LETTERA
STRAORDINARIO CALO DELLA GLICEMIA
Caro Valdo, non è molto da quando ci siamo sentiti via mail (vedi tesina “L’essenziale è quel che non si vede”, dell’11/5/11), ma ho delle ottime nuove! Volevo scriverti prima che tu partissi per l’Asia!
La mia glicemia non scendeva così nel post-prandiale da circa 15 anni!
Ora oscilla tra i 120 e i 130, e dopo 3 ore è addirittura sotto i 100!
Ti faccio presente che un mese fa, dopo aver sospeso di mia iniziativa insulina e metformina (non avevo risultati di alcun tipo, ed ero schizzata a 112 kg di peso grazie ai farmaci), non riuscivo a portare la glicemia sotto i 240-280, nemmeno con 4 mg di repaglinide a ogni pasto e nemmeno con la nuova alimentazione allora intrapresa.
NIENTE E NESSUNO AVREBBE FERMATO LA MIA RISOLUTEZZA
Ma sono ripartita estremamente risoluta, e nulla mi avrebbe fermata, nemmeno gli apparenti scarsi risultati iniziali.
Sapevo che 10 anni di diabete conclamato e relativi farmaci, presi in progressione in funzione anti-glicemia, non sarebbero stati facili da gestire in nessun modo all’inizio.
I 12 kg persi in un mese di dieta vegano-crudista già la dicono lunga sulle mie condizioni.
FARMACI SPECIFICI E PERSINO FARMACI A PROTEZIONE EVENTUALE
Prima di questo cambiamento di alimentazione prendevo un mix di 3000 mg di metformina, 12 mg di repaglinide, 40 unità di insulina lenta la sera e, ad ogni pasto, almeno 20-25 unità di insulina rapida.
Statine (pravastatina) e farmaci per ipertensione (karvea), solo “per prevenire eventuali complicanze”, perché non sono ipertesa e non ho il colesterolo alto.
PROPOSTE CHIRURGICHE STRANE E CINICHE STIME VITALI
Sembra uno scherzo ma non lo è. Come se non bastasse, l’endocrinologo mi aveva consigliato caldamente l’intervento di gastrectomia che riduce di 4/5 il volume dello stomaco, trasformandolo in uno stretto tubulo in continuità con l’esofago, al fine di perdere peso.
Dico caldamente per usare un eufemismo, perché il terrorista mi ha prospettato al massimo altri 10 anni di sopravvivenza.
OGNI TEST POST-PRANDIALE HA CONFERMATO UNA CADUTA DEL DIABETE
Ma la soddisfazione più grande l’ho avuta testandomi per ogni alimento che mettevo in bocca.
Ho testato il post-prandiale di pesce, carne, latticini, farina bianca, riso bianco, riso integrale, farro, alimenti cotti, alimenti crudi, legumi, frutta secca e, non ultimo, il caffè.
Non credo di doverti dire cosa ho rilevato.
ARMATA DI FUCILE E DI ELMETTO, CON IN MENTE UN SOLO OBIETTIVO: GUARIRE!
Il primo mese ho saltato le mestruazioni, l’intestino era pieno di gas ed ero spesso al gabinetto, i seni frontali e paranasali hanno iniziato a espellere materiale, i denti mascellari superiori erano dolenti, il muco che passava dal naso alla gola ha causato una tosse continua con asma notturna e diurna.
Ero stanca. Una stanchezza tanto strana per me, avevo spesso freddo, pelle secchissima che si squamava tutta. Credo di aver aperto ogni possibile organo emuntore. Pure quelli patologici!
Ma mi sono auto-supportata da sola, con in mente un solo obiettivo: GUARIRE!!!
UNA BATTAGLIA A FAVORE DEL CRUDO E DEL SEMPLICE
Ti dirò di più, con altri colleghi, ci stiamo muovendo per promuovere una serie di eventi della serie “crudo e semplice”. Basta formare un gruppo di persone aventi per scopo comune di diffondere, informare, aiutare a crescere e vivere in modo sano e naturale, e l’obiettivo della clinica in Italia non credo sia lontano.
Unire le varie sinergie, le varie competenze, e avere un po’ di coraggio è fondamentale.
Spero di vederti presto. Mi serve anche la tua esperienza per questo progetto.
Ho intenzione di diventare molto battagliera adesso. Un caro saluto.
Carol
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RISPOSTA
UN ESEMPIO DI COSA SIGNIFICHI LA PAROLA DETERMINAZIONE
Ciao Carol, complimenti ancora per la tua precisione stile giapponese, ed anche per il tuo modo di essere, risoluta e battagliera.
Chiaro che, da una naturopata e da una ricercatrice scientifica quale sei, la cosa non mi sorprende.
Ma c’è troppa gente al mondo che, pur soffrendo, non capitalizza mai dagli errori clamorosi che fa e dalle batoste che prende. Tu stessa hai fatto ovviamente degli errori, fidandoti di un certo tipo di medicina. Ti sei comunque ricordata che sbagliare è umano, ma che perseverare nell’errore è diabolico.
Il tuo comportamento serva dunque da modello.
Sbagliare sì, ma utilizzare l’esperienza per non rifare gli errori, e per esprimere e divulgare la propria esperienza nei giusti canali.
Valdo Vaccaro (AVA-Roma e ABIN-Bergamo)