LETTERA
Da vegetariani a vegan tendenzialmente crudisti
Gentile dottor Vaccaro, innanzitutto la ringrazio di cuore per il grande lavoro di divulgazione della cultura igienistica che sta svolgendo.
E’ grazie al suo blog su internet che ne sono venuta a conoscenza e ho deciso, assieme al mio compagno di vita, di cambiare il tipo di alimentazione, già vegetariano da anni.
Un mese di luglio a zonzo e in camping, tra mari, monti, borghi, torrenti e boschi
Durante il mese di luglio poi, trascorso in ferie-camping tra mare, piccoli borghi, monti e torrenti di acqua cristallina, abbiamo iniziato e completato il suo libro Alimentazione Naturale.
Abbiamo così chiarito molti aspetti della cultura igienista, grazie alle sue spiegazioni estremamente lucide e dettagliate, rinforzando la nostra convinzione di mantenerci sul sistema fruttariano-crudista.
Un caffè, una brioche e un pezzetto di cioccolata
Mi chiamo Lory e le avevo già scritto una mail, forse troppo lunga, il 29 giugno scorso.
E’ appunto da giugno che la la nostra dieta è costituita quasi esclusivamente da frutta e verdure crude.
Ho scritto perché, come residuo della vecchia e ghiotta alimentazione, è rimasto un caffè e una brioche (la classica colazione al bar) per 2-3 volte la settimana, e un pezzettino di cioccolata ogni volta che mi prende la voglia di dolce, cosa del resto sempre più rara.
Il nostro attuale schema alimentare è il seguente:
Colazione: Frutti freschi, con abbinamento di 2 frutti soltanto (ad esempio kiwi e uva, arance e pesche)
per 2-3 volte nel corso della mattinata.
Pranzo: Insalatina mista di verdure (fino ad un massimo di 4), condita con extravergine e limone e
con aggiunta di uvetta o pinoli, ed accompagnata con fetta di pane o schiacciata secca.
A volte facciamo seguire l’insalata da pasta/riso/cous-cous, più verdura fresca e legumi.
Merenda: Frutti freschi per 2-3 volte nel corso del pomeriggio (una volta è occupata da anguria o
melone consumati da soli).
Cena: Come pranzo, con l’aggiunta di pane/schiacciata, ma sempre senza pasta/riso.
Varie: Una manciatina di frutta secca (mandorle, pinoli, nocciole e una o due noci Brasiliane)
durante la giornata.
Ed ecco gli effetti di questa nuova dieta alimentare
Roberto, il mio compagno, ha perso 5 kg, e sta a 58 kg per 1.72 di altezza.
Si sente bene, è pieno di energie e di tanta voglia di fare.
Io ho perso 3 kg, e sono a 49 kg per 1.68 di altezza. Ho conquistato una discreta regolarità intestinale, evento per me davvero eccezionale, visto che la normalità per me era di andare d’intestino con grande fatica ogni 3-4 giorni, arrivando anche alla settimana e oltre.
Pancia gonfia e indolenzita
A questo punto avrei però bisogno di un suo consiglio.
A partire da giugno mi trovo spessissimo con la pancia gonfia come una palla e con l’intestino un po’ indolenzito e in continuo movimento, ma con poche emissioni d’aria.
Ho notato che il gonfiore aumenta nel pomeriggio e a sera, ma sinceramente non lo so associare a particolari eventi, o all’assunzione di particolari cibi.
Andamenti altalentanti del gonfiore
Ai primi di luglio (inizio ferie) davo la colpa alla forte stitichezza di quei giorni, che per otto giorni non mi ha fatto evacuare. Ho fatto anche un giorno di digiuno ad acqua e riposo.
Poi, da metà luglio, la mia pancia è tornata piatta e mi sono sentita davvero bene.
Dai primi d’agosto, subito dopo la fine delle mestruazioni, il gonfiore all’addome è tornato, unito a un generale senso di pesantezza, di spossatezza e di fastidioso indolenzimento che talvolta si propaga anche allo stomaco.
Consigli finali
Non ho fatto nessun tipo di esame all’intestino (mia madre soffre di polipi al retto e, su questa scia, il mio medico mi consiglia una colonscopia).
Lei crede che questo gonfiore possa essere in qualche modo correlato al cambiamento di alimentazione? Cosa mi consiglia di fare?
Le chiederei, inoltre, un consiglio su come integrare la dieta per evitare di perdere ulteriore peso.
Spero proprio che questa volta mi risponda e la ringrazio per il tempo dedicatomi.
Lory, da Siena
RISPOSTA
Le mail di giugno sono state tutte ingiustamente penalizzate
Ciao Lory, scusami per aver trascurato le tua mail di giugno, e con essa altre 50 mail di quel periodo.
Pensavo di smaltirle piano piano, ma l’arrivo di nuove mail urgenti e brevi, a getto continuo, mi ha costretto a dare forfait.
Perdita di peso per insufficiente apporto calorico
La perdita di peso per entrambi, a meno che non l’abbiate cercata di proposito, è dovuta a un errore chiaro e lampante. Non avete assunto sufficienti calorie.
Niente avocado nell’insalata.
Un secondo piatto a volte sì e a volte no, mentre ci sarebbe andato sempre sia a pranzo che a cena, includente del miglio, del grano saraceno, del riso integrale con piselli , delle tegoline, e altri legumi.
L’inserimento della crema di avena coi semini
Nella seconda o terza colazione della giornata, avrei inserito come correttivo calorico un’abbondante scodella di crema di avena coi semini vari pestellati e il germe di grano, oppure del pop-corn con le banane o coi fichi o coi datteri.
Avrei incrementato l’apporto di frutta secca, inserendo magari anche della noce di cocco.
Una disabitudine dell’intestino al cibo crudo e fibroso
Per il gonfiore intestinale, avrei evitato di inserire meloni e angurie nel pomeriggio, spostandoli entrambi come prima colazione del mattino.
Alle 16 vanno bene solo le mele o la fetta di ananas, per il fatto che non fermentano, mentre alle 18 vanno bene i frutti di bosco o il kiwi o l’albicocca.
Dici che hai conquistato una discreta regolarità intestinale, ma nei fatti ciò non risulta.
Probabilmente il tuo intestino si è disabituato alle crudità e al passaggio di fibra naturale e cellulosa, e persino alle ondate stimolanti della peristalsi intestinale.
Occorre dunque riabituarlo per gradi.
Qualche piatto di compromesso in più, in fase di transizione verso il crudismo
E’ probabile che qualche pasto di pasta integrale coi pomodori o col pesto o con delle verdure, o di qualche pizza alle verdure, sempre come secondo piatto, vi avrebbe da un lato apportato più calorie, risparmiandovi la perdita di peso, e dall’altro avrebbe, nel caso tuo, promosso una digestione più consona allo stato particolare del tuo apparato gastrico, risparmiandoti i gonfiori.
Fare poi attenzione a masticare lentamente e con cura tutti i cibi.
Il ricorso ai succhi di carote e di bietole
A volte occorre andare più per gradi verso il crudismo, modulando e adattando gli schemi alle particolari possibilità, abitudini e attitudini del proprio corpo.
Forse, nel tuo caso particolare, ti aiuterebbero per qualche tempo dei centrifugati di carote, sedano e ananas o mele (per addolcire), o anche di sole carote, o di sole rape o di sole bietole, per dare più acqua biologica strutturata e meno fibre al suo intestino.
In questo caso, i centrifugati vanno assunti a stomaco vuoto, magari in alternanza giorno sì e giorno no con la prima colazione di frutta.
Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo