Costipazione madre di tutte le malattie
Può succedere a tutti di sperimentare una costipazione, ovvero una crisi di stitichezza, in un certo momento della vita, per colpa di qualche errore dietologico.
Se uno sta attento, se ne accorge subito e corre prontamente ai ripari.
Chi invece è sbadato e distratto, o si disinteressa di quanto accade all’interno del proprio organismo, finisce per cadere nella costipazione cronica, patologia gravissima in quanto dà origine a tutte le malattie del sinistro catalogo ospedaliero.
L’insufficiente apporto di acqua
La costipazione cronica è causata da un carente apporto di fibre nella dieta e da una insufficiente assunzione di acqua, scrive il dr Peter Sy nell’articolo Adequate fiber intake hastens digestion (Un adeguato apporto di fibre aiuta la digestione), apparso sul Manila Bulletin del 2 marzo 09, autorevole quotidiano filippino.
Quando si è costipati le feci sono dure, secche, di piccole dimensioni e comunque difficili da eliminare.
Per i costipati, la fase eliminativa è penosa e dolorosa.
Andare in toeletta per loro è una specie di incubo. Occupano i gabinetti pubblici non per 2 o 3 minuti, ma per decine di minuti, e spesso vengono fuori stravolti, sudati, e con gli occhi fuori dalle orbite.
E’ la qualità e la quantità delle feci a determinare il grado di costipazione
Non è il numero di eliminazioni fecali che determina la costipazione.
Uno può andare di corpo tre volte al giorno o tre volte la settimana, ed essere ugualmente costipato.
Chiaramente la normalità richiede una eliminazione giornaliera o al massimo bi-giornaliera, a seconda del tipo di cibi che si consumano, del movimento che si fa e di altri fattori tipo le ore di sonno, il carattere personale, il clima esterno. Ma questo non basta affatto.
E’ la quantità e la qualità delle feci, ovvero la regolarità e la consistenza delle medesime a determinare il grado di costipazione di una persona.
Il 194° Forum Medico di Manila, dedicato non a caso alla costipazione
L’argomento costipazione è stato il tema dominante e topico del 194° Forum Medico sponsorizzato dalla TYK Foundation e dalla Association of AB Medical Scholars di Manila.
La costipazione avviene quando il colon, surriscaldato da precedenti errori alimentari, assorbe troppa acqua agli intestini, o quando le contrazioni del colon (peristalsi intestinale) sono lente e deboli, per cui il materiale di rifiuto si muove intorno al colon troppo lentamente, col risultato di indurirsi e disseccarsi.
I fattori causanti della costipazione
Il fenomeno, secondo il medico filippino, può essere dovuto a malattie sistemiche pre-esistenti o condizioni fisiche particolari tipo ipotiroidismo, ipercalcemia, diabete mellito, gravidanza, uremia, disordini psichici, depressione, parkinsonismo, sclerosi multipla, lesioni alla spina dorsale, incidenti cerebro-vascolari, infarto.
Ma, come ben sappiamo, nella maggioranza dei casi deriva più semplicemente da insufficiente apporto di fibra vegetale, da scarsa attività fisica (soprattutto negli anziani), da assunzione di farmaci, da latte e latticini nella dieta, da sindromi irritative intestinali, da disagi di viaggio, da abuso di lassativi e purganti, da disidratazione, dal semplice dimenticarsi che occorre giornalmente defecare nella misura in cui giornalmente ci alimentiamo.
La tendenza ai cibi concentrati, teneri e cotti
L’uso di lassativi e di enemi, al fine di aiutare l’evacuazione fecale, rientra tra i rimedi proposti, con scarsa logica e ancor più scarsi risultati, dai medici.
La scelta di una dieta scarsa di fibre negli anziani, che perdono interesse a masticare il duro, il croccante e il crudo a causa di problemi dentali, e che prediligono cibi pronti, cibi teneri e concentrati, cibi saporiti, salati e zuccherati, cibi ben cotti, cibi insomma stile fast-food che sono di regola basso-fibrosi, porta inevitabilmente a difficoltà intestinali.
Acqua, fibre e attività fisica
Una soluzione valida può essere dunque quella di bere più sostanze liquide tutti i giorni.
Senza mai scordare però che le bevande contenenti caffeina (caffè, the, cole, red-bull, bevande gassate), e quelle contenenti alcol, possono solo peggiorare la situazione, in quanto aumentano la deidratazione intestinale.
L’attività fisica, l’attività aerobica, lo sport, il giardinaggio, lo stretching, il rilassamento, i rapporti sessuali, la respirazione approfondita, sono di grande aiuto, a patto però che ci si ricordi anche di consumare più fibra, più materiale a-nutriente, più cellulosa vegetale.
Che tipo di acqua e che tipo di fibre?
Il dottor Sy ha detto tutte cose giuste, parlando di acqua e fibre e citandole in continuazione, in modo quasi esasperante.
Si è guardato bene però dall’approfondire, dal dire con chiarezza che serve molta più acqua biologica zuccherata, vitaminizzata, magnetizzata dalla natura, ovvero quell’acqua che si trova nelle verdure allo stato crudo e soprattutto nella frutta fresca e succosa.
Si è guardato bene dal raccomandare un alto consumo di fibra vegetale fresca.
Ha detto acqua punto e basta, fibra punto e basta, facendo un ennesimo favore ai gruppi farmaceutici.
Vietare il mango e promuovere la lattina
Come mai questa lacuna, questa perdita di chiarezza e di coerenza, questo consegnare alle stampe un quadro apparentemente impeccabile, ma alla fine monco, parziale e diseducativo?
Il perché è evidente.
E’ in atto da anni in questo paese un’autentica offensiva alimentare-farmaceutica contro tutti i cibi naturali di cui abbondano le Filippine.
Vietato parlare da queste parti a favore della noce di cocco e del mango fresco, altrimenti si rompono le scatole alla Coca-Cola Company, generosa e benemerita sponsorizzatrice di mille eventi sportivi e scolastici. Se la gente mangia frutta, non consuma più lattine.
Zero spazio ai cibi crudi
E’ pure vietato parlare di cibi crudi, che rappresentavano la dieta dei tempi andati in questo paese, e che teneva in salute e in gran spolvero la popolazione filippina.
Le multinazionali del cibo, della bevanda, del fast-food, del farmaco e del vaccino, e ci riferiamo alla Kraft, alla Nestlé, alla Pepsi, alla McDonald’s, alla GlaxoSmithKline e alla Pfizer, hanno scucito grossi investimenti per martellare e bombardare la popolazione col loro verbo univoco a favore del maiale a fette, del pesce decapitato, del latticino e del cioccolato, del cibo in scatola, degli integratori.
Coke e Bonaqua sugli scudi
Acqua non significa dunque succo di mango o latte di cocco, ma Coke, o al massimo Bonaqua (esattamente senza la c), altro marchio della Coca-Cola per un’acqua minerale arricchita, pensa un po’, di abbondanti minerali inorganici, a conferma della grande ed irrinunciabile vocazione americana ad avvelenare il mondo, a renderlo schiavo, prima dei suoi prodotti, e poi dei suoi rimedi farmacologici.
Manipolati per un pugno di dollari
Quando un giorno non lontano i filippini scopriranno tutti i trucchi indegni giocati sulla loro pelle dalla Coalizione-del-Male, quando capiranno di essere stati oggetto di una persecuzione vicina allo sterminio e al genocidio (le Filippine sono lo stato più obbediente e più vaccinato del pianeta, quello più tartassato dai farmaci), saranno tempi duri per i falsari e per gli infami.
Anche i più buoni corrono il rischio di diventare cattivi, quando si accorgono di essere stati manipolati e maramaldeggiati per un pugno di dollari.
Multinazionali e governi fantoccio
Non è da escludere poi che l’eterno conflitto delle truppe governative con la guerriglia del MILF (Fronte Moro di Liberazione) nell’isola di Mindanao, e con la guerriglia comunista nel restante Sud del paese, abbia contenuti non solo religiosi e politici, ma includa pure altre valenze ed altri significati.
Le imposizioni e i condizionamenti operati dalle multinazionali, favoriti dai soliti governi fantoccio e dalla corruzione dilagante, non possono lasciare indifferente la popolazione filippina.
Una tregua ed una pace irraggiungibili, perché prive di prospettive
Non si spiegherebbe altrimenti questa impossibilità cronica di arrivare a un accordo risolutore, alla chiusura di una lotta armata che continua a causare giornalmente morti e feriti da 30 anni a questa parte.
Ogni nuovo governo pone irrealisticamente ai ribelli, come precondizioni per le trattative di pace, il disarmo, la smobilitazione, promettendo in cambio la reintegrazione dei militari ribelli nell’esercito nazionale.
Come si fa a integrarsi in una società così male impostata e così male strutturata come quella filippina, dove le leve del potere sono tutte nelle mani dell’agro-business casaro-macellatorio e di Big-Pharma?
Malessere e politica non sono affatto argomenti slegati
Ma perché coinvolgere le Filippine, paese insulare e lontanissimo dall’Italia?
E che senso ha poi iniziare un articolo parlando di costipazione e di rimedi, per terminarlo parlando di politica internazionale?
Sembrerà paradossale, ma stitichezza e politica, malattie e politica, malessere e politica, mai sono stati così intimamente correlati.
Un intero paese che non riesce a decollare
Parliamo di un paese di 80 milioni di persone brave, belle, operose e civilizzate, con moltissimi suoi lavoratori impegnati all’estero, costretti per legge ad inviare le loro rimesse al Banco Centrale delle Filippine. Un paese che era tra i più avanzati e promettenti dello scacchiere asiatico, negli anni ’70-’80, che erano i tempi di Ferdinando Marcos, e che, nonostante un enorme introito di valuta dagli emigranti, e nonostante le grandi risorse interne in termini di minerali, di prodotti agricoli, di risorse turistiche e forestali, non riesce a sconfiggere la povertà e la criminalità.
Di un paese che non riesce a decollare e fare il salto di qualità, e rimane indietro rispetto a paesi di riferimento e di confronto, come Thailandia, Malaysia, Taiwan e Korea del Sud.
Italia e Filippine sulla stessa precaria imbarcazione
Un paese che fa pensare, per molti aspetti (escluso quello industriale e quello storico) alla nostra Italia, che nonostante i beni storico-artistici, nonostante le risorse turistiche, nonostante la laboriosità dei suoi abitanti, rimane tutto sommato in notevole crisi con un tasso di disoccupazione a doppia cifra.
La realtà è che Italia e Filippine sono vicinissime, pur stando una nella parte boreale e l’altra nella parte australe. Entrambe afflitte da costipazione, da rettocolite e da profonda crisi economico-politica.
Entrambe coinvolte nel libero mercato mondiale.
Libero mercato? Non facciamoci ridere.
Viviamo colonizzati, diretti e schiavizzati da un monopolio mondiale, da un’oligarchia americana formata da 7 mega-cartelli che hanno letteralmente ucciso il libero mercato.
Siamo tutti nelle mani di sette mega-cartelli americani
Come riporta Alessandra Drago nel suo efficace articolo Sette mega cartelli che uccidono il libero mercato e la nostra sovranità, ogni grande industria in America e nel mondo è gestita più o meno da una manciata di compagnie che sono dotate di una porta girevole azienda-governo.
Chi produce si avvale dei ministri, si avvale dei sindacati, si avvale dei media ed anche dei servizi segreti.
Compagnie che lavorano all’unisono per controllare la direzione dell’economia, della geopolitica, della società e dell’umanità intera.
La Federal Reserve e il suo consorzio di mega-banche fanno di Wall Street il cartello di vertice di tutte le altre piramidi.
Le aziende grosse che invece di fallire vengono premiate per le loro malefatte finanziarie
L’intera economia mondiale è in balia dei manipolatori di moneta.
Un cartello che comprende Goldman Sachs, Bioa-Merrill, JP Morgan-Chase, Wachovia, Wells Fargo e CityBank, tutte rovinate nel crollo finanziario del 2008 e tutte salvate e consolidate al punto di registrare oggi profitti record e di pagare dividendi record ai loro soci.
Too-big-to-fail (Troppo grandi per fallire), è così che vengono infatti chiamate.
Se i comportamenti delinquenziali vengono profumatamente premiati, niente di strano che i lazzaroni si mettano a rifare le stesse manovre e le stesse malandrine speculazioni.
I servizi segreti agli ordini di Monsanto, Billy Gates e Rockefeller
Se passiamo ai servizi segreti e all’intelligence, tutto è in mano alla CIA e all’FBI, oltre che a Scotland Yard. Se qualcosa dovesse minacciare i profitti delle aziende della griglia di controllo, l’intera forza del cartello dell’intelligence viene utilizzata contro il nemico.
La CIA è da sempre coinvolta nel traffico di droga illegale, nella tortura, in attività commerciali di stile clandestino e mafioso.
Gli intrecci tra industria delle armi, energia e agricoltura
Il business della guerra poi è in pieno boom.
Sotto l’ombrello del Pentagono, si muovono la Boeing, la Lockeed Martin, la Northrop Grumman, la General Dynamics, e le inglesi Raytheon e BAE Systems.
Questo gruppo di controllo ha in pugno molti altri settori come Big Energy, Big Pharma, Big Chemicals e anche Big Agribusiness.
La concorrenza è peccato, parola di David Rockefeller
Se andiamo nel campo petrolifero, l’industria dei combustibili risulta tuttora ultra-unificata, con Exxon-Mobil, Chevron, Conoco Phillips, Koch Industries, e non distante la British Petroleum, mentre la Petroleos de Venezuela e la National Iranian Oil Co vengono catalogate come industrie delinquenti, in quanto non allineate.
Pure i giganti della metalmeccanica, tipo Halliburton, Bechtel e General Electric, sono diramazioni piramidali del cartello petrolio/energia, ovvero di Big Oil e Big Gas.
Fu del resto lo stesso David Rockefeller a coniare il concetto La concorrenza è un peccato.
Il duopolio agroalimentare Monsanto-Dupont
Quanto ai cibi, c’è davvero di che tremare.
Il gigante chimico-OGM Monsanto ha il controllo del 90% della soia, del mais e del cotone degli Stati Uniti, sia nel raccolto che nei semi, con una quota di mercato 3 volte superiore al suo concorrente Dupont.
Tutte le altre colture industriali dipendono dai prodotti chimici per l’agricoltura venduti dal duopolio Monsanto-Dupont, incluse le diverse aziende lattiero-casearie.
I grandi monopoli che gestiscono bestiame e pollami, incluso la mega-azienda privata Cargill, dipendono pure dai mangimi di soia e di mais.
L’Archer Daniels Midland imperatore alimentare mondiale, e padrone della FDA
La Archer Daniels Midland (ADM) è la sovrana della trasformazione dei semi oleosi e dei cereali in prodotti utilizzati per alimenti, bevande, per uomini e per animali in tutto il mondo.
Il cartello ADM gestisce un impero alimentare mondiale, e controlla completamente l’USDA e la FDA (l’ente che detta al mondo intero i minimi di vitamina C, di vitamina B12 e di proteine, alterati secondo il proprio interesse e il proprio gradimento).
Una popolazione americana soggiogata dai satrapi della farmacologia
Il cartello di Big Pharma è un conglomerato Euro-Americano che include grandi nomi come Johnson&Johnson, Pfizer, Roche, GlaxoSmithKline, Merck e altri.
Il 25% dei bambini, il 30% degli adolescenti e il 50% degli adulti negli Stati Uniti, assume farmaci su prescrizione.
Il 50% della gente prende senza indugi il vaccino contro l’influenza stagionale, mentre il 76% dei bambini subisce tutte le vaccinazioni raccomandate dalla Sanità Americana.
Infinita fame di danaro e tanta voglia di spaventare la gente
Le aziende farmaceutiche sono addirittura co-proprietarie della FDA e del cartello chimico-agribusiness, e stanno cercando, assieme al Codex Alimentarius europeo, di mandare fuori-mercato e fuori-legge tutti i rimedi naturali basati sulle erbe.
Spinte dal profitto e dal loro enorme appetito per il danaro sporco, guidano in modo arrogante e dichiarato l’OMS, il CDC (inventore dell’AIDS), orchestrando a proprio piacimento la paura e il panico nel mondo intero, rivangando vecchie epidemie come la spagnola (causate da aspirine e farmaci e non dai virus) e inventandone di nuove a getto continuo.
Le fonti di informazione tutte in mano ai cartelli
Anche l’informazione giostra sui cartelli.
Il Ministero della Verità americano è costituito da 5 mega-compagnie mediatiche che sono la General Electric, la CBS/Viacom, la Time Warner, la News Corp e la Walt Dysney, e controllano ogni singolo canale radio e tv, oltre che i maggiori quotidiani e riviste.
I loro reparti notizie sono guidati da agenzie di propaganda governativa tipo Reuters e Associated Press, pronte a premere i loro pulsanti di paura in associazione con la CIA (come lo stesso William Colby, ex-direttore della CIA, ha candidamente rivelato).
La Casa Bianca, i burattini e i sotto-burattini
Le aziende farmaceutiche e il duopolio Monsanto-Dupont sono il vero motore del mondo intero, con gli inquilini della Casa Bianca a fare da fantocci e da burattini, e con gli inquilini dei governi colonizzati a fare da sotto-fantocci e da sotto-burattini.
Finanziando esse ogni canale televisivo mondiale, sono padrone assolute dei media, della pubblicità, delle scuole, dei governi, e delle trasmissioni sui cibi e sulle ricette (in Italia abbiamo Gusto, Cotto e Mangiato, in Filippine e negli altri paesi ne hanno di altre, corrotte, filomacellaie, diseducative, antisalubri e schifiltanti più o meno nella stessa misura).
Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo