BUONAMERICA E MALAMERICA

Condivido l’angoscia e il disgusto di Valentina

 

Condivido la rabbia, l’angoscia, il disgusto e il senso d’impotenza di Valentina, che hai evidenziato nella tesina Manipolati, tsunamizzati e terremotati.

Condivido anche la sua rabbia verso le persone che la circondano.

Verso le persone che non la vogliono ascoltare, e che non fanno nemmeno uno sforzo per capire il suo disagio.

La verità fa paura alla gente. Sapere equivale a vivere male.

Meglio fare come gli struzzi, meglio nascondere la testa sotto la sabbia.

 

Non sono però d’accordo col credere alla possibilità di un’America buona e sana

 

Quello che non condivido è la speranza che lei dr Vaccaro dimostra di avere nell’America buona e sana.

America buona e sana che è scomparsa da 5 secoli.

Da quando cioè il mondo cattolico prima, e quello massone anglosassone poi, vi hanno messo piede.

Cattolici e massoni infarciti di falsi credi religiosi e da squallide interferenze giudaiche.

Come si può sperare o credere in un paese che fonda la sua cultura e il suo stato civile sullo sterminio di intere popolazioni indigene?

 

Un paese basato sull’ìnganno, la violenza e la malafede

 

Come si può sperare in un paese ove tutto è lecito pur di far denaro?

Come si può sperare in un paese dove esistono migliaia di ghetti e persone che non hanno accesso a servizi di primaria importanza?

Un paese la cui storia è basata sullo sterminio e la sopraffazione di intere culture, sulla cementificazione esasperata, e su stili di vita che impongono irreali ed assurde necessità?

Un paese che fa uso della violenza, del sopruso, dell’inganno, della malafede per soggiogare intere nazioni, per depredarle della propria ricchezza a suo esclusivo vantaggio?  

 

 

 

 

Io sono libero del tutto, e non ho nessun credo, nessuna bandiera, nessuna ideologia

 

Quello che trovo nei suoi scritti sta esattamente all’opposto della storia, della cultura e dei valori della società in cui lei paradossalmente ancora spera.

O forse anche lei ha una sua bandiera da tenere alta e da difendere sempre e comunque?

Io non ho nessun credo, nessun colore e forse nessuna ideologia da difendere.

Io mi sento libero da questo punto di vista.

Mi sono liberato uno ad uno di tutti i miei retaggi culturali e religiosi, e vado alla ricerca della verità, anche se essa può far male.

 

Lei è portatore di grandi verità, ma denota qualche posizione di comodo

 

Lei è portatore di grandi verità, lo riconosco.

Temo però che vi siano ancora troppe posizioni di comodo e troppe contrapposizioni di fede e di ideologia, che dividono i giusti dai giusti, e che fanno il gioco di quelle 500 persone che tramano contro la popolazione mondiale.

Con stima.

Alfredo

 

Non tengo bandiere nascoste nel cassetto

 

Ciao Alfredo,

cosa vuoi che ti risponda. Potresti anche avere tutte le ragioni del mondo a criticarmi per quella frase.

C’è da sperare che non trasformino in antiamericani i tanti come noi che credono tuttora nella parte sana e leale dell’America“.

Dove sbagli è nell’ipotizzare che io abbia una bandiera non meglio specificata da tenere alta sempre e comunque.

Combatto in modo coerente la mia battaglia culturale ed informativa.

La frase che tu vuoi incriminare è di circostanza, ma se vogliamo ha anche un valore ideologico che non mi sento di rinnegare.

 

Non faccio da sponda a nessuno

 

Mi pare che quanto io sto sventolando sia abbastanza chiaro e trasparente, e che non sia necessario pensare a dietrologie che non esistono.

Se ti vai a leggere tesine come I porci e i porcili della Casa Nera, ma anche La Terza Guerra alla salute e al clima, e diversi altri scritti sull’argomento, non penso che dalle parti di Washington mi considerino un critico all’acqua e sapone, né tantomeno una sponda alle tante soperchierie e sconcezze che arrivano da Oltre Atlantico.

 

Italiano mafia? Ma non tutti sono mafiosi nel nostro paese.

 

Non possiamo poi fare di ogni erba un fascio.

Quando passo i controlli di polizia in Korea, Giappone, Cina, e un po’ dovunque nel mondo, la battuta dei poliziotti, per quanto scherzosa, è sempre la stessa.

Italiano mafia? L’Italia non è fatta tutta di galantuomini, ma nemmeno è fatta tutta di mafiosi.

Non si può demonizzare una intera nazione, per quanto sbagliate siano le sue scelte e le sue tendenze.

 

In America c’è anche gente di valore

 

Non dimenticarti che in America esistono anche persone dall’anima limpida.

Non mi riferisco soltanto alle migliaia di allievi igienisti sheltoniani che insegnano le cose giuste agli americani e al mondo.

C’è tanta gente di valore, spesso di origini italiane, come Raph Cinque e Frank Sabatino, titolari delle rispettive cliniche. Come Robert Pritikin, che continuia la mirabile opera del padre Nathan, in favore della salute.

Parlo di gente eccezionale del calibro di John Robbins, figlio unico del re del latte e del gelato, e capace di auto-diseredarsi e di rinunciare a una vita da nababbo supermiliardario, per abbracciare la causa animalista, dando un formidabile esempio di sensibilità e di coerenza al mondo intero.

 

La via dell’odio è senza sbocchi

 

Ho ben presente il fatto che l’America è fortemente nelle mani di una lobby ebraica che controlla le banche, i giornali, le televisioni, le compagnie cinematografiche e le industrie strategiche.

Ti chiedo però cosa pretendi di sentire da me, a proposito dell’America.

Dovrei forse gridare A morte l’America?

Non è in quel modo che si risolvono i problemi.

Se predichiamo l’odio non ne saltiamo fuori più. Le ghigliottine non hanno mai portato bene a nessuno.

Cominciano a cadere le teste, e il valore della vita umana se ne va a farsi benedire.

 

Lo sviluppo della civiltà umana è avvenuto tramite continue occupazioni di suolo altrui

 

Se la mettiamo poi sul lato storico, non solo gli Stati Uniti sono nati da un’occupazione illegale e violenta del suolo altrui, ma anche tutta l’America Latina, sviluppatasi a spese degli eredi dei Maya e degli Incas.

Stesso discorso per l’Australia e la Nuova Zelanda, e per altri paesi ancora.

 

Dobbiamo lavorare per la convivenza pacifica e non per le rivendicazioni

 

Occorre voltare pagina e lavorare per sanatorie storiche, politiche e razziali, e non certo per esasperare ulteriormente gli animi.

Far leva su vecchie rivendicazioni di tipo storico, non è affatto la via migliore per risolvere i conflitti.

La diplomazia, il realismo politico e la presa di coscienza delle situazioni sociali, politiche, etniche che si sono create e maturate nei secoli, sono passi obbligati (anche se non sempre equi) verso la convivenza pacifica e costruttiva dei popoli.

 

Durezza nel dire le nostre verità, ma sempre tolleranza con chi sbaglia

 

Occorre sensibilizzare la gente, non decapitarla.

Giovani americani come Robbins ce ne sono tanti.

La stessa cosa può accadere anche da noi.

Ci vuole pazienza, gentilezza, costanza, durezza nel dire le nostre verità, ma tolleranza con chi sbaglia. 

Tieni presente che siamo dalla parte della ragione, e che dobbiamo restarci.

Chi predica violenza, anche per giuste motivazioni, passa dritto-dritto dalla parte del torto.

 

 

Piena solidarietà a una ragazza magnifica di nome Valentina

 

Prendo nota che non hai credi, non hai religioni, non hai bandiere e non hai ideologie.

Potrei obiettare che anche quella è una religione e una bandiera, anche se in negativo.

Se la cosa non ti disturba, sono assai simile a te, se ti riferisci ai credi e alle ideologie di piccolo cabotaggio.

Sto ovviamente con te nel solidarizzare senza riserve con la Valentina, una ragazza col cuore e la sensibilità al posto giusto, e con la testa sulle spalle.

 

Sto per la libertà di vivere senza persecuzioni per tutti gli esseri viventi

 

Quanto a motivazioni e a bandiere speciali, sai benissimo che sto per la libertà di vivere in modo naturale e senza persecuzioni,  per tutti gli esseri del creato, cominciando dalla lepre e dal fagiano, per andare al porcello e al bovino, e per finire all’aragosta e alla balena.

Tutti degni di vivere e di non finire sul piatto di un orco bipede mangia-creature.

 

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo