua capacità di ripristinare l’equilibrio lontano dalle cure mediche e lontano dai farmaci.

Un incontro con Carmelo Scaffidi a Bergamo potrebbe essere pure utile.

Il corpo non va mai contro se stesso, purchè gli diamo la possibilità di operare senza ostacoli e senza perniciose interferenze.

Cosa che al corpo tuo non è mai stata concessa pienamente.

 

L’insegnamento di Erofilo

 

Dovrai dedicare più tempo a te stessa, mettendo il tuo corpo al centro di ogni programma ricostruttivo.

Dovrai darti una cultura salutistica.

Una lettura delle mie tesine su www.valdovaccaro.blogspot.com servirebbe a prepararti meglio per ogni tuo passo futuro.

Anche perché Quando manca la salute, la saggezza non vale, l’arte non si può esercitare, la forza della mente e dello spirito latita, e la ricchezza non ha alcun valore.

Ce lo insegna Erofilo, fondatore della Scuola di Alessandria, ancora dal 300 avanti Cristo.

 

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo