BIOGENETICA DEGENERE, TEST PAUROSI E IMMONDIZIA CULTURALE

LETTERA

 

C’E’ DI CHE SENTIRSI MALE DAVVERO

 

Ciao Valdo, sono Cinzia da Padova ed ho appena letto sul blog due tesine che mi hanno lasciata senza parole. La prima riguarda il caso della donna di Pavia, operata in via preventiva per un tumore che forse non le sarebbe mai venuto.

Mi sento male.

Come è possibile che avvenga una cosa del genere?

Se gli studi della biogenetica servono a questo è meglio che chiudano i finanziamenti.

Quei soldi sono stati rubati ad altre cause molto più nobili.

GLI SCREENING DI MASSA E LE PAURE INAUDITE

Ti voglio riferire un altro esempio lampante di come i soldi versati da noi contribuenti vengono sperperati nell’ambito della salute pubblica.

Io vivo in Veneto, ho 32 anni e, da quando ne avevo 25, la regione mi invita ogni due o tre anni ad un Pap test gratuito con ricerca di HPV.

Ora, premesso che per i primi anni ci sono andata e ho sempre avuto referti negativi, posso testimoniare che questi screening di massa danno un numero allucinante di falsi positivi.

La paura che prova una donna, quando le viene messo il referto tra le mani e lo deve aprire, è qualcosa di inaudito.

IL PROBLEMA NON E’ IL PAPILLOMA MA IL CLISTERE

Aggiungo anche che, per ogni referto positivo, per i signori della sanità è una gran festa.

Ogni referto positivo equivale a una nuova cavia umana su cui sperimentare la nuova cura per l’HPV. Questo è successo a una mia amica il cui test ha indicato la presenza del virus che, di per sé, non significa un cavolo di niente.

Vallo tu a dire alla ragazza in questione, che il problema non è il Papilloma, ma il fatto che vive di aria inquinata, di mancanza di luce, di cibi-spazzatura, e che ormai va in bagno solo se si auto-pratica un clistere?

A parte queste considerazioni, io ho cestinato l’ennesimo invito da parte della sanità veneta, visto che non intendo essere usata come cavia umana.

TANTA FRUTTA E MAI NESSUN PROBLEMA

Per quanto concerne le innumerevoli mail che ricevi sulle arance, ne ho mandate giù 3 stamattina, dopo che al risveglio mi ero fatta un bel melone giallo e dei kiwi.

Mi sento tutt’altro che male. E, in più, il mio dentista non trova carie da otturare da un bel po’.

E’ ormai un anno che ho cambiato, grazie a te, la dieta mia ed anche quella del mio compagno.

Posso dirlo fino alla nausea che, da quando mangio tutta la frutta possibile del mondo a sazietà, non ho mai avuto un fastidio o un problema, anzi semmai è vero il contrario.

UN ATTESTATO DI STIMA

Rimango davvero incredula sapendo che in giro qualcuno possa riportare effetti dannosi dal consumo di arance. Crisi eliminative periodiche possono arrivare a tutti, ma sono preziose e sopportabili.

Ad agosto abbiamo in programma di sperimentare il nostro primo digiuno.

Ne sento la necessità e la voglia, e so pure che sarà un’esperienza utile da ripetersi su basi annuali.

Con queste righe volevo solo aggiungere, qualora ce ne fosse bisogno, un’ulteriore testimonianza che spazzi via quella che tu giustamente chiami immondizia culturale, e mai nessuna definizione fu più giusta. Con affetto e stima immensa.

Cinzia

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RISPOSTA

 

LA TRUFFA INFAME DELL’AIDS FEMMINILE

 

Ciao Cinzia, hai fatto bene a ricordare questa faccenda del test HPV, ennesima farsa della sanità mondiale. L’ho vista esplicarsi lo scorso anno nel paese più vaccinato del mondo, le Filippine, dove la GlaxoSmithKline fa da decenni il bello e il cattivo tempo. Non avrei mai pensato che pure l’Italia fosse potuta cadere nei tranelli della peggiore truffa ordita storicamente nei riguardi delle donne.

Non tira più il business dell’Aids maschile? Pronto servito quello femminile.

TUTTI COLONIZZATI DA BIG PHARMA

Ci sarebbe di che fare pernacchie e versacci a una sanità letteralmente colonizzata dalle multinazionali del farmaco e del vaccino. Ma qui c’è poco da scherzare. Si stanno spaventando a morte milioni di giovani donne. Il tutto per motivi che nulla hanno a che vedere con la salute umana.

Un insulto all’intelligenza. Uno smacco alla dignità della donna. Una cosa stomachevole che grida vendetta.

L’ABERRAZIONE DEL SENO ASPORTATO COME PREVENZIONE

Uno sgorbio indecente, e una cosa rivoltante, al pari poi dell’asportazione del seno a fini preventivi, che pare un vero e proprio simbolo dell’aberrazione a cui può arrivare una medicina priva di freni, priva di limiti e priva di buon senso.

Cosa ancora abbia in serbo il regime sanitario, per un’umanità già abbastanza vilipesa dalla crisi economica e dalle troppe notizie sconfortanti, non certamente ultima quella delle scie chimiche, è facile immaginarlo.

Il piano è quello di trasformare ogni essere umano in una cavia per i suoi esperimenti stile Frankenstein..

TUTTO E IL CONTRARIO DI TUTTO

Quanto all’immondizia culturale, che circola col fine evidente di confondere e disorientare la gente, dovremmo esserne ormai abituati, visto il ritmo ossessivo con cui veniamo bombardati dai media e dalle televisioni.

L’imbroglio ormai è la regola fissa. Non esistono regole, principi e verità.

E’ ormai di moda dire tutto e il contrario di tutto su ogni cosa, su ogni accadimento, su ogni cibo.

Finiremo tutti per accettare l’idea che l’arancia acidifica, che la carne nobilita, che il formaggio rinforza le ossa, che il caffè rende più calmi e riflessivi, che il vaccino protegge e non avvelena, e che il bipede è l’essere dell’universo dotato di più anima e di maggiore intelligenza.

Valdo Vaccaro (AVA-Roma e ABIN-Bergamo)