BOICOTTARE LE DIETE SCOLASTICHE CIMITERIALI

LETTERA

MENU SCOLASTICO E CERTIFICATO DEL PEDIATRA

Gentilissimo Valdo, so che riceve tantissime mail, ma spero lei voglia rispondere pure a questa mia, che tra l’altro credo sia importante e interessante per molti genitori vegani.

Mi chiedo come mai nessuna associazione vegan si sia mai occupata seriamente di ottenere il menu vegano per le mense scolastiche. Personalmente sono in enorme difficoltà, avendo la bambina che va in prima elementare. Per il momento usufruisce del cosiddetto menu etico/religioso che prevede l’esclusione della carne e, tramite un certificato del pediatra per sospetta allergia al lattosio (tra l’altro veritiera), sono riuscita ad ottenere un menu senza latte. Ma esso durerà solo 3 mesi, entro i quali devo fornire alla ASL documentazione clinica che attesti l’effettiva allergia.

INCREDIBILI INGIUSTIZIE E DISCRIMINAZIONI

Mi sembra assurdo che, nell’anno 2011, un bambino non abbia diritto, visto che paga, al suo pasto vegano. Mi sembra assurdo che sia obbligatorio fare dei test clinici per non trovarsi un pasto a base di latte, pesce, gallina e maiale. Essere vegan non costituisce forse una motivazione etico/culturale?

Perché lo hanno ammesso soltanto per i mussulmani?

Andrò a parlare in Comune, ma trovo tutto questo molto ingiusto e discriminante.

NON VOGLIO LE SCHIFEZZE DELLA MENSA SCOLASTICA PER LA MIA BAMBINA

Io non voglio che mia figlia mangi le schifezze che stanno dando a tutti i bambini, e purtroppo lei le sta mangiando 3 volte a settimana. Sono davvero giù di morale per questa faccenda e non so proprio come muovermi per ottenere un menu vegano per lei.

Mi devo accontentare di amicizie virtuali, di forum su internet (per fortuna che ci sono), perché qui non si parla con nessuno. L’argomento carne e non-carne pare che sia un tabù.

Vivo in provincia di Novara e credo di essere l’unica in tutta la scuola ad avere questa necessità.

Per caso lei ha un suggerimento da darmi? La ringrazio se mi vorrà rispondere. Cordiali saluti.

Iris

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RISPOSTA

TIENI PRESENTE CHE VIVIAMO IN UNA SOCIETA’ VAMPIRISTICA, ASSETATA DI SANGUE COME E PIU’ DELLE ZANZARE TIGRE

Ciao Iris, comprendo benissimo la sua situazione e il tuo disappunto. Hai tutte le buone ragioni per lamentarti e lanciare il tuo grido di protesta. E’ un dramma per tutte le mamme che hanno davvero a cuore la sorte delle loro creature. l problema è quello solito. Viviamo in una società farisaica, cinica e sprezzante, oltre che disinformata totalmente sulle reali esigenze nutrizionali della gente e quindi anche dei bambini. Per le istituzioni, per la legge, per i sindaci, per gli insegnanti, per i presidi, per i preti, per i cuochi e per i bidelli, noi saremmo gente stramba che rompe i marroni al prossimo con richieste strampalate che non stanno né in cielo né in terra.

GLI STRAMBI SONO LORO E I NORMALI SIAMO NOI, IN TERMINI DI QUALITA’

Come si fa a chiedere di non inserire un buon pasto cimiteriale, carico di proteine nobili, di ferro, di B12, di Omega3, a dei bambini che devono crescere sani e forti secondo i dettami della FDA e dei pediatri della ASL allevati a suon di tabelle e piramidi targate FDA?

Questi personaggi mediocri, laureati e patentati, non hanno ancora capito che gli strambi sono proprio loro. Essere vegani significa essere giusti, sensati e soprattutto NORMALI, poco importa se numericamente inferiori, visto che è la qualità che deve contare.

Se la maggior parte della gente trasgredisce alle linee guida dettate dal nostro corpo, ed anche dalle chiare esigenze ambientali del pianeta, la colpa non è nostra.

IL GIORNALIERO CARICO DELLA MORTE

Il legame a doppia mandata tra le mense scolastiche, le macellerie e gli uffici comunali preposti alla formulazione del menu, è tale da creare una specie di gioco monopolistico dove domina il solito rito dei mangiatori di cadaveri.

Gli automezzi dei macellai, grondanti sangue e stomachevoli liquidi organici lungo le strade, partono di prima mattina proprio in direzione delle varie mense scolastiche. Questa è la loro prima e indifferibile missione. Hanno a bordo il bambino-manzo appena macellato in mattinata, verso le 6 del mattino.

Lo hanno prelevato mentre stava ancora dormendo, non per dargli una carezza, per dirgli “Buongiorno ragazzotto, come stai oggi?”, o per portarlo a scuola pure lui come meriterebbe, ma per trascinarlo con la corda nello stanzone dell’esecuzione. Rapido gioco di coltelli, suddivisione dei vari tagli, e via sul camion ad incrementare il carico della morte.

BISOGNA GARANTIRE IL FUTURO

E così si garantisce al mondo una futura popolazione di mangiatori di cadaveri (indispensabili per i mega-mattatoi che costruisce la Cremonini spa) e di ammalati di cancro allo stomaco, al colon e al pancreas (indispensabili per le sale operatorie), e di ammalati di diabete e di blocco renale (indispensabili per Big Pharma e per i trapianti), e di ammalati di obesità (indispensabili per i dietologi della Zona, dei Gruppi Sanguigni, della Dunkan, della Dieta Mediterranea tutto grana, mortadella e prosciutto). Il fenomeno si chiama “imprinting”. Quando abitui un bambino alla carne, non lo rovini per un giorno o due, ma lo rovini a vita! Hai capito l’importanza delle mense scolastiche? Esse sono scuola macellaia per futuri mangiatori di cotechino e trippa. Esse sono scuola per assicurare la sopravvivenza del vampirismo e del cannibalismo nella specie umana.

UN PAIO DI DELIZIOSI PANINI AL SACCO E IL PROBLEMA E’ RISOLTO

Ti consiglio di preparare la sera prima alla tua bambina un pranzo vegano al sacco, come quando si va a fare una gita in montagna. Due succulenti panini integrali (varietà multi-cereale), spalmati di crema di olive, con carciofini e pomodori secchi sott’olio, più decina di foglie di radicchio o lattuga, due fette di melanzana grigliata e cinque noci o pinoli, più due clementine (da consumare prima) e una mela (da consumare dopo i panini), e magari una fetta di castagnaccio con uvetta e pinoli per dessert.

Digerirà al meglio e sarà perfettamente nutrita.

Dovrà solo stare attenta che gli altri bambini non le arraffino il tutto.

UN DECRETO FRANCESE IN CHIAVE NETTAMENTE ANTIVEGETARIANA

E’ di questi giorni la notizia che Nicolas Sarkozy ha firmato un decreto legislativo secondo cui nei pasti delle scuole francesi, negli ospedali e nelle case di cura, saranno sempre inclusi carne, pesce, uova e latticini. Il discorso si sta estendendo a tutte le forme di ristorazione, alle scuole materne, alle carceri e alle case di riposo.

IL CODEX ALIMENTARIUS IN FASE DI ATTUAZIONE PRATICA

Il Codex Alimentarius che sta trovando applicazione pratica a Parigi e dintorni, in attesa di estensione a tutti i paesi d’Europa?  Certo, il tutto arriva come pacchetto politico unificato, come finanziamento della Banca Mondiale e della Comunità Europea. Figurati se i paesi malmessi con la finanza pubblica, tipo Grecia, Spagna e Italia, tireranno fuori eccezioni ai diktat delle multinazionali del farmaco, del vaccino, dell’integratore, delle cole e delle carni.

Una specie di ricatto, non dissimile da quello esercitato dagli USA di Bush sulla Korea del Sud, con la guerra della bistecca (vedi tesina “La guerra della bistecca, il sottomarino rosso e i bambini del mondo, del 15/8/08).

Sembra dunque che i vegetariani non abbiano vita facile in Francia, patria della Danone e del Beaujolais,  dei vini rossi corposi che si accoppiano magnificamente con la bistecca al sangue.

Chissà le imprecazioni di Brigitte Bardot!

IL GRAVISSIMO TRADIMENTO DI FRANCOIS-MARIE AROUET DE VOLTAIRE (1694-1778)

A sua moglie Carla Bruni, gli è nata proprio ieri una bambina.

Tanti auguri e sincere felicitazioni alla coppia presidenziale franco-italiana, ovviamente.

Qualche rischio esiste di sicuro.

Non appena crescerà, imparerà che il maggiore talento transalpino, il grande Voltaire padre dell’Illuminismo e maggiore personalità del secolo XVIII, disse che l’evoluzione intellettuale e morale dell’uomo non partirà fin quando esiste un solo macello sulla crosta terrestre.

E la bambina del presidente francese si vergognerà di aver avuto un padre simpatico e famoso, ma anche distratto e degenere, capace di dare ascolto ai macellai e ai ghigliottinai che lo circondano, ma non ai geni straordinari del proprio paese.

Valdo Vaccaro