LETTERA
Alla ricerca di una via di salvezza
Caro Valdo, ti scrivo ormai con la disperazione nell’animo, nella speranza che tu possa indicarmi una strada di salvezza.
Da oltre 17 anni soffro di nevrosi ossessiva e bulimia nervosa, associata ad ipocondria e gravi attacchi isterici che si manifestano sotto forma di crisi convulsive, ovvero di scatti violenti alle braccia.
Scatti che, estendendosi rapidamente ad altre parti del corpo, mi costringono, nei casi più gravi, a sdraiarmi a terra come unica soluzione per non dare violenti colpi contro i mobili.
Dette crisi sono più o meno intense a seconda dello stato d’animo momentaneo, e seguono gli eventi di vomito auto-indotto.
La voglia di assaporare una vita normale, equilibrata e felice
Tale quadro patologico non mi consente ovviamente di condurre una vita equilibrata e felice.
Da anni mi giovo dell’apporto di una seria psicologa, che senza dubbio mi ha preservato da chissà quale orribile fine.
Resta il fatto che la terapia portata avanti finora non è stata ancora risolutiva nei riguardi delle crisi bulimiche.
In particolare, ciò che si oppone ad una guarigione, sono le tormentate quotidiane vicissitudini con i miei genitori, che da un lato mi recano continue ed enormi sofferenze, e dall’altro mi tengono morbosamente legata a loro.
Il peggioramento della salute paterna
La situazione generale è poi andata aggravandosi soprattutto negli ultimi tempi, a seguito del peggioramento della salute psico-fisica di mio padre.
Ho tentato di aiutarlo ma, nonostante i miei insistenti e costanti tentativi, non ha accettato intromissioni da parte mia, e ha continuato testardamente con cattiva alimentazione ed errato stile di vita.
Sulle sue condizioni ti informerò con una prossima mail.
Un carattere positivo ed entusiasta intrappolato nel dramma della nevrosi
A causa di tutti questi problemi, sono arrivata all’età di 34 anni non riuscendo mai a concedermi a nessuno, e nemmeno a costruire dei rapporti di amicizia e di amore.
Grande rammarico alberga in me, data la natura estremamente gioiosa, positiva ed entusiasta che mi contraddistingue.
La nevrosi mi fa sfuggire tutto di mano.
La consolazione di sapere che esiste una straordinaria scienza chiamata igienismo
La mia salvezza, ciò che mi ha preservato dagli effetti collaterali che la bulimia solitamente ha sulla salute, è stata senza dubbio la mia tendenza innata verso un regime di vita igienistico-naturale.
Quando poi, qualche tempo fa, sono incappata per caso via internet nei tuoi meravigliosi scritti, ho provato subito un senso di grande conforto.
Il conforto di apprendere che esiste questa straordinaria scienza, e che esistono persone come te che ne portano la voce.
Ho capito improvvisamente che dovevo e potevo sistemare la mia vita.
Purtroppo però, la mia vena autolesionista ha spesso il sopravvento, e non mi vuole dare tregua alcuna, nonostante gli enormi sforzi.
Una guida e magari un ricovero temporaneo in una clinica igienistica
Apprezzo enormemente la dedizione che mostri nell’aiutare le tante persone che si rivolgono a te.
E’ per questo che ti chiedo umilmente un consiglio, una qualche soluzione che mi possa far uscire progressivamente da questa vitaccia.
Mi riferisco ad una guida igienistico-naturale ben mirata alla risoluzione del mio problema.
Sarei anche disposta, come ultima risorsa, a ricoverarmi in una clinica igienista, qualora ve ne fosse l’assoluta necessità.
Ti voglio bene. Un caro e sincero saluto.
Isabella da Bari
RISPOSTA
Sì all’assistenza psicologica ma no allo psicologismo e allo psichiatrismo
Ciao Isabella, grazie per il commovente messaggio. Una sola cosa non mi hai detto, ed è qualche dettaglio sulla terapia che hai intrapreso con la tua psicologa.
Non voglio mettermi in rotta di collisione anche con lei.
Ma, se ti avesse prescritto degli psicofarmaci o qualcosa del genere, non esiterei ad esprimere grosse riserve su quanto sta facendo, indipendentemente dalla sua bravura e dalle sue referenze.
La psicologia è una scienza seria e rispettabile, ma lo psicologismo e lo psichiatrismo, cioè il voler risolvere dei problemi isolando la psiche delle persone come fosse un compartimento stagno mal funzionante, da modificare a piacimento con determinate cure biochimiche e psichiche, è quanto di peggio possa esistere.
Credo poco agli ortopedici della mente, ed anche ai loro metodi
Già l’idea di chiamare un ortopedico della mente per i tuoi problemi, non mi pare affatto una buona idea.
Tu non sei una persona psicolabile, ammesso e non concesso che ce ne siano davvero al mondo.
Non esistono virus della pazzia e non esistono veri e propri matti, come viene confermato dalla scomparsa degli antichi manicomi.
Esistono solo persone che perdono l’equilibrio generale della salute a causa di problemi fisici, di condizioni di vita fuori dalla norma, o di traumi continui che caratterizzano la loro esistenza.
Il digiuno e la dieta successiva normalizzano tutti, rivelando l’origine tipicamente tossiemica delle malattie convulsive e mentali
Lo hanno dimostrato più volte Arnold Ehret e la scuola tedesca.
Lo hanno dimostrato le cliniche igienistiche americane, ottenendo incredibili risultati col digiuno che normalizza tutti, tirando via il muco e l’acidificazione, i miasmi interni che snervano e annebbiano la gente.
Disturbi mentali, pazzia, demenza e cose simili, hanno radice nell’intestino e nel sangue, come confermano gli esami dell’iride.
Trattasi di processi patologici acuti derivanti da febbre intestinale, da anemia e cattiva circolazione, da vapori putrefattivi che passano dal ventre alle parti alte del corpo, creando pressioni e congestioni cerebrali che portano a cattivo funzionamento mentale e a crisi comportamentali aberranti, a volte ridicole e a volte pericolose.
Costipazione e stitichezza, precursori della bulimia, della nevrosi e dell’isteria
Non ho sufficienti dati per valutare le tue condizioni fisiche.
La tua innata propensione verso l’igienismo-naturale è un fatto assai promettente.
Non è escluso però che, conducendo una vita da quasi reclusa all’interno della famiglia, tu possa aver compromesso quel minimo di equilibri biochimici, psicofisici e sociali che garantiscono un normale livello di salute.
In particolare mi riferisco alla costipazione e alla stitichezza, che sono tipici fenomeni precursori della bulimia, della nevrosi e dell’isteria.
In questi casi, più che cercare aiuto nella psicologia, serviva e serve cercare aiuto nella dietologia virtuosa e nella cultura igienistica che porta al veganismo e al crudismo.
Cose che ho scritto poi in una tesina dal titolo La digestione comincia nella testa, cioè nell’anima, del 28/2/10, e anche in Pazzia Alimentare e Pazzia Sanitaria, del 2/4/10.
Disordine alimentare cronico equivale a sangue intossicato e sistema nervoso disastrato
Quando si digerisce male, per colpa del cibo in sé, per l’abuso di sostanze alcoliche e nervine di accompagnamento, o per l’atmosfera familiare irritante o non serena, o perché si continuia a mettere dentro del cibo malvolentieri, o perché lo si introduce in un sistema gastrico irritato da precedenti crisi mai risolte, si finisce per fare l’abbonamento al disordine alimentare cronico.
Cattiva digestione significa stabile intossicazione intestinale, sangue impuro e intossicato, e debilitazione del sistema nervoso, con tutti i nervi e le loro diramazioni.
Le persone intossicate dal cibo o dal contorno psicologico del cibo, vivono in condizioni alterate
Immaginiamo di avere una grossa stufa a legna che da anni funziona male, lasciando molta cenere che nessuno si cura di rimuovere, con un camino carico di incrostazioni e di fuliggine e quindi con un tiraggio dell’aria che non funziona affatto.
Immaginiamo di continuare a metterci dentro della legna nella vana speranza di scaldare la nostra stanza.
La fiamma stenterà e si produrrà altro fumo, rendendo tossico e insalubre tutto l’ambiente.
Questa è la situazione delle persone costipate croniche.
La compresenza di un fattore ereditario, ovvero di una predisposizione all’isteria
Le alterazioni del sangue all’interno di una famiglia tendono un po’ a trasmettersi, anche se il fattore ereditario è l’ultima opzione da considerare, e dà luogo al massimo a una predisposizione verso una patologia, senza rappresentarne l’unica o la maggiore causa.
L’isteria si manifesta con disturbi circolatori, alterazioni sensoriali, paralisi o scordinazione degli arti, variabilità dei sentimenti dalla totale indifferenza al facile entusiasmo, all’eccesso di sentimentalismo.
La pelle delle persone isteriche è in genere fredda, cadaverica ed inattiva, in contrasto con la febbre interna che nvece regna costante.
Similitudini tra isterismo ed epilessia
Le condizioni dell’isterico ricordano da vicino quelle dell’epilettico, pure lui afflitto da cronici problemi digestivi, che portano a convulsioni, cadute e perdite di conoscenza.
La respirazione non è ritmata o condotta e guidata dal cervello, ma dipende dai capricci di un cuore abituato a battere con velocità variabile.
I ritmi vitali e gli stati percettivi non sono scanditi nemmeno dai cicli metabolici o dai cicli circadiani, ma dalle bizze di un sistema neurovegetativo che passa con facilità dal simpaticotonismo al vagotonismo, dall’entusiasmo alla depressione, in mezzo a un turbinio di variazioni e sbalzi ghiandolari.
L’alimentazione e le altre dritte igienistiche per l’isteria
Il regime alimentare è di capitale importanza per curare queste condizioni, e dovrà sempre e solo basarsi su frutta ed insalate crude, e su un breve digiuno propedeutico.
Indispensabile creare anche un ambiente adatto, privo di tensioni e di forti emozioni.
Poiché la febbre cronica dell’intestino va a compromettere ogni nuovo corso digestivo, occorre delimitarla e scongiurarla mediante bagni freddi ripetuti alla zona genitale, anche se un buon digiuno e una dieta crudista dovrebbero risolvere il problema alla radice.
Occorre pudenza, calma e pazienza nella rieducazione dell’isterico, il quale è una persona normalissima ma facilmente eccitabile o deprimibile a causa dellla sua debolezza nervosa.
Stare lontani da vaccinazioni, da farmaci e integratori, da sostanze alcoliche, analgesiche e stupefacenti, da mercurio, ioduro, cianuro, arsenico, penicillina.
Uscire al più presto dalla gabbia
Il mio consiglio, cara Isabella è quello di liberarti al più presto dalla gabbia che ti sei costruita addosso e dalla gabbia familiare che ti hanno imposto.
Dovrai liberarti progressivamente di ogni condizionamento e di ogni dipendenza psicologica e farmacologica.
Il ricovero in una clinica igienistica è sempre possibile sia in America (vedi cliniche Cinque e Sabatino), in Australia (vedi clinica Burton), in Svizzera (vedi clinica Bircher).
Ma io penso che tu ce la possa fare anche stando in famiglia, a condizione che i genitori vengano da te informati, che accettino di collaborare e di non metterti dei bastoni tra le ruote, e che ci sia un minimo di assistenza da parte di qualche persona esterna adatta allo scopo.
Rinormalizzarsi con un efficace piano salutistico
Vale per te più che per chiunque altro il discorso della respirazione yoga (con esercizi regolari di mezz’ora al giorno), della traspirazione, della esposizione al sole quando c’è
Man mano che migliori e che esorcizzi le paure e le autolimitazioni, riprenderai a uscire e ad affrontare la realtà, magari con l’assistenza di qualche amico o amica che cercherai nel frattempo di farti.
Nel primo periodo potrai ricorrere magari all’assistenza di una persona giovane da impiegare a ore determinate per queste tue uscite in società.
E valgono anche per te i miei schemi alimentari e quanto scritto su La formula esatta per sconfiggere il diabete, dell’11/6.
Sarai tu stessa a dettare i tempi. Sarai tu stessa ad autoguarirti.
Nessuno ti può aiutare dall’esterno.
Ma sarai tu stessa a dettare i tempi di recupero.
Ricordati che, con il digiuno e una ripresa nutritiva di tipo vegano-crudista, metterai il tuo sistema immunitario in grado di dirigere finalmente le operazioni e di provvedere alla normalizzazione delle tue condizioni.
Intendo dire che la sicurezza in te stessa, e la voglia di uscire, ti arriveranno man mano che le crisi convulsive si diraderanno e si attenueranno.
E’ basilare riacquistare la fiducia passo dopo passo, giorno dopo giorno
Ti manca attualmente la fiducia in te stessa. La devi recuperare.
Sei tu, in questo momento, la prima a dubitare del tuo corpo e a ritenerti menomata o difettosa.
Sei soltanto afflitta dai problemi gastrici e cardiocircolatori che ho sopra delineato.
Non hai un cervello da curare e da ritoccare.
Devi solo liberarti della tossiemia, del muco e delle acidificazioni, dalla dipendenza paterna, dall’immobilità sociale, nonché delle condizioni traumatiche esistenti in famiglia, con tutte le problematiche che hai così bene esplicitato.
Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo