Sono sepre stato sano, a parte A-B-C-D
Mi rivolgo a lei su consiglio di un amico capitolino che ha letto i suoi articoli salutistici.
Sono Fabio Startari di Roma. Ho 39 anni e faccio vita sedentaria (diverse ore al giorno al computer, che cerco di rimediare con qualche presenza in palestra). Alto 1,77 e solo 54 kg di peso (10 kg in meno di un tempo, persi a causa di malesseri che mi costringono a mangiare di meno).
Sono vegetariano dal 92, ma non ho mai smesso di consumare latticini e uova.
Dal 2006 al 2009 ho smesso di assumere legumi perché non li tolleravo.
Quindi le mie uniche fonti di ferro erano le uova, i formaggi, il latte e il tofu (dico bene?)
Sono sempre stato sano a parte:
A) Aver sofferto fin dall’adolescenza di stitichezza
B) Aver subito un’ernia inguinale nel 2004
C) Aver scoperto un nodo emorroidale (forse dovuto a sforzi da stitichezza)
D) Aver sperimentato disturbi digestivi culminati con gastrite cronica
Un curriculum medico che include due gastroscopie
Ho tentato per due anni di seguire strade alternative tipo omeopatia e Ayurveda, ma ho poi ceduto alla medicina tradizionale, cosa di cui mi pento.
Il mio curriculum medico indica:
1) Una prima gastroscopia nel 2006 con diagnosi di gastrite cronica e presenza HP helicobacter pilori
2) Una seconda gastroscopia nel 2008 con diagnosi di discinesia cardiale e gastropatia iperemica da riflusso biliare
3) Due successive analisi del sangue (2006 e 2008) con diminuzione globuli bianchi da 4.80 a 3.10, diminuzione piastrine da 202 a 170, con diminuzione ferritina da 149 a 81 (è preoccupante?)
4) Controllo tiroide, controllo cellule tumorali e controllo celiachia (tutti negativi)
5) Cura a base di gastroprotettore Lansox 30 mg (2 volte al girno) con pessimi risultati e pesanti effetti collaterali, seguita da un perido a Lansox (una volta sola al giorno, ma sempre negativa), seguita con
cura di altro medico a base di gastroprotettore diverso, Pantecta 20, una volta al giorno
Vorrei diventare vegan e riprendere i miei 10 kg.
Ho smesso con i gastroprotettori dal 15 dicembre e già sto meglio.
La mia attuale dieta
ore 7 Prima colazione: – 100 gr latte intero, più 100 gr acqua e zucchero di canna
– Due fette pane bianco grigliato con miele (oppure dolce fatto in casa, oppure
latte e cornflex
– Caffè
Ore 10 Seconda colazione – Pane bianco grigliato e marmellata
– Frutta fresca e 4-5 mandorle pelate
Ore 13 Pranzo – Pasta non integrale in bianco con zucche e melanzane, olio extrav e parmigiano
– Crema di legumi e pane bianco grigliato (oppure uova, o formaggio, o tofu, o seitan)
– Verdure lessate o cotte
– Caffè
Ore 17 Merenda (se ho digerito bene il pranzo) – Pane bianco grigliato e marmellata (oppure frutta)
Ore 20 Cena – Idem come a pranzo
La mia risposta a Fabio Startari
Premetto che non faccio il medico:
A) Perché sono contrario alle cure mediche a parte i casi di gravi emergenze, e sono un sostenitore della Cura della non cura, che già alcuni medici accorti praticano senza nemmeno dirlo al cliente (per non perderlo)
B) Perchè non sono medico e non avrei nemmeno l’autorizzazione legale per fare delle prescrizioni
Premetto pure che non faccio nemmeno il terapeuta clinico alternativo, ma che sono semmai un nutrizionista igienistico-naturale e un filosofo-salutista.
Se cerchi delle cure terapeutiche non invasive basate sulla igiene naturale, uno dei migliori , dei più trasparenti e affidabili operatori di questo paese sta a Bergamo ed è Carmelo Scaffidi (tel 035-340208, ale00@freemail.it) e te lo raccomando ad occhi chiusi. Come minimo non ti fa danni, rispettando rigorosamente Ippocrate, e come massimo ne vieni fuori perfettamente a posto, nella misura in cui il tuo organismo non si è troppo compromesso.
Le cose negative che saltano subito all’occhio
Posso comunque rilevare che ci sono diverse cose che non vanno e che saltano all’occhio nella tua impostazione alimentare e nel tuo stile di vita:
1) Scarso movimento fisico regolare e quindi scadente e non profonda respirazione, e scarsa ossigenazione
del sangue
2) Eccessiva permanenza davanti al computer e conseguenti danni di tipo elettromagnetico
3) Esagerata attenzione e pignoleria sui dettagli e perdita di vista dell’assieme, che poi è la tipica indiscrezione medica ( tutti a guardare ipnotizzati i valori in meno o in più, scordando la preponderante importanza dell’assieme). Come Napoleone diceva: Affidati ai buoni principi, e tutto il resto non sono altro che dettagli, per cui tutto il resto si aggiusta da solo.
4) Definirsi vegetariani (vegetariano deriva da vegetus, cioè sano, e non da vegetale come molti pensano), e definirsi sani, quando invece non si è nè questo nè quello, ritrovandocisi con tutti quei problemi gastrici alla tenera età di 39 anni.
5) Pensarsi salutisti e tecnici della salute quando invece si nutrono stravaganti concetti sul ferro, quando si ritiene di risolvere la propria evidente situazione anemica con latticini, uova e tofu, tutte e tre sostanze tipicamente carenti di ferro (Fe2O3) e dunque anemizzanti:
5a) Il latte di donna ha lo 0.07 per mille di ferro (calcolo a sostanza secca)
il latte di mucca 0.30
l’uovo 0.17
le carote e le ciliegie 0.70
il cavolo 0.86
la susina 0.94
il pomodoro 1.00
il cetriolo 1.40
l’anguria 1.75
l’asparago 2.94
il ravanello 3.00
la fragola 3.73
l’ortica 6.57
il porro 7.60
la lattuga 9.40
l’acetosa 9.85
6) Pensarsi salutisti quando non si ha capito una cosa fondamentale circa il ferro e tutti i minerali, e cioè che i sali minerali, sui quali il nostro organismo può fare affidamento, sono solo quelli organicati, ovvero quelli che stanno nelle verdure e nella frutta non cotte, perché la cottura li disorganica, li fa tornare inorganici come quando essi si trovavano nel suolo prima di essere assorbiti dalle radici e portati dalla linfa a contatto con la fotosintesi solare.
7) Pensarsi salutisti quando si mantiene in casa la macchina del caffè, lo zucchero (di canna o di barbabietola, bianco o rosso, non fa alcuna differenza, essendo sempre stato estratto a temperature altissime e quindi privato di ogni micronutriente all’infuori del puro potere calorico-dopante), quando si ricorre al latte intero di mucca pur non essendo vitellini da svezzare, e quando si adotta il pane bianco e la pasta bianca che non aiutano certo la propria stitichezza.
8) Pensarsi salutisti quando si va poi a ricorrere al bicarbonato per digerire meglio.
La dieta salutistica alternativa (per tutti)
A) Frutta succosa per prima colazione (a volontà e a sazietà)
B) Una bella scodella di crema di avena (fiocchi grezzi più latte di riso o di cereali o di soia o di cocco)
con spruzzata (2-3 cucchiai di farina di semi misti girasole-lino-sesamo e germe di grano), per colazione a metà mattina (o, in alternanza, frullato fresco di carote e manciata di mandorle con buccia)
C) Pranzo, partendo con un piatto di verdure crude tipo lattuga, radicchio, valeriana, finocchi, carciofi.
Poi piatto a base di patate (cotte conservativamente e con la bucciia) e zucche, delle noci e dei datteri
D) Merenda a base di frutta fresca
E) Cena, come a pranzo, diversificando le singole componenti
Qualche attenzione e qualche gradualità nel cambiamento.
Chiaro che con la gastrite sarà opportuno fare qualche attenzione in più. Dovrai riabituare, oppure abituare ex-novo il tuo organismo a mangiare correttamente, e ad accettare quel cibo crudo (verdure crude) e integrale (pane scuro o ai 5 cereali e integrale), e lo farai in modo, con gradualità e progressione.
Il dr Bircher nella sua clinica svizzera curava la gastrite proprio con le verdure crude che certa medicina sconsiglia o vieta.
La tua stitichezza pretende, ancora più di altri, materiale nutritivo crudo, succoso, abbondante e ricco di fibre naturali, per quanto la tua situazione gastrica richieda come dicevo poc’anzi qualche riadattamento.
Tra i vegetali più raccomandati il cavolo (e tutte le crucifere, tipo cavolfiore, broccolo, verza, cime di rapa), i finocchi e le carote.
La tua è una specie di dieta vicariante
Quando non si mangia abbastanza frutta, è logico che si vanno a cercare i suoi preziosi zuccheri altrove, negli zuccheri di barbabietola e di canna, che sono autentici eleganti veleni, mi spiace per l’Eridania, o nel miele, che è ottimo solo per le api che lo producono.
Chiaro che se fai il frullato di barbabietola o di canna fresco fresco, quella bevanda zuccherina è fantastica perché contiene la sua preziosa acqua e tutti i relativi micronutrienti naturali.
Quando non si assume abbastanza acqua biologica dalla frutta e dalla verdure crude, è chiaro che si va a cercare l’acqua in altri liquidi, incluso le pesanti acque in circolazione, magari addolcite con qualcosa.
Queste operazioni si possono definire vicarianti o sostitutive.
Quando ti sopravviene la letargia latte e la svogliatezza da cibi cotti, perché non hai respirato bene e non hai preso la giusta vivacità dalla frutta viva, è chiaro che ti serve il caffè per darti una frustata e poter ripartire.
Si vanno così a sostituire le cose buone, quelle che dovremmo prendere regolarmente, con altre cose molto meno buone che vanno a sostituirle, a vicariarle impropriamente.
Quello che fai tu è l’errore più comune della gente distratta e disinformata
La maggior parte delle persone a questo mondo conduce in porto giornalmente una sua dieta vicariante, rovinandosi letteralmente la salute.
Non si beve l’acqua della frutta, anche perché con latte e formaggi e uova e bistecche si toglie lo spazio alla frutta, e si impedisce alla frutta stessa di fare il suo libero decorso virtuale, cioè privo di fermentazioni.
Ecco allora i medici pronti con la loro ricetta dei 15 bicchieri d’acqua al giorno.
Una autentica follia. L’acqua presa come integratore.
Ma la vera follia sta nel mangiar male, che significa poi ovviamente bere peggio.
Nella tua dieta latita fortemente la frutta e la vitamina C naturale, ed è questo uno dei motivi per cui hai meno ferro.
Non perché manchi ferro, ma perché c’è ma non lo assimili (mancando la socia vitamina C per assimilarlo). Nella tua dieta manca acqua biologica (quella della frutta naturale e delle verdure succose).
Molta più frutta anche in linea con le verità rivelate dall’Università di Cambridge
L’esperimento di Cambridge pretende almeno 5 pasti di frutta al giorno, e non è affatto lontano dalla realtà.
Io mangio proprio in quel modo.
Ma ci sono arrivato vent’anni prima degli inglesi.
I frutti che più ti consiglio sono le mele, l’ananas (quello che il ministro Zaia ha sconsideratamente sconsigliato agli italiani) e la papaia. Ma anche tutti i meloni, facendo attenzione che si prendano a stomaco rigorosamente vuoto.
Dovrai reimparare a bere succhi di pompelmo, di arance, di clementine, sempre con attenzione e gradualità, magari allungandoli un po’ nei primissimi giorni, se ti pizzicano troppo., visto che i nostri inverni senza agrumi diventerebbero davvero problematici, soprattutto per l’acqua biologica e la vitamina C naturale che essi contengono.
Se mi segnali quali articoli e quali mie tesine già possiedi grazie all’amico Quaresima, ti invierò i miei lavori più adatti a capire meglio i tuoi problemi e forse a risolverli pure. Ti saluto.
Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma (Associazione Vegetariana Animalista)
– Direzione Tecnica ABIN-Bergamo (Associazione Bergamasca Igiene Naturale)
autore: Valdo Vaccaro
Direzione Tecnica AVA-Roma (Associazione Vegetariana Animalista)
Direzione Tecnica ABIN-Bergamo (Associazione Bergamasca Igiene Naturale)
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