DERMATITE, SUDORAZIONE, CICLO, STANCHEZZA E STRAPPI ALLA REGOLA

LETTERA

 

Vegani da pochi mesi con qualche strappo

 

Buonasera Valdo, mi chiamo Claudia e ho 38 anni.

Vivo a Empoli e sono venuta a conoscenza di te e dei tuoi libri per merito di Sergio, il mio compagno.

Da febbraio di quest’anno stiamo seguendo un’alimentazione il più possibile vegana, con qualche strappo alla regola di tanto in tanto.

Lo strappo si chiama ad esempio caffè, che sono riuscita a togliere solo due settimane fa.

Per il resto non mangiamo più carne, uova e latticini.

Stiamo decisamente meglio, ma alcuni problemi persistono

Adesso stiamo decisamente meglio. Ma il mio problema persiste.

Da circa tre anni soffro di dermatite cronica sulle guance.

Una dermatite che peggiora vicino al ciclo e migliora subito dopo.

Eccessiva sudorazione (sgradevole) sotto le ascelle e fortissimi dolori mestruali.

Due settimane fa ho avuto la febbre e ne ho approfittato per fare un digiuno di due giorni, togliendo definitivamente il caffè.

Crisi e stanchezza, incrementate da tensioni familiari e lavorative

Nei giorni a seguire sono stata meglio sia fisicamente che per la dermatite, ma poi sono riandata un po’ in crisi.

Ho notato che tutti i miei problemi aumentano quando ci sono tensioni in famiglia oppure con i colleghi sul posto di lavoro.

Alla fine mi sento stanca e svuotata. Hai qualche consiglio da potermi dare?

Ti ringrazio per il tuo prezioso tempo.

Claudia

RISPOSTA

 

Chiedo al pubblico che mi segue di darmi precise istruzioni sull’uso dei nominativi

 

Ciao Claudia, scusa se approfitto per lanciare un piccolo messaggio a chi mi scrive o mi contatta telefonicamente.

Gradirei cortesemente di essere autorizzato ogni volta, con la massima chiarezza, a utilizzare il vostro nome o a cambiarlo, onde evitare problemi ed incomprensioni.

E’ difficile per me modificare una tesina già pubblicata e ripresa da altri siti.

Evitatemi dunque questi dubbi e queste tensioni, che sono da grave intralcio al mio lavoro.

L’importanza fondamentale della pelle come strumento di depurazione corporale

Veniamo adesso al tuo problema.

Per un certo tipo di medicina, la pelle umana emetterebbe soltanto acqua e sale, acqua e cloruro di sodio.

Se ciò fosse vero, ti assicuro che i casi di morte improvvisa per intossicazione sarebbero all’ordine del giorno. La pelle invece ha un’importanza straordinaria come mezzo di depurazione, come secondo rene e come secondo polmone.

Ed è per questo che non finiremo mai di raccomandare più movimento, più respirazione profonda (yoga), più traspirazione (e niente prodotti antitraspiranti), più sole (e niente creme, al massimo olio d’oliva o buccia interna di avocado), più aria e più acqua.

Dermatite significa veleni in uscita

Dermatite cronica sulle guance significa che circolano ancora dei veleni alla disperata ricerca di una via d’uscita.

Paradossalmente, più stai bene e più sei rilassata, più hai migliorato il tuo sangue rendendolo fluido, è più il sistema immunitario riesce a mandar fuori per via cutanea quello che i tuoi reni hanno rifiutato di filtrare. 

La debolezza, nel tuo caso specifico, significa sicuramente astinenza da caffè

Se sei esaurita, sarà opportuno riprendere le forze e rivedere un po’ l’alimentazione, inserendo crema di avena coi semini, avocado, germogli e mandorle.

Ma credo comunque che si tratti di ovvia conseguenza del distacco dal caffè, e quindi sintomo di un adeguarsi corporale faticosetto al vagotonismo, al regime del motore a bassi giri, privo delle accelerazioni simpaticotoniche della caffeina.

Il tuo guaio non è la dermatite ma i veleni che hai tuttora dentro il sistema

Il male non è la dermatite (o infiammazione del dérmatos che in greco significa pelle), ma i veleni che la pelle è costretta (per tua fortuna), su pressione costante del tuo saggio ed infallibile sistema immunitario, a mandare fuori dall’organismo.

Stessa cosa per la sudorazione odorosa alle ascelle.

Sei probabilmente carica di caffeina, cadaverina, ammoniaca, sostanze azotate mai ancora eliminate a sufficienza.

I dolori mestruali sono sintomo di intossicazione interna

I fortissimi dolori mestruali di cui parli sono un chiaro segno di intossicazione interna.

Non hai citato l’emicrania, ma sono sicuro che potrebbe esserci pure quella, anche se la dermatite potrebbe in qualche modo vicariarla e risparmiartela.

Chiaro poi che, essendo il tuo organismo ai limiti, ogni piccola perturbazione psichica in famiglia o in ufficio va a incidere e a traumatizzare i tuoi già precari equilibri.

La stanchezza è anche risultato finale di una condizione patologica generalizzata.

Ne puoi saltar fuori veloce e con la vittoria in pugno

Il quadro è piuttosto normale, comune e al limite della banalità.

Le soluzioni sono altrettanto semplici e sicure.

Ne puoi saltar fuori veloce e con la vittoria in pugno, o puoi invece torturarti per mesi e anni in una alternanza di benessere e malessere, senza cavarne un ragno dal buco.

Tutto dipende da te e dalle scelte che farai.

Qualcosa di importante lo stai già facendo, e vai lodata per questo.

Farmaco e frutto sono in grave contraddizione

Se abbracci l’igienismo nel vero senso della parola, ti traformerai e diventerai un’altra persona, e dopo un anno o anche meno penserai a quanto sciocca sei stata in passato.

Se invece cercherai di prendere qualche dritta igienistica per migliorare la tua situazione, o per completare il quadro medicale che hai in testa, tenendoti il buono e scartandoti il cattivo della medicina, non risolverai niente e magari peggiorerai ulteriormente la tua situazione.

Farmaco e frutto sono in grave contraddizione, ricordatelo sempre.

La difficoltà della gente e della medicina, ma a volte persino degli stessi igienisti, a capire e a interpretare correttamente le crisi eliminative

Ogni volta che uno migliora e perfeziona il suo stile di vita, e con esso purifica il suo sangue, il sistema immunitario lo premia con uno scarico di veleni chiamato crisi eliminativa.

Lo fa per il bene di quel soggetto, con tutte le buone intenzioni possibili ed immaginabili.

Ma, se uno non è preparato e non ha esperienza igienistica, interpreta il tutto non come un favore ma come un gran dispetto, come un grave insulto alla sua incolumità personale.

Le incredibili martellate contro il sistema immunitario, contro la spia rossa

Gli viene l’eruzione e l’herpes? E giù con la martellata della crema antivirale e del farmaco.

Gli viene la febbre? E giù con la martellata dell’antipiretico.

Gli viene lo sbalzo ghiandolare? E giù con la martellata dell’Eutirox.

Gli viene la colite? E giù con la marmellata del cortisone.

Gli vengono le cisti, i fibromi e i teratomi? E giù con la martellata del bisturi.

Gli viene la paura del virus? E giù con la martellata del vaccino.

Hai capito cosa intendo?

Scelta igienistica a 360 gradi, e niente di meno.

Scomparsa della medicina e trionfo dell’igienismo?

Sto forse teorizzando la scomparsa della medicina e il trionfo dell’igienismo?

Assolutamente no, anche se tale idea può essere vista come soluzione ideale e definitiva.

Teorizzo piuttosto un cambiamento radicale, sistematico e molto accelerato della pratica medica.

La medicina ha insegnato cose preziose nel bene e nel male.

Purtroppo non ha quasi mai capitalizzato dagli errori, continuando a farli e cambiando raramente le sue rotte sbagliate.

La medicina deve restare ma con pratiche, sembianze, regole e basi assai diverse da quelle odierne.

Non esiste al mondo critica anti-medica più feroce di quella proveniente dai medici stessi

Non è un caso che le frasi più demolitive e ciniche contro i medici non siano affatto di provenienza igienistica, ma provengano, a denti stretti, dai medici stessi.

Non è che la medicina cambierà per ordini e pressioni dell’igienismo. Cambierà perché è decotta e non può più andare avanti su queste basi dominate dall’assurdità più che dalla logica, dalla corruzione più che dalla missione, dal ciarlatanismo più che dalla scienza.

Il cambiamento è ormai nell’ordine delle cose. Trattasi di auto-disgregazione storica.

Devono respirare sia il corpo che l’anima

Chiamalo pure estremismo, se vuoi.

Ma, se la strada è quella, occorre percorrerla, e non disperdersi per le stradine laterali che ti fanno perdere tempo e ti mantengono nelle posizioni arretrate.

Ti consiglio un altro digiuno prolungato, e adozione coerente di dieta vegana tendenzialmente crudista, abbinata a ginnastica e traspirazione intensa, a respirazione corretta yoga, a bagni d’aria, d’acqua e di sole.

E, quando il tuo corpo respirerà meglio, anche la tua anima lo farà.

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo