Caro Valdo, ho letto il tuo articolo riguardante (da quello che ho capito) una lettera del prof Franco Mascolo, che non conosco, quindi non mi sento di giudicare.
Mi spiace pero’ che il tuo interlocutore parli in modo cosi irrispettoso della civilta’ egizia, che e’ probabilmente la piu’ grande civilta’ umana di ogni tempo, al cui confronto gli Ebrei erano, come dice Voltaire (Dizionario filosofico – Oscar Mondadori 3^ edizione 1969 – pag.288), “un’orda di ladri e di usurai, ora governata da giudici, ora da una specie di re, ora da grandi pontefici, caduta in schiavitú sette o otto volte“.
Altrettanto irrispettoso e grossolano il giudizio sul grande filosofo Epicuro, trattato come un gaudente libidinoso, a cui contrappone i “valori perenni tramandati dai profeti e dai giusti d’Israele”:
Mi limito a citare il piu’ importante di questi grandi profeti del “popolo eletto”, Isaia, che istituzionalizza il razzismo, lo sterminio, il furto, l’esproprio, l’appropriazione indebita e tutte le altre cose che gli Israeliani attuali stanno facendo ai danni dei Palesinesi:
Is 60,2 “Cammineranno i popoli alla tua luce …. le ricchezze del mare si riverseranno su di te, verranno a te i beni dei popoli … 60,10 Stranieri ricostruiranno le tue mura, i loro re saranno al tuo servizio …. per lasciar introdurre da te le ricchezze dei popoli e i loro re che faranno da guida. Perché il popolo e il regno che non vorranno servirti periranno e le nazioni saranno tutte sterminate …. Is 61,5 Ci saranno stranieri a pascere i vostri greggi e figli di stranieri saranno vostri contadini e vignaioli.
… Vi godrete i beni delle nazioni, trarrete vanto dalle loro ricchezze … Is 60,16 Tu succhierai il latte dei popoli, succhierai le ricchezze dei re”
Io mi vergognerei di questi “valori perenni”, come pure delle prescrizioni del lugubre dio giudeo Jawhe (Giosue’ 28,40: Non lasció alcun superstite e votó allo sterminio ogni essere che respira, come aveva comandato il Signore, Dio di Israele )..
Louis Jacolliot – Origini della Bibbia: “Giammai masnade di briganti oscuri, d’invasori nomadi, lasciarono dietro di sé tante rovine annegate nel sangue.
É vero bensí che quei violenti attacchi e quei saccheggi si compirono in nome di Jeoua, ciocché per molta gente anche al dí d’oggi è una scusa sufficiente. Infatti quel Dio di pace e d’amore non trovava mai i suoi adoratori abbastanza feroci, il suo bagno cruento abbastanza profondo! …. presto si corra a scannare le vecchie e i fanciulli che a nulla servono … non conservate che le vergini! Ecco la vera morale, la vera pudicizia, la vera religione!
Circa la sessualita’, la Bibbia raggiunge alti vertici morali nel passo dove vengono prescritte al sacerdote le mutande (pena la morte): Es.28,42 Farai loro inoltre calzoni di lino, per coprire la loro nudità; dovranno arrivare dai fianchi fino alle cosce. 43 Aronne e i suoi figli li indosseranno quando entreranno nella tenda del convegno o quando si avvicineranno all’altare per officiare nel santuario, perché non incorrano in una colpa che li farebbe morire.
Presumo che tu segua questo nobile precetto (anche se non sei figlio di Aronne) e che ti sia adeguato a portare le mutande.
Il tuo interlocutore pero’ scrive “La tua concezione dell’erotismo mi lascia molto sorpreso, perché mi sembra un osanna all’estrema libertà sessuale, senza freni e senza regole, purché ci sia accordo con l’altro compagno o complice.
Sentiamo Mose’ che della “tradizione ebraica” e’ il massimo esponente: (Nm 31,15) “Mosé disse loro: «Ora uccidete ogni maschio tra i fanciulli e uccidete ogni donna che si è unita con un uomo; ma tutte le fanciulle che non si sono unite con uomini, conservatele in vita per voi ...»”
“Conservatele in vita per voi” che cosa altro e’ se non “estrema libertà sessuale, senza freni e senza regole”, ma assolutamente senza il consenso della controparte ! E nota bene, non sto commentando il fatto ben piu’ grave dello stupro, cioe’ l’uccisione dei fanciulli che viene ordinata poco prima … Questa la tradizione ebraica a cui dovremmo fare riferimento, noi eredi della civilta’ greco-romana: non era cento volte meglio Epicuro? Mai nessun filosofo greco consiglio’ di sterminare ogni essere che respira (parola del Signore), come invece ordinava il dio dei Giudei.
Quanto agli “incesti” (cioe’ all’usanza dei faraoni di sposare una sorella) occorre ricordare che lo stesso Gesu’ Cristo, secondo il Vangelo di Matteo, discendeva da un incesto, cioe’ da Giuda che aveva ingravidato la nuora Tamara (Genesi 38,18). E’ interessante che la Bibbia CEI, pur riconoscendo il fatto (e difatti commenta cosi’: “… ancora una volta una scelta sconcertante di Dio, che realizza la storia della salvezza anche attraverso il peccato” ) cerchi di depistare il lettore chiamando in modo diverso i 2 gemelli figli di Tamar: Genesi 38,29-30 “… lo si chiamò Perez. Poi uscì suo fratello … e lo si chiamò Zerach” – Matteo 1:3 “Giuda generò Fares e Zara da Tamar”
mentre la versione latina non lascia dubbi: Genesi 38,29-30 “vocavit nomen eius Phares postea egressus est frater … quem appellavit Zara” – Matteo 1:3
“Iudas autem genuit Phares et Zara de Thamar“.
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Digressione sui moralisti (tra cui metterei anche il tuo interlocutore)
Da secoli, presso i vertici della Chiesa (forse per la tarda eta’) si e’ radicata una notevole sessuofobia.
San Lorenzo Giustiniani: “Delectationes carnis oblivionem Dei inducunt ”
San Giovanni Damasceno (il cui stile io prediligo): “Carnalis homo veritatis lumen prospicere nequit ”
Piu’ interessante S.Agostino (Confessioni l. 8. c. 7.) “Timebam ne me cito exaudires, et cito sanares a morbo concupiscentiae, quem malebam expleri, quam extingui ” (Temevo di essere tosto esaudito e subito guarito dal morbo della concupiscienza, che preferivo saziare anziche’ estinguere)
D’altra parte lo stesso Aquinate (San Tommaso) ammette che tale tentazione difficilmente può essere evitata finche’ ti girano intorno delle belle figliole: “Luxuria vitari vix potest, nisi vitetur aspectus mulieris pulcrae ” (Summa 1. 2. q. 167. a. 2.)
E S.Alfonso da Liguori (SERMONE XLV “Dell’impudicizia”) aggiunge che se bisogna fuggir la vista delle donne, tanto più la loro conversazione, e cita a sproposito il solito Siracide “In medio mulierum noli commorari ” (Bibbia Cei: <Siracide 42:12 Non mostri la sua bellezza a qualsiasi uomo, non segga a ciarlare insieme con le altre donne.>)
E’ un rifermimento more penis canis, in quanto qui Siracide sta parlando di una donna, sono consigli dati al padre di una ragazza da maritare.
Citava Siracide anche Giovanni XXIII, il “Papa Buono”: all’eta’ di 16 anni, quando gia’ scriveva sul “Giornale dell’anima”:
«Con donne di qualsiasi condizione avro’ un riguardo speciale, fuggendo dalla loro familiarita’, compagnia o conversazione … memore di cio’ che insegna lo Spirito Santo – ” virginem ne conspicias ne forte scandalizeris in decore illius“» (Sir.9,5).
Tralascio le inevitabili riflessioni sulla personalita’ gravemente “disturbata” di un sedicenne che manifesta tali idee.
Sul Siracide pesa la maledizione millenaria di essere citato more penis canis da tutti, Papa Buono compreso; per fortuna dei credenti, sono pochi quelli pignuoli come me che vanno a controllare le citazioni: infatti Siracide prosegue (9,6) ” non des fornicariis animam tuam in nullo ne perdas te et hereditatem tuam“.
Cioe’ Siracide di tutto si preoccupa fuorche’ dell’anima o del peccato (anche se dice “animam”): in particolare consiglia l’uomo di non sedurre avventatamente una brava ragazza se no gli tocca sposarla o indennizzare il padre; e di non sputtanare l’eredita’ con le puttane: parola dello Spirito Santo, secondo Giovanni XXIII.
C’e’ un altro passo del Siracide, citato spessissimo (a sproposito) dai moralisti, i quali ritengono che parli contro la masturbazione:
(Siracide 23,17) “L’uomo che concupisce la PROPRIA carne non avrà pace finché il fuoco non lo consumi ” (**)
Ho molte perplessita’ che sia applicabile alla masturbazione, pratica nella quale si sollecita turpemente la propria carne senza pero’ concupirla (che io sappia). Se sei esperto nel settore, ti prego di darmi dei lumi in proposito.
Bruno
Es.28,42 Farai loro inoltre calzoni di lino, per coprire la loro nudità; dovranno arrivare dai fianchi fino alle cosce. 43 Aronne e i suoi figli li indosseranno quando entreranno nella tenda del convegno o quando si avvicineranno all’altare per officiare nel santuario, perché non incorrano in una