IL TEMPO DELLE STREGHE
Basta parlare di libertà per finire nel manipolo dei dannati
Ciao Valdo, grazie mille della risposta chiarissima e precisa della tua tesina Rispiegami il crudismo e convincimi.
Ho appena letto della corrispondenza infuocata in cui vieni accusato di cose assurde e orribili, e per una manciata di secondi ho temuto fosse tornato il tempo delle streghe, dove basta parlare in libertà e chiarezza di sessualità per finire nel manipolo degli immondi e dei dannati.
Non capisco come una persona possa essere definita volgare o libertina per il fatto di esprimere le proprie posizioni in modo aperto, o per affermare che la sessualità fa parte della vita e della stessa spiritualità.
Sesso come esaltazione amorosa, attrazione magnetica, rispetto e responsabilità verso gli altri
Non capisco nemmeno come una persona possa permettersi di inserirsi nella tua vita personale ed accusarti di essere un rincorritore di gonnelle solo perché esalti la bellezza femminile e non mascheri con ipocrisia i tuoi pensieri.
A me pare che tu abbia sempre esortato ad essere controllati e a non perdere la tasta, pur vivendo, com’è giusto che sia, la propria sessualità in modo libero ed equilibrato.
L’idea che mi sono fatta della tua ideologia sul sesso è ben precisa.
Sesso come piacevole esaltazione dell’amore, come attrazione magnetica tra gli esseri,
come stupenda esperienza di vita, come parte dell’anima e della salute di un individuo, senza mai dimenticare il senso di rispetto e di responsabilità verso gli altri.
Nessune esortazione a orge e a tradimenti, ma solo un inno alla tolleranza
Non mi risulta affatto che tu abbia esortato le persone a formare orge o a fuggire la monogamia, anche se le tue esperienze di vita in mezzo a genti di diverse religioni ti ha reso possibilista, comprensivo e tollerante verso le forme di convivenza sociale e familiare più dissimili.
A me pare che chi ti segue senza pregiudizi e senza preconcetti in testa può solo derivare apertura mentale e giovialità.
Leggendoti si capisce che sei vivo e felice di esserlo, perché non sei mai piatto o grigio o rigido, ma esplori i temi partendo dal tuo particolare sentire.
Noi giovani non abbiamo nulla a che fare col bigottismo e l’autoritarismo dell’Inquisizione
Ho diciannove anni, e penso di essere una ragazza abbastanza normale, e quindi rappresentativa della mia generazione.
Ti ho letto e sto leggendoti con attenzione, ma non ho pensato nulla di tutte le cose per le quali ti vengono mosse queste accuse.
Come si fa a sostenere che fomenteresti delle orge, quando parli di alimentazione, salute, sessualità, esperienze, e sempre con vitalità e colore, senza fare uso alcuno di termini sconvenienti?
Il mio metro di giudizio apparterrà al 2009, mentre il tuo accusatore sembra davvero provenire dai tempi bigotti dell’inquisizione.
Carenze di equilibrio e di benessere interiore in chi ti accusa
Temo proprio che chi ha scritto quelle righe non goda di un grande equilibrio e benessere interiori, e tenti di mimare una qualche purezza e perfezione allo scopo di nascondere i dubbi, le incertezze e le paure che gli si rimescolano dentro.
Non capisco poi perché elevare su tutti l’ebraismo e denigrare la grande civiltà egizia, peccando di arroganza, cecità ed ipocrisia.
Rinnovo di stima
In ogni caso, ti rinnovo la mia stima e ti ringrazio per tutto quello che stai facendo.
Ho avuto da te mille consigli utilissimi.
So che non ti sei risparmiato per rispondere a tutti al meglio.
Insomma sei grande.
Elisa, da Campobasso.
Hai proprio ragione, c’è la sensazione di essere tornati al tempo delle streghe
Ciao Elisa,
Mi fa enorme piacere sentire la libera e genuina opinione di giovane lettrice che, pur non conoscendomi di persona, si è fatta un’idea della mia filosofia, delle mie convinzioni e del mio spirito, attraverso gli scritti a sua disposizione.
Hai detto giustamente il tempo delle streghe. In effetti, siamo nel tempo delle streghe.
Non perderei troppo tempo a discutere di quell’incidente. Sarebbe fatica sprecata.
Col neo-bigottismo sessuale da una parte e le pesti neo-monatte dall’altra, c’è davvero di che sentirsi
ri-precipitati in pieno Medioevo.
Un mondo preda e ostaggio di religioni fanatiche, liberticide ed illiberali
Purtroppo il mondo è stato preda ed ostaggio per millenni di religioni fanatiche e liberticide.
Religioni che hanno sulla groppa milioni e milioni di vittime finite agli interrogatori sfiancanti, alla flagellazione, all’impalamento, alle torture, al confino ed al rogo.
Tali religioni non hanno ancora pagato il conto, il debito storico verso le creature del mondo.
Se la sono cavata troppo a buon mercato.
Non si sono pentite. Hanno gli stessi libri sacri e gli stressi riti, le stesse convinzioni e le stesse arroganze.
Non c’è stato alcun processo stile Norimberga, nessun colpevole, nessun condannato.
I semi dell’autoritarismo e dell’intolleranza continuano ad esistere
Qualche parola di pentimento spiaccicata qua e là dagli ultimi papi, ma niente altro.
Voltata la pagina dell’inquisizione, sono arrivati il modernismo, il sorriso e la bontà.
Ma, sotto-sotto, rimangono sempre i semi dell’invadenza, dell’autoritarismo, della presunzione e dell’intolleranza.
I soldi e il potere ce li hanno sempre loro.
Le chiese non sono state smantellate, e nemmeno depotenziate. Campanili e campane stanno sempre al loro posto, come testimonianza di un passato oscurantistico da brivido, come depositi di cultura artistica, scultorea e pittorica, ma anche come struttura imperialistica del potere.
Una potenza finanziaria che sa come rastrellare danaro
L’organizzazione, con tutti i concili e i concistori, con le bolle e le encicliche, rimane al suo posto, pronta a riattivarsi e a colpire di nuovo come prima e più di prima.
Un flusso miliardario di danaro continua a pervenirle dallo stato italiano a ritmo annuale, in forza dei Patti Lateranensi.
Le vecchiette timorate di Dio vedono sempre nel prete il ministro di Dio, e continuano a lasciare in eredità i loro averi alla santa madre chiesa.
Il gigante bancario IOR continua a manovrare grosse risorse finanziarie nel mercato internazionale.
La chiesa cattolica rastrella danaro dovunque possibile e, non contenta, ricorre persino alla pubblicità televisiva per ottenere maggiori offerte dai cittadini di questo paese.
Il popolo cristiano va capito e va assolto. C’è poi chi passa da un cappio a uno peggiore.
La gente, il popolo cristiano, va capito.
Nel senso che è sempre stato più vittima che carnefice, più destinataria passiva che autrice dei misfatti che hanno caratterizzato gli ultimi duemila anni di storia.
Ma alla fine, anche lei è rimasta in fondo in fondo sempre la stessa, condizionata, complessata, intimorita, frustrata.
Alcuni si sono liberati del cappio cattolico per infilarsene uno ancora peggiore, più retrogado e bigotto ancora.
In America la situazione non è necessariamente migliore
La liberissima e democratica America non viaggia in acque molto migliori.
Se prendi in mano le pagine gialle del telefono, quando sei in zona New York, Chicago o San Francisco, e vai alla voce culto o religione o chiese, scopri che tale argomento occupa la metà dell’elenco.
Una ridda ed una miriade di associazioni evangeliche dai nomi più fantasiosi, tutte assetate di adepti e di iscritti, tutte affamate di offerte e contributi, tutte specializzate a pescare anime disorientate in cerca dell’ovile, mentre nei vari canali televisivi si alternano in continuazione le performance dei rispettivi predicatori, che fanno a gara, con stile farsesco ed istrionico da artisti e da saltimbanchi, a chi è più bravo ad esorcizzare il male e ad incantare le platee, con la parola Jesus che salta fuori a getto continuo in modo persino disturbante.
Uno schifo ed un voltastomaco indescrivibile, peggiore del suono mortifero e lugubre delle nostre campane.
I Testimoni di Geova col cervello e l’anima saccheggiati dal libro sacro
Anche l’Italia, terra di Francesco d’Assisi e di altri santi rispettabili e laboriosi, è mercato di sbocco dell’ambizione e del mercantilismo teologico americano.Torre di Guardia arriva in ogni luogo grazie agli zelanti e servili testimoni del dio Jahvé o Geova che dire si voglia.
Presi uno per uno bravi, gentili e rispettabili, dediti al loro impegno ed alla loro missione personale.
Ma sempre col cervello e l’anima intrisi, ipnotizzati e rintronati dalla loro bibbia.
Col cervello e l’anima saccheggiati dal verbo dei profeti e dalle parabole evangeliche.
Frequenti visite e scarsa evangelizzazione
E’ da una decina di anni che vengo regolarmente visitato, spesso anche da gentili e belle figliole niente male, anche perché a un paio di chilometri c’è una loro chiesa, e la stradina che porta alla mia abitazione si presta ad una passeggiata di riflessione.
Giovani e meno giovani, le ho sempre ricevute amichevolmente, soffermandomi a parlare sul cancello di casa, ed avvertendole che la mia ideologia è molto distante da quanto esse credono e predicano.
Voi siete contro il peccato sessuale, io invece lo adoro.
Ma, ahimé, non sono riuscito a corromperle.
Voi siete contro il peccato, dicevo loro provocativamente, io amo ed adoro il peccato, soprattutto quello sessuale, pur non essendo e non sentendomi un demonio. Quando verrete a trovarmi con animo e intenzioni di questo tipo, avremo qualcosa da dire in comune, e potrò anche affiliarmi alla vostra setta. Le ho fatte persino divertire, prendendole in contropiede con la mia ostentata franchezza.
Per consolazione della loro chiesa, non sono mai riuscito a corromperle, e nessuna è caduta nella rete del diavolo. Continuano però a venire, e la speranza non è mai troppa.
Tu dici una cosa e loro, anziché risponderti, ti contrappongono una parabola
A parte queste battute scherzose ed a volta esilaranti, ci sono pure stati scambi più approfonditi.
Ma alla fine mi sono sempre trovato a dire e ripetere che la bontà d’animo, la gentilezza, l’onestà di pensiero e di comportamento, non stanno nei libri.
I libri sacri e non sacri vanno letti e rispettati, ho detto loro, ma non idolatrati, e nemmeno presi alla lettera, o peggio imparati a memoria.
Tutta fatica sprecata. Tu dici una cosa e loro continuano a tirarti fuori un capoverso della loro bibbia.
Più robot teologici che persone pensanti.
L’uomo empio ed infedele va annientato, e l’animale senz’anima va sgozzato
A un paio di ragazze ho detto ultimamente che grazie a quei libri, uomini e animali, animali e uomini, sono stati sgozzati e decimati, torturati e brutalizzati, a migliaia ed a milioni, per cui vedo quelle loro pagine intrise di sangue e di sofferenza.
Mi hanno risposto che si trattava di popolazioni empie andate contro il divino.
Hanno aggiunto poi che, nella tradizione ebraica, l’animale è a servizio e disposizione dell’uomo, e che la sola cosa essenziale è la fuoriuscita totale del sangue dal suo corpo, dimodoché le sue carni risultino purificate.
Portatemi piuttosto delle riviste pornografiche
La mia risposta è stata semplice.
Ragazze, non arrabbiatevi.
Vi stimo in ogni caso perché, quello che fate, lo fate gratuitamente e per passione.
Ma vi giuro che, se davvero continuate a pensarla a quel modo, e se questi sono gli insegnamenti che date nei vostri tomi e nei vostri fascicoli, fareste bene a portarmi delle riviste pornografiche al posto di quelle che avete in mano. Vi seguirei e vi rispetterei di più.
Amo la punzecchiata e la piccola provocazione, e vado matto per le barzellette
A parte questi episodi, sappiamo benissimo che sacro e profano si affrontano e si scontrano, si alternano e si incrociano, si intersecano e si fondono.
La vicenda che ha portato alla tesina Pornografia figlia del bigottismo, è solo un esempio ed un episodio.
Un piccolo chiarimento sono però tenuto a farlo.
Non sono particolarmente portato al linguaggio sboccato, come il mio interlocutore voleva far vedere.
Mi autolimito in continuazione. Amo però la punzecchiata e la piccola provocazione.
Vado matto per la barzelletta intelligente.
Le contraddizioni del sistema e la necessità di sdrammatizzare ed esorcizzare le tensioni
L’ironia, la giocosità, la sdrammatizzazione, fanno parte centrale e non periferica del mio modo di pensare, di parlare e di scrivere.
E’ un modo come un altro per esorcizzare certe tensioni interne.
Quanto alle mie opinioni sul sesso, sulla sensualità, sull’erotismo, non mi ritengo affatto un libertino.
Vorrei magari esserlo, ma non posso.
Viviamo in un mondo grigio e disperante, serioso e sessuofobico, bacchettone e proibizionista, dove però convive l’esibizione del seno e delle gambe, delle grazie femminili vedo-non-vedo, e manca nel contempo la possibilità di scaricare costruttivamente la voglia accumulata.
Vogliamo seguire gli arabi e velare le nostre donne?
Non si può alimentare di sensualità e di stimolazioni l’individuo, e poi impedirgli di esplicare le azioni e le reazioni consequenziali.
Non puoi mettere della benzina nel motore, avviare la chiavetta e tappare il tubo di scappamento.
Questo metodo ti garantisce che andrai a provocare un’esplosione interna ed uno sconquasso generale.
Gli arabi hanno fatto la loro scelta. Poligamia matrimoniale a senso unico maschilista, eliminazione di ogni immagine erotica e copertura totale delle loro donne, considerate armenti di proprietà.
Taglio della mano ai ladri di oggetti e taglio del pene ai ladri di orgasmi.
Vogliamo percorrere forse quella strada? Allora facciamolo. Però bisognerà sentire la gente, e vedere cosa ne pensa.
Tutti si sposano e quasi tutti si separano
Rilanciare il matrimonio monogamico?
Il matrimonio non è mai stato più alla moda di oggi. Si sposano tutti. C’è la rincorsa pazza a concretizzare il sogno d’amore con due anelli, la benedizione di un prete, e i mitici due cuori e una capanna.
Risultato, un boom spaventoso di separazioni e divorzi, che è poi soltanto la punta dell’iceberg.
La povera gente, invece, non riesce a concedersi il lusso di separarsi e di divorziare.
E’ spesso costretta a subire per intero le conseguenze dell’errore matrimoniale, non potendosi permettere lo sfizio libertario della rottura di un rapporto obsoleto e magari non più valido.
La prima causa di divorzio è il matrimonio
Il mito dell’amore eterno ed indistruttibile, voluto e benedetto da Dio, ha fatto il suo tempo, soprattutto in una società moderna e di movimento quale la nostra.
La prima causa di divorzio è il matrimonio, anche perché uno dei due componenti si chiama maschio, un essere infedele per costituzione e per natura, ha detto Gene Simmons, scapolo di lusso oltre che artista della canzone, che convive da vent’anni con la madre di Sophie di 17 e Nicholas di 19, suoi amatissimi figli.
La tomba del sesso
Non ha fatto altro che dire le stesse cose sostenute da anni dai più grossi sessuologi, che da molti anni ammoniscono che il matrimonio non è il trionfo-del-sesso, ma bensì è la tomba-del-sesso.
Il sesso è una cosa e il matrimonio un’altra.
Chi si illude di dare contenuto sessuale positivo alla gabbia matrimoniale, di risolvere le sue pulsioni sessuali attraverso il matrimonio, fa un grosso equivoco.
Alla fine, hanno molto più contenuto scientifico e molta più verità i proverbi tipo L’erba del vicino è sempre la più verde, che gli schemi illusori proposti dalle chiese cristiane.
I preti si intendono al massimo di celibato, non certo di matrimonio.
Un buon matrimonio è al massimo un’associazione socio-economica
Distruzione del sacramento matrimonio?
Quello è già distrutto di per sé, come strumento regolatore e risolutore della questione sessuale.
Un buon matrimonio, lo sanno tutti, è al massimo un’associazione economica, di comodo o di sistemazione alla meno-peggio, una soluzione di compromesso tra un uomo e una donna che, quando sono bravi e santi, riescono a stringere i denti ed a rispettarsi o a sopportarsi a vicenda, ovvero a mandare avanti la baracca in nome soprattutto del quieto vivere o della buona educazione dei propri figli.
La famiglia va comunque rispettata, se e quando funziona
Buoni ed ottimi soci, se le cose vanno egregiamente, fratello e sorella se le cose vanno benissimo, ma mai validi amanti, al di là delle scaramucce dei primi anni.
Distruzione della famiglia?
No. La famiglia, se funziona e quando funziona, è giusto difenderla e rispettarla.
A condizione che nessuno ne faccia un mito ed una religione.
La sorelizzazione della moglie
Se mio figlio Francesco che ha vent’anni, mi venisse a dire che è innamorato pazzo di una ragazza, e che vuole assolutamente viverci assieme, gli consiglierei di starci alla larga, e di aspettare che se la sposi qualche altro. A quel punto c’è la possibilità che il suo amore per lei non si spenga più, ma continui in eterno, magari inappagato, come nella canzone La novia di Domenico Modugno.
Se invece se la vuole sposare lui, sappia almeno che quella formula porta ben presto, in modo automatico, salvo qualche miracolo di equilibrismo, alla disintegrazione del mito sesso-matrimonio, oppure nel migliore dei casi, alla sorelizzazione della moglie, a cui vorrà bene come a una sorella ma non più come a una donna che lo stimola sessualmente.
Come dire un’occasione perduta per crearsi una vera amante mentale o reale.
Esistono pure le coppie che funzionano, ed anche le persone fatte l’una per l’altra
Non è una questione di cinismo o di catastrofismo.
Non sto teorizzando l’impossibilità di convivenza stabile tra un uomo e una donna.
Esistono al mondo pure delle persone fatte l’uno per l’altra. Ma sono una minoranza.
Non sto nemmeno negando che il matrimonio possa essere una soluzione valida per fabbricare dei bambini e farli crescere con un certo tipo di educazione.
Esistono coppie che funzionano al meglio.
Altre che non sono nemmeno interessate al sesso, e che hanno raggiunto il massimo traguardo ottenibile dalla convivenza matrimoniale, che si chiama pace dei sensi.
Non pretendo al momento di fare l’insegnante di morale sessuale
Non pretendo nemmeno di insegnare morale matrimoniale e morale sessuale a nessuno.
Non ho nemmeno delle soluzioni alternative ed ottimali a portata di mano.
L’unica cosa che posso fare in questa sede, è di scherzare un po’ sulle disgrazie del matrimonio, e sulle voglie represse ed inattese dell’umanità intera di fronte al problema sessuale.
Il giorno in cui volessi esprimere una vera e propria teoria sessuale matrimoniale ed extra-matrimoniale, cercherei di farlo in modo il più possibile coerente e razionale.
Esiste pure l’opzione dell’ascetismo e della rinuncia, ed anche quella della mortificazione fisica e del digiuno finalizzato all’indebolimento, ma si tratta di soluzioni che non trovo particolarmente costruttive, e nemmeno spirituali, visto che non divido mai lo spirito dalla materia.
Un valido compromesso singaporiano
Ricordo ancora come la moglie di un giovane singaporiano desse ogni sabato al marito una banconota da 50 dollari locali (oggi 25 Euro), per andare specificamente al non lontano postribolo.
Se so che vai due volte con la stessa, ti prometto che te lo decapito, gli diceva tra lo scherzoso e il minaccioso.
Temeva che il suo Godfrey si potesse affezionare a qualcuna delle sue partner occasionali di fine settimana, mettendo a repentaglio il suo dominio sessuale sul marito.
Senza andare a scuola, e senza consultare dei libri, aveva trovato la sua personale soluzione al problema.
L’amico Lim, ricco industriale cinese, ha invece una famiglia a Singapore, coi 2 figli grandi che lavorano in piena armonia con lui, e una seconda famiglia a Saigon con 3 bambini piccoli che lo adorano, e che ho conosciuto personalmente.
Alcuni esempi asiatici
Il mio amico Eddie di Hongkong, pagava per principio ogni donna, mercenaria o no, visto che il saldo pecuniario sanava tutto e chiudeva in modo definitivo la questione.
Le sole tre volte che non ho pagato una donna, mi sono poi trovato in un mare di guai, era la sua giustificazione.
Un altro ancora, Anthony, aveva contemporaneamente tre famiglie, con due figli caduna. Una a Hongkong, una a Shenzhen appena oltre il confine cinese, ed una a Macao. Tutte all’insaputa una dell’altra.
In Asia, tutti i mariti si sentono sposati e fedeli alla propria moglie.
Il loro motto è Sorry, I am married (Mi spiace ma sono sposato), ma poi ci aggiungono un significativo ed esilarante within 100 metres from home (nel raggio dei 100 metri da casa).
Tornando alla diatriba con Mascolo
E’ evidente che Mascolo ha sbagliato.
Non ho incitato nessuno a fare alcunché, e nemmeno ho detto che sono tollerante e comprensivo verso ogni sorta di comportamento.
Ho sempre parlato invece di scelte responsabili che tengano conto della libertà, della volontà e degli interessi della controparte.
Provengo da una famiglia decisamente felice, dove mio padre e mia madre erano indicati come modello.
Una mia autovalutazione
Pur non sentendomi particolarmente portato, negli ultimi 20 anni mi sono preso pure la briga di apprendere cosa significa gestire un impegno familiare, e sto cercando di dare il massimo affinché il gruppo viva al meglio.
Ho alle mie spalle una vita di autocontrollo, di studio, di sport e di lavoro.
Qualche errore l’ho sicuramente commesso, ma sempre in buona fede, e mai con cinismo o cattiveria.
Non mi sono mai dichiarato modello ideale o santo o persona particolarmente casta, posso però dire di
essere addirittura bravo ed eroico nell’evitare discoteche e bordelli.
Mi definirei tranquillamente uno sporcaccione potenziale di medio livello, più carico di voglie e fantasticherie insoddisfatte che di tradimenti reali.
La filosofia buddhista ed il pragmatismo orientale
E’ vero che sono tollerante verso le attitudini sessuali della gente, verso i peccati erotici di cadauno e cadauna, proprio per il fatto che tali peccati esprimono al meglio il carattere e la spiritualità.
Nessun compromesso invece nel rispetto delle regole draconiane che escludono la violenza, l’inganno, la sopraffazione, l’ipocrisia e la mercificazione del sesso.
Mi sorregge nei giudizi la filosofia buddhista e pragmatica dell’Oriente, dove ogni azione deve essere giudicata non solo sulla base dei principi etici (comunque da rispettare), ma soprattutto sulla base dei risultati concreti che essa produce.
Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma (Associazione Vegetariana Animalista)
– Direzione Tecnica ABIN-Bergamo (Associazione Bergamasca Igiene Naturale)