I MEDICI, DI BELLA E LA CUROMANIA

LETTERA 

 

Un mondo accecato dal camice bianco

 

Salve Valdo, grazie per le tesine che mi invii ma soprattutto per il lavoro che svolgi per una comunità totalmente sorda di fronte a questo problema della salute.

E’ da 20 anni che sono impegnato sul fronte della distruttività chemioterapica e dell’alimentazione alternativa, ma nessuno ci crede, e tutti sono accecati dal camice bianco.

Una volta sentita una diagnosi non si domandano il perché e non si chiedono se c’è un’altra strada da seguire, o al massimo sentono un altro medico ancora.

Per le boiate si fanno grandi cernite e accurate selezioni, per la salute basta il primo ambulatorio

Quando si tratta di scegliere uno shampoo, un dentifricio beninteso al fluoro, un vestito, un ristorante, un motorino, un’auto, un computer girano per cento negozi al fine di selezionare il meglio, ascoltando consigli diversi e facendo tutti i possibili paragoni.

Per la salute invece succede esattamente l’opposto.

Li vedo tutti i giorni i miei cari clienti

Io faccio il venditore di automobili.

Li vedo tutti i giorni.

Portano l’auto a fare il tagliando.

Pretendono il migliore olio multigrade per il motore, richiedono le migliori candele e sollecitano la sostituzione dei filtri.

Poi quando parli con loro di alimentazione naturale, ti dicono che tutti gli oli sono uguali, e che tutti i cibi sono uguali, per cui basta portare indifferentemente qualcosa alla bocca, e masticare.

Penso ai medici e mi viene la tristezza

Quanto ai medici, sono quelli che più degli altri muoiono di cancro e di infarto.

Stanno tutti bene di pancia, a forza di mangiare un po’ di tutto, senza mai dimenticare le loro amate proteine, e sono pure quelli che fumano di più. A volte c’è veramente di che essere scoraggiati e tristi.

Il dr Di Bella tartassato e deriso dalla televisione italiana

Cosa ne pensi del metodo Di Bella? Su disinformazione.it ci sono ultimi dati riportati che parlano di una sperimentazione molto positiva, e vorrei che tu ne parlassi su una tesina, dopo che gli abbiamo fatto fare una figuraccia in televisione grazie alla Rosi Bindi. Quell’uomo, dall’aspetto umile e tenero, lo hanno veramente preso per i fondelli. Saluti.

Venanzo

RISPOSTA

 

Alimentarsi male per finire male

 

Ciao Venanzo, hai ragione da vendere a lamentarti.

La nostra società italiana, soprattutto negli ultimi 30 anni, verte sull’alimentazione carnea e sulla chemioterapia per i cancri prodotti dall’alimentazione carnea. Qualcosa di cui vergognarsi sia in termini di salute, ma anche in termini di risorse intellettuali, per un popolo che non ha poi fama di essere sprovveduto o facilmente trascinabile da perniciose influenze esterne.

La gente che pensa alle candele dell’auto e non alle sue, sporche e malandate

Una società che ha spostato tutte le sue cure maniacali sull’oggettistica, sull’automobile, sui filtri, sull’olio e le candele, dimenticandosi delle sue candele interne, quanto mai sporche e malandate.

I medici poi, che dovrebbero dare il buon esempio e guidare la gente verso la salute, fanno esattamente l’opposto di quello che dovrebbero fare.

E alla fine sono le prime vittime dei loro falsi dogmi terapeutici ed alimentari.

La televisione è specializzata in opere demolitorie a difesa del sistema

Quanto al professor Di Bella, non so come lo abbiano trattato in televisione, ma lo posso immaginare.

E’ risaputo che il mezzo televisivo è un bastione, un presidio del potere alimentare-medico-farmaceutico, per cui chiunque osi entrare in quegli studi a rappresentare qualcosa di diverso o di alternativo, non viene contestato ma sbrindellato e sbranato, diventando vittima sacrificale di turno.

Un episodio assai poco edificante, su come funziona la RAI

Qualche anno fa, rimpiansi di essere italiano.

Uno spocchioso professore romano della Sapienza, di nome Franco Aiuti, specialità monatto Aidsista, ebbe l’impudenza di approfittare di un grande Peter Duesberg (docente numero uno mondiale di biologia molecolare e cellulare alla Berkeley University) gentile e ignaro di quanto avveniva in studio a Roma, per contestarlo in modo maleducato e spavaldo, mentra l’altro, frenato dalle traduzioni e dalle cuffie, non si rendeva nemmeno conto di essere stato tirato in una trappola diffamatoria sull’Aids.

Succedono purtroppo anche cose di questo tipo nel nostro non sempre Bel Paese.

Spezzo una lancia a favore del dr Di Bella uomo.

Ma l’igienismo è contrario a tutte le cure, poco importa se mediche o para-mediche.

Vedo che sei un ammiratore del Metodo Di Bella. Per quanto mi concerne spezzo senza problemi una lancia a suo favore come medico in buona fede, in cerca di percorsi alternativi rispetto a quelli praticati dalla medicina. Dovresti però sapere che tutto finisce lì, e che non puoi aspettarti da me una difesa di quel metodo. L’igienismo è contrario a tutte le cure mediche, non-mediche, para-mediche, omeopatiche o allopatiche. Quindi nessun appoggio tecnico a Di Bella, a Bonifacio, a Nacci e al dr Tullio Simoncini, tutti personaggi che si sono scontrati con l’ordine medico per le loro iniziative fuori dagli schemi.

Curare la malattia è andare contro le leggi naturali

Come appartenente al filone della Scienza Igienistica Naturale, ma anche come libero individuo pensante in modo autonomo e fuori dagli schemi ideologici, credo davvero che non esista migliore cura di quella della non-cura, salvo eccezioni nel settore dell’emergenza.

Chiunque cerchi alternative alle cure mediche, proponendo altri tipi di cure ancora, altre sostanze particolari ancora, cade nell’irriducibile voglia di curare la malattia e non il malato.

Ma curare la malattia, quando essa rappresenta il corso guaritivo logico,  significa predicare vuduismo e non scienza, significa mettere il bastone tra le ruote al sistema immunitario che ha già impostato le sue cure perfette verso il ripristino dell’equilibrio e della salute.

In caso di metastasi e cachessia è probabilmente meglio mettersi il cuore in pace

Se il cancro è degenerato in metastasi irrecuperabile ed in cachessia del sistema, la miglior guarigione è rappresentata da una morte, cioè da un passaggio ad altra vita, il più possibile veloce ed indolore.

Se si tratta invece di tumore, siamo ancora di fronte a uno strumento protettivo e di frontiera, una specie di ultima barriera.

Il tumore, il più delle volte non va rimosso, ma autoliso

Il tumore è opera del sistema immunitario che è intervenuto su una parte di tessuto offeso da ripetuti insulti chiamati irritazione, enervazione, infiammazione, ulcerazione e indurimento.

Tumore diventato dunque entità corporale funzionale, nonché ricettacolo di veleni, passibile di ingrossamento o degenerazione (se il soggetto non cambia vita radicalmente) o di riduzione e scomparsa (se il soggetto mette la testa a posto, tronca il flusso di veleni e ricorre all’unico modo per

disgregare la crescita tumorale, che è il digiuno terapeutico ad acqua distillata o leggera).

Il vizio terapeutico chiamato curomania

Il tumore per l’igienismo non è un nemico da rimuovere, come cercano di insegnare anche i peronaggi prima citati, ma è il sintomo di un mal-vivere e di un mal-pensare, e sono quelli che devono essere stroncati con una operazione chirurgica, non i tumori.

Di Bella, caro Venanzo, merita simpatia per il coraggio che ha avuto nell’andare contro il potente apparato medico. Ma, a livello scientifico, ricalca gli stessi errori della medicina, ricade nei medesimi difetti sotto diverse forme.

Anche lui, come la medicina ufficiale, è vittima di un virus che si chiama curomania.

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo