LETTERA
Un nuovo stile di vita che dura ormai da sei mesi
Ciao Valdo, sai che ogni tanto ti devo scrivere. Mi sento già meglio quando lo faccio.
E’ arrivato l’autunno e con lui i primi giorni di freddo.
E’ dal primo maggio che mi sono avvicinata a questo stile di vita.
Tra alti e bassi, sono ancora qui che vado avanti, direi con ottimi risultati.
Sono contentissima della mia scelta igienistica
Dagli 87 kg di partenza sono arrivata ai 77, e quindi 10 in meno non è risultato da scartare.
Sono infatti contentissima da questo punto di vista. Ho però ancora tante cose da imparare e tanti dubbi che vorrei sottoporti. Sarei felice che tu mi dessi delle delucidazioni in merito, non appena potrai.
Le difficoltà insite nel passaggio stagionale
Coi primi segnali dell’inverno sento la necessità di mangiare cose più sostanziose e soprattutto calde.
Ho pertanto implementato la mia dieta con castagne e patate dolci cotte, con giuggiole, pane integrale, pane comune, verdure scottate al tegame, ritrovandomi però con la pancia un po’ più gonfia e con l’evacuazione meno regolare rispetto a questa estate.
Magari sto sbagliando qualche abbinamento. Puoi darmi delle dritte?
Espulsione di un calcolo, antinfiammatori, candida e cistite
A fine luglio ho fatto 17 giorni di coliche renali per via di un calcolo che ho espulso dopo Ferragosto.
Purtroppo non sono riuscita a sopportare il dolore e ho assunto degli antinfiammatori, ed anche dell’arnica in sostituzione alle schifezze che mi avevano prescritto al pronto soccorso.
C’è stato anche un intervento di litotrissia, perché il calcolo ostruiva l’uretera e non ne voleva sapere di uscire da solo. Passato questo mi sono venute candida e cistite assieme, che ancora oggi porto con me.
Non mi sento ancora a mio agio
Anziché andare dal mio medico di base, che mi avrebbe dato degli antibiotici, mi sono rivolta all’erborista, cercando qualcosa che alleviasse il grande fastidio.
Sento che non sono ancora guarita completamente.
Se corro, mi dà fastidio il basso ventre.
Non sono pronta per il digiuno
So che dovrei fare qualche giorno di digiuno, ma non me lo posso permettere.
Dal lunedì al venerdì faccio lavori di rappresentanza, e nel fine settimana lavoro come cameriera in una pizzeria.
Ritengo di non essere pronta a fare uno sforzo per me insormontabile quale il digiuno.
Ti sarò grata se mi dai una mano. Grazie come sempre.
Magda, da Ferrara
RISPOSTA
Adattattamento non deve significare sconvolgimento
Ciao Magda, il passaggio dalla stagione calda a quella umida e fredda dell’autunno inoltrato implica sempre una serie di difficoltà e di adattamenti, sia nel vestiario che nella dieta.
Nulla di strano in questo. L’importante è che si tratti di adattamenti intelligenti e naturali, guidati dal buon senso, e non di sconvolgimenti e di cadute rovinose in vecchie e disastranti abitudini.
Sempre un piatto di crudo primo di ogni cosa scottata o cotta
I cambiamenti che mi stai citando, parlando di castagne, di patate dolci, di pane integrale, di verdure scottate, di zucche, pop-corn e simili, non vanno assolutamente demonizzati.
Come non vanno demonizzate la pasta integrale alle verdure e qualche pizzetta vegana.
L’importante è anticipare ogni piatto critico e di compromesso con una portata di verdura cruda.
Ovvio che il pane bianco va evitato, e che le giuggiole vanno consumate come frutta lontano dai pasti.
Il calore non va ricercato nella temperatura elevata del cibo
Con la caduta della temperatura esterna e l’affievolimento della luce solare, il corpo si trova nella necessità di calorie leggermente più concentrate, e la cottura rappresenta per l’appunto una concentrazione di calorie, e un’inevitabile perdita di micronutrienti.
Occorre comunque trovare delle formule di compromesso andandogli incontro.
Ma non bisogna affatto cercare calore nel cibo cotto e bollente.
Il calore lo si ottiene dal vestiario, dal movimento, dal cibo, ma non dalla temperatura del cibo.
Le risorse che la natura ci offre per l’inverno sono generosissime
La stessa natura provvede a fornire i frutti adatti, tipo le uve tardive, le pere e le mele invernali che si mantengono bene fino a tarda primavera, i kaki, i fichi d’India, le nespole, le giuggiole, le castagne, i funghi, le patate normali, le patate dolci, le zucche, le carote, i carciofi, i cardi, i finocchi, i broccoli, i cavolfiori, le verze, le cicorie, le lattughe, le rape, le mandorle, le noci, le carrube, i legumi e i cereali.
Gli agrumi, i frutti tropicali e le primizie
Senza dimenticare il dono massimo che è quello delle arance, dei mandarini, dei pompelmi e dei limoni, da prendersi preferibilmente di mattina. Meloni gialli, meloni verdi, datteri, banane, ananas, avocadi, papaie e manghi, pomodori, zucchini, uve, pesche ed altre primizie, arrivano da diverse aree del mondo a completare il quadro e a permetterci di sopravvivere al meglio anche nei mesi invernali.
Il punto critico da febbraio ad aprile
La parte più critica è sicuramente quella che va da febbraio a fine aprile, ma anche lì ci viene incontro la natura esplodendo letteralmente con le verdure di campo, coi radicchi, il tarassaco, la valeriana, l’ortica. La farnuzza, l’acetosa, l’amaranto, il crescione, gli asparagi, per cui non è proprio il caso di lamentarci troppo.
La salute viene prima di ogni altra cosa
Per il calcolo espulso, si è trattato sicuramente di un fenomeno eliminativo e pertanto utile.
E’ cosa normalissima espellere dei calcoli in fase purificativa e in fase riduttiva del peso.
Tale espulsione sarebbe stata più radicale e facile se tu l’avessi aiutata meglio con un digiuno.
Comprendo le necessità della vita e del lavoro.
Ma la salute viene assolutamente prima di tutto il resto.
Occorre più rigorosità, più determinazione e anche più fiducia nei propri mezzi autoguaritivi.
L’igienismo non è un giochino estivo
Se non aiuti te stessa in tutto questo, non puoi pensare che qualcuno dall’esterno possa toglierti le castagne dal fuoco, tanto per restare in tema stagionale.
Non puoi insomma considerare l’igienismo come hobby per i tempi facili dell’estate, da dimenticarsi non appena arriva la pioggia e lo straripamento del Po, o da scordarsi ricorrendo alla magia degli antinfiammatori.
Occorre procedere lungo la strada intrapresa con successo
Hai perso 10 kg in modo naturale, e non li riprenderai più, continuando a comportarti in modo igienistico.
Dovrai semmai puntare a perderne altri 10, ma dovrai rimboccarti le maniche, lavorando non solo sulla dieta, ma anche sulla respirazione e sul movimento. Senza digiuno i risultati verranno ma in tempi allungati. Ti consiglio almeno un semidigiuno a base di sola frutta per un giorno alla settimana, che può essere la domenica.
Fai male a temere il digiuno
Per la cistite e la candida, se ne andranno non appena rimetterai in ordine il sistema gastrointestinale.
La tua opinione sul digiuno non è affatto condivisibile.
Il digiuno fu in passato tecnica iniziata tenuta segreta al popolo.
Oggi invece la conosciamo e sappiamo che si tratta di un formidabile e sicuro strumento terapeutico.
Il digiuno non guarisce ma mette il sistema immunitario in grado finalmente di rimettere le cose in ordine nell’intero organismo.
Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo