IL CLISTERE DI CAMOMILLA E LE VIRO-PROTEINE

IL  CLISTERE  DI  CAMOMILLA  E  LE  VIRO-PROTEINE                              

 

Puntualizzazioni del dr GP Vanoli

 

Tutto parte dalla tesina Bio-ingegnerizzazione della paura e governi-fantoccio, dove avevo allegato due documenti distinti del dr Vanoli.

In data di ieri mi è arrivata da parte sua una richiesta di pubblicare i suoi commenti a precisazione e correzione di alcuni punti controversi e ad alcune inesattezze riguardanti i suoi scritti.

 

Hai risposto con impulsività e senza adeguata riflessione

 

Caro Valdo,

Vedo che non hai letto con attenzione il mio scritto e che ti sei fatto cogliere dal pensiero religioso- igienista, scrivendo frasi non esatte, e ciò malgrado il mio suggerimento di leggerti il mio articolo sul virus, nel portale Cosa è il virus. Eppure nel documento che ti ho inviato ciò era bene espresso.

Ma l’impulsività ti ha fregato, e ti ha fatto rispondere senza riflessione.

 

Per me il virus non è un essere vivente, ma una proteina complessa a DNA, incapace poi di circolare nell’aria, in gocce di vapore 1000 volte più piccole del più piccolo virus

 

Se l’avessi letto con dovizia non mi avresti risposto così, e avresti capito che, nella mia concezione, il virus non è un essere vivente, ma una proteina complessa a DNA, accompagnata da un involucro di lipidi, come vado poi sostenendo da decenni.

I virus non possono circolare nell’aria, poiché le flugghe (gocce di vapore acqueo in sostensione nell’aria) sono 1000 volte più piccole del più piccolo virus, e qundi nessun virus al mondo è in grado di penetrare in esse. Ti chiedo dunque il favore di correggere quanto hai commentato al riguardo, reinviando ai tuoi lettori questa mia risposta.

 

Nessuna dipendenza o ammirazione per Lanka o altri

 

Stefan Lanka lo cito solo per ciò che è utile a conferma di quanto scrivo.

Non ho simpatia ed ammirazione per nessuno.

Dico solo che tutti coloro che hanno compreso gli errori e le mistificazioni della sanità mondiale, debbono farsi carico, sempre e dovunque, nei propri luoghi, modi e funzioni, di discutere, dissertare come ora sto facendo con te.

Siamo più uniti di quanto sembra, nelle cose sostanziali

 

Dissertare anche su ciò che al limite ci può dividere è sempre utile e produttivo.

Quanto ci divide sono alla fine piccoli dettagli rispetto all’idea centrale che, nel nostro caso, è l’inesistenza di un microrganismo vivente e mostruoso chiamato virus.

Quello che esiste in concreto sono frammenti cellulari morti.

Quanto alle lezioni da Tinto Brass, tieni presente che sfondi una porta aperta.

Uno dei detti della medicina naturale è che non la mela al giorno toglie il medico di torno, ma piuttosto qualcos’altro (censura), frase che è citata pure sul nostro portale che ha 15000 visite quotidiane.

 

Una raccomandazione sul clistere alla camomilla

 

Non è l’ansia che deve prevalere ma l’aiuto all’organismo, attraverso la differenza di potenziale caldo-freddo-caldo (febbre-clistere-normalizzazione/temperatura).

Questo aiuto deve essere attuato perché le feci tendono ad incollarsi alle pareti, proprio a causa della conformazione interna dell’intestino, che tende a tratterle. Tutti ne hanno, anche i crudisti.

Ho trattato l’argomento in Cure Naturali, parlando di clistere casalingo e di sistema immunitario.

Il sistema funziona, reagisce meglio e prima, e con efficacia. Provare per credere.

 

Sui virus vivi e morti, e sui virus dormienti

 

La mia teoria virale null’altro è che il frutto di 40 anni di studi sull’argomento, ed anche di 40 anni di pratica su me stesso, sulla famiglia, sugli amici, su molti malati che si sono rivolti a me.

Il risultato è che a 69 anni sono in piena forma rispetto a quelli che incontro e, mi dispiace dirtelo, anche di coloro che si proclamano igienisti-naturali.

Questo significa che il mio sistema è un’ideologia giusta e non fanatica.

Hai ancora l’idea che io parli di virus vivo o morto.

Nulla di tutto questo. Ti chiedo ancora di rileggere i miei scritti.

 

Non sono i virus a dormire

 

Non dormono i virus, perché essi sono solo proteine complesse a DNA, tossiche quando non vengono fagocitate ed espulse dall’organismo.

In certi casi vi possono essere delle malfunzioni anche leggere, e queste proteine vengono facilmente immagazzinate nei grassi dell’organismo. Ecco perché il digiuno funziona anche per l’espulsione delle tossine accumulate, anche quelle chiamate virus.

 

Condivisione del concetto di digiuno

 

Il digiuno, nei termini esatti da te espressi, corrisponde al mio concetto.

E’ procedura ottimale per eliminare i grassi dai tessuti, e con essi anche le proteine a DNA ivi contenute.

Non esiste cadavere di virus, ma solo proteina a DNA, rileggiti con attenzione ciò che scrivo.

Quando un sistema non funziona bene è perché alla base vi sono malfunzioni organiche e cellulari, che variano da individuo a individuo a seconda di cofattori come ereditarietà, alimentazione, nutrizione (diversa da alimentazione), metabolismo, funzionalità del sistema emuntorio.

Quando una piccola parte di ciò funziona male, il sistema immunitario ne risente e funziona pure lui a sbalzi. L’interdipendenza di tutto verso tutto è, nell’organismo, la base della perfetta salute.

 

Conclusione

 

Tutto il resto di quanto hai scritto e commentato lo condivido pienamente.

Spero che ti sia stato utile avere da me queste precisazioni, anche perché bisogna fare dei passi in avanti e migliorare la nostra conoscenza sul tema dei virus, o meglio sul tema delle proteine a DNA.

Aspetto una tua rettifica e ti saluto.

G.P. Vanoli – Giornalista (Albo speciale) – Consulente in Scienza della Nutrizione e Medicine Biologico-Naturali – Webmaster di: www.mednat.org

 

Mia risposta al dr Vanoli

 

Carissimo  Vanoli,

Ben volentieri allego le tue puntualizzazioni, ed anche le tue critiche, e può essere che non abbia letto il tutto con la necessaria attenzione.

D’altra parte mi hai inviato non solo i documenti A e B che ho regolarmente pubblicato, ma anche una mole notevole di riferimenti e di allegati, per cui qualcosa mi può essere sfuggito.

Capisco pure che cambiare una virgola a un ricercatore impegnato quale sei possa ingenerare qualche contraccolpo.

Più che giusto chiedermi di precisare e correggere.

Un po’ meno, a mio avviso, le punzecchiate.

 

Qualche emotività di troppo

 

La prossima volta mi aspetto da te, 69enne Doc quale sei, una reazione leggergente più pacata e distensiva, a riprova che non ti scattino le adrenali e la simpaticotonia.

Mi guardo bene dal significare che la tua reazione sia da persona suscettibile o addirittura permalosa.

So che non sei affatto così.

Dico solo che ho percepito qualche emotività oltre il necessario nelle tue puntualizzazioni.

 

Capisco di aver sottovalutato la tua distinzione, ma non serve ribadirlo troppe volte

 

Vediamo dunque di rispondere ai tuoi punti, sempre in sintesi.

Mi hai detto e ridetto più volte che non parli di virus ma di semplice proteina-a-DNA.

Bastava dirlo una sola volta, senza farmi sentire alzheimerizzato in anticipo sui tempi.

Capisco l’importanza concettuale di questa differenza nel tuo schema.

Non è però che mi fosse sfuggita, o che non l’avessi tenuta in considerazione.

 

Hai fatto bene invece a ribadire il discorso della flugghe

 

Il discorso dell’impossibilità teorica e concreta di entrare nelle flugghe e di circolare nell’aria, da parte dei virus o delle proteina a DNA, è di importanza stratosferica, in quanto esso da solo basta a ridicolizzare, sconfessare e smascherare, nonché a mandare a casa coda tra le gambe, l’intero apparato sanitario mondiale, con tutte le sue vergognose e grottesche mascherine.

Del resto ne avevo già parlato in precedenza in diverse tesine, aggiungendo pure che in ogni caso, se davvero si volesse tappare la bocca efficacemente, bisognerebbe ricorrere alle maschere professionali NBC, che costano solo qualche migliaio di Euro.

 

 

La disintegrazione parziale e la latenza

 

Il problema sta piuttosto in quella disintegrazione parziale ed imperfetta dei mitocondri, fatto che continuo a contestare non in forza di una religione igienistica, visto che non vado in nessuna chiesa, e non porto in tasca alcun santino di Shelton, ma perché credo in un ordine naturale, per cui quella disintegrazione abortita mi trova scettico.

Quei DNA, che tu ritieni superstiti ed integri, per me non restano tali e non si riattivano in alcun modo, virus o proteina-a-DNA che siano. Sto dunque legato ed abbarbicato al concetto di accumulazione dei frammenti, o se vuoi al concetto di sommatoria delle proteine-a-DNA, e non al concetto di replicazione dei medesimi e delle medesime.

L’altro punto critico sta nella frase può rimanere latente per anni e ricomparire col suo carico tossico danneggiando il sistema vitale corporeo, che è riferito non al virus, come mi stai ribadendo, ma sempre e solo alla proteina-a-DNA.

 

Da un cattivo animato virale a un cattino inanimato proteico

 

Allora io ti obbietto quanto segue.

D’accordo, tu escludi il virus come organismo, e metti al posto suo qualcosa di nuovo che si chiama proteina-a-DNA, la quale fa poi tutte le cose strane che faceva il virus, ed in particolare la cosa  peggiore che è quella della latenza.

Un lavoro di pura e semplice sostituzione. Un artifizio terminologico.

Passiamo da un cattivo animato virale a un cattivo inanimato proteico.

D’accordo che con il tuo schema si deve per forza escludere la vaccinazione, e questo è già un punto fondamentalmente positivo.

Ma, a livello concreto, dove sta allora la differenza concreta tra virus e proteina-a-DNA?

 

Una nuova disciplina chiamata viro-proteinologia

 

Potremmo chiamare quella proteina a DNA col nome di viro-proteina, sostanza perversa ed estranea, che teleguidata si va a coricare e poi resta latente  per ricomparire nel grasso col suo carico informazionale tossico in grado di danneggiare il sistema vitale corporeo (uso le tue precise parole)?

E allora spunterà sicuramente all’orizzonte una nuova scienza chiamata viro-proteinologia, coi viro-proteinologi pronti a ripetere tutta la tiritera vissuta coi virus, e ad inventare nuove tecniche quasi-vaccinatorie o comunque inibitorie di tale nuovo mostriciattolo chimico?

 

Il fattore discriminante non è il tuo magnifico percorso ma il fatto che sei comunque più vicino alla verità di tanti altri

 

Non sto prendendoti sottogamba o menando il can per l’aia.

Ho il massimo rispetto per te.

Non tanto per i 40 anni di militanza naturalistica, rispettabilissimi, ma vantabili pure da parte di gente che sbaglia tutto, sia al di qua che al di là delle Alpi, ma piuttosto per il fatto che stai vicino alla verità.

E’ questo il fattore discriminante e non i titoli e le referenze validissime che hai, e nemmeno i favolosi 69 che non intendo assolutamente sminuire.

Salterai fuori a dirmi che non ti ho riletto abbastanza.

Sto però tentando di andare al nocciolo della questione.

Faccio come quella ragazza che mi ha chiesto Rispiegami il crudismo e convincimi.

Ti chiedo dunque: Rispiegami il viro-proteinismo e convincimi.

 

Una piccola tregua per carità

 

Se sei d’accordo, ti propongo una piccola tregua, nel senso che è meglio  evidenziare il tanto che ci unisce dalle poche inezie ideologiche che ci dividono, e che sono comuni a tutti gli esseri pensanti.

Anche perché se innestiamo una polemica improduttiva finiamo per annoiare non solo noi stessi ma anche chi ci segue.

Ricordati in ogni caso che i documenti inviatimi da te, li ho fatti circolare per fini costruttivi e non certo polemici, nonostante le mie battute, che a volte possono apparire irriverenti mentre non lo sono nella sostanza.

 

Lasciamo perdere il clistere e puntiamo una buona volta al mangiare davvero crudo e fruttariano, o almeno tendenzialmente crudo e fruttariano, come Dio comanda

 

Sulla tua forma fisica invidiabile, posso solo complimentarmi con te e augurarti di mantenerla ben oltre i cento.

Quanto al clistere di camomilla, ti pregherei di lasciar perdere.

Già l’idea stessa, e la meccanica di tale operazione mi rende esteticamente furibondo, indipendentemente dal liquido prescelto.

Non ho mai sopportato la camomilla nemmeno per bocca, figurati in quel modo.

 

L’intestino umano è stato ideato e costruito a regola d’arte.

E’ piuttosto il cranio che troppo spesso funziona male.

 

Permettimi inoltre di dissentire fortemente dalla tua idea che l’intestino umano sia conformato male ed impedisca l’agevole e normale transito delle feci, tendendo a trattenerle.

Se tu avessi detto impedisca l’agevole e normale transito delle feci sballate, putrefatte e fermentate degli imbecilli umanio che imparano tante scemenze sui banchi di scuola ma arrivati a 20-30-40-50 anni non hanno ancora capito a conoscere l’interno di se stessi, non avrei fatto obiezioni di sorta.

 

 

 

Ogni singola dose di veleno, di droga, di farmaco, di integratore o di vaccino,ma anche di proteina animale, non è altro che  un processo di sottomissione e di sgominazione della vitalità, usava dire il

dr Shelton.

Quando la vitalità soffre, a pagarne le spese è lo stomaco e la peristalsi intestinale.

E, per me, la camomilla è veleno drogante al pari del caffè.

Se c’è una cosa che porto come un fiore all’occhiello è il mio sangue fluido e il livello di colesterolo LDL che sta a 68, contro il livello 80 dei monaci buddhisti Zen della Korea.

 

La corsa e la mostra a chi sta meglio o peggio

 

E’ antipatico fare la corsa o la mostra a chi sta meglio o peggio.

Come minimo finisce che passiamo per dei vanitosi e degli sbruffoni.

Sei tu che mi porti in questa circostanza a parlare di questo, citando gli igienisti-naturali scassati che conosci o che vedi in giro.

Sai benissimo che manca la giusta e vera campionatura, il numero minimo sul quale costruire una statistica minimamente valida, essendo i veri igienisti merce rara, quasi quanto l’Araba Fenice.

Gli stessi parametri medici sono costruiti su basi fasulle

 

Sai benissimo che tutti i parametri medici, basati su tali statistiche, sono regolarmente fuorvianti anche per quello, essendo presi su grandi numeri e grandi campioni di gente il più delle volte media e mediocre, cioè mezzo-degenerata.

Quando mai i valori critici, minimi e massimi di B12 e B9, o quelli di colesterolo, trigliceridi ed omocisteina, sonostati presi calcolando la media su 100 persone prese tra le popolazioni Hunza, oppure anche magari tra i vegani virtuosi che esistono in ogni paese?

Scaffidi mi ricorda spesso che, persino il grande Luigi Costacurta, si beveva 3 tazzine di caffè al giorno, e si fumava diverse sigarette.

La sua opera rimane grande ed è giusto celebrarne la memoria.

Ma queste cose occorre dirle apertamente.

 

Nato in tempesta e vissuto in tempesta

 

Resta il fatto che noi igienisti, giusto o sbagliato che sia, veniamo monitorati in continuazione, sia in vita che post-mortem.

Ne sa qualcosa Herbert Shelton (1895-1985), che qualcuno osa tuttora rimproverare di essere morto a soli 90 anni, scordando che una delle ultime sue frasi  I was born in a storm and for the most part I have lived in a storm all of my life (Nato in una tempesta e vissuto nella tempesta per la maggior parte della mia vita) la dice lunga sulla sua infanzia problematica e sulle peripezie che passò vita natural durante, processi e carcere duro inclusi, per essersi dedicato con grande passione ed altrettanto successo al bene e alla salute del prossimo suo.

 

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma (Asociazione Vegetariana Animalista)

                         – Direzione Tecnica ABIN-Bergamo (Associazione Bergamasca Igiene Naturale)