COLONSCOPIE, MICROPOLIPI E VOGLIA DI CAMBIARE

COLONSCOPIE, MICROPOLIPI  E  VOGLIA  DI  CAMBIARE            

 

Vegetariano da un anno

 

Salve, ho ricevuto da amici una mail dove illustrava alcune sue considerazioni sulla medicina alternativa, e da lì ho visitato il suo sito che trovo interessantissimo.

Quindi le chiedo un consiglio, sperando che possa trovare tra i mille impegni che ha 5 minuti per rispondermi.

Sono vegetariano da un anno, anche se non ho mai abusato di grossi quantitativi di carne.

 

Accertamenti, colonscopia e asportazione

 

Questa primavera sono stato richiamato in ospedale per accertamenti relativi a sangue occulto nelle feci.

Per farla breve mi sono sottoposto alla colonscopia, ed essa ha rivelato la presenza di due micropolipi (da 3 e da 8 mm), risultati benigni ed asportati.

Faccio presente che il sangue occulto era dovuto alle emorroidi.

 

Ripetere o no l’esame?

 

Prossimo controllo previsto fra 3 anni.

Questo è quanto. Cosa mi consiglia?

Più che una giusta alimentazione avrei bisogno di sapere se ripetere o no l’esame.

Non tanto per il fastidio che ogni esame causa, ma per una questione di principio.

Anche perché, col passare del tempo, la mia fiducia verso la medicina cosiddetta ufficiale è in netto calo.

 

Una mano per abbandonare la medicina ufficiale

 

Attualmente sto prendendo aloe liquida e magnesio, e il mio intestino è perfetto come un orologio.

Non so se ho reso l’idea.

Mi trovo sul crinale. Da una parte c’è la medicina ufficiale e dall’altra quella alternativa.

Mi può dare una mano per abbandonare definitivamente quella ufficiale?

Grazie in anticipo. Spero di non portarle via del tempo prezioso. Aspetterò con pazienza.

 

Leo

Convocato per una cosa e operato per un’altra

 

Ciao Leo,

In pratica, mi stai dicendo che ti hanno convocato per qualcosa (sangue sospetto-occulto alle feci, causato invece da semplici emorroidi), e che ti hanno operato per qualcos’altro che hanno trovato per strada (due micropolipi).

Comprendo dunque benissimo le riserve che puoi avere nei riguardi di questo tipo di medicina, che definire dal bisturi troppo facile e disinvolto, non mi pare affatto esagerato.

 

Salviamo pure la dignità delle persone singole

 

Se hai letto la mia tesina Zona tumore, zona cancro, non fai fatica a trovare una risposta al tuo quesito.

Non vorrei apparire come qualcuno che ce l’ha contro qualcun’altro, sia esso farmacista, allevatore, casaro o medico-chirurgo.

Vorrei fare un discorso costruttivo e pacato, privo di pregiudizi e di polemiche.

Privo soprattutto di critiche alle persone singole che operano all’interno di una struttura ospedaliera.

 

I sogni e le aspettative di uno studente di medicina che si specializza in chirurgia

 

Certo che un chirurgo è diventato tale per sua esplicita scelta, visto che nessuno lo ha verosimilmente costretto a scegliere la sua specialità.

In questo senso è giusto dire che sapeva benissimo a cosa andava incontro.

Magari sognava di fare chissà che tipo di operazioni.

O forse immaginava di salvare tanti suoi simili, di ridare il sorriso a decine e decine di pazienti ansiosi di essere tagliati e ricuciti, debitamente rimessi in buon ordine dai suoi preziosi interventi.

 

Il propendere per l’operazione chirurgica e non per l’elusione

 

Non avrebbe mai pensato di diventare però uno strumento nelle mani di una struttura, spinto a lavorare quasi a cottimo, tanti euro a taglio e, nel dubbio, a propendere sistematicamente per l’operazione, e quasi mai per l’elusione della stessa.

Non avrebbe mai pensato di entrare nel circuito infernale della furia operatoria che vige ormai in ogni dove, inchiodando ogni cittadino al bisturi per ogni minimo segnale, per ogni minima presenza di tessuto irregolare, per ogni appendire infiammata, per ogni ghiandola ingrossata.

 

Il discorso pecuniario ed economico diventa fattore basilare

 

Ma si sa come va il mondo.

La mutua, o anche il paziente stesso direttamente, non pagano le chiacchiere, e nemmeno le cure virtuali, ma solo gli interventi, con tanto di timbri, di cartelle mediche, di certificati.

Le aziende sanitarie, poi, devono far quadrare il bilancio come tutte le imprese economiche del mondo.

La vita costa cara anche per loro.

Non dico altro perché non ce n’è bisogno.

 

 

 

 

 

Escluse le riparazioni di emergenza, sono contrario ad ogni terapia

 

Quanto alla tua domanda se optare per la medicina ufficiale o per le medicine alternative, ti ricordo che sono contrario a tutte le terapeutiche che esulino da traumi, da incidenti o comunque da situazioni di vera emergenza.

Chiaramente nelle vere emergenze includo gli interventi dentistici e tutte le opere riparatorie mediche e non-mediche che il buon senso comune e la ragione reputino necessarie.

 

Le crisi eliminative, chiamate malattie, vanno assolutamente rispettate.

L’unico aiuto possibile è il digiuno totale ad acqua distillata.

 

Per quanto concerne le malattie generate con intelligenza e saggezza dal sistema immunitario, e quindi classificabili igienisticamente come crisi eliminative, o crisi di espulsione tossine, o crisi di purificazione, sono senza dubbio alcuno per la cura della non cura, e su questo non ci piove.

Pertanto niente farmaci, niente vaccini e niente operazioni.

L’unico bisturi possibile, nel caso di disordini interni, di sintomi, di grasso da eliminare, o di indurimenti di qualsiasi tipo, inclusi polipi, tumori e neoformazioni, è il digiuno totale, il riposo fisiologico ad acqua distillata, fino al riassorbimento ed alla scomparsa tangibile e verificabile dei fenomeni.

 

Voltiamo pagina e guardiamo al futuro

 

Ora non serve piangere sul latte versato.

Non sei la prima persona che recrimina sulle proprie scelte e sulle operazioni giuste o sbagliate che ha subìto.

Meglio dunque voltare pagina e guardare al futuro.

Hai già fatto un’ottima scelta diventando vegetariano.

Se impari a mangiare davvero correttamente non avrai bisogno dell’accettabile aloe, ed ancor meno del vietato magnesio.

 

Se ti muovi nell’ambito dei comportamenti salubri non c’è motivo per altre visite di controllo

 

Ricordati che sei una persona normalissima e non un canceroso.

Tutti siamo persone normali e potenzialmente soggette a ogni possibile malattia incluso le formazioni tumorali, se non ci manteniamo rigorosamente nell’alveo dei comportamenti salubri dettati per l’uomo da madre natura.

Se ti comporti bene non hai motivo per fare altri controlli.

Le visite mediche non fanno bene a nessuno, in quanto sono fonte di stress e di tensione.

Una visita fra 3 anni? Perché non allora tra 12 e tra 24 mesi?

 

Ti posso solo spingere verso la salute

 

Dici di essere sul crinale, con la medicina ufficiale da una parte e la medicina alternativa dall’altra.

E vuoi che io ti spinga gentilmente nella direzione a me più consona.

Non mi pare una cosa corretta.

L’unica direzione verso cui ti posso e ti voglio indirizzare è quella della salute.

Salute che non è affatto un miraggio, ma è piuttosto uno stato normalissimo e quotidiano, quando ci si comporta in modo normale, cioè da uomini intelligenti che conoscono e rispettano se stessi.

 

Se la gente cerca medicalizzazione è giusto dargliela

 

Gli ospedali, i medici, i farmacisti, al limite i guaritori ed i cosiddetti ciarlatani, è giusto che ci siano nella misura in cui c’è gente che li ricerca, li stima, li ritiene affidabili.

E’ una semplice questione di mercato, di domanda ed offerta.

Tanta gente che ha paura della malattia e che pretende delle cure mediche?

Benissimo. Ecco allora che le facoltà di medicina sono subissate di richieste e praticano il numero chiuso.

 

Il boom delle domande di iscrizione alle facoltà di medicina

 

All’università di Udine, c’erano per l’anno in corso domande di iscrizione di 800 studenti, mentre ne sono stati ammessi meno di cento.

Pensa quale disgrazia: 750 ragazzi costretti a fare come seconda scelta gli architetti, gli ingegneri, gli avvocati e gli economisti, mentre avrebbero potuto indossare tutti un bel camice e spingere gli ospedali del Friuli a creare tante nuove moderne sale operatorie, funzionanti ovviamente a tempo pieno.

 

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma (Associazione Vegetariana Animalista)

                         – Direzione Tecnica ABIN-Bergamo (Associazione Bergamasca Igiene Naturale)