DEPRESSIONE, ASMA E SALUTE ALTALENANTE

LETTERA

 

Vegana-crudista da quattro mesi, ma sempre tentata dai cibi stracotti

 

Gentile professor Vaccaro, mi chiamo Valentina, ho venticinque anni e sono vegetariana da due.

Da circa un anno sono vegana e da quattro mesi ho intrapreso la strada del crudismo, non senza difficoltà, lo devo ammettere, visto che sono troppo spesso tentata dal gusto dei cibi stracotti, così facilmente reperibili.

Diciotto anni di alimentazione carnea, con tosse-asma-febbre e pesanti cure farmacologiche

Ho sofferto durante l’infanzia e l’adolescenza di una grave tosse accompagnata da asma e febbre frequenti. Sono stata curata con cortisone, antinfiammatori e antibiotici per 18 anni, con risultati molto blandi e notevoli effetti collaterali.

Al raggiungimento della maggiore età mi sono trasferita senza la mia famiglia in altra città, e ho interrotto volontariamente tutte le cure.

Sconfitte le patologie in soli quattro mesi, ma con uno strascico di depressione

I sintomi sono scomparsi nel giro di pochi mesi e, da quando non assumo più alcun tipo di farmaco, non so cosa sia una febbre o un attacco asmatico. Quello che invece non quadra è che soffro di frequenti sbalzi di umore e di penose crisi depressive, fortemente debilitanti e apparentemente immotivate, che hanno per così dire sostituito la tosse e la febbre.

Molta più energia col regime crudista, ma una grinta tuttora altalenante

Ritiene sia possibile che anni di farmaci e di alimentazione innaturale abbiano scalfito il mio equilibrio a tal punto da riscontrare tutt’oggi questa salute altalenante?

O questi disagi sono da attribuire ad errori nel mio attuale stile di vita?

Ho riscontrato un netto miglioramento con l’alimentazione crudista, per cui il mio livello energetico è sicuramente più alto, ma non mi sento ancora del tutto bene.

Sto alimentandomi davvero al meglio

Queste frequenti ricadute mettono in crisi le mie convinzioni crudiste, e a volte mi chiedo se sto sbagliando qualcosa, oppure se sto sì nella strada giusta ma devo semplicemente aspettare che il mio corpo si riequilibri.

Mangio molta frutta fresca, verdure crude in abbondanza, semi oleosi in piccole quantità, germogli che coltivo in casa.

A cena aggiungo spesso qualche patata, della zucca rossa e delle zucchine scottate.

Le chiedo qualche eventuale consiglio correttivo

Quando viaggi o impegni di studio mi trovano impreparata, ripiego su un panino vegano e su un gelato alla frutta senza latte.

Mi piacerebbe ricevere qualche consiglio da lei al fine di correggere i miei eventuali errori quanto prima. Grazie mille e buona serata.

Valentina

RISPOSTA

Sconfiggere in 4 mesi un’asma cronica, una debolezza cronica, febbri ricorrenti e  forte dipendenza da farmaci, mi pare un risultato globale straordinario

Ciao Valentina, mettiamo intanto in risalto la sconfitta dell’asma, delle febbri ricorrenti e della dipendenza dai farmaci, che non sono affatto cose da poco, dal momento che hai dovuto convivere infelicemente con loro per 18 lunghi anni.

Mettiamo pure in conto che il tuo livello energetico ha conosciuto una forte crescita.

Ci sono gli estremi dunque per sventolare in alto, anche nel tuo caso, la bandiera vincente del veganismo crudista.

Non si può andare in paradiso in carrozza

Quanto ai tuoi attuali sbalzi di umore e alle crisi depressive, che stai ora sperimentando, non intendo assolutamente sottovalutare la loro fastidiosità, ma è un po’ il prezzo da pagare in questa fase purificativa. Se tu andassi a Ponte Selva di Clusone-Bergamo, dal 9 al 23 di ottobre, a farti dare un’occhiata da Carmelo Scaffidi, che sta radunando adepti ed anche diversi medici per la cura dell’uva e per il convegno autunnale igienistico, ti direbbe una delle sue frasi di rito: Cara la mia ragazzina, non si può andare in paradiso in carrozza! Qualche sacrificio lo devi pur accettare!

 

La tua attuale dieta mi pare perfetta, salvo eventuale scarsezza in termini di calorie

Non penso che la tua dieta attuale abbia lati oscuri o aspetti criticabili, salvo che tu non ricada davvero nei cibi stracotti che tanto ti attraggono.

Questo tua inconfessabile voglia di cibo cotto e concentrato mi fa poi pensare a un eventuale insufficiente apporto calorico nella presente dieta. Guai mettersi in quelle condizioni di fame che portano la gente al famoso tuffo notturno nel formaggio o nella nutella.

Se fosse così ci vorrebbero dei correttivi, tipo aumento dei semi oleosi e dell’avocado, aumento dei germogli e del pane integrale, aumento del pop-corn, dei cereali e l’inserimento di qualche pizzetta vegana e di qualche pasta integrale.

Sei passata dall’accelerazione innaturale dei farmaci alla decelerazione naturale del cibo crudo

Diciotto anni di alimentazione innaturale e di cortisonici, antinfiammatori e antibiotici non li puoi smaltire in 18 giorni. In quei lunghi anni, vivevi in continuo avvelenamento e in continua accelerazione cardiaca, perché sia il cibo sbagliato che i farmaci, da bravi veleni quali sono, mantenevano il tuo corpo in stato stimolativo, iperteso, simpaticotonico, iperinsulinico, ipertiroideo, adrenalinico.

Ora che li hai tirati via, il tuo corpo sente la loro improvvisa mancanza operando in una nuova situazione di decelerazione e frenata, di vagotonia, di bassa pressione, di ipoglicemia e ipotiroidismo.

Devi dare tempo al tuo corpo di adeguarsi alla nuova situazione.

Occorre resistere, tener duro, e gioire delle proprie conquiste

Si tratta dunque di resistere per qualche mese ancora e finirai per recuperare una condizione di perfetto equilibrio, senza più sbalzi di umore e crisi depressive.

Per ovviare alle difficoltà del momento, non vedo soluzioni diverse da quelle di curare la respirazione in modo sistematico, in quanto ti permettono di regolare al meglio la funzione cardiaca, soprattutto se abbinerai al respiro esercizi defaticanti e camminate al sole e all’aria aperta.

Stai sottovalutando i risultati raggiunti, e questo è un vero peccato

Non stai dunque commettedo grandi errori comportamentali o dietologici, ma piuttosto sei preda e prigioniera della tua stessa depressione di questi giorni, che non ti permette di fare una obiettiva valutazione dei risultati raggiunti.

Il tuo è dunque un errore di pensiero, un errore ideologico.

Il pensiero riveste sempre importanza fondamentale

Quando si pensa male, si finisce per vivere male, carichi cioè di sospetti, di dubbi e di angoscie.

Sei stata bravissima fino adesso e, proprio mentre stai per raggiungere l’obiettivo, corri il rischio di compromettere ogni cosa.

Pensa se Cristoforo Colombo avesse ceduto alle pressioni della sua ciurma.

Mai avrebbe potuto gridare Terra, Terra, dal ponte di comando della Santa Maria.

Vedi l’importanza estrema del pensiero, dello spirito e del morale?

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AV-Roma e ABIN-Bergamo