DIABETE E TRAPIANTO CELLULE INSULINICHE

LETTERA

 

Un ripensamento sul trapianto di cellule pancreatiche

 

Gentilissimo dr Vaccaro, innanzitutto buona sera. Mi chiamo Antonio, ho 38 anni e sono diabetico dall’età di 9.

La mia situazione di salute è andata man mano peggiorando, tanto che ultimamente ho fatto richiesta di un trapianto di cellule per la produzione di insulina, e pensavo di effettuarlo prima di giugno.

Senonchè, scorrendo tra i vari siti più liberi e non corrotti dalle case farmaceutiche, mi sono imbattuto in lei.

Dal suo libro a un’alimentazione vegetariana

Ho acquistato il suo libro Alimentazione Naturale e ho iniziato una dieta vegetariana.

La cosa che mi preoccupa è la difficoltà di seguire coerentemente tale dieta e la scarsa conoscenza che ho di questo mondo particolare dell’igienismo.

In breve le chiedo se esiste un nutrizionista a Roma, o in altre città, a cui posso rivolgermi.

Ho letto anche dell’esistenza di cliniche in Canada che dichiarano la guarigione al 100% del diabete.

Vorrei sapere se ne esistono in Italia e come rintracciarle.

Ho bisogno di essere prontamente aiutato

Non ho nessun problema a raggiungerla a Udine.

Anzi, mi farebbe piacere conoscerla.

Sono al limite psicofisico e vorrei guarire. Può contattarmi via email o telefonicamente. Oppure mi dica lei cosa posso fare e lo farò.

Le chiedo un aiuto di cui le sarò grato a vita. Cordiali saluti.

Antonio

                                                               *****

RISPOSTA

 

Non sono medico, non visito, non prescrivo, non curo e non guarisco.

Tento di fare qualcosa di più ambizioso: educarti ad autoguarire.

Ciao Antonio, sto a Udine, quando non sono a Hongkong o in Asia, e non pratico lavoro di assistenza personalizzata. Non pratico per scelta professionale e non lo potrei fare comunque per legge.

Non sono medico, non visito, non curo, non prescrivo e non guarisco messuno. Posso però cercar di fare di più e di meglio, ovvero educarti verso l’igienismo e verso l’autoguarigione. Ti allego alcuni dei miei articoli sul diabete e tu ne trarrai liberamente le tue deduzioni, le istruzioni e i consigli ritenuti utili. Puoi anche scaricare, in modo gratuito, le mie tesine dal blog www.valdovaccaro.blogspot.com.

Puntare all’indipendenza e all’autogestione oculata e intelligente di se stessi

Non trovi facilmente in Italia qualcuno che ti possa aiutare in modo qualificato e specifico, in modo naturale e antifarmacologico. Ti suggerisco dunque di fare una scelta decisa e coerente in senso igienistico, e questo comporta due cose. Primo, assunzione di ogni responsabilità. Secondo, puntare all’indipendenza e all’autogestione dei problemi, diventando per quanto possibile igienista e medico di te stesso. A Roma esiste l’AVA e puoi contattare Franco Libero Manco ai tel 06-7022863, e 333-9633050, francolibero.manco@fastwebnet.it

Cliniche all’estero

Cliniche valide all’estero, valide anche per la cura risolutiva e radicale del diabete esistono.

Ti segnalo quelle del dr Ralph Cinque (Buda-Texas, Dr Cinque Retreat, tel 1-512-2954256), o quella del dr Frank Sabatino (Hallandale-Florida, Regency House Natural Health spa, tel 1-305-4542220), o quella del dr Robert Pritikin (Santa Monica-California e Miami-Florida, tel 1-800-421-9911, info@pritikin.com), o quella del dr Alec Burton (Arcadia-NSW-Australia, tel 61-29-6531115), tutte improntate all’igienismo naturale, escludendo i centri Pritikin che fanno della lotta specifica al grasso il proprio cavallo di battaglia.

Cause di inefficienza pancreatica

Il malfunzionamento di organi importanti come il fegato e la cistifellea, che sono intimamente alleate col pancreas, può provocare problemi pancreatici. Ulcere duodenali, stati infiammativi sistemici, problemi digestivi e di malassorbimento intestinale dei nutrienti, penuria di acido cloridrico, deficienza di cromo e zinco nella dieta, sono tutti fattori causativi di debolezza ed inefficienza pancreatica.

Quadro tipico del sofferente di pancreas

Una persna affetta da pancreatite soffre di indigestioni acide, di malesseri, di nausea, di dolori e di gas intestinali continui. Le sue feci sono probabilmente grosse e chiare, riflettenti una scarsa assimilazione, soprattutto quella dei grassi. Ha problemi digestivi perchè il pancreas non secerne a sufficienza i suoi enzimi digestivi. Come in tutti i casi di malassorbimento dei cibi, il paziente diventa debole e perde peso, diventando anche diarroico.

Occorre però ricordarsi che molto spesso, il problema non sta tanto nella inefficienza ormonale del pancreas, quanto nello stato lipotossico del sangue, le cui cellule grasse impediscono all’insulina di circolare con la dovuta rapidità.

Cibarie amiche e cibarie nemiche

Quali sono i cibi più offensivi nemici del pancreas? I cibi denaturati, le pessime combinazioni cibarie, le farine bianche, i conservanti, i latticini, tutte le carni, il pesce, le uova, il sale e lo zucchero.

Zinco e cromo prolungano l’effetto dell’insulina sul sangue, e quindi serve una scelta alimentare coerente. I prodotti più ricchi di questo tipo di minerali sono i semi di zucca, i vari soliti semini di girasole-lino-sesamo-papavero-finocchio, i grani integrali, i mirtilli, il tarassaco, il topinambur e il carciofo. Consigliabili i centrifugati di radici e mele, di radici, sedani e ananas.

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo