I LEGUMI E LA PIACEVOLE CONFERENZA DI MILANO

LETTERA

 

Meditazione, veganismo e ambientalismo mi stanno portando salute e benessere

Caro Valdo, ho assistito alla tua conferenza alla Libreria Esoterica Anima di Milano del 31 luglio, e mi sono subito appassionata al crudismo.

Già vegetariana e quasi anche vegana da molto tempo, impegnata a favore della meditazione, dell’ambiente e della salute, ho trovato questa idea giusta per me, e ne sto sentendo i benefici giorno dopo giorno.

Anche notte dopo notte, visto che il mio sonno è notevolmente migliorato, se non del tutto cambiato.

Diffusione del verbo naturale e passaparola

Naturalmente sto diffondendo il verbo.

E comunque, il mio semplice stare meglio suscita curiosità e domande da parte di quelli che mi conoscono. Il mitico passaparola!

Quindi grazie infinite per questa immissione nella mia vita e per la tua piacevole conferenza.

Il dubbio sui legumi

Mi sto documentando, cercando ricette, trovando spunti, per arricchire le mie conoscenze e i miei gusti.

Per una cosa però non trovo soluzione soddisfacente o una risposta che mi convinca. I legumi.

Nello specifico, ceci, fagioli e soia.

Tu come li assumi? Li triti, li metti in ammollo. E’ vero che sono tossici crudi?

Se puoi aiutarmi te ne sono molto grata. Ti auguro piacevoli giornate. A presto.

Nartaki

RISPOSTA

 

Qualche polemica sulla conferenza di Milano

 

Ciao Nartaki, pubblico il tuo messaggio anche in risposta indiretta ad un amico che era presente a Milano e che mi ha criticato perché avrei letto dei documenti, cosa che per lui non si deve fare, e non mi sarei comportato da vero oratore che mastica le cose a memoria.

Non mi pare di aver inchiodato il pubblico con soporifere e addormentanti letture.

Non sono nato ieri e so che benissimo che il parlare a ruota libera è la cosa migliore, per non tediare la gente.

Un documento introduttivo di base serve come introduzione a un dibattito

Gli ho già risposto privatamente, dicendogli che a me interessava esporre quei dati e quelle considerazioni il più velocemente possibile (e in realtà la lettura, che non è stata pura lettura ma lettura-commento, è durata poco più di mezz’ora) al fine di lasciare più spazio per il dialogo col pubblico, come  poi in effetti è stato.

Gli interventi, i dibattiti, le domande-risposte sono durate 2 ore abbondanti.

E’ una questione di metodo

Mi pare che il pubblico intervenuto sia rimasto in generale appagato dall’incontro, e non annoiato o deluso per alcuni tratti di lettura.

Questo è comunque il mio metodo prescelto, e credo che vada pure bene.

Non ho tempo, voglia e forse nemmeno stoffa per diventare un oratore professionista, o un attore teatrale che ipnotizza il pubblico con un testo predigerito e tiene poi la platea col fiato sospeso.

Non mi sento un animale da palcoscenico

Non amo imparare a memoria testi, dati e discorsi. Ho un pensiero fluido che salta a destra e a manca.

Sono anche distratto. Mi piace immaginare e pensare in libertà, piuttosto che organizzare la mente in modo meccanico. Temo che non sarò mai un oratore di quel genere.

Non mi sento un animale da palcoscenico.

Preferirei onestamente stare sulle mie in tutta tranquillità, piuttosto che vivere in regime di alta adrenalina.

Già ho il mio bel da fare a partire alle prime luci dell’alba per arrivare a Milano, Roma o altre località, e fare un’amichevole chiacchierata col pubblico, e sempre senza toccare caffè, the, cioccolato, pastiglie o zuccherini di sostentamento.

I frutti musicali chiamati legumi

Veniamo però alla tua domanda.

I legumi vanno presi con le pinzette, per il fatto che hanno una compresenza notevole di proteine e amidi, sostanze piuttosto incompatibili nel senso che richiedono tempi e modi diversi di disgregazione e di digestione.

Non a caso vengono anche chiamati frutti musicali, visto che generano spesso dei gas intestinali.

In genere i legumi non vanno consumati crudi e nemmeno vanno tritati.

Un cibo ricco e innocente, utile a contrastare la fame

Occorre però dire che sono ricchi di sostanze nutrienti, per cui conviene cercare modi intelligenti di utilizzazione, più che schivarli del tutto.

Ho ben presenti le posizioni rigide di Shelton su questo argomento, per cui un cibo che non sia consumabile da crudo non sarebbe adatto all’alimentazione umana e andrebbe evitato.

Ma, a volte, qualche eccezione alla regola può essere fatta, soprattutto quando non andiamo a infrangere i principi del cibo innocente e non-crudele.

Altri cibi come le patate, le patate dolci, le zucche, le pannocchie di mais, la manioca, le castagne, le castagne d’acqua, i cavolini di Bruxelles, i cereali integrali, risultano ugualmente validi, anche alla luce degli esperimenti di Simoneton sulla vitalità degli alimenti cotti conservativamente.

I legumi non sono affatto dei mostri, come qualcuno tende a sostenere

Alcuni di essi possono essere consumati a crudo, e sono i piselli (sia il seme che i baccelli giovani) e le tegoline giovani.

Anche i lupini, ma in quel caso conservati sotto acqua salata, risultano nutrienti e digeribili.

Andando al cotto (mai allo stracotto), tegoline o fagiolini e piselli sono straordinari e privi di controindicazioni.

Anche fagioli, lenticchie, fave e ceci freschi si possono consumare in quantità non eccessive.

Prudenza con i legumi non più freschi

Man mano poi che la conservazione e la secchezza aumentano, i legumi diventano più duri e devono pure essere cotti più a lungo, per cui la loro digeribilità e la loro assimilabilità diminuiscono, in quanto i loro contenuti vitali vengono distrutti e i loro minerali vengono disorganicati dal calore.

E a quel punto occorre non esagerare nelle quantità, e occorre sempre consumarli nell’ambito di un pranzo semplice o di una cena particolarmente leggera, e sempre facendoli precedere da una abbondante insalata verde.

Cereali integrali e legumi formano un piatto completo

Un piatto di riso selvatico e lenticchie o piselli, sullo stile dei risi e bisi, è sicuramente valido.

Ma non ci devono essere altri cibi a complicare il pasto, e nemmeno varie bevande di contorno, tutte cose che complicherebbero le fatiche gastrointestinali.

Soia e arachidi al vapore, stile Asia, sono un cibo straordinario

Sono legumi anche le arachidi e la soia.

Consumati al naturale, cioè al vapore e all’interno dei loro baccelli, come fanno in tutti i paesi dell’Asia, sono quanto di meglio uno possa desiderare, sia in fatto di gusto che di digeribilità. Obiezioni zero.

Quando invece gli stessi prodotti vengono cotti e stracotti, lavorati e trasformati industrialmente, il discorso cambia.

Un altro modo valido di assumere i legumi è quello di farli germogliare.

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo