LETTERA
Trattasi di una patologia migliorabile o risolvibile?
Caro Valdo, ti scrivo in merito a un problema che hanno appena diagnosticato a mia madre, e del quale non conosco nulla. Spero che dall’alto della tua conoscenza tu riesca a darmi un aiuto.
Si tratta della sindrome di Ménière. Non sto qui a spiegarti in cosa consiste perché credo tu lo sappia già. Il punto è che vorrei sapere fino a che punto è migliorabile, se non risolvibile.
Qualche progresso frenato dalla pasta e dal parmigiano
Ti do qualche informazione su di lei.
Ha 52 anni, è di costituzione robusta, longilinea e tonica, come me. Le sono state asportate le tonsille da piccola, ahimé. E’ tendenzialmente anemica, ma da qualche mese l’ho indirizzata verso l’alimentazione fruttariano-vegano-crudista, con risultati discreti ma non entusiasmanti, anche perché continua a preferire sistematicamente pasta, pane e parmigiano.
L’insulto continuo del caffè e delle sigarette
Purtroppo fuma un pacchetto di sigarette al giorno, fin da quando era ragazza, e beve caffè come fosse acqua, anche se ultimamente l’ho convinta a ridurre le dosi.
Vorrei sapere se con l’igienismo questa situazione è risolvibile o comunque migliorabile, oppure se mia madre è destinata a convivere con questo problema, come ha detto lo stesso medico autore della diagnosi, che le ha prescritto vagonate di farmaci che mi fanno tremare i polsi solo a pensarci.
Il tuo libro gira in palestra
Ho portato l’igienistica nella palestra dove lavoro e il tuo libro sta iniziando a girare.
Per me è un traguardo enorme. Grazie per il tuo lavoro.
Ti saluto e ti abbraccio.
Augusto Valerio, da Roma
RISPOSTA
Nessuna concessione a caffè e sigarette
Ciao Augusto, ti ricordo che ho scritto già una tesina su questo argomento, dal titolo Neurinoma dell’acustico, droghe, voci e sindrome di Ménière, dell’11/8/10.
Per le tonsille pazienza.
Ma per il fumo e il caffè non ci sono santi e non ci sono scuse.
O tua madre si dà una scossa, e parte con ferma determinazione a liberarsene drasticamente una volta per sempre, costi quel che costi in termini di fastidi eliminativi e di crisi di astinenza, oppure i tuoi interessamenti sono lodevoli in termini di amore per la mamma, ma fatica sprecata dal punto di vista igienistico e terapeutico.
Vagonate di farmaci vecchi e nuovi, da eliminarsi in modo drastico
Le vagonate di farmaci rappresentano una miniera aggiuntiva interna di veleni tossici, di grattacapi, per cui sarà necessario liberarsene.
Pianificherei per lei un periodo di sacrifici e di lotta campale contro le sue fonti inquinanti piazzate al suo interno.
Digiuni, semidigiuni e dieta vegana tendente-crudista
Dovrà fare 2-3 sedute di digiuno su cadenza mensile, di 3 giorni caduna, seguite da una settimana di semidigiuno (cura dei fichi e delle susine in questo momento, cura dell’uva tra un mese, e cura dei cachi a dicembre), con l’obiettivo di adottare regolarmente una dieta vegana tendenzialmente crudista, al limite concedendogli a pranzo o a cena la sua pasta nel modo che vuole lei, col pane che vuole lei.
Insegnare ex-novo l’arte del respirare arie e l’arte del bere acqua biologica
Ma, per partire con questo programma, che in 3-4 mesi la rimetterebbe sicuramente in carreggiata, occorre prima liberarsi del caffè e delle sigarette, ed insegnarle, per la prima volta nella sua vita, a respirare aria e a vivere d’aria e non più di fumo, di ossido di carbonio e di nicotina, a vivere di acqua biologica e non di acidificante caffè.
Cos’è la sindrome di Ménière
La sindrome di Méniére è una malattia che colpisce l’orecchio interno, causando ronzio auricolare, vertigini, vomito e intensa sudorazione.
Gli intervalli tra una crisi e l’altra variano da una settimana a parecchi mesi, mentre la sordità diventa più pronunciata.
I sintomi sono causati da una sovra-accumulazione di fluidi nei labirinti dell’orecchio interno, ma le motivazioni, secondo la medicina ufficiale, rimangono sconosciute.
Al punto che le cure mediche si basano su vagonate di farmaci (riprendo la tua simpatica espressione), su operazioni e su apparecchi acustici, tutte cose più o meno fallimentari, a giudizio della stessa medicina.
Le cause della sindrome di Ménière non sono affatto sconosciute
Per l’igienismo le cause esistono e sono chiare.
Stato pletorico, con eccesso di liquidi e di globuli rossi, viscosità del sangue, acidificazione del sistema (fumo e sigarette non sono un fatto casuale), tendenza inevitabile per il futuro alla gotta, all’artrite, all’arteriosclerosi.
Occorre dunque spaventarsi non poco, visto che i ronzii all’orecchio non sono affatto un problema locale, ma rappresentano un serio segnale d’allarme per tutto il corpo.
E occorre un radicale cambio degli stili di vita e di alimentazione.
La salute è una sola e il rimedio è sempre quello
Esistendo le cause, si possono anche proporre dei rimedi.
Tanti centrifugati di carote, sedano e ananas, nonché di rape, bietole, e tutti i tuberi possibili ed immaginabili.
Una dieta crudista-fruttariana sul tipo di quelle solite che segnalo nelle tesine.
Abbandono totale dei farmaci in casa, e liberazione dei residui farmacologici depositati internamente.
Occorre in altre parole normalizzare le digestioni, riequilibrare l’intestino, fluidificare il sangue.
E, già a inizio 2011, tua madre sentirà ancora i ronzii, ma soltanto quelli veri, prodotti dalle eventuali zanzare esterne, e non dai mostri interni chiamati acufeni.
Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo