CANDIDE, PARASSITI, MALATTIE ALLERGENICHE ED AUTOIMMUNI

LETTERA    1

 

Bambina malaticcia con frequenti ricadute

Egregio dr Vaccaro, ho un paio di domande da sottoporle, approfittando di lei e della sua gentilezza.

Ho una bambina di 5 anni, allattata al seno per un anno, non vaccinata, ma continuamente malaticcia.

E’ da inizio dicembre che, tra una ricaduta e l’altra, siamo chiuse in casa.

Ora addirittura con un piccolo focolaio acceso alla base di un polmone!

Qui il padre si è incavolato con me e le mie cure leggere, per cui incombe lo spettro antibiotico.

Cure antroposofiche e omeopatiche

L’alimentazione non è strettamente crudista, ma vegana sì.

Alla mensa scolastica le ho fatto fare un certificato per esonerarla dai latticini, dai salumi, dallo zucchero bianco e dalla carne di manzo.

E’ stata curata con farmaci, per lo più antroposofici, ma ultimamente abbiamo provato anche l’omeopatia, per risolvere quello che è il suo problema più importante: i parassiti intestinali.

Diagnosi di parassiti intestinali

Premetto che io non li ho mai visti nelle feci. Ma, in base a una serie di sintomi, sono stati diagnosticati.

Denti che digrignano, manifestazioni cutanee a puntini, sulle gambe o sulle mani, con un esordio molto pruriginoso, frequenti risvegli notturni, nervosismo continuo, sono tutti segnali di presenza parassitaria.

Un’omeopata dice addirittura di sentire il crepitio dei parassiti in zona ombelicale.

Vengo alle mie domande

1)      Dove caspita sto sbagliando? Con tutti questi presupposti dovrebbe essere una campionessa di salute rispetto ai suoi coetanei, ed invece succede l’opposto. Una mamma mi ha suggerito il succo di Noni che, se fosse davero così efficace, avremmo risolto i problemi dell’intera umanità.

2)      Vorrei sapere il suo pensiero in merito all’omeopatia e all’antroposofia, perché comincio a sospettare

      che tendano ad indebolire mia figlia, più che aiutarla. Anche gli oli essenziali adoperati hanno su di

       lei effetti troppo stimolanti.

Attendo sua risposta e la saluto cordialmente.

Valerie

LETTERA   2

 

L’anno nuovo comincia con una centrifuga

 

In un mondo in cui nessuno fa niente per niente, lei mi sconvolge! In senso positivo ovviamente.

Ho ordinato il suo libro, e domani uscirò per comprarmi una bella centrifuga. Anno nuovo vita nuova!

Le auguro ogni bene per l’anno che verrà. Credo che non sarà tanto facile oscurare il suo sito.

Ho scaricato le sue tesine e sarà mia premura seminarle in ogni angolo del globo, sempre se lei è d’accordo. Ma lo considero il mio modo migliore di ringraziarla e di aiutare anche chi certe cose nemmeno le sospetta. Con stima.

Valerie

RISPOSTA  GLOBALE

 

Veneriamo Steiner e disprezziamo l’imbecillità della chimica materialistica

 

Ciao Valerie, prima cosa non perdiamo la calma e lasciamo stare gli antibiotici.

Nulla ho contro l’antroposofia di Rudolf Steiner.

Ho letto i suoi libri e fa parte dei grandi maestri da seguire e venerare. E’ uno dei pochi autori capaci di portare una ventata di intelligenza e di ispirazione divina non solo nel campo della cultura, della salute e della spiritualità, ma anche in quello della chimica e dell’agricoltura, in contrasto all’imbecillità manifesta dei chimici da strapazzo di ieri e di oggi, fautori di quella scienza materialistica che ha portato ai concimi chimici e devitalizzati, e che sta portando oggi sulla strada suicida degli OGM in agricoltura e sulla strada rovinosa delle integrazioni mineral-vitaminiche sintetiche in campo nutrizionale.

Steiner e Liebig simboleggiano il basilare concetto della vitalità

Rudolf Steiner (1861-1921) e Di Justus von Liebig (1803-1873) parlano in continuazione di vitalità, un valore che non appare nelle reazioni chimiche, al pari degli enzimi e dei catalizzatori.

Un valore che si richiama all’anima e al bios, disturbando la prosopopea e l’arroganza di chi ha in testa la materia e niente altro che quella. Non mi posso invece pronunciare su eventuali terapie specifiche che si rifanno a Steiner e che magari nulla hanno di particolarmente positivo.

Parere negativo sull’omeopatia

Quanto all’omeopatia, sono decisamente contrario a questo tipo di terapeutica, e l’ho già detto e ripetuto diverse volte. Anche sugli oli essenziali esprimo parere negativo.

Curare la gente avvelenandola a dosi minime può essere insidioso tanto quanto avvelenarla a dosi massicce ed evidenti, come quelle allopatiche.

Non tutti gli omeopati seguono poi tali schemi. Ce ne sono diversi che sono omeopati di nome ma non di fatto, visto che usano spesso metodi assai vicini a quelli dell’igienismo.

La salute si gioca tutta in zona assimilativa

Veniamo comunque al problema centrale che è quello dei parassiti intestinali.

Uno dei migliori testi sull’argomento è sicuramente quello del dr Giuseppe Nacci Diventa Medico di te stesso, che suggerisco caldamente.

La salute si gioca tutta o quasi in quei 400-600 metri quadri del nostro sistema gastrointestinale che parte dalla gola per finire all’ano, e dove sono disseminate ben 150 stazioni linfonodali (cariche di linfociti o globuli bianchi), a presidio della zona più critica e più pericolosa del corpo umano.

L’alimentazione iper-proteica sovverte la flora batterica normale e crea disbiosi intestinale

L’effetto più grave di un’alimentazione iper-proteica è la disbiosi intestinale, ovvero il sovvertimento della flora batterica normale, simbiotica (amica) e saprofita.

Flora responsabile dei processi fondamentali di assimilazione delle vitamine naturali.

La presenza contemporanea nella dieta di tutti i 9 aminoacidi essenziali e di glucosio, tanto evocata dal nutrizionismo medico ufficiale, ha conseguenze devastanti in quanto sviluppa la flora batterica cattiva, la flora della putrefazione e della disbiosi.

La solida colonia batterica saprofita dei vegetariani

La massa fecale di un soggetto vegetariano è costituita da una solida colonia batterica saprofita, con un 20-40% di germi buoni, di entero-batteri o germi simbiotici o saprofiti.

Essi appartengono ad oltre 400 specie e includono batteri noti come il Bifidobacterium bifidum, il Lactobacillus acidophilus, il Lactobacillus bulgaricus, l’Edwardsiella, il Citrobacter, l’Escherichia coli, la Klebsiella, lo Pseudomonas, il Vibrio. Includono pure alcune specie patogene come il Vibrio colerae, la Shigella dissenteriae e lo Pseudomonas aeruginosa.

I batteri aerobi sono artefici della equilibrante simbiosi tra corpo e germi

In ogni caso si tratta di germi aerobi, bisognosi di ossigeno per sopravvivere.

Sono gli artefici di quella simbiosi tra corpo umano e germi che consente un buon equilibrio nutrizionale, una buona assimilazione delle vitamine da parte dell’uomo, in cambio di un habitat ideale alla proliferazione dei germi medesimi, cioè di un habitat funzionante, ossigenato ed antistitico, in continuo rinnovo.

I batteri simbiotici sono di grande aiuto alla digestione e alla salute

Questi batteri simbiotici non vengono danneggiati dall’alimentazione naturale, vitale e vegetariana, pur essendo frutta, verdure e spezie ricchissime di sostanze germicide, fungicide, parassicide (vedi allicina dell’aglio, del porro e della cipolla).

Questi germi simbiotici aiutano enormemente il fisico a digerire e quindi ad assimilare le decine di vitamine naturali conosciute e le migliaia di vitamine naturali non ancora identificate.

I batteri saprofiti si decuplicano andando verso il basso

La nostra massa fecale, nella parte iniziale alta dell’intestino, conterà 1 milione di questi germi simbiotici per ciascun grammo di essa. Via via che scende, aumenta la sua percentuale di germi simbiotici o saprofiti, fino a raggiungere il valore decuplicato di 10 milioni di grammi per 1 g di feci.

Lo sviluppo esponenziale dei batteri putrefattivi e disbiotici

Ma, nella parte bassa del colon, cominciano a formarsi colonie di batteri completamente diversi.

Sono i germi della putrefazione, capaci di sopravvivere anche in assenza di ossigeno (Bacterocides, Pepto-streptococchi, ecc).

La quantità di questi germi, presenti nelle masse fecali, aumenta a dismisura raggiungendo valori compresi tra 1 miliardo e 100 miliardi di germi cattivi e disbiotici per 1 grammo di massa fecale.

L’alimentazione proteica fa degenerare la situazione putrefattiva

Questi germi dovrebbero esistere ed essere tollerati solo nella parte terminale del colon.

Ma la nutrizione alto-proteica li rende esuberanti e li fa proliferare oltre misura per cui risalgono l’intestino e generano gastriti e ulcere gastriche, come fa ad esempio l’Helicobacter pylori.

La proliferazione dei germi cattivi avviene, lo ripetiamo per chiarezza, solo nell’ambito di una alimentazione carnivora e alto-proteica, nonchè accompagnata da glucosio.

Le responsabilità dei latticini

Ma anche il latte e i suoi derivati, e il grana in particolare, hanno le loro grosse responsabilità.

La caseina collosa contenuta nei prodotti caseari riduce enormemente le quantità di ossigeno presenti nel tratto intestinale, per causa della sua capacità di incollare le pareti intestinali tra loro, e di appiccicare in particolare le tasche e le intercapedini dei villi, riducendo in modo drastico la superficie intestinale disponibile per l’assimilazione dei micronutrienti.

Dai germi putrefattivi alle candide e ai parassiti

L’importanza dei geni cattivi, come causa di tante patologie, è data dal fatto che essi rubano spazio e terreno ai germi buoni (simbiotici e saprofiti). L’abbondanza di germi putrefattivi apre poi la strada ai funghi (Candida albicans e candide varie) che a loro volta aprono la strada ai parassiti intestinali.

Quello dei parassiti è un problema molto diffuso.

Ospitare dei parassiti significa essere soggetti ad allergie e a malattie auto-immuni.

La presenza di parassiti grandi e piccoli è un fenomeno molto diffuso nella popolazione italiana e mondiale, ma viene sottostimato per mancanza di trest accurati.

Basta comunque verificare la presenza di eosinofili presenti nell’ematocrito, che non dovrebbe mai superare il 2%.

Intolleranze alimentari, asma, allergie varie e gran parte delle malattie auto-immuni, hanno come causa o come eziopatogenesi di accompagnamento la presenza di parassiti, ovvero di vermi nell’intestino.

Nella visuale igienistica i batteri sono sempre innocenti, mentre è l’uomo che sbaglia

Sono i vermi la vera malattia? Sono i parassiti la vera malattia?

No, essi sono la spia rossa e il sintomo della vera malattia, che è una malattia mentale, ideologia e comportamentale.

La malattia si chiama esattamente ignoranza umana, ovvero proteinomania.

Curare i vermi e i parassiti coi farmaci e col napalm? Non serve a niente.

Occorre curare il cervello e curare le scelte che si fanno a monte.

Alcune perplessità sulla dieta effettiva

Fatte tutte queste considerazioni sull’origine dei parassiti, non si riesce a capire come e perché una bambina di 5 anni, non vaccinata, seguita con tutte le attenzioni dalla famiglia, e non sottoposta ad alimentazione pesante, possa aver sviluppato una situazione del genere.

Il sospetto va sicuramente nella direzione dello svezzamento e delle fasi successive.

E’ stata forse alimentata con omogeneizzati?

Siete sicuri poi che a scuola non le abbiano dato del pollo o del pesce?

Metodi per il ripristino della normalità

In ogni caso, suggerisco di troncare ogni cura in corso.

Il problema dei parassiti si risolve facilmente con qualche giorno di alimentazione crudista a suon di centrifugati di carota, sedano, ananas, zenzero e ravanelli. Inserire anche insalate grattugiate di carote, cavolo, cipolla e rucola.

Anche l’aglio va bene.

Un rimedio infallibile poi sono i semi di zucca tritari e masticati per bene. Si trova anche il prodotto polverizzato, da assumere misto a miele.

Con la scorza del melograno (un pugno di bucce in mezzo litro d’acqua) si fa un decotto da bersi in tre volte, una tazza all’ora.

Un piano di recupero energetico

Occorre anche dare una alimentazione valida a sostenere il ripristino energetico della bambina.

Pertanto inserirei nella dieta l’avocado e dei germogli di alfa-alfa, assieme alle verdure crude.

Va bene anche puntare su zuppe di vegetali e patate con farine di cereali integrali, con aggiunta di germe di grano.

Non manchi la crema di avena coi semini di sesamo, girasole, lino, zucca. Non manchi il pop-corn con le banane.

Usare farine di carruba, di manioca e di castagne per eventuali dessert senza zucchero ma con uvetta e datteri.

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo