LETTERA
Mi vuoi spiegare qualcosa sulla celiachia?
Come può mai dipendere il diabete 1 dall’alimentazione?
Ciao Valdo, mentre aspetto risposta alla mia mail del 30 marzo sulla celiachia, ho letto le tue tesine per cui molte cose stanno diventando chiare.
Mi rimangono alcuni punti da approfondire. Se il primo punto è la celiachia, il secondo riguarda il diabete giovanile 1 che i bambini hanno dalla nascita.
Come può essere causato dall’alimentazione?
Come fa la varicella a tramettersi senza coinvolgimento di un virus?
Sui virus, e siamo al terzo argomento, tu dici che è questione di sistema immunitario, e non di trasmissione da una persona all’altra.
E’ vero, nel senso che più forti siamo e meno suscettibili alle malattie diventiamo, ma non mi spiegpo come mai, quando una delle mie due bambine ha avuto la varicella, nell’arco di pochi giorni l’ha presa anche sua sorella, ed anche mia moglie di 35 anni.
Qualcosa che contagia ci deve pure essere, virus o altro.
Poi d’accordo, se uno ha il giusto stile di vita non prende niente, e questo vale anche per le altre malattie contagiose.
Siamo sicuri di non appartenere anche noi alla razza dei felini e delle iene?
Quarto punto sull’onnivorismo.
Tu dici che l’uomo non è affatto onnivoro per natura.
Allora non mi spiego come mai abbia, durante la sua evoluzione, deciso di mettersi a cacciare gli animali al fine di mangiarseli, cuocendoli col fuoco, altra sua invenzione. Il suo istinto avrebbe dovuto tenerlo alla larga da quel tipo di alimentazione. Un leone, anche se ha fame, non si mette certo a mangiare delle verdure. Così anche l’uomo non avrebbe dovuto mangiare carne. A meno che tutto ciò che ci hanno raccontato in merito sia falso! Grazie e a presto.
Enrico da Firenze
RISPOSTA
L’enteropatia da glutine, chiamata celiachia
La celiachia, o sprue celiaca, o enteropatia da glutine, è una intolleranza del sistema gastrointestinale al glutine, spesso associato ad intolleranza al lattosio.
E’ una patologia del digiuno (parte dell’intestino tenue attigua al duodeno), causata da ipersensibilità al glutine, una proteina presente in cereali come il frumento, l’orzo, la segala e l’avena, ma non nel mais, non nel riso, non nel grano saraceno (che in realtà non è un vero e proprio cereale).
L’esposizione al glutine determina danni alla mucosa intestinale e atrofia dei villi del digiuno. I sintomi sono diarrea, influenza, flatulenza, pallore, a volte herpes, astenia (debolezza) e perdita di peso.
Anomalia sconosciuta presso asiatici e africani, per millenni lontani dal latte
Il fatto che sia pressocchè assente presso africani e asiatici, che non hanno mai assunto latte bovino nelle loro storia millenaria, e che invece colpisca un euroamericano su 180-250, deve giustamente far riflettere.
Non si tratta di malattia casuale o di imperfezione del creatore, ma di sindrome acquisita mediante assurde diete lattee che sballano il funzionamento generale dell’organismo, provocando malattie autoimmuni, allergie e intolleranze, facendo la fortuna di allergologhi, immunologhi, endocrinologhi e azzeccagarbugliologhi.
I rimedi alla celiachia esistono
Chiaro che il benessere immediato richiede uno stop a quel tipo di cereale ed ai suoi derivati.
Chiaro pure che, per chi è ancora giovane e reattivo, la condizione celiatica si può migliorare e risolvere stando lontanissimo dai latticini e dai farmaci, e abbracciando il crudismo senza esitazioni.
L’inserimento graduale e progressivo di quei cereali vietati, potrebbe riabituare il fisico anche al glutine, come si usa fare poi con gli altri tipi di allergie.
Il diabete giovanile 1 è sempre una patologia causata da clamorosi errori umani
Per il diabete giovanile 1, se è dalla nascita (cosa spesso non realistica), le responsabilità ricadono tutte sulla madre e sulla sua alimentazione.
Se invece sopravviene a un anno circa dalla nascita, tutte le colpe vanno attribuite alla lattazione impropria e allo svezzamento altrettanto sballante.
C’è il coinvolgimento diretto e pesante di una cultura alimentare-pediatrica che fa acqua da tutte le parti.
Nel diabete infantile 1, la produzione di insulina da parte del pancreas è inadeguata per colpa di precisi dissesti nutrizionali. Dissesti che non vengono mai corretti ma vengono piuttosto aggravati da altri errori commessi in successione, che vanno dagli omogeneizzati alle vaccinazioni, peggiorando ulteriormente le condizione patologicche iniziali.
Basta allattare al seno e poi svezzare i bambini in modo pacifico e fruttariano
In Danimarca dopo anni e anni di ricerche, si è scoperto che c’è una drammatica caduta del diabete infantile 1 con la semplice ripresa dell’allattamento al seno.
Questo fatto è sufficiente a spiegare ogni problema.
Ma la verità non fa comodo alla civiltà bovara, porcara e vaccinara della nostra epoca.
Latte fonte di tutte le nefandezze che colpiscolo l’umanità
Il latte bovino e i latticini sono la fonte di tutte le peggiori nefandezza che colpiscono l’umanità.
Asme, mali di gola, costipazioni, lipomi al seno, sbalzi tiroidei, problemi renali, problemi vascolari, stitichezze, emicranie, cardiopatie e sclerosi multiple.
Tutto grazie alle stalle, alle latterie e ai macelli. Sarebbe anche strano che così non fosse.
Come si fa a dare carburante vitellistico a un bimbo umano che brama un carburante umano, un latte di mamma, o un latte di frutta che è, manco farlo apposta, identico al latte di mamma in zuccheri, acquosità e contenuto lipo-proteico?
Non esiste alcuna parentela tra lo zucchero industriale e lo zucchero della frutta
Troppa gente diabetica e non diabetica sacrifica le strabilianti qualità nutritive della frutta nel timore del diavolo zucchero, confondendo il diavolo col signore, dato che lo zucchero dei succhi freschi è mille miglia lontano e diverso dallo zucchero saccarosio in vendita nei negozi di alimentari.
Questa gente fa l’errore marchiano e imperdonabile di paragonare lo zucchero della natura, disciolto nella sua acqua biologica equilibratrice, al velenoso zucchero bianco o rosso delle bustine per il caffè.
Viviamo in una società cuochizzata ed eparinizzata
Il rimedio esiste, pronto ed efficace. Ma l’ignoranza bestiale dell’umanità la paralizza e la deforma mentalmente. E così la salvezza, che sta a portata di mano, non viene nemmeno considerata.
Il rimedio sta nel crudo. Ma occorre crederci in modo forte e determinato.
Fino a quando la gente si comporta da branco di pecore, e crede alle false cattedre e alle false istituzioni che la governano, pensa al crudo come a qualcosa di imperfetto e di rischioso, come a un cibo che non è stato benedetto dalla fiamma divina del fuoco.
Se non ci rendiamo conto di vivere in una società proteinizzata e cuochizzata, medicalizzata, farmacizzata ed eparinizzata, col cacchio che ne saltiamo fuori.
Serve cambiare la testa a pediatri, a madri e padri, prima ancora che ai figli.
Smantellare stalle e mattatoi, seminare carote e patate persino sui tetti, se non vogliamo finire in via del lipoma e in piazza dell’oncologia
Occorre fare un enorme lavoro rieducativo, occorre smantellare stalle e mattatoi.
Occorre seminare carote e patate anche sui tetti.
Troppo irreale e utopistico? Bene, allora nessuno si lamenti più, e il cancro diventi San Cancro, da idolatrare e mettere come simbolo della nuova civiltà umana.
E, per coerenza, si comincino a ridenominare le vie e le piazze. Non più via Matteotti, e piazza Savoia, non più lungomare Adriatico e corso Garibaldi, ma via del lipoma, piazza dell’oncologia, lungomare dell’adenoma, corso della cachessia.
Iperinsulinemia e ipoglicemia, ovvero eccesso di carnelattismo
La gente non ha ancora capito che gli zuccheri della natura sono ben tollerati da ogni organismo, normale e diabetico. Sono ad esempio meglio tollerati degli amidi cotti che i medici approvano!
La gente poi si dimentica che il lato più insidioso del diabete è l‘iperinsulinemia nel sangue, che porta poi immancabilmente alla caduta ipoglicemica. Tutte cose legate ad eccesso di carnelattismo.
Tutti i guai partono dalla proteina cosiddetta nobile e dal sangue bianco chiamato latte.
Il virus morto ed innocente della varicella
Quando parli di varicella e di contagio, mi fai un po’ ridere.
Non ti rendi conto di resuscitare un morto, cioè il virus della varicella, e di attribuirgli mille funzioni di moto, incluso le intenzioni più cattive e belligeranti.
Le leggi della natura non concedono sconti e non funzionano a intermittenza, un giorno sì e uno no, o quando ci fa comodo. Tu stai ragionando con le leggi fallimentari dell’immaginazione ecclesiastica, con le leggi vuduistiche dell’incompetente e farisaico Pasteur.
Lo scienziato vero non ragiona in quel modo.
Lo scienziato acquisisce i principi immutabili, si arma di calma e di saggezza, nonché di voglia di andare al fondo delle cose, di andare al di là del proprio naso e delle apparenze esterne, e si ripromette di non diventare mai e poi mai una banderuola in balia del vento.
Risparmiami le ripetizioni e va alle mie tesine sui virus
Ti prego di non farmi ripetere qui il discorso su cosa è un virus, sul come è cadavere e non vivente, e su come scattano i meccanismi che portano più persone ad ammalarsi.
Essere presenti in una patologia non significa esserne fattori causativi.
Ci sono decine di tesine nel mio repertorio, ed è noiso ripeterle all’infinito.
La contemporaneità delle eruzioni indica solo contemporaneità delle consizioni tossiche
La contemporaneità degli sbrocchi di varicella nelle tue bambine e in tua moglie indica soltanto una contemporaneità ed un allineamento nella nutrizione e negli stili di vita.
Questo e niente altro che questo.
Fino a quando la pediatria non si scrolla di dosso il maggior virus dell’umanità che è l’ignoranza più nera, non potrà mai approdare ad alcunché di scientifico.
Basterà ogni piccola apparenza a farla ricadere nello stesso inghippo, nella stessa trappola mentale.
Immaginiamo di prendere tua moglie e le due bambine e di metterle a rigoroso digiuno
Noi igienisti sappiamo come stanno le cose, perché confortati da esperimenti reali e continui a supporto delle nostre teorie, e non da sonni ipnotici e paralizzanti sulle provette e sui microscopi.
Se invece di dare alla tua famiglia il farmaco e il vaccino, avessimo preso le due bambine e la loro mamma, mettendole a digiunare con acqua pura, a zero farmaci ovviamente, gli scenari sarebbero stati due.
Scenario medico e scenario igienista.
Dove sta la scienza e dove la ciarlataneria.
Scenario medico conseguente: tre persone aggredite dai virus voraci e diabolici, consumate in un baleno e finite inevitabilmente al camposanto.
Scenario igienista conseguente: tre persone guarite perfettamente e liberate anche da quella polvere innocente di materiale cellulare che si era accumulata e che non giocava alcun ruolo se non quello di intasare, mentre il problema reale stava tutto nel sangue intossicato.
Siccome lo scenario medico non si verifica mai e quello igienista sempre, lascio a te fare le appropriate conclusioni sui dove sta la scienza e dove sta la ciarlataneria.
Il tentativo continuo del carnelattismo di canonizzare e normalizzare le sue brutture
Andiamo all’ultimo quesito filosofico-storico riguardante l’onnivorismo umano che noi igienisti contestiamo aspramente.
Questo mito dell’uomo carnivoro, cacciatore e pescatore, è un mito duro a morire.
Il lattecarnivorismo cerca da sempre in tutti i modi possibili di crearsi delle sponde e dei sostegni, degli alibi e delle giustificazioni.
Cerca insomma di normalizzare e canonizzare in senso psicologico, legale, storico, filosofico e spirituale le proprie storture, le proprie bassezze e le proprie brutture.
Le grandi glaciazioni possono sicuramente aver causato episodi locali e circoscritti di carnivorismo
Che la glaciazione abbia causato ripercussioni e difficoltà, e anche periodi di caccia e pesca indispensabili alla sopravvivenza in determinate zone, può anche essere vero.
Succede anche oggi. L’Eskimese che sta nell’igloo circondato da un clima che oscilla dai 30 ai 50 sottozero, si metterà a ridere se gli porti il radicchio e lo spicchio di arancia, non potendo egli imitare la renna che riesce anche in tali condizioni a trovare sostentamento nei muschi e nei licheni.
Le scoperte del team guidato dal professor Boyd Eaton
Ma l’eccezione non fa la regola.
Le ultime scoperte in fatto di alimentazione paleozoica, sono state realizzate in anni di ricerche da parte di un team di studiosi americani guidati dal prof Boyd Eaton, maggiore esperto mondiale di nutrizione preistorica.
La raccolta di reperti fecali pietrificati presi presso diversi insediamenti mondiali di tribù paleozoiche, e analizzati col metodo del carbonio radioattivo, hanno portato a grandi sorprese.
La dieta dei nostri antenati era spiccatamente fruttariana e vegana, e distribuita in 12 pasti sazianti giornalieri di frutta e alcune verdure crude.
Un twelve per day fruttariano che fa impallidire il modesto five per day dell’esperimento di Cambridge.
Non ci serve andare a ritroso nella storia, possiamo analizzare il corpo umano odierno
In ogni caso, Enrico, perché darsi tanta pena a stabilire cosa mangiava l’uomo 1000 o 10 mila o
1 milione di anni fa?
Perché darsi tanta pena, quando possiamo con più comodo e con più sicurezza analizzare la sua macchina odierna, studiandola per filo e per segno in ogni suo dettaglio?
Mascella, sangue, stomaco, intestino, sistema immunitario e uricasipenia ci dicono proprio tutto
Quando possiamo scoprire che la sua mascella non è fissa (carnivora) ma mobile (granivora e fruttariana), che il suo sangue non è acido (carnivoro) ma alcalino (fruttariano), che il suo stomaco non è ipercloridrico (carnivoro) ma ipocloridrico (fruttariano), che il suo intestino non è corto-tozzo-liscio (carnivoro) ma lungo, complesso e spugnoso (fruttariano), che i suoi liquidi organici non sono carichi di enzima uricasi uro-demolitore (carnivoro) ma ne sono totalmente privi (condizione tipica fruttariana), che il suo sistema immunitario non se ne sta calmo e tranquillo mangiando carne (carnivoro), ma fa partire i suoi leucociti come degli indemoniati alla difesa del territorio (frittariano).
Quando sappiamo tutto questo, non ci interessa sapere niente altro.
Un mondo scalcinato e incrostato, un mondo di falsi professori, di false università di falsi governi e falsi stati
Il ciclone della relatività einsteiniana ha cambiato le leggi della fisica, ma non ha sfiorato le incrostazioni medievali della cultura rimaste tali e quali a dominare e a soggiogare la mente, il cuore e lo spirito dell’umanità.
Viviamo davvero in un mondo di falsi professori, di false università, di falsi partiti, di falsi governi e di falsi stati.
Anche se poi, prese una per una, le persone coinvolte possono apparire mansuete, civili, educate e persino disposte a ragionare, ma non a mollare troni, cattedre e cadreghe.
Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo