BILIRUBINA ALTA E DIMAGRIMENTO

LETTERA

 

Un incremento consistente di frutta e verdura, senza eliminare del tutto le proteine animali

 

Dr Vaccaro, perdoni la mia curiosità. Da molti anni fino a qualche mesetto fa ho sempre pesato 67/68 kg per un’altezza di 176 cm. Ora ne peso 62.

Sto mangiando molta verdura e molta frutta, ma non ho ancora del tutto accantonato carne, pesce, latticini, pasta, ecc. che consumo comunque in dosi molto modeste.

Qualche tempo fa, per curiosità, ho provato a rimangiare un cioccolatino e subito mi è comparsa una bolla, quindi ho deciso di chiudere definitivamente con cioccolata e porcherie varie.

Bilirubina indiretta e diretta alte

Le faccio presente che ho sempre avuto la bilirubina indiretta alta.

In famiglia ce l’abbiamo tutti, parenti compresi e, che io sappia, dovrebbe trattarsi di una innocua sindrome. La novità è che dalle ultime analisi del sangue, effettuate ai primi di luglio 2010, risulta alta anche la bilirubina diretta (sta sul doppio dei valori normali), mentre le transaminasi, anche se sono aumentate rispetto alle precedenti analisi, rientrano ancora sotto i limiti della norma.

Tutto il resto è perfetto.

Il rebus della perdita di peso

Ora le chiedo: possibile che il brusco apporto di verdura e frutta (che prima mangiavo raramente) possa aver causato la mia perdita di peso? Grazie e un caro saluto!

Corrado

RISPOSTA

 

Bilirubina, ovvero emoglobina demolita

 

La bilirubina è sostanza biochimica derivante prevalentemente dalla demolizione dell’emoglobina, cioè di quella proteina che lega l’ossigeno nei globuli rossi.

Ogni 4 mesi i globuli rossi (cellule a corta vita) vengono rinnovati e l’emoglobina viene degradata, dando origine alla bilirubina per essere eliminata, non prima di essere trasformata da alcune reazioni che hanno luogo nel fegato. Ma se il fegato si ammala, o se vengono distrutti globuli rossi in eccesso, la bilirubina nel sangue aumenta causando ittero, colorito giallastro della pelle e del bianco degli occhi.

La formazione di detriti cellulari chiamati medicalmente virus

C’è da osservare che ogni moria cellulare intensificata ed anticipata, dovuta a condizioni patologiche, a digestioni difficili, a shock emotivi, provoca (al pari delle morie cellulari normali e fisiologiche) abbondanti ondate di detriti cellulari morti ed innocenti, che la medicina continua a chiamare virus e a catalogare come microrganismi vivi e causatori di epidemie e di epatiti virali.

Per l’igienismo questi detriti sono polvere umana innocente e priva di vita, destinata in parte ad essere riciclata ed in parte ad essere espulsa. Per l’igienismo i cosiddetti virus, che si trovano abbondanti in certe epatiti chiamate virali, non sono causa ma conseguenza di una pesante tossicità a monte (causata dai cibi sbagliati) che ha impedito il riciclaggio e l’espulsione dei detriti stessi.

L’igienismo naturale ha le prove certe dell’innocenza e della estraneità dei virus

In altre parole tutte le epatiti sono in realtà patologie di carattere tossico e non virale, di carattere tossico e non contagioso, per cui le classificazioni A, B, C, D, E, in base ai vari virus che abbondano in ognuna di esse non sono affatto accettate dall’igienismo, e servono invece alla ai voraci interessi delle multinazionali del farmaco.

La prova scientifica che ha ragione l’igienismo e torto marcio la medicina, sta nel semplice fatto che il digiuno ad acqua distillata, seguito da adozione di dieta vegana tendenzialmente crudista, fa guarire perfettamente e per sempre da ogni forma di epatite, senza alcun uso di farmaci antivirali.

Birilubina diretta e indiretta

Della bilirubina totale presente nel sangue si possono distinguere due frazioni: la bilirubina indiretta (non ancora trasformata dal fegato), che è poi la parte più consistente, e quella diretta (già trasformata dal fegato).

La bilirubina diretta si riversa poi nell’intestino, dove la flora batterica ne favorisce l’ulteriore degradazione, conveertendola in composti da eliminarsi con le feci.

Il test della bilirubina e gli altri esami di funzionalità epatica

Il test della bilirubina è indicato in campo medico per determinare la presenza di una eventuale malattia epatica (epatite, cirrosi, calcoli biliari), e viene in genere fatto in associazione ad altri esami di funzionalità epatica (fosfatasi alcalina e transaminasi AST e ALT) quando il paziente manifesta segni di danno epatico (ittero, nausea, urine scure, dolori addominali, fatica e malessere generalizzato, alcolismo).

Eccesso di bilirubina indiretta

Un eccesso di bilirubina indiretta può essere dovuto a un’aumentata distruzione dei globuli rossi (emolisi) in casi si talassemia, di anemia perniciosa e anemia falciforme, oppure può essere attribuito a malattie definite ereditarie, che alterano la capacità del fegato di convertire la bilirubina indiretta in quella diretta (sindromi di Gilbert e Crigler-Najjar), oppure a casi di ittero fisiologico neonatale dei prematuri, oppue di bimbi con Rh incompatibile con quello materno, oppure a condizioni iatrogene, per effetto collaterale dei soliti farmaci steroidi, antinfiammatori e antibiotici (specie la rifampicina, usata come antitubercolare).

Eccesso di bilirubina diretta

Un eccesso di bilirubina diretta può dipendere da malattie ereditarie tipo le sindromi di Dubin-Johnson e Rotor, o da malattie epatiche come cirrosi, epatiti virali o epatiti tossiche, oppure da ostruzioni delle vie biliari (calcoli e/o tumori epatici o pancreatici), oppure a effetti collaterali di antibiotici (tetracicline), steroidi, antinfiammatori non stiroidei (FANS).

Una diminuzione della bilirubina totale (indiretta e diretta) può essere invece causata da alcuni tipi di anemie (aplastica e sideropenia), o da assunzione di sedativi e barbiturici.

Il calo ponderale può dipendere da insufficiente apporto calorico o da scarsa assimilazione

Detto questo, il calo di peso può derivare solo da insufficiente apporto calorico o da insufficiente assimilazione dovuta a problemi di tipo organico che, a parte gli schemi medici appena visti, si riducono e si semplificano in realtà a due casistiche generali che sono l’assunzione di cibi incompatibili (alcolici, caffè, proteine animali, grassi cotti diventati creolina, velenosissima per il fegato) e di farmaci.

I cibi concentrati e cotti hanno sovrabbondanza di calorie

Occorre tener presente che se uno passa poi dai cibi concentrati e cotti (alte calorie) a cibi vivi e carichi della loro acqua biologica e delle loro fibre naturali, mette dentro più volume ma meno calorie.

E’ indispensabile dunque trovare un equilibrio tra quanto si consuma e quanto si apporta in termini calorici. Un occhio sulla qualità, un secondo sulla quantità e un terzo sui consumi.

Se uno va in deficit calorico, automaticamente cala il suo peso.

Ci si dovrebbe accorgere di questo già coi sintomi di fame intensa.

Ma anche se ciò non avviene, ci sono le bilance da usare giornalmente, in questi casi, per verificare l’andamento del peso.

L’episodio del cioccolatino e della bolla

L’episodio del cioccolatino e della eruzione immediata a mio avviso non fa testo.

L’eliminazione del cacao e di altri prodotti concentrati e vietati non va effettuata per quel tipo particolare di reazione avversa, ma per ragioni molto più serie, tipo l’assenza di acqua biologica, l’assenza di vitamine vive, l’assenza di minerali organicati, il rubare spazio a prodotti naturali e vivificanti.

In genere non è il cioccolatino in sè la colpa di una eruzione, per cui la trasgressione può al limite anche essere fatta, di tanto in tanto.

La faccenda della bolla accade piuttosto perché il sangue a quel punto è già ultratossico per motivi precedenti, e non ci sono più margini di tolleranza per ulteriori veleni.

Le eruzioni cutanee, i dolorini, le influenze stagionali, le riniti, sono tutte ciambelle di salvataggio lanciate dal nostro sistema immunitario

A volte poi le eruzioni cutanee arrivano perché il corpo è in costruttiva fase di espulsione veleni, perché la dieta è stata migliorata e purificata, per cui il sistema immunitario paradossalmente ti ringrazia regalandoti uno sfogo sulla pelle, fastidioso e antiestetico nel breve, ma utile e salvatore nel lungo periodo.

Il sistema igienistico è basato sulle crisi eliminative e sulla detossificazione continua

Molta gente pensa che la salute consista nel non avere mai crisi eliminative chiamate malattie, e pensa di avvicinarsi all’igienismo e alla dieta crudista vegana nell’intento di raggiungere quell’obiettivo.

Niente di più sbagliato. Trattasi chiaramente di un grosso errore ideologico, perché il sistema purificante igienistico è basato sulla disintossicazione continua che non accumula e non nasconde i nuovi veleni, ma li manda fuori in continuazione, man mano che arrivano, con un occhio anche a quelli accumulati 20 anni prima, con cadaverine, caffeine, nicotine, farmaci e vaccini, che un sistema immunitario ripotenziato tende sempre a scovare, intaccare, sbriciolare ed espellere.

Solo in situazione di soddisfacente equilibrio non scattano le crisi eliminative

E’ possibile che un igienista sia privo di sintomi, ma soltanto se ha raggiunto un livello di eccellente equilibrio tossico, per cui non scattano crisi eliminative.

La persona che vive in forte accelerazione cardiaca, con intensi sforzi fisici sorretti da caffè e integratori, da farmaci e cibi carnei, tende a soffocare i sintomi e a mantenere il sistema immunitario su livelli di scarsa reattività. Tipico l’esempio di atleti impegnati in gare agonistiche, o anche di persone iperattive e iperimpegnate che raramente si ammalano di malattiette e di sfoghi innocenti, pur covando in sè patologie gravi e nodi estremi che vengono al pettine.

Le mescole incompatibili tra cibo naturale e innaturale portano a gravi conseguenze

I consigli che conseguono da queste considerazioni è di adottare una dieta rigorosamente crudista, e non semplicemente una dieta con tanta frutta e tanta verdura le quali, mescolate a pasti carnei e animal-proteici, vanno in fermentazione.

Fermentazione degli zuccheri buoni (frutta) e non-buoni (dolciumi e amidi stracotti), e putrefazione delle proteine animali sempre cattive e incompatibili col disegno fruttariano umano, portano alla distruzione del cibo e alla contemporanea creazione di tossine che viscosizzano il sangue e infiammano l’organismo, disastrandolo ulteriormente.

Inserire nella dieta le sostanze naturali capaci di promuovere incrementi di peso

Ricordo infine la necessità di inserire nella dieta crudista l’avocado, i germogli, le mandorle e le noci alla fine di pranzo e cena, nonchè la crema di avena con aggiunta di semini pestellati (sesamo, girasole, lino, ecc) come tarda colazione.

Accettabili i compromessi tipo cereali e legumi, patate e zucche, persino pasta integrale e pizza, ma sempre a condizione che ci sia un forte apporto di crudo nell’assieme della dieta, e che tali piatti siano sempre preceduti da una cospicua porzione di insalata verde a crudo.

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo