IL RECUPERO DA MUTILAZIONI IMMUNITARIE

LETTERA

 

Ha forse la rettocolite qualcosa a che fare con le tonsille asportate?

 

Salve dr VV, in una sua tesina ho letto che, se vengono asportate le tonsille, poi ci saranno problemi di catarro e di tossine depositate nei luoghi più angusti del corpo.

Mia moglie a 23 anni ha subito quel tipo di operazione.

Visto che ha anche problemi di rettocolite ulcerosa, mi chiedo se questo possa avere a che fare con le tonsille.

Che fare per ridurre al minimo i danni da immuno-mutilazione?

E, ancor più importante, le chiedo cosa fare per ridurre al minimo i danni derivanti da mutilazioni immunitarie.

Le chiedo infine se la sudorazione indotta, da esercizio fisico e quant’altro, può aiutare ad espellere il carico tossico accumulato con la vita insana ed anche per causa di questi rozzi interventi medici.

Tante grazie.

Davide

RISPOSTA

 

Ci sono sicuramente altri fattori che hanno causato la retto colite ulterosa

 

Fare collegamenti diretti tra asportazione tonsille e retto colite ulcerosa, ed anche verso altre patologie, può non essere cosa del tutto peregrina, ma è sempre un avventurarsi verso ipotesi generali e prive di conferma precisa e probante.

Tutti i fenomeni del corpo umano, che è notoriamente un tutt’uno organizzato e non un assemblaggio di compartimenti stagni, sono collegati ed interdipendenti.

Sicuramente ci sono altri fattori specifici che hanno causato la rettocolite.

Altrimenti tutti gli operati di tonsille presenterebbero quel problema come conseguenza.

Normalizzare i processi digestivi, mangiare cibo vivo, crudo e integrale, questa è la chiave

La colite è uno stato irritativo prolungato del colon, degenerato prima in infiammazione, poi in infiammazione cronica e quindi in ulcerazione.

Normalizzando i processi digestivi, purificando in tal modo il sangue, diamo potere ai meccanismi interni del sistema immunitario, e tutto si risolve.

Nella mia tesina Rettocolite ulcerosa e rivoluzione bircheriana, del 15/6, ho spiegato queste cose.

L’ordine perentorio per tutti, sani e malati, grandi e piccini, è di darsi urgentemente ai cibi crudi, non lavorati, non sintetizzati, non concentrati, non cotti, non polverizzati.

Mangiare cibo vivo, cibo crudo, cibo integrale, questa è la chiave di volta della salute.

Ogni merendina, ogni sale, ogni zucchero, ogni vitamina C sintetica, è un attentato alla salute

Ogni volta che prendiamo qualcosa di diverso, sia esso l’hamburger o il prosciutto, sia essa la merendina, sia esso il formaggio, sia esso il farmaco, sia esso il sale, sia esso lo zucchero, sia esso l’acido ascorbico o vitamina C, staccati dal loro contesto naturale (staccati cioè dall’acqua biologica e dagli altri microelementi bilanciati naturalmente secondo la legge del minimo di Liebig), compiamo un attentato contro la nostra salute.

Le pazzie di certi chimici alla Linus Pauling, attratti dai giochini scemi o dai soldi di Big Pharma

Il nostro corpo non è un arlecchino stile lego, a compartimenti e mattonelle intercambiabili, dove mettiamo dentro dei pezzi in sostituzione di quelli mancanti o di quelli guasti.

Il nostro corpo è una macchina elaboratrice e trasformatrice che lavora rispettando le leggi della natura e della biochimica, e non le pazzie e le imbecillità di certi chimici alla Linus Pauling, attratti dai giochini scemi, o peggio dai soldi di BigPharma.

Le vitamine e gli integratori, ovvero la più grossa mafia di tutti i tempi

Le terapie vitaminiche sono diventate il grande business della vita odierna.

Intese non a separare gli uomini dai propri stati patologici, ma a separare gli uomini dal proprio denaro.

Come scrive il dr Ralph Cinque, nel suo magnifico testo Quit for good  (Stanne alla larga, per il tuo bene) (Monarch Books of Canada), la vendita di vitamine in pillole, in flaconi e nei cibi arricchiti è diventata la più grossa ruberia dell’umanità, la più grossa mafia di tutti i tempi.

Occorre capire quali sono i veri imbecilli

La gente deve capire queste cose. Deve capire che al mondo non possono convivere verità e menzogna.

La gente non può imbottirsi di farmaci e di porcherie sintetiche oggi, e venire domani a piagnucolare perché l’arancia va in bollitura nel suo pancino infiammato.

Se Shelton e Vaccaro danno dell’imbecille a Pauling e ai suoi seguaci, e questi ultimi danno dell’imbecille a noi medesimi, nessuno ci capisce più niente.

Occorre capire dunque chi sono i veri imbecilli. La verità è una sola e non sta mai nel mezzo.

Ray Strand è il più grosso paladino dell’integrazione, ma non nasconde le sue magagne

Sono un estimatore, tanto per intenderci, del dr Ray Strand, il più grosso propinatore di porcherie sintetiche in USA.

Ha chiuso con la frutta e con le ciliegie, che prescriveva coraggiosamente e con scarso successo di pubblico in gioventù, quando proponeva il seven per day (sette pasti di frutta al giorno, in concorrenza col five per day di Cambridge), ed è passato al sintetico, sorretto da frotte di clienti, ma almeno non si nasconde dietro assurde foglie di fico.

Stimo Strand perché non ha la faccia di bronzo

Stimo Strand in quanto ammette che le sue cure vanno seguite regolarmente ed in modo progressivo fino alla fine, perché ogni eventuale interruzione implicherà una forte caduta vitale e un ripresentarsi dei vecchi problemi con l’aggravamento degli interessi. Questo sì che si chiama parlar chiaro

Sappiamo benissimo che il mondo brulica di farabutti, ma ciò che è insopportabile è quello di aver a che fare con farabutti dalla faccia di bronzo.

Non serve una laurea in chimica e nemmeno un chiacchierato Nobel in medicina

Non occorre poi una laurea in chimica o un complesso laboratorio per capire chi ha torto e chi ha ragione. Basta fare un esperimento che costa una manciata di Euro.

Ci compriamo una normale cassetta di schifose arance, o di odiose pesche, o di demente uva, o di schifiltosi fichi, o di ributtanti albicocche, o di insidiose banane, e stiamo a studiarne i loro effetti sul nostro corpo. Poi proviamo l’alternativa, e ci riforniamo delle deliziose pasticche di acido ascorbico, e magari anche di qualche fantastico succo ben vitaminizzato, nella sua rassicurante e colorata confezione. E ci studiamo i loro effetti per una settimana.

Mai togliere al corpo le sue funzioni

Se dai al corpo un cibo cotto e finalizzato, non lo può cuocere lui come ama farlo, da bravo forno disgregatore-demolitore.

Se dai al corpo un un cibo sminuzzato e concentrato, non lo può sminuzzare e concentrare lui, come ama farlo, da bravo apparato trituratore.

Se dai al corpo un sale rinsecchito e depositato anche naturalmente, o un sale marino ma privato della sua organicazione, non lo può utilizzare, per cui diventa veleno dopante.

Se fuori dai limitati casi di emergenza,  gli dai la vitamina C sintetica, dalla formula chimica identica a quella naturale, ma priva della sua conformazione enzimatica elettro-idro-molecolare, non la può utilizzare, per cui diventa pure essa veleno stimolante e dopante.

Mai togliere al corpo e al sistema immunitario le sue funzioni, se vogliamo che esso continui a fare il proprio dovere.

La chirurgia simbolo del fallimento della medicina, salvo rari casi di emergenza

Tornando all’argomento tonsille, l’operazione di asporto non è stato di sicuro un fatto banale da quattro soldi. Togliere tonsille, appendice e ghiandole endocrine, rappresenta sempre un autentico attentato alla salute e ai delicati equilibri del corpo.

Un grande chirurgo americano dichiarò candidamente a un congresso che la chirurgia è, salvo poche eccezioni, il trionfo dell’arte bisteccaia e macellaia, e contemporaneamente il simbolo del fallimento della medicina, l’ammissione ufficiale della propria ignoranza a capire le malattie e a risolverle.

Chiaro che esistono molte eccezioni.

Ci sono dei casi in cui la chirurgia riparatoria  o di pronto soccorso è addirittura fondamentale per la sopravvivenza.

Recriminare sul passato non porta alcun vantaggio

Resta il fatto che, se il sistema immunitario di tua moglie potesse impersonarsi e indossare le scarpe, per una camminata in città, andrebbe a cercarsi quel medico e quell’ambulatorio, e gliene direbbe di cotte e di crude.

Non serve fare troppe recriminazioni. Meglio guardare avanti con un pizzico di filosofia e di serenità, sperando almeno che gli errori del passato servano alla medicina per rendersi più prudente, più rispettosa, più intelligente, meno arrogante, meno presuntuosa, meno invasiva, meno militarizzata, meno macellaia.

Quello che serve è raddoppiare le attenzioni per la meravigliosa macchina corporale, magari un po’ rattoppata, che ci ritroviamo a gestire

Il corpo non va mai contro se stesso, ed è pure autoguarente ed autoequilibrante.

Una sorta di ribilanciamento interno avviene sicuramente, per cui le funzioni delle tonsille perdute vengono spostate su altri tessuti linfoidi.

Il modo migliore per recuperare l’equilibrio e sconfiggere i postumi di ogni mutilazione immunitaria, e di ogni sgangherato imbroglio immuno-vaccinatorio, è quello di raddoppiare le attenzioni e il rispetto per il nostro organismo, vivendo ancor più igienisticamente di chi le tonsille le ha tuttora al loro posto.

La sudorazione indotta, e tutto il resto, rappresenta il nocciolo della filosofia comportamentale igienistica

 

La sudorazione indotta da esercizio fisico, da danza e da sport, basata su accelerazioni cardiache, accaldamenti e docce rinfrescanti, e anche sul recupero ed il riposo, è parte integrante delle nostre strategie salutistiche.

Come lo sono l’esposizione solare, la respirazione profonda e ritmata.

Come lo sono lo stare lontano dai farmaci e dagli integratori.

Come lo è la dieta vegana e tendenzialmente crudista, che rispetta al massimo la legittima esigenza del sistema immunitario di non subire ennesime offese ed ennesime decapitazioni.

 

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo