EMORROIDI, MACROBIOTICA E B12

Il nome e cognome di chi sta dietro gli imbrogli e le catastrofi

 

Salve, ho seguito la tua conferenza a Milano il 14 marzo.    

Complimenti in particolare per il libro, e anche per il coraggio di fare nomi e cognomi di chi sta dietro alle redini della catastrofe della natura, della psiche e dell’uomo.

Le cose che avrei da dire sono molte, ma probabilmente ci sentiremo ancora, visto che condivido in pieno quello che dici.

 

Ventiquattro anni di delusioni e di soldi buttati al vento

 

Mi auguro, venendo da 24 anni di esperienze varie, che ci sia anche la coerenza.

Ho trovato in questi anni passati grosse delusioni da varie discipline.

Macrobiotici, omeopati, naturopati, iridologi, ayurvedici, erboristi, vegetariani, pranoterapeuti e reichisti che facevano tutti miracoli e giuramenti sui miracoli, mentre il vero miracolo l’ho visto e soppesato nelle mie tasche svuotate.

 

Vent’anni di disastrante macrobiotica e di amare masticazioni

 

Ho cominciato nel 1986 con la macrobiotica di Pianesi.

Li ho ascoltati tutti, gli allievi di Ohsawa.

Per problemi di salute fino al 2006, per 20 anni, ho sottoposto il mio corpo a quella stretta fatta di solo riso e di abbondante zuppa di cereali e verdure rigorosamente cotte.

A quella stretta fatta di crema e kuzu masticata cento e più volte.

Risultato?

Leggera diminuzione del dolore all’ulcera duodenale, emorroidi peggiorate da grado 1 a grado 4.

Per non dire dei problemi digestivi continui e di vari malesseri.

 

La mia salvezza è arrivata dal veganismo crudista.

In dieci giorni ho risolto un problema che mi tormentava da anni.

 

Dopo tutte quelle sofferenze, incontrai degli smaglianti vegani crudisti che mi prestarono un libro di Bruker.

Lo lessi tutto d’un fiato, imparando che il cibo crudo dà vita mentre quello cotto (della macrobiotica, o della mediterranea) morto com’è, non dà niente.

Preso dall’entusiasmo e con qualche timore per lo yin e lo yang, mi buttai da un giorno all’altro in questa nuova avventura. In dieci giorni mi resi conto di aver risolto finalmente i miei problemi.

Niente più sangue e niente più dolori atroci in gabinetto (solo chi ha le emorroidi può sapere cosa significa). Un vero miracolo della natura.

 

Una vitalità raddoppiata e un viso dal colore totalmente diverso

 

Temevo che la frutta (classificata da Ohsawa come espansione e come yin) facesse esplodere le emorroidi aggravando la situazione.

Dopo 6 mesi, emorroidi scomparse del tutto. Ma c’è dell’altro.

Mi sono ritrovato con la vitalità alle stelle, la forza raddoppiata nelle mie uscite in montagna, il recupero immediato dopo l’attività fisica, i passi alpini superati con la bicicletta a ritmi da non credere.

Ho cambiato colore del viso, da bianco ammalato ad abbronzato tutto l’anno.

Mi sono ritrovato sulla neve sopra i 3000 mt, per 6-8 ore, senza crema protettiva e senza occhiali da sole, con nessuna ustione alla fine della giornata.

 

Solo stando strettamente a contatto con la natura possiamo ambire alla salute

 

Ma quanto ci è voluto per trovare il coraggio di cambiare!

Ora sono convinto che, se un seme germoglia, produce altra vita, ma se è invece cotto e decorticato dal suo germe non è di alcun aiuto.

Solo stando strettamente legati alla natura, possiamo avere una vita sana.

La scienza arrogante vuole sempre la dimostrazione matematica delle cose.

Ma non può negare l’evidenza dell’equilibrio perfetto che la natura ci sa offrire da milioni di anni, senza bisogno di grandi cervelloni che cercano nei vicoli ciechi la soluzione al problema della malattia.

 

E’ vero o no che la B12 ce la fabbrichiamo da soli?

 

Sempre più persone, anche vegane o quasi-vegane, sostengono il solito luogo comune della B12.

Una mia amica dottoressa di Merano sostiene che il nostro corpo, si costruisce automaticamente tutta la cobalamina B12 che gli serve, commisurata alla sua personale necessità.

E’ vero o non e’ vero questo?

 

La delizia di succhiare il fegato crudo

 

Gli onnivoristi ti dicono di prenderla attraverso la carne, e in particolare dal fegato dell’animale.

Precisano pure che è una vitamina termolabile.

Non è questo paradossale? Se la B12 si distrugge col calore, i mangiatori di carne si riempieno di ceneri di B12, a meno che non si mettano a succhiare la delizia del fegato crudo.

Per quanto mi concerne, la prendo dai germogli crudi di alfa-alfa.

Immagino che di queste chiacchiere ne sentirai a centinaia, visto che ti esponi con libri, forum e conferenze. Un saluto.

Gianni da Trento

 

 

 

Dalle sciocchezze del cuochismo macrobiotico alla salute strabiliante del veganismo

 

Ciao Gianni, ottimo il tuo contributo che pubblico all’ultimo istante.

Hai raccontato alla perfezione la tua straordinaria esperienza, passando dalle sciocchezze del cuochismo macrobiotico alla salubre realtà del veganismo tendenzialmente crudista.

Il che è molto utile, perché nonostante la sconfitta ideologica della macrobiotica, troppa gente continua a credere assurdamente nel cibo cotto.

 

La B12 è una demenziale e menzognera trappola

 

Quanto alla B12, ho scritto diverse tesine in proposito, basta che tu dia un’occhiata al mio blog.

Hai fatto bene a ricordare che purtroppo anche molti vegani sono ipnotizzati da questa menzogna diffusa e prolungata.

Il bidodicismo è una offesa alla logica e all’intelligenza.

Lo dico chiaro e tondo, non da vegano o da igienista, ma da semplice studioso dotato di senso critico.

E’ mai possibile che la gente si perda in trappole ideologiche e demenziali di questa portata?

 

Siamo rimasti ai tempi delle streghe e del vudu

 

Parlano tanto di progresso e di tecnologia, ma l’essere umano è rimasto ai tempi delle streghe e del vudu.

Ora salta fuori che masticando i semi di pesche ed albicocche, gli ammalati di tumore guariranno tutti, grazie alla B17 e al cianuro che si trova in quei semi. Magari fosse davvero così semplice e banale.

Nessuna sostanza e nessuna vitamina è dotata di poteri intelligenti.

Anche tu sbagli a cercare la B12 nei germogli.

 

L’unica attenzione obbligatoria è quella di saziarsi coi cibi giusti della natura

 

Non la devi cercare da nessuna parte. Esiste dappertutto.

Nell’anguria come nel broccolo.

Non la rilevano per il fatto che è presente sempre in quantità minimissime, com’è giusto che sia.

Si tratta sempre e solo di dare al corpo un’alimentazione bilanciata e priva di effetti collaterali, dimodoché il sistema immunitario non venga tassato e torturato da difficoltà digestive, assimilative ed eliminative.

 

Impariamo dalla professoressa mucca

 

Chi cerca in un specifico cibo o in una specifica sostanza o in una specifica vitamina la soluzione a un qualsiasi problema, è già sulla strada sbagliata.

La chiara, impeccabile e pacifica docente universitaria mucca, ci dà lezioni di alta intelligenza alimentare brucando erba dalla mattina alla sera, senza chiedersi quali vitamine e quali principi essenziali si trovino in essa, e soprattutto senza  cullare progetti carichi di cattiveria e violenza nei riguardi delle altre creature viventi.

 

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo