LETTERA
AVVICINIAMOCI ALLA NATURA RIGENERANTE, ALLA PRIMAVERA DEL BOTTICELLI
In un film di qualche anno fa, entrato ormai nell’immaginario popolare, Matrix, il protagonista, raggiungeva l’illuminazione quando riusciva a convertire il significato di una pioggia verde di astrusi simboli matematici che scivolavano su uno schermo nero di computer, in immagini reali.
La primavera è un po’ la stessa cosa per chi voglia avvicinarsi davvero alla Natura, ai suoi riti di rigenerazione e cambiamento.
Tutto un prezioso patrimonio di conoscenze legate a fiori e piante trovano la loro significazione in questo peculiare momento dell’anno, non a caso scelto da artisti del passato come esemplificativo del legame rigenerante della Natura e dell’Uomo.
Tutti ricordiamo la Primavera del Botticelli, circondata da centinaia di fiori di bosco riprodotti uno ad uno con assoluta fedeltà.
DECODIFICHIAMO I SIMBOLI NASCOSTI NELLE SPECIE CHE CI CIRCONDANO
Sta a noi reimparare a decrittare le simbologie, ormai nascoste e dimenticate, nei fiori, nelle piante e negli ortaggi che ci circondano, quando camminiamo in un bosco, in un giardino, o anche solo in un orto.
Queste piante non sono immagini, ma incorporano in loro stesse la realtà simboleggiata e diventano fonti di energie spirituali.
Nei fiori è la bellezza riflessa dell’impermanenza del manifesto.
Nelle erbe officinali e aromatiche c’è la tellurica presenza di Madre Terra.
Nelle piante da frutto l’immagine del cosmo che periodicamente si rigenera.
RISCOPRIAMO IL MAGICO ED ARMONIOSO LEGAME TRA NOI E IL MONDO DEI FIORI, DELLA FRUTTA E DELLE VERDI PIANTICELLE
Riscoprire queste piante significa testimoniare il legame tra noi e il mondo vegetale che gli antichi riassumevano nelle infinite metamorfosi di esseri umani in fiori e piante narrate nei miti.
Riscoprire queste piante significa credere nell’albero benefico, fortificante e guarente.
Significa trarre dalle piante le medicine per il corpo e lo spirito, per l’ascesa al mondo degli archetipi. Significa, come per il Neo di Matrix, raggiungere l’illuminazione.
CI REGALANO IL CIBO, ED ANCHE L’ARIA CHE RESPIRIAMO
Permeati dal rispetto e dal senso di profondo legame e comunanza cosmica con il mondo vegetale, coltiviamo le piante nel nostro vivaio, ricercando le varietà di erbe aromatiche, di piante da frutto e ortaggi dell’antico patrimonio friulano. Perché, si tratti del timo amato dalle fate, della maggiorana simbolo di Bontà, o della mela ruggine d’inverno delle valli della Carnia, è un folle chi si ostina a non riconoscere i legami esistenti tra le creature che popolano lo stesso nostro pianeta, e chi dimentica che le piante riforniscono l’essenziale del nostro nutrimento, a cominciare dal nostro pane quotidiano.
Siamo debitori ad esse anche per l’aria che respiriamo.
Dr Chiara Saccavini
Vivaio-Garden Center L’Orto Fiorito
Via Spilimbergo 273 – 33035 Martignacco (Udine)
info@ortofiorito.it, www.ortofiorito.it
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RISPOSTA
UN INNO ALL’ATTIVITA’ VIVAISTICA
Ciao Chiara, grazie per questo tuo contributo poetico avente per tema le piante e la primavera.
Questo è un inno al vostro magnifico e incredibilmente ricco vivaio, mantenuto non solo con spirito e tenacia di tipo imprenditoriale, ma con tanta vera passione da te, dalla Alida e dal Paolo.
Non si riescono a tenere, a disposizione del pubblico, decine di migliaia di varietà ortofloricole, di cespugli e di alberelli, se non c’è dietro un autentico amore per la Natura, che supera di gran lunga gli indispensabili obiettivi economici insiti in ogni attività umana. Questo è un inno non soltanto all’Orto Fiorito, ma a tutti i vivaisti grandi e piccoli, che danno una preziosa mano alla popolazione che ama reimpostare e ripristinare il proprio terrazzo, il proprio giardino e il proprio orto.
SI PARLA DI VITA E NON DI MORTE, DI GENTILEZZA E NON DI VIOLENZA
Già la parola vivaio dice tutto. Si parla di vita e non di morte. E’ esattamente l’opposto di un macello, tanto per intenderci. Si parla di ottimismo nel futuro e nel domani, nonostante gli scoraggianti avvenimenti che caratterizzano questa nostra avventura terrena, nonostante le tensioni, le radioattività, la minaccia degli OGM, i record di diserbanti e insetticidi che avvelenano la terra d’Italia, le diete sballanti proposte a ripetizione, per dimagrire ed avvelenare nel contempo l’ignara ed ingenua popolazione.
METTERE A DIMORA UNA PIANTA E’ L’OPPOSTO DEL MASSACRARE UNA CREATURA
Chi mette a dimora una pianta, crede nella vita, crede religiosamente nella natura, nella pace e nell’armonia, fa una scommessa positiva sul domani. Chi prende invece una creatura con l’intento pianificato di massacrarla, parte già col piede sbagliato. Chi inserisce disinvoltamente nella propria dieta cibi crudeli ed ammalanti, ipnotizzato dalla farabutta pubblicità dei media e delle televisioni, si rivela pessimo conduttore della sua macchina umana-fruttariana, rovina irrimediabilmente la propria armonia esistenziale ed anche la propria salute. Anche le piante sentono e anche le piante soffrono. Bisognerà dunque trattarle bene, bagnarle, assisterle, darle la giusta quantità di sole, tagliarne le foglie senza compromettere le radici. Al compimento del loro ciclo vitale, saranno come i frutti, destinati al consumo umano senza drammi e senza atroci sofferenze.
DOBBIAMO ANDARE OLTRE IL COMPLOTTISMO ED IL CATASTROFISMO
Siamo circondati da pericoli e minacce di ogni genere.
Se pensiamo ai complotti, alle trame, agli imbrogli, ai trabocchetti, alle farse, alle malattie inventate, alle logge massoniche di tipo satanico, alle mafie, al Bilderberg, alle lobbies, alle scie chimiche, ai terremoti sospetti, agli tsunami sospetti, alle navi cariche di rifiuti tossici e di scorie atomiche affondate pare a decine lungo le nostre coste, non ne saltiamo più fuori, ci abbattiamo e non interriamo più alberi.
Ma se invece facciamo il nostro dovere di uomini, se ci alimentiamo e ci comportiamo come comanda il Dio Cristiano degli Esseni, come ci insegnano Buddha, Pitagora, Ippocrate, Galeno, San Francesco d’Assisi, Samt’Antonio di Padova, Fra’ Gerolamo Savonarola, Leonardo, Galilei, Raffaello, Giordano Bruno, Rousseau, Voltaire, Einstein e il Mahatma Gandhi, nessuno al mondo sarà capace di schiavizzarci, di sottometterci e di eliminarci.
IL CRUDISMO TENDENZIALE E IL FRUTTARIANISMO SONO LA NOSTRA ARMA
La dieta vegana, la frutta viva, le verdure fresche, le patate, sono l’arma più potente che abbiamo per liberarci da ogni condizionamento del regime vessatorio che domina il mondo da dietro le quinte.
Arma pacifica, ma 100 volte più efficace dei cortei, degli scioperi e delle proteste di strada.
E’ solo mangiando sano che ci emanciperemo dalla malattia e dalla schiavitù del farmaco, del vaccino e dell’integratore. E’ questa la nostra vera forza di opposizione alle multinazionali.
Mangiamo frutta in abbondanza e in prevalenza, e manderemo in fallimento i fabbricanti di zucchero, di sale, di aspartame, di cole e di caffè, di droghe. Gli insanguinatori e gli accoltellatori del pianeta, i boia legali che stanno decapitando 7000 creature al secondo, 24 ore su 24, dovranno togliersi i guanti e fare un bagno purificante. Dovranno inginocchiarsi e piangere lacrime amare per i delitti inenarrabili che hanno commesso. Una valle di lacrime insufficiente a lavare i fiumi di sangue innocente versato sulla terra, ormai impregnata di colore rosso e dei nauseanti ed acri miasmi della morte.
SMANTELLERANNO I MACELLI, SPARIRANNO GLI OSPEDALI E LE AZIENDE FARMACEUITICHE SI TRASFORMERANNO IN VIVAI
Tornando all’Orto Fiorito, solo chi ha avuto il piacere di visitare la vostra sede, sa cosa significa essere pronti ogni anno a ripartire a pieno ritmo. Solo chi si diletta a prendere cura delle pianticelle che mantenete vive con estrema attenzione, con amore e competenza, conosce e apprezza tutto il lavoro che c’è dietro a questa vostra ammirevole attività.
Non esiste posto più vitale, rilassante e rigenerante, di un vivaio all’aperto, dove poter scegliere le creature della flora che ci terranno compagnia per la stagione o anche per più anni, come nel caso degli alberelli da frutto, carichi di fichi, di ciliegie, di nespole, di bacche giapponesi, di more e mirtilli, di uve comuni ed esotiche, il tutto in decine e decine di varietà.
Come ha scritto la simpatica dietista bolognese Mirna Visentini, nella tesina “La Dieta Comica”, “smantelleranno i macelli, seppelliranno le pellicce, gli ospedali spariranno (a parte il pronto soccorso, ben si intende) e le aziende farmaceutiche si trasformeranno in vivai”.
Non ci siamo ancora, ma sognare ad occhi aperti non è affatto vietato.
Valdo Vaccaro (AVA-Roma e ABIN-Bergamo)