CERTEZZE SALUTISTICHE E VANGELO ESSENO DELLA MEDICINA NATURALE

LETTERA

 

Da dove trae mai le sue certezze?

 

Buongiorno, mi sono accorta casualmente di essere stata citata nel suo sito.

Non ho avuto il tempo di leggere quanto lei scrive, ma ho capito comunque che non ne vale la pena.

Una cosa, però, vorrei chiederle: da dove trae tutte le sue certezze?

Non le sembra di prendere solo ciò che le fa comodo?

Le ricerche dimostrano che i cibi animali sono salubri in quantità modeste

Visto che l’argomento su cui lei pontifica è l’alimentazione nella prevenzione dei tumori, ha per caso letto il documento Food Nutrition, Physical Activity and the Prevention of Cancer: a Global Perspective? Le cito solo questa osservazione tratta da quello scritto.

An integrated approach to the evidence also shows that many foods of animal origin are nourishing and healthy if consumed in modest amounts (Un approccio integrato alla questione dimostra che molti cibi di origine animale sono nutrienti e salubri se consumati in quantitativi modesti).

Scienziati seri e preparati, probabilmente non quanto lei, la pensano così

Quindi il punto non è evitare gli alimenti di origine animale, quanto piuttosto saperli scegliere, moderandone la quantità.

Questa, che le piaccia o no, è la conclusione a cui giungono scienziati seri e preparati anche se, probabilmente, non quanto lei!!!

Le consiglio di evitare accuse gratuite e di cambiare i suoi toni

In ogni caso, le consiglio di evitare accuse gratuite e soprattutto di cambiare i suoi toni.

Il confronto fra persone con idee diverse può essere estremamente positivo.

Ma se lei usa questo atteggiamento, non ci può essere alcun confronto. Distinti saluti.

Carla Favaro

RISPOSTA

 

Due articoli critici

 

Buongiorno a lei dr Favaro. Ricordo benissimo di averla citata in un paio di occasioni, che coincidono con altrettante mie tesine intitolate Alimentare il cancro, del 27/3/09 (mia critica al libretto della LILT) e L’uomo della Gioconda, del 25/4/09 (mia critica a un suo articolo su Leonardo da Vinci, apparso sul Corriere della Sera).

Le reazioni umane sono comprensibili, certe frasi un po’ meno

Nel suo messaggio datato 2/8/10 lei mi fa delle domande a cui cercherò di rispondere, e poi aggiunge qualche affermazione polemica che posso umanamente comprendere.

Termina il tutto con qualche forma di ammonimento e di frasi pepate che capisco assai di meno.

Le consiglio di evitare accuse gratuite e soprattutto di cambiare i suoi toni, è una frase molto dura, quasi una minaccia a denti stretti. Non ho capito comunque dove, in particolare, io abbia fatto delle accuse gratuite e dove abbia usato toni incivili o semplicemente maleducati nei suoi personali riguardi.

Un titolo graffiante, di stile giornalistico

E’ chiaro che trasformare un libretto dal titolo Alimentare la Salute in Alimentare il Cancro suona da pesante ironia, e questo lo riconosco.

Come si permette un microbo qualsiasi, sconosciuto nel mondo ufficiale della nutrizione, privo di referenze e di santi nel palazzo, di contestare un documento importante, stampato dalla LILT, e diffuso in tutta Italia al pari della rubrica telefonica e più di ogni bibbia o vangelo?

Un libretto con sessanta illustrazioni in fotocolor

E poi perché prendere di mira quel libretto che aveva una sessantina di bellissime fotografie di aglio, cipolla, ravanelli, pomodori, mele, uva, mirtilli, manghi e tutto il resto, in un trionfo di immagini colorate che nemmeno le migliori riviste vegane si sono mai sognate di illustrare?

Le dirò, dr Favaro, che non sono andato a cercarla, e che il libretto in questione mi è arrivato gratuitamente a casa, come probabilmente nella casa di tutti gli italiani.

E l’ho pure letto dalla prima all’ultima parola, dalla prima all’ultima illustrazione.

Un bel vestito a margherite e violette, a copertura di un contenuto oggettivamente violento e carnofilo

Da giornalista on-line e ricercatore ho dovuto fare un commento, non certo contro di lei che nemmeno conoscevo se non di fama, ma contro quello che ho ritenuto un messaggio diseducativo moltiplicato per 50 milioni di volte, o comunque per il numero di copie di quella incredibilmente alta tiratura.

Sessanta e oltre illustrazioni di frutta, colori, erba verde e natura, per invitare poi il paese intero a consumare più carne, più pesce e più formaggio, ovvero più proteine animali.

Mi è parso davvero uno sproposito e uno sfoggio di cattivo gusto fare promozione macellara ammantandosi di frutta e verdura.

Non è che noi vegani deteniamo il diritto di immagine su erbe, piante e frutta, che sono patrimonio di tutti i cittadini del mondo, ma questo contorno idilliaco di ortofrutta a copertura di una proposta prettamente carnivora, mi è suonato alquanto mistificante.

Mancavano le foto degli animali sgozzati

 

Le garantisco che se ci fossero state una decina di fotografie di maialini sgozzati, o di mucche legate alla catena, o di polli orrendamente spennati, non avrei mai preso tale iniziativa.

Se almeno aveste inserito il disegno di un alberto con tanti frutti pendenti, in forma di salamini, hamburger, prosciutti, soppresse e cotechini, avrei capito l’antifona.

Avrei ritenuto il documento LILT come il solito strumento filo-macellaio, e dunque in perfetta linea con quanto si fa, si dice, si pensa, si mangia e si pianifica nell’Italia di oggi.

Ma un opuscolo tanto bucolico e profumato nell’apparenza esteriore, quanto carico di sopraffazione e di cadaverina nella sostanza, e per giunta serioso e pretenziosamente scientifico non poteva passare inosservato.

L’altro articolo è L’uomo della Gioconda

Il secondo articolo, L’uomo della Gioconda, è nato da una pagina sulla salute pubblicata dal Corriere, e inviatami da uno dei tanti lettori scandalizzati dalle sue affermazioni su Leonardo da Vinci.

Quello che posso dirle è che non c’è stata alcuna forma di accanimento personale.

Non lo faccio contro nessuno, nemmeno contro Cremonini, si figuri se vado a scagliarmi contro una signora normalmente gentile e che non conosco neppure. Lei poi fa il suo lavoro, è conosciuta ed apprezzata, ed ha pure alle proprie spalle gente importante che la appoggia in tutti i sensi.

Il tifo non le manca di sicuro, ed in più lei sta in una vera botte di ferro

Tiferanno per lei quasi tutti. Non dico soltanto Cremonini e McDonald’s, ma anche Parma e San Daniele, Star, Simmenthal, Manzotin, Pollo Arena, Invernizzi, Buitoni, Alemagna, Motta, Ferrero, Illy, Redbull, Cantine Unite e Birrai.

Ma anche tanta gente della strada, che fa esattamente quello che lei sostiene ed auspica.

Lei ha accesso alle maggiori testate giornalistiche, e può contare, immagino, su tappeti rossi negli studi televisivi, nelle università e negli uffici ministeriali.

Lei sta in una botte di ferro. Protetta e coccolata dal sistema.

Lei è parte fondamentale del sistema. Un pezzo da novanta, come si dice in termini militari.

Non sarà certo la mia voce fuori dal coro a metterla in difficoltà

Di che si lamenta? Di una voce fuori dal coro-delle-pecorelle come la mia?

Di uno che per produrre un migliaio di articoli-spazzatura chiamati pomposamente tesine (per lei con toni accusatori e poco urbani) ha rubato soldi ed energie a se stesso e a nessun altro, scrivendo di notte e usando la sua carta, il suo inchiostro, il suo computer, senza ricevere un Euro di compenso da nessuno?

Se ci sono stati due articoli che l’hanno citata è soltanto un caso, una pura coincidenza.

Appartenere al sistema e alla cultura prevalente non è un crimine

D’altra parte lei scrive da tribune assai importanti, e quindi deve mettere in conto qualche reazione della controparte.

L’ho citata perché era inevitabile, ma non l’ho fatto con intenti denigratori.

Essere parte di un sistema o di una cultura prevalente non è un crimine. C’è chi è dentro e chi è fuori. Chi è dentro in tutta comodità e chi ci scalpita.

C’è chi è fuori e vuole entrarci (non è il mio caso), e chi sta fuori contento di esserlo.

Una frase da donna-di-potere

Tornando alla sua frase infelice di oggi (La consiglio di evitare accuse gratuite e soprattutto di cambiare i suoi toni), non la ritengo all’altezza del suo essere donna-di-cultura, ma piuttosto del suo essere donna-di-potere.

Primo, perché è un invito a cambiare i connotati, lo stile, le idee, e magari a cambiare aria, mentre non siamo ancora tornati all’Inquisizione, all’esilio forzato o al rogo.

Non mi frantenda.

Non sto dicendo che in lei ci siano spiriti e propensioni medievali.

Tendo a non pensare male. Dico solo che quella sua frase, presa di per sé, ha caratteristiche di quel tipo.

Secondo, perché lei parla di accuse gratuite, senza nemmeno dirmi quali.

Ognuno ha il suo stile e i suoi toni

I miei toni e il mio stile è quello, che le piaccia o no. Se a uno piace il Leopardi se lo legge e se lo tiene.

Se gli piace Giovanni Boccaccio si legge il Decamerone. Non li va ad ammonire o a correggere.

Ognuno di noi, poeta o villano, ha una sua poetica e un suo modo di essere e di esprimersi.

Usando quelle parole, lei auspica in realtà la rimozione totale del mio scomodo e fastidioso blog, l’oscuramento e la scomparsa della mia voce, proprio quando si sta accorgendo che essa riceve seria considerazione da parte del pubblico.

Noi parliamo di toni e di offese, mentre la mannaia continua a cadere su 6500 anime al secondo, cioè su 561.600.000 anime al giorno

La polemica e lo scontro non stanno in ogni caso nelle mie intenzioni o nello stile, o peggio ancora sulla ricerca di offendere qualcuno in particolare, ma sullo stato oggettivo delle cose.

Siamo di fronte a una situazione etica, estetica e salutistica che è di per sé vicina allo sfacelo, allo stato di esplosività.

La mannaia o il coltello continuano a sventrare nel mondo 6500 anime tremanti al secondo, 24 ore su 24, e noi stiamo qui a parlare di toni e di offese, per uno sgorbietto in più o in meno scritto su un pezzo di carta.

L’estate sta regalando qualche sprazzo di sole, ma le grandi manovre sono pronte a partire, con le nuove pandemie, col ripristino vaccinatorio, con l’intenzione di portare le 6500 anime a 18000 o a 20000 per fare cifra tonda, e col Codex Alimentarius che ha già predisposto le sue mosse strategiche.

Non c’è ombra di malanimo o di odio da queste parti

Ma nel mio messaggio non ci sono tracce di odio e di violenza, e nemmeno micce e fiammiferi da tirare nel mucchio.

Non appartengo al partito manicheo dell’odio e della discriminazione tra giusti e iniqui, tra vegani e carnivori. Non demonizzo nessuno a livello di individuo.

Sarei il primo a farle da scudo se qualche cretino osasse arrecarle offesa personale.

Dico soltanto che tutti abbiamo un’anima e una salute da difendere, inclusi però gli animali che stiamo perseguitando in modo intollerabile.

Faccio informazione scientifica e non turbativa sociale.

Da dove traggo le mie certezze

Chiarite queste posizioni, vengo a rispondere ai suoi quesiti tecnici, che sono poi la parte buona, costruttiva e ragionevole della sua mail.

Dove trae le sue certezze?

Se vuole capire davvero da dove esse arrivano, lo scrivo in sintesi nei miei libri.

Non pretendo di annoverarla tra le mie lettrici, visto che non ne vale assolutamente la pena.

Già non riesce a digerire una tesina di due pagine, figurarsi un testo di 400 e oltre.

A Ottobre esce un testo chiaro e maneggevole dal titolo Storia dell’Igienismo Naturale, edito dal Gruppo Anima, dove troverà risposte dettagliate al suo quesito.

Se le faccia sintetizzare da qualcuno, così non si rovinerà gli occhi per colpa mia.

Le traggo dai nostri padri storici

Le certezze le traggo comunque dalla storia, dalla natura, dai sentimenti, dall’esperienza personale.

La traggo da Pitagora, Ippocrate, Asclepiade, Marco Aurelio e Galeno.

Dalla Scuola Medica Salernitana, da Leonardo, da Paracelso, da Voltaire, da Florence Nightingale, dal dr Albert Schweitzer, da Albert Einstein, da Max Bircher-Benner (medico svizzero curante degli Zar), da Louis Kuhne, dalle migliaia di grandi medici della Scuola Igienistica Americana.

Le traggo dagli esperimenti evidenziati e da quelli insabbiati

Dagli esperimenti evidenziati e soprattutto da quelli nascosti ed insabbiati dal potere, come ad esempio quello di Cambridge 2000.

Dagli spropositi contenuti nel Codex Alimentarius e nelle Piramidi Nutrizionali imposte dalla FDA.

Dai programmi vaccinatori imposti dalla CDC e dall’OMS.

Dagli esperimenti di Max Pettenkofer, da quelli di Paul Kouchakoff (sulla leucocitosi post-digestiva da protene animali), da quelli di Edward Howell (sui food-enzyme di frutta e verdure crude), di André Simoneton (sui civi vibranti e vivificanti).

Non ho mai cestinato o messo da parte una mail scomoda, né ho dribblato alcun ostacolo scientifico

Non le sembra di prendere solo ciò che le fa comodo?

Nego quanto dice nel modo più assoluto.

Pubblico prima delle altre le lettere contenenti critiche, contrarietà e contraddizioni.

Ogni ricercatore poi ha diritto di costruirsi una sua struttura ideologica coerente.

Non mi accontento di banali e convenienti apparenze, se è quello che intende dire.

Mi piace lavorare e vivere in piena sicurezza

Cerco piuttosto prove solide ed evidenti, prove-del-nove inequivocabili ed incontestabili, sia a livello materiale che a livello etico ed estetico.

E ne trovo in continuazione, non perché sia particolarmente bravo e arguto, ma perché banalmente viaggio nella direzione giusta e veritiera, al contrario di chi mi sta contestando e di chi ha perso la bussola dell’orientamento salutistico e nutrizionale umano.

La sfido a smontare una sola delle 11 prove inoppugnabili che le cito qui di seguito:

1)      L’uomo è fruttariano perché privo di sufficienti acidi gastrici per disintegrare le proteine animali (10 volte meno acido cloridrico dei cani e dei gatti nel proprio stomaco).

2)      L’uomo è fruttariano perché il suo sangue è alcalino al 7.30-7.50, e non acido 6.0-7.0 come nei cani e nei gatti.

3)      L’uomo è fruttariano perché privo di enzima uricasi per disgregare i 28 grammi di acidi urici regalati da ogni kg di proteine animali (mentre cani e gatti abbondano di tale enzima).

4)      L’uomo è fruttariano perché il latte materno umano ha la stessa percentuale proteica della frutta

      (4-5%), e non 15% come nel latte bovino, 30% come nei cani, 40% nei gatti, o 50% come nei topi.

5)  L’uomo è fruttariano perché dotato di un sistema gastrointestinale oblungo, stretto, spugnoso, pieno  

      di curve e di risalite, la peggior cosa possibile per un pasto carneo (mentre cani e gatti hanno un 

      intestino corto, tozzo e liscio per una rapida digestione ed espulsione delle sostanze putrescenti).

6)      L’uomo è fruttariano perché i cibi alcalini in partenza (carni e latticini) rilasciano ceneri acide che  

      acidificano pesantemente il sistema (negli animali carnivori ciò non accade grazie al sangue acido

      dei medesimi). L’acidificazione scatta già a 30 grammi di proteine, quota minima che ogni

      mangiatore di frutta, anche di sola anguria mangiata a sazietà, è in grado di superare.

7)      L’uomo è fruttariano perché il suo sistema immunitario è fruttariano (e accoglie i pasti carnei come

      nemici invasori, e con pesanti reazioni leucocitiche, come dimostrato da Kouchakoff).

8)      L’uomo è fruttariano perché dotato di mandibole mobili lateralmente, tipiche del frantumatore di

      frutta e di semi, mentre nei carnivori le mandibole sono fisse, adatte a strappare le carni alle vittime.

9)      L’uomo è fruttariano perché il solo cibo completo e libero da effetti collaterali ammalanti rimane il

      succo zuccherino vitaminizzato, mineralizzato, enzimizzato, elettrizzato dalla fotosintesi e

      dall’energia solare.

10)  L’uomo è fruttariano perché ogni esperimento di tipo vibrazionale (vedi André Simoneton) indica

      che solo la frutta raggiunge gli 8000-10000 Angstrom dell’infrarosso, di massima salute e

      vivificazione, mentre dalle patate-legumi-cereali poco-cotti alla verdura cruda si rimane sulle quote

      alte 6500-7500 con colore arancio e rosso, e mentre le carni stanno sui valori bassi dei 3000 e meno,    

      suo colori ammalanti e derubanti del grigio e dei raggi X.

11)  L’uomo è fruttariano perché nessuno sarebbe normalmente capace di accoltellare una creatura

      innocente a sangue freddo, mentre sta sulle sue senza fargli alcun male.

Come dice lei, non mi abbasso a leggere carta straccia

Perché non si legge il documento Food, Nutrition, Physical Activity and the Prevention of Cancer, dove si dice che molti cibi di origine animale sono nutrienti e salutari se consumati in quantità modeste?

Dottoressa Favaro, lo ha detto lei stessa. Come fa un grande e un illuminato del mio calibro ad abbassarsi a leggere carta precaria e indecente di ricercatori americani pagati profumatamente dal sistema?

Ho sempre nel cuore la parte sana dell’America che esiste e pulsa

Non discrimino e nemmeno sottovaluto l’America. Molto ho preso da Oltre Atlantico. Non dico solo Shelton e Mendelsohn, Ralph Cinque e Frank Sabatino, non dico solo Nathan Pritikin e il figlio Robert, che dirige le due maggiori cliniche salutistiche di Miami e Santa Monica, ma anche John Robbins, il giovanotto che negli anni scorsi ha rifiutato l’eredità multimiliardaria del padre imperatore della carne, del latte e della catena gelataia Baskin-Robbins, in nome e per amore degli animali quadrupedi vessati e tiranneggiati dal padre.

La manovalanza macellifera americana la lascio alla Georgia ed alla Casa Bianca

Dopo aver letto John Robbins, oggi presidente amatissimo della Earth Save Foundation, dopo aver letto Chiefe Seattle, il capo indiano del Quello che succede agli animali accadrà anche agli uomini, lei pretende che legga un Food & Nutrition opera più o meno di  comune manovalanza macellifera statunitense, a probabile libro paga della Smithfield e della Monsanto?

Si ricordi che per me è grave insulto ogni coltellata inflitta a una creatura innocente, bipede, quadrupede o pennuta.

Ammesso e non concesso che la sua idea sia quella di abbattere animali solo lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì, lasciandoli liberi di vivere il sabato e la domenica, a me tale soluzione non starebbe ugualmente bene.

Un rametto d’ulivo per concludere

Vuole un rametto di ulivo? Non lo nego a nessuno.

Le dedico anzi una mia sintesi personale del manoscritto aramaico del III Secolo d.C., conservato negli Archivi Vaticani. Si chiama Vangelo Esseno della Medicina Naturale.

E’ Gesù Nazzareno che parla, ma se lei non credesse a Gesù o anche al valore religioso-evangelico del documento, il discorso non muta, in quanto rivela interessanti e preziosi pensieri e idee dei tempi paleo-cristiani sul vero cibo per gli umani.

SINTESI DEL VANGELO ESSENO DELLA MEDICINA NATURALE

Voi siete un tutt’uno con la vostra Madre Terra, con vostra Madre Natura

 

La luce dei vostri occhi, l’udito dei vostri orecchi, sono nati dai colori e dai suoni di vostra Madre Terra, di vostra Madre Natura, che vi avvolge come le onde del mare avvolgono i pesci.

Voi siete figli di Madre Terra e siete un tutt’uno con essa.

Lei è in voi e voi siete in lei. Da lei voi siete nati, in lei vivrete e a lei ritornerete di nuovo.

Osservate dunque le sue leggi, perché nessuno può vivere a lungo, né essere felice, se non onora la sua Madre Terra e se non rispetta le sue leggi.

Perché il vostro respiro è il suo respiro, il vostro sangue è il suo sangue, i vostri occhi sono i suoi occhi.

Se mancherete di rispettare le leggi ci saranno pianti e stridore di denti

In verità vi dico, se voi mancherete di rispettare una sola di queste leggi e danneggerete un solo componente del suo sistema voi sarete perduti nelle vostre pene e nelle vostre malattie, e ci saranno pianti e stridore di denti.

Chi rispetterà le leggi di Madre Natura non sarà da lei abbandonato.

Essa gli guarirà tutte le ferite e non si ammalerà mai, gli darà lunga vita e lo proteggerà contro tutte le afflizioni, dal fuoco, dall’acqua e dai serpenti velenosi.

Le leggi non si trovano nelle vostre Sacre Scritture, ma tra le piume di un uccello che vola

Non cercate le leggi nelle vostre Sacre Scritture perché la legge è vita, mentre le Scritture sono morte.

La legge la trovate nell’erba, tra gli alberi, nel fiume, nelle montagne, tra gli uccelli che volano nel cielo, tra i pesci che nuotano nel mare, ma cercatela principalmente in voi stessi.

E’ dentro di voi che troverete la luce e la verità.

Gli Angeli dell’Aria e dell’Acqua

 

Ritiratevi e digiunate.

Lasciate che l’Angelo dell’Aria abbracci tutto il vostro corpo.

Poi respirate a lungo e profondamente, perché esso entri in voi e allontani tutte le impurità che lo contaminano internamente ed esternamente.

Dopo l’Angelo dell’Aria, cercate l’Angelo dell’Acqua.

Toglietevi abiti e scarpe ed immergetevi nelle sue accoglienti braccia, e lui allontanerà da voi tutte le impurità.

Gli Angeli della Luce Solare e della Terra

Poi cercate l’Angelo della Luce Solare in modo che esso entri in voi e allontani le cose negative che vi contaminano.

Gli Angeli dell’Aria, dell’Acqua e della Luce sono fratelli.

Lasciate che vi abbraccino ogni giorno e dimorino in voi per tutto il tempo del digiuno.

Affondate poi i vostri piedi nel fango, in modo che l’Angelo della Terra possa estrarre dalle vostre ossa tutte le impurità e le malattie.

Chi uccide, uccide suo fratello e disonora la Madre Terra Comune

Onora il Padre Creatore e la Madre Terra e rispetta i loro comandamenti affinchè i tuoi giorni siano lunghi sulla Terra.

Tu non ucciderai perché la vita è data a tutti da Dio, e ciò che Dio ha dato l’uomo non può togliere.

Tutto ciò che vive viene da una sola Madre.

Perciò, colui che uccide, uccide suo fratello.

E da lui la Madre si allontanerà e lo priverà del suo seno vivificante.

I suoi Angeli si allontaneranno da lui e Satana prenderà fissa dimora nel suo corpo.

Ogni goccia di sangue sarà goccia di veleno, ogni respiro sarà fetore

La carne degli animali uccisi diventerà nel suo corpo la sua stessa tomba.

Chi uccide, uccide se stesso.

Chiunque mangia carne di animali uccisi, mangia il corpo della morte violenta.

Ogni goccia di sangue sarà goccia di veleno, ogni respiro sarà fetore e ogni cellula sarà putredine.

Le ossa saranno gesso, gli occhi saranno scaglie e gli orecchi saranno cera.

La morte degli animali diventerà la sua morte.

Vi ho dato ogni erba che reca seme e ogni albero che reca frutto

Non uccidete, né mangiate la carne delle vostre prede e delle vostre vittime, se non volete diventare schiavi di Satana.

Quello è il sentiero della sofferenza, la strada che conduce alla morte.

Vi ho dato ogni erba che reca seme e ogni albero che reca frutto. Questo sarà il vostro nutrimento.

Io vi chiederò conto di tutti gli animali uccisi.

Due soli comandamenti.

Obbedisci a Dio e ama il prossimo tuo (bipede o non bipede) come te stesso.

Ama il Signore Dio con tutto il tuo cuore, le tue forze e la tua anima.

Questo è il più grande dei comandamenti.

Il secondo è simile al primo. Ama il prossimo tuo come te stesso.

Non esistono altri comandamenti dopo di questi.

Un conto è l’autodifesa e un conto è la vile uccisione deliberata e immotivata

Mio Signore, obbietta un discepolo, e se l’animale feroce attacca mio fratello?

L’uomo è più dell’animale, per cui è giusto difenderlo da ogni attacco, risponde Gesù.

Ma colui che uccide un animale senza motivo, ovvero senza essere attaccato, è un vile.

Chi uccide per il piacere di uccidere, o per la pelle, per le sue zanne, per la sua carne, è un essere malvagio che trasforma se stesso in animale feroce.

Non uccidete nemmeno il cibo che portate alla bocca.

Tutto ciò che uccide il vostro corpo, uccide anche la vostra anima.

Non uccidete né uomini né animali, né il cibo che portate alla vostra bocca, perché, se vi nutrite di cibi vivi, questi vi vivificheranno.

Se invece uccidete il vostro cibo, il cibo morto vi ucciderà.

Perché la vita viene dalla vita, mentre dalla morte viene sempre e solo la morte.

Tutto ciò che uccide, uccide anche il vostro corpo.

E, tutto ciò che uccide il vostro corpo, uccide anche la vostra anima.

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo