Il solito terrore dei batteri
Ciao Valdo, sono Daniela.
Ho avuto pietà di te e non ti ho scomodato con altre richieste, ma continuo a leggere voracemente le tue tesine.
Vorrei chiederti un approfondimento sull’Helicobacter Pylori e sul suo possibile sradicamento.
Più che sradicare il batterio serve non dargli troppo da mangiare
Ciao Daniela,
non ci sono differenze particolari tra questo battero e gli altri. Più che eliminare lui, è una questione di eliminare il cibo e la sporcizia interna sulla quale esso attecchisce e banchetta.
Credo che il modo più saggio, direi l’unico, sia il ripristino della normalità funzionale in zona gastrointestinale.
Questo obiettivo si raggiunge con il solito dispositivo del digiuno e l’adozione di una dieta fruttariana per la ripresa (2-3 giorni circa), seguita da una dieta prevalentemente fruttariana, e tendenzialmente vegeto-crudista per il resto della vita, seguendo all’incirca lo schema che ho suggerito alla Patrizia nella tesina sull’Emicrania.
Fin quando la gente continua a consumare cibi inadatti al nostro organismo, l’Helicobacter Pylori impererà e soggiornerà di diritto, in vacanza-premio, nelle viscere degli umani.
Sto andando alla grande
Sì, Valdo, allora è quello che sto esattamente facendo.
Ormai è dall’inizio dell’anno che mangio fruttariano e crudista (verdure).
Ti dirò di più. Sto cercando di ripopolare il giardino. Ho comprato due alberelli.
Si tratta di un ciliegio e di un pero estivo, e sto aspettando che le temperature si alzino un po’ per piantarli, sperando che non muoiano nel frattempo.
Tutto fila liscio, e mi concedo una gratificazione domenicale
La mia dieta consiste nel gratificarmi, il sabato e la domenica, con la pizza preparata da me con la pasta madre, oppure con la pasta fatta in casa.
Se mi trovo fuori casa, mi adatto a un piatto di insalata seguito da dei cereali.
Durante la settimana sono invece più rigida e mangio solamente frutta e verdura.
Adesso non sto neppure più abusando con la frutta secca, come succedeva in passato.
Mi hai pure tranquillizzata
Sono due anni che non faccio il test per sapere se il battero è ancora presente, ma ora le tue parole mi hanno tranquillizzata.
E’ molto probabile che lo abbia sradicato con la mia alimentazione, alcalinizzando il mio organismo.
Per quanto riguarda la dieta che hai suggerito alla Patrizia, l’ho già stampata e sto cercando di adattare gli orari alla mia vita.
Per esempio preferisco iniziare a mangiare non prima delle sette e trenta, quando lavoro di mattina, e verso le otto-nove quando lavoro di pomeriggio.
Cerco di ascoltare il mio corpo, e di solito mi sveglio con la voglia di dissetarmi, dato che bevo solo l’acqua biologica della frutta.
Ti ringrazio. Daniela
Piantare un albero è un atto di fede e di amore verso la natura
Ciao Daniela,
molto simpatico il tuo darti da fare con gli alberi già a febbraio. Non ti moriranno ma potevi anche aspettare qualche settimana per farlo.
L’importante però è il pensiero. Sei entrata in pieno nel ruolo di fruttariana e questo è un buon segno.
Anche con la dieta ti stai comportando al meglio.
Il fatto che tu cerchi di capire e di ascoltare il tuo corpo, o anche di dialogare con esso, è di importanza fondamentale.
L’inverno è come al solito una stagione difficile, nella quale sono messe a dura prova tutte le nostre caratteristiche fisiche e mentali. E’ un po’ la stagione della resistenza e della sopravvivenza, in attesa che il calore solare torni a gratificare la nostra vita.
I batteri non vanno sradicati, ma solo tenuti rigorosamente a dieta
Tornando all’Helicobacter Pylori, vedo che ce l’hai ancora dentro, nella mente intendo.
Non farti condizionare.
I batteri non sono lo spauracchio che ci è stato presentato in tutte le forme e in tutte le salse.
Il problema poi non sta nello sradicare questo o quel microrganismo.
E’ un modo di pensare sbagliato e anti-scientifico.
Ricordati che nella nostra flora intestinale sta l’intera gamma batterica del mondo, e non fa nessun danno.
Guai se scomparissero i nostri soci batteri.
Ci troveremmo in situazioni disperate, dove potremmo fare i vecchi errori alimentari di un tempo, senza poter godere della loro preziosa assistenza.
Vivono in simbiosi e in cooperazione con noi
I batteri vivono in simbiosi con noi, in equilibrio costante e pacifico.
Diventano un problema soltanto nelle emergenze corporali, quando ci sono troppe scorie di cibo indigerito, troppe ceneri acide in circolazione.
La capacità dei batteri di svilupparsi in quelle occasioni è davvero straordinaria.
Si moltiplicano a ritmo esponenziale e il nostro corpo viene temporaneamente colonizzato, fino a quando c’è per loro monnezza da consumare.
In quell’occasione danno sicuramente fastidio, perché si tratta di microrganismi vivi che mangiano e defecano tutto dentro di noi.
Si sviluppano esponenzialmente e si riducono non appena è finita la pacchia
Meglio non incorrere in invasioni smodate di batteri.
Però guai se essi non ci fossero.
Finita la pacchia, si diradano e si dileguano allo stesso ritmo col quale si erano sviluppati, e rientrano ordinatamente nei ranghi, come dei bravi operai delle pulizie che hanno svolto il loro compito con zelo e precisione.
Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo