IL LATTE E LE UOVA DEL PROFESSOR VERONESI

LETTERA   1

 

GIORGIO CALABRESE E UMBERTO VERONESI  SOLIDALI CONTRO IL VEGANISMO

 

Ciao dr Vaccaro, il disinformatore di regime dr Calabrese parla spesso di danni a distanza per carenza di B12 e di ferro, e in particolar modo di danni al sistema nervoso ed ematopoietico.

Ma anche il professor Veronesi non scherza in fatto di terrorismo antivegano!

Riporto una sua dichiarazione alla domanda “I vegani che evitano ogni cibo di origine animale, sono da considerare esagerati?”. La risposta di Umberto Veronesi non si è fatta attendere.

“Filosoficamente i vegani vanno oltre la solidarietà e la non violenza”. “Dal punto di vista della salute, penso che le uova, il latte e i suoi derivati, incluso il miele, siano utili all’organismo”.

“Porto rispetto per la posizione dei vegani, ma non mi sentirei di promuovere il veganismo presso tutta la popolazione, come invece penso sia giusto fare con il vegetarianesimo”.

Cosa ne pensa?

Corrado

RISPOSTA   1

 

DELUSO DALL’INCOERENZA ANIMALISTICA DEL PROFESSOR VERONESI

 

Ciao Corrado, detto velocemente, Calabrese non mi sorprende.

Veronesi invece mi delude. Forse mi attendevo troppo lui, nonostante gli OGM e nonostante il nucleare.

Un buon maestro a metà non è un buon maestro. E’ antipatico giudicare. Ma mi sento in questo caso di sottolineare una sua evidente incoerenza. Come fa a parlare di animalismo, a vantare di essere in armonia con la natura, ad invocare un mondo privo di crudeltà verso gli animali, e ad ammettere nel contempo i latticini, intimamente legati alla carne?

LATTE, SANGUE, UOVA SONO SULLO STESSO PIANO. ALIMENTI CARICHI DI CRUDELTA’.

Il latte, lo sappiamo tutti, fa da battistrada al sangue dei macelli. Viene munto da donne a quattro zampe ingravidate in continuazione, derubate dei loro piccoli e destinate ben presto alla trafila dell’esecuzione sommaria, senza giudice e senza prete per l’estrema unzione, dato che si tratterebbe di creature senz’anima, essendo l’anima di esclusiva pertinenza dei bipedi esecutori.

Le uova fanno da battistrada all’industria avicola, quella che decapita o schiaccia orrendamente i pulcini maschi non appena aprono gli occhi e fanno pio-pio.

LETTERA    2

 

HA SENSO PENSARE A UN PROFESSOR VERONESI AFFETTO DA INCOMPETENZA?

 

Grazie dr Vaccaro!

Però mi viene spontaneo pensare alcune cose. Il professor Veronesi ha 80 anni suonati, non rischia condanne e quindi potrebbe dire liberamente tutto quello che gli passa per la testa. Un po’ come fanno gli ex-ufficiali dell’esercito in pensione, quando parlano di basi segrete, scie chimiche e HAARP.

A questo punto si mette in discussione non l’onestà intellettuale, bensì l’incapacità professionale.

Ovvero, dopo quasi un secolo di studi, il professor Veronesi sarebbe comunque rimasto un incompetente.

Tutto è possibile. L’umanità ne ha passate di cotte e di crude.

NON LE VIENE MAI IL DUBBIO DI ESSERE IN TORTO?

Però adesso non si incavoli se faccio una piccola considerazione.

Non l’ha mai sfiorata il sospetto che anche qualcuna delle sue convinzioni potrebbe rivelarsi inesatta?

Io non sono per i sillogismi ad ogni costo.

Se il dr Vaccaro segue una dieta vegano-crudista e gode di ottima salute, non è detto che chiunque segua quella dieta goda di ottima salute. Stessa cosa per mio zio carnivoro che ha 90 anni e sta in salute. Non significa che tutti i carnivori possano arrivare in salute a 90 anni come lui.

Se è vero che siamo tutti uguali e allo stesso tempo tutti diversi, c’è da chiedersi se esista davvero il modo standard di raggiungere l’equilibrio assoluto.

RESTO DELL’IDEA CHE I SUOI CONSIGLI SIANO VALIDISSIMI

Mi chiedo in base a quali dati in suo possesso Veronesi possa dire che il latte e le uova aiutano la salute.

Lei conosce questi dati, visto che avete avuto qualche confronto?

Li ritiene sballati?

Oppure parte dal presupposto che, se uno ha ragione l’altro deve avere per forza torto?

A scanso equivoci, dal basso della mia ignoranza, rimango dell’idea che i suoi consigli siano validissimi.

NON RIESCO ANCORA A CREDERE AI MIEI OCCHI SUI TANTI MIGLIORAMENTI OTTENUTI

Anche se probabilmente non diventerò mai un vegano crudista, nel mio piccolo, riconosco che, da quando ho modificato la mia alimentazione, ho avuto e sto avendo molti benefici!

Ancora non riesco a credere che il neo sulla spalla e quello sulla fronte siano letteralmente spariti dopo diversi anni.

Ancora non riesco a credere che la mia pressione sanguigna sia tornata normalissima.

Che la trentennale sudorazione blu sia di colpo svanita.

Che i miei capelli non cadano più come prima.

Che la respirazione nasale sia tornata ottima.

Che la mia pelle sia diventata molto più liscia e compatta.

Che lo stress ansioso sia notevolmente diminuito.

UNICO PROBLEMA RIMANE LA FOSFATASI ALCALINA ALTA

Unica magagna le ossa. Ho la netta sensazione che siano diventate più fragili rispetto a qualche mese fa.

Ogni piccolo movimento degli arti, e quindi mani incluse, mi provoca delle leggere fitte o dolorini, che comunque se ne vanno in due o tre giorni. Ieri, per caso, stavo provando a fare degli esercizi fisici e qualche salto. Non l’avessi mai fatto! Ho sentito un notevole dolore in basso, dietro la schiena, in zona renale. Non vorrei dipendesse da una carenza di calcio, dato che, dalle ultime analisi effettuate a dicembre 2010, la fosfatasi alcalina risultava leggermente fuori limite (287 U/L, contro i valori normali 94-266). Prima d’ora non ho mai avuto alterazioni legate alla fosfatasi e, quando provavo a fare esercizi, non avevo particolari problemi. Immagino sia sommerso dalle email. Può rispondermi anche tra una settimana. Attenderò. Un caro saluto.

Corrado

 

RISPOSTA  2

 

OGNUNO BALLA CON SUA ZIA

 

Ciao Corrado, premesso che gli avversari vanno rispettati, non sto a commentare le posizioni di Giorgio Calabrese, che sono poi in linea con i suoi sponsor dell’Agroalimentare Italiano e della Dieta Mediterranea, nonchè col Ministero delle Politiche Agricole, e quindi con la Monsanto, con la McDonald’s, la Cremonini e la Pfizer.

Troverei perlomeno strano che un Radetzky definisse sani ed auspicabili la Carboneria e i moti rivoluzionari dell’Ottocento, o che uno Stalin avesse parole di incoraggiamento verso la libertà di parola, o che un macellaio esponesse fuori del suo truce negozio un manifesto di invito a consumare tanti pomodori e niente bistecche.

Ognuno balla con sua zia, dicono dalle mie parti.

Conosciamo le “zie” di Calabresi, e le abbiamo appena citate.

BANDIERA ITALIANA DEL VEGETARIANISMO

Il caso del professor Umberto Veronesi è più delicato. Parliamo di una bandiera del vegetarianismo. Parliamo di un ex-ministro della salute. Parliamo di un presidente della Lega Europea Anticancro. Parliamo di un ottantacinquenne che fa ancora bella figura e che, nonostante alcune contraddizioni, trasuda saggezza e buon senso,  sorretti poi da modi educati e forbiti.

Lo vediamo anche nella risposta che hai citato.

Un altro avrebbe magari dichiarato che i vegani sono fuori di testa.

Lui ha detto, più pacatamente, che non si sentirebbe di promuovere il veganismo presso tutta la popolazione. Molto equilibrato e molto diplomatico.

SPONDA DI CONTENIMENTO ALL’INVADENZA PROTEICA

Che piaccia o no, Veronesi è una valida ed autorevole sponda di contenimento contro l’invadenza del becero carnivorismo italiano.

Già affermare, in questa Italia tutta speck-trippa-prosciutto, che si può sopravvivere sani e a lungo senza toccare carne, ha una sua grande validità, soprattutto se arriva da un personaggio di tale caratura, e di 85 anni portati egregiamente.

Tutto sommato provo per lui più simpatia che avversione, pur rispettando le opinioni che ognuno ha il diritto di farsi in proposito.

NESSUN PRECONCETTO NEGATIVO

Ogni volta che mi è capitato di parlare del professor Veronesi in senso positivo, mi sono piovute delle critiche. Chi lo accusa di essere uno sperticato interventista nei tumori, e quindi di essere legatissimo a Big Pharma. Chi lo accusa di essere caro e venale nelle sue parcelle (ma la legge della domanda e dell’offerta non l’ha inventata lui).

Chi lo accusa di essere a favore degli OGM. Chi lo accusa infine di essere a favore del nucleare.

Non voglio entrare in queste polemiche.

Il professor Veronesi ha diritto comunque di avere le sue opinioni. Saprà pure difendersi da tali punzecchiate, se lo desidera. Mi limito dunque a commentare la sua risposta sul veganismo, senza pregiudizi personali nei suoi riguardi.

 

CONSIGLIA AGLI ALTRI QUELLO CHE LUI STESSO FA

 

Consiglia alla gente latte, uova come alimenti utili? Probabilmente ne è convinto, in quanto lui stesso li assume. Fa un po’ quello che ho fatto io stesso per troppi anni, trovando nelle uova e nel formaggio dei comodi sostituti proteici alla carne. Trovando in essi la sostanza e il sostentamento, senza fare alcun legame e alcuna connessione con la violenza che c’è dietro tali prodotti.

Probabilmente ne è convinto in termini di salute e di efficienza.

Il fatto di essere arzillo a 85 anni gli è da supporto.

BUON SAPORE NON SIGNIFICA NECESSARIAMENTE SALUTE

In termini di sapore poi, è noto che il formaggio piace. In più sazia e contrasta efficacemente la fame.

Quanto a far bene per la salute, questo è tutto un altro discorso.

Acidificare il sangue e creare osteoporosi non è cosa da niente.

Compromettere l’assimilazione degli altri alimenti non è cosa da niente.

Creare allergie a ripetizione non è cosa da niente.

UN VERONESI VEGANO STAREBBE ANCORA MEGLIO

Ma il caso singolo, pur avendo indubbia rilevanza individuale, non significa niente in termini statistici, dove vige la legge dei grandi numeri. E poi manca sempre la controprova.

Se Veronesi si comportasse da vegano starebbe di sicuro ancora meglio di come sta adesso, e potrebbe puntare ancora più in alto dei cent’anni in termini di span vitale.

Le valutazioni vanno fatte sempre su basi scientifiche, su osservazioni concrete, su campioni nazionali o tribali, su ragionamenti logici, su trasparenti e indipendenti prove di laboratorio.

IL PROFESSOR VERONESI E’ DIVENTATO OBSOLETO, NON PER I SUOI 85 ANNI MA PER LA STATICITA’ DELLE SUE POSIZIONI

Una cosa è certa. Le sue posizioni, che un tempo erano sicuramente avanzate, sono oggi diventate di retroguardia, e questo mi dà sincero dispiacere. Una storica icona del vegetarianismo, che viene corrosa e sgretolata per banale mancanza di aggiornamento, o per qualche interesse di troppo, o per qualunque motivo ci sia sotto, mi provoca delusione e malessere.

La vera lotta non è più tra vegetarianesimo e onnivorismo.

Questa è una contrapposizione di maniera, una contrapposizione obsoleta e superata.

La reale competizione è oggi tra vegetarianismo e veganismo.

LA CARNE E’ SCIENTIFICAMENTE PERDENTE, COME LO SONO GLI ORPELLI A SUO FAVORE

La scienza ha già ampiamente sconfitto la carne, le proteine nobili, la B12, il ferro-eme, gli Omega3 da pesce, e tutte le varie bufalesche amenità inventate a salvataggio delle stalle e dei macelli.

La stessa OMS (Organizzazione Mondiale Sanità) riconosce oggi che 30 grammi di proteine al giorno

(raggiungibili ampiamente con una qualsiasi saziante dieta crudista vegana) sono ottimali per sopravvivere, senza entrare in zona acidificazione.

Il vero nodo filosofico della questione è quello del sangue umano alcalino. Il nostro pH è 7.30-7.50, prova inequivocabile che siamo esseri non onnivori e non vegetariani, ma esseri vegani.

LE PROTEINE ANIMALI SONO DA SEMPRE UNA SVENTURA PER L’UMANITA’

Ogni proteina animale manda il sangue in acidificazione, manda il sistema immunitario in leucocitosi digestiva, e manda il colon in miasma putrefattivo, in disbiosi intestinale.

Servono batteri buoni e aerobi,  simbiotici e saprofiti, derivanti da disgregazione di materia prima vegetale. Coi prodotti animali, inclusi i formaggi e le uova, ci riempiamo di batteri cattivi e anaerobi, che vivono e si propagano a miliardi in assenza di ossigeno, devastando il basso intestino. Parliamo di batteri disbiotici e putrefattivi, che causano le peggiori patologie del corpo umano.

DELUDENTE VEDERE IL PROFESSOR VERONESI SCHIERATO COI PROTEINOMANI

La proteinomania è scientificamente sconfitta, anche se serviranno anni per cancellare l’ipnosi, il terrorismo, l’incredibile condizionamento che intrappola e schiavizza la popolazione mondiale.

Oggi la vera contrapposizione è tra vegetarianismo e veganismo. Vedere un professor Veronesi schierato con la mediocre retroguardia dei proteinomani è un vero peccato, un’occasione persa.

Significa che, nonostante la sua lunga militanza animalistica, nonostante la sua indubbia freschezza mentale ed intellettuale, si è sclerotizzato, suo malgrado, su posizioni di comodo e di convenienza.

Il migliore augurio è che faccia un ulteriore salto di qualità. E’ giovane. Fa ancora in tempo a ravvedersi.

HAI OTTENUTO STRABILIANTI RISULTATI MA IL TARLO PROTEICO E’ SEMPRE LI’

Tu stesso, Corrado, lasciatelo dire, sei la prova vivente di questo condizionamento.

Riconosci i tanti risultati straordinari che hai ottenuto dal veganismo crudista adottato negli ultimi mesi a intermittenza. Riconosci con stupore che ti sono scomparsi i nei sulla fronte e sulla spalla. Riconosci che hai riequilibrato la pressione, che hai risolto una trentennale sudorazione, che hai ringiovanito l’epidermide e che hai rinforzato finalmente i capelli. Ma tiri fuori il limite di qualche dolorino provato alle ossa. Il tutto sulla base di una fosfatasi alcalina fuori-norma (287 U/L contro la gamma normale che non è poi quella che hai segnalato, ma è compresa invece tra 50 e 190 U/L).

L’IMPRINTING DELLA SOSTANZA LATTEA E DELLA MAMMELLA

E covi pure il sospetto che Veronesi possa aver ragione, per cui servirebbero anche a te delle uova e del latte per risolvere un immaginario difetto osseo.

La realtà è che hai bisogno di caldo e di sole come tutti, di frutta viva, di more, lamponi, ciliegie e fragole come tutti, di verdure di campo come tutti, di sesamo e crema di avena come tutti.

Solo che, dentro di te, marchiato a fuoco, sta l’imprinting infantile della proteinomania.

Hai avuto prove a iosa e a ripetizione che i colori della frutta ti hanno beneficiato. Ma non ti basta.

I DISAGI DI TIPO OSSEO

Ora non voglio affatto sottovalutare i tuoi disagi di tipo osseo ed articolare.

Una fosfatasi alcalina eccessiva può dipendere da diversi fattori, come l’assunzione di sulfamidici e di farmaci contenenti testosterone, alfametildopa, metinazolo, come l’intossicazione da vitamina D sintetica, o può rivelare problemi di cirrosi epatico-biliare, alcolismo, artrite deformante, cortisolismo, sindrome di Cushing (ipertensione, rossori al viso, cefalea, sete continua), malattia di Paget (deformazione ossea), trattamenti antinfiammatori, uso di cortisone o prodotti simili ad esso.

Per togliere dubbi e timori, meglio fare in questo caso un’accurata visita medica.

CONTINGENZA STAGIONALE E CRISI ELIMINATIVA

Non so in realtà come ti sia nutrito in dettaglio. Non so se tu abbia rispettato ad esempio le esigenze caloriche del tuo corpo. Ad ogni modo l’andamento del tuo peso dovrebbe dirti se lo hai bistrattato o se lo hai rispettato, se hai perso peso dove e quando non serviva.

In linea generale, non è pensabile che il tuo corpo abbia subito tutti quei miglioramenti a scapito della debolezza ossea. La salute è equilibrio coerente e si rivela su tutti i fronti.

Tendo a pensare semmai che la tua debolezza ossea (se è di questo che si tratta) sia dovuta più alla contingenza stagionale, che ad altri fattori. Non escluderei persino una forma costruttiva di crisi eliminativa, temporaneamente fastidiosa, ma ugualmente preziosa e riequilibrante, tesa a stoppare od esorcizzare qualche insidioso pendente malanno.

DUBBI NE HO IN CONTINUAZIONE, MA STO IN UN SENTIERO RASSICURANTE

Quanto alle tue considerazioni filosofiche sui sillogismi, sono d’accordo con te sulla necessità di non essere dogmatici. Il sospetto che le mie convinzioni non siano esatte ce l’ho eccome. Ogni considerazione che faccio è indirizzata non solo al pubblico ma anche a me medesimo.

So però di essere in linea con un filone storico di pensiero che è molto più rassicurante di tutti gli altri, senza offesa per chi sta su percorsi diversi dal mio. Sapere di essere in pieno accordo con Pitagora, Ippocrate, Marco Aurelio, San Francesco, Dante, Leonardo, Paracelso, Voltaire, Max Pettenkofer, Tilden, Ehret, Kuhne, Shelton, mi consola e mi rasserena non poco.

BASILARMENTE FUNZIONIAMO ALLO STESSO MODO

Non sono invece d’accordo sulla diversità umana. Siamo diversi nei dettagli, nei segni zodiacali, nelle impronte digitali, nei gusti, nella religione, nella sessualità.

Ma, nelle funzioni fondamentali e nelle esigenze basilari del corpo, siamo fatti assolutamente in fotocopia.

Fatte salve disfunzioni e perversioni, abbiamo tutti lo stesso pH, lo stesso tipo di organi, le stesse necessità di digerire rapidamente, di respirare a fondo, di assorbire luce solare, di voler bene a noi stessi e agli altri, di accarezzare e proteggere i deboli, gli anziani, i bambini e gli animali, di rispettare il prossimo, di vivere sereni e in piena salute psicofisica e spirituale.

Valdo Vaccaro  (AVA-Roma e ABIN-Bergamo)