IL TERRORE DELLA CRISI ELIMINATIVA

Richiesta di privacy

 

Buona sera Valdo, è da un po’ che la seguo con ammirazione.

Mi trova d’accordo sulla stragrande maggioranza delle cose che espone.

Sono davvero lieto che esistano persone come lei che dicono ciò che pensano e che elargiscono il loro sapere e la propria esperienza per il bene comune.

Vorrei che questa mia fosse riservata e non divulgata.

 

Tre mesi di alimentazione a regola d’arte

 

Volevo metterla a conoscenza che, dopo aver letto le sue tesine nel periodo prenatalizio, e dopo aver letto poi il suo libro Alimentazione Naturale, ho pensato con mia moglie di poter abbracciare questo tipo di vita e di sistema nutritivo, che per intuizione mi sembrava un po’ la panacea di tutti i mali.

Poco dopo Natale, abbiamo iniziato a fare colazione con 4 arance al mattino, sostituendo il solito cappuccino e croissant, per poi continuare con qualche kiwi, o con mele o pere.

Tutti i giorni ci siamo portati appresso in una bustina dell’uvetta, del mango essicato e della papaia, con qualche mandorla sgusciata.

Il pranzo è diventato leggero, con pane integrale di segale a fette, e solo acqua dopo i pasti, eliminando completamente il vino o la birra.

 

I fastidiosi ed antiestetici foruncoli sul naso

 

Dopo pochi giorni di questa alimentazione, che mi faceva sentire libero e pulito e pieno di energia, ho iniziato ad avere dei foruncoli sul naso, che sono peggiorati estendendo la zona ad una rosacea poco piacevole.

Purtroppo, per il lavoro che faccio, ero abbastanza imbarazzato e, dopo aver resistito per 15 giorni, pensando a risposte di eliminazione, ho iniziato a spalmarmi del Rozex gel, che già conoscevo per episodi passati di minore entità, ma senza ottenere risultati immediati.

Ho continuato ad essere rigido nell’alimentazione, stando sostanzialmente sul crudo.

Carote, finocchi, carciofi, zucchine e verdura cotta, tipo piselli, fagiolini, patate, cavolfiori, e così via.

 

 

Mia moglie è rifiorita, ma nel caso mio il vegano-crudismo pare inadatto

 

Sono passati due mesi.

Mia moglie è rifiorita e si sente molto meglio, e di questo sia lei che io siamo molto soddisfatti.

A livello personale invece, non ci siamo.

Penso, dopo un buon inizio, di essere peggiorato.

Non solo per la rosacea con pustole e macchie rosse sul naso, ma anche per il ritorno di situazioni psicologiche antiche, come il sentirmi costretto a stare chiuso in una situazione che non mi consente di esprimermi.

Credo che mi stia facendo una violenza gratuita, in quanto non avevo tenuto conto della parte psicologica che poteva ribellarsi e non solo liberarsi.

 

Un piatto di pasta al pomodoro e due bei bicchieri di vino rosso euforizzante

 

Insomma, mi creda, mi sono sentito male. Ho rivisto situazioni di chiusura relazionale che non ricordavo più e che mi ricordano un periodo gelido della mia vita da ragazzo, quando a volte mi sentivo soffocare in un mondo senza futuro, senza prospettive, senza vie di fuga.

Spaventato, ho deciso questa sera di trasgredire, mangiando un piatto di pasta al sugo di pomodoro, e bevendoci dietro due bicchieri di vino, nella speranza di ritrovarmi.

Le ho scritto per sapere, data la sua esperienza, il perché di simili reazioni.

E per chiederle se, almeno per ora, sia il caso di evitare le troppe proibizioni.

 

Vent’anni da uomo intossicato e tre mesi da campione vegano

 

Tengo a precisare che da 20 anni non mangio carne di animali di terra, ma ho abbondato invece in pesce, uova e latticini. Insomma, ho iniziato la nuova alimentazione non da vegano, vegetariano o altro ancora, ma da umano intossicato.

Le sarei molto grato se riuscirà a trovare tempo per dedicarmi un po’ di attenzione, esprimendomi la sua opinione. Grazie.

Girolamo

 

Troppo importante il tuo messaggio per non trasmetterlo

 

Ciao Girolamo, perdonami se vengo meno alla richiesta esplicita di non pubblicare.

Rispetto tali richieste solo se l’argomento non è importante o solo se può davvero arrecare danno a chi scrive.

Troppo preziosa ed importante la tua esperienza, troppo ben raccontata anche.

E’ un pezzetto di mosaico culturale di straordinaria importanza.

Difendo la tua privacy non citando cognomi e luoghi. Spero che la cosa non ti indisponga troppo.

Lo faccio per il bene comune, visto che altre persone potrebbero essere nelle stesse condizioni e sperimentare gli stessi inconvenienti che tu hai segnalato.

 

Una valutazione positiva dei risultati raggiunti

 

Al limite potreste persino aver esagerato in virtuosità.

Non ho mai messo sulla lista nera un piatto di spaghetti al pomodoro per chi ne sente il bisogno.

Il sistema vegano-crudista che avete adottato in famiglia ha fatto però bene a entrambi.

Solo che tua moglie non aveva al suo interno tossine eccedenti da eliminare, e se la sarà cavata con qualche fazzoletto di carta in più per un po’ di muco (questo non lo hai citato, ma me lo immagino), mentre nel caso tuo la situazione era diversa, nel senso che la tua dieta alto-proteica (pesce-uova-latte, ecc) è servita per 20 anni a soffocare i sintomi alla pari di qualunque farmaco.

 

Ti sei comportato, né più né meno, come fa la maggioranza degli italiani

 

Tale alimentazione, follemente alto-proteica, è servita a mantenere il cuore su un battito intenso e sovraccelerato, a mantenere una temperatura gastrointestinale superiore a quella periferica, e a indebolire il sistema immunitario con stato continuo di leucocitosi, ribadito ad ogni pranzo e ad ogni cena alto-proteica che consumavi.

Un sistema immunitario di quel tipo, tassato in continuazione da digestioni dispendiose, non aveva mai avuto la forza reattiva per concentrarsi su periodi eliminativi e purificativi, anche perché non hai mai ricorso a digiuni o a riposi nutrizionali, e non gli hai dato modo-tempo-ragione per esprimersi liberamente.

Niente di particolarmente anormale. Hai fatto quello che fa la maggioranza degli italiani.

Quella maggioranza che si alimenta a dieta mediterranea ritoccata da demenziali aggiunte zonistiche.

Quella maggioranza che si ritrova mestamente a frequentare farmacie, ambulatori e reparti ospedalieri.

 

Hai riattivato, una volta tanto, un anchilosato sistema immunitario

 

Trasformatoti dall’oggi al domani da umano intossicato in vegano virtuoso, hai dato finalmente modo di esprimersi e di farsi sentire al tuo saggio e ritrovato medico equilibratore interno, al tuo sistema immunitario.

E lui ha fatto pienamente il suo dovere, spifferandoti tutta la verità. Trovando sul punto debole del naso e del viso i canali escretori collegati alla intossicazione interna che covavi da lunghi anni e che, tenuta all’interno ti potrebbe causare grossi guai negli anni a venire, quando per naturale scelta salutistica, legata all’età e a piccoli problemi di anzianità, rallenterai per forza il tuo ritmo metabolico.

Insomma i famosi nodi che vengono al pettine.

 

Il triste epilogo di troppe carriere sportive

 

Questa cosa succede in modo eclatante e drammatico a tutti gli atleti delle varie discipline sportive.

Finché mangiano e bevono di tutto, finché vivono a ritmi accelerati, integrati e drogati, lo fanno a spese del sistema immunitario, pescando in continuazione più energia di quanta ne mettono dentro, mettendo così una vera e propria museruola di ferro al sistema immunitario, impedendogli di parlare e di reagire.

Poi, quando si danno una fatale calmata, intorno ai 30-40 anni, cade il palco e succede la catastrofe.

 

Ci sono anche gli inossidabili, quelli che non scontano troppi errori del passato

 

Solo gli atleti veri e dai nervi di acciaio, quelli che non si sono mai lasciati trascinare nelle tentazioni del doping, del caffè, del cibo cotto e salato, dello zucchero in ogni dove, della sostanza proteica che accalora il viso ed accelera il metabolismo senza nutrire le cellule, ne saltano fuori intatti e al meglio.

Esempi di questo tipo ne abbiamo.

Penso a Giuseppe Trapattoni e a Marcello Lippi nel mondo del calcio, alla Martina Navratilova nel mondo del tennis, a Jane Fonda, Brigitte Bardot, Sofia Loren e Gina Lollobrigida nel mondo del cinema.

Non conosco le loro diete in dettaglio, ma me le posso immaginare.

 

Ci si dopa con la carne ed il caffè

 

Dici droga e uno pensa subito all’hashish, alle anfetamine e alla cocaina.

Nessuno pensa invece che le droghe più pericolose sono paradossalmente quelle che vengono chiamate cibi concessi, permessi, tollerati, proposti, venduti, raccomandati.

Ci si dopa in tanti modi, con le proteine animali non disgregate dai nostri stomaci ipo-acidi, che diventano veleni putrefattivi all’interno del corpo.

Coi latticini che acidificano il corpo e rubano calcio alle ossa, creando calcificazioni improprie in tutto il sistema.

Coi caffè e le carni che ci caricano di acido urico, mentre non possediamo alcuna contromisura enzimatica (uricasi) per contrastarlo.

 

Ci si dopa col sale e lo zucchero, coi cibi cotti e concentrati, privi della loro acqua biologica

 

Con  lo zucchero in tutte le forme evidenti e nascoste (escluso quello prezioso della frutta fresca o dei centrifugati bevuti all’istante), che scatena tempeste immunitarie e micidiali picchi glicemici.

Coi cibi cotti, carichi di minerali ex-organicati che con la cottura diventano inorganici e dunque cibo-spazzatura, e con le vitamine che spariscono assieme agli enzimi, riducendo la poltiglia alimentare in cibo devitalizzato e ladro di capitale-enzimatico interno.

Col sale da cucina e con tutti gli integratori, che creano ritenzione micidiale di acque vecchie e stagnanti all’interno del corpo, impedendo e rallentando i meccanismi metabolici del corpo.

 

Ci si dopa con sigarette, alcol e caseina

 

Con le sigarette e l’aria viziata degli ambienti chiusi, che toglie al sistema il suo indispensabile apporto vitale di azoto-ossigeno, depauperando organi e sballando il sistema ghiandolare.

Con l’alcol del vino, della birra e delle fermentazioni intestinali (causate dalle carni e non dalla frutta-verdura crude), che mette a soqquadro l’organo fondamentale chiamato fegato, con le sue 500 funzioni biochimiche interne.

Con la caseina dei latticini, che incolla e mortifica la tiroide e il sistema ghiandolare, rendendolo lento e inefficace.

 

Ci si dopa col cinismo e col cuore di pietra, con le nostre autorizzazioni ad uccidere

 

Ci si dopa con la cattiveria e il cinismo, con la firma giornaliera che poniamo sulla condanna a morte di 7000 anime al minuto secondo, 24 ore su 24, che con i mega-macelli della Cremonini e della McDonald’s si moltiplicheranno presto per 2 e per 3.

Anime uguali e identiche alle nostre, anche se rivestite da pelo e da piume, anche se dotate di linguaggi e di stili espressivi diversi, a protezione di un cuore e di un sistema circolatorio uguale al nostro.

Pelo e piume a protezione di un sistema immunitario e di un sistema affettivo, identici ai nostri.

Di un sistema karmatico e spirituale che sfugge soltanto agli scemi e agli imbecilli, alla gente vuota e ai falsi profeti di false religioni, di cui il pianeta purtroppo abbonda.

 

Il più moderno e attuale dei nostri filosofi, fa sentire la sua voce

 

Credere che siamo solo mossi e toccati dagli aspetti visibili delle cose è stupidità manifesta, diceva Giordano Bruno.

Credere che noi uomini siamo depositari di tutto il capitale religioso dell’universo, come insegnano da sempre i preti di tutte le religioni, malati di antropocentrismo acuto ed irreversibile, è stupidità teologica manifesta, avrebbe aggiunto, se lo avessero lasciato vivere, anziché dargli fuoco, come facevano disinvoltamente con tutti, quando avevano la licenza di uccidere e di stradominare, in nome del loro assurdo padreterno.

 

Il sistema crudista-vegano ha funzionato alla perfezione

 

Tornando a te, quanto ti sta succedendo non rappresenta affatto qualcosa che sta andando in modo strampalato e contradditorio.

Non c’è nulla di illogico e di storto.

Non siamo di fronte a una qualche inefficacia del sistema vegano, inadatto forse nei tuoi riguardi, come sembri immaginare e temere.

Il tuo improvviso miglioramento-dieta ha portato semplicemente a galla dei veleni che stavano nascosti in qualche parte adiposa del tuo organismo, nella lipo-viscosità del tuo sangue.

 

Il sistema immunitario che prende in mano la situazione e conduce la crisi eliminativa

 

Si tratta delle famose crisi eliminative che scattano ogniqualvolta un organismo si mette in regola e si rinforza, dando modo al suo sistema immunitario di funzionare al meglio, di prendere in mano l’intera situazione e di dirigere finalmente le operazioni biochimiche interne, facendo per l’appunto auto-pulizia e auto-guarigione, attuando e conducendo a buon fine le crisi disintossicative.

Chi ha riempito la casa e gli armadi di polvere, di sporcizia e di inutili chincaglierie, si ritrova col camion della nettezza urbana fuori della porta, con le pustolette sul naso e con tutti gli imbarazzi di contorno.

 

Sei uscito dalla gabbia dell’intossicazione

 

Mangiando bene e leggero negli ultimi 3 mesi, sei praticamente uscito dalla gabbia dell’intossicazione.

Non sei rimasto tassato come sempre dai soliti pesanti ed insostenibili costi digestivi, e quindi hai dato via libera a un periodo di sfogo liberatorio e di eruzione cutanea.

Solo che, a quel punto, anziché interpretare correttamente quanto stava avvenendo, anziché riconoscere e identificare con fermezza il meccanismo guaritivo, lo hai inteso come un alieno arrivato dal pianeta Marte, o magari da una lontana cometa, e ti sei messo banalmente ad armeggiare con creme e con altre cose simili, demonizzando persino le saggie scelte alimentari che avevi intrapreso.

 

Di quale proibizionismo parli mai?

 

Avresti dovuto invece coadiuvare il prezioso momento purificativo, mettendoti a riposo e bevendo molta acqua leggera, utile a mandar fuori con maggiore rapidità la quota veleni che stava fuoriuscendo sottoforma di pustolette ed arrossamenti.

Parli poi di proibizionismo e di rinunce, che paradossalmente si trasformano in regali poco graditi.

Il veganismo-crudista, se permetti, non ha nulla di proibizionistico.

E’ un inno al divertimento alimentare con i cibi della natura.

E’ una ricerca continua delle cose belle, buone, profumate, innocenti, prive di urla, di sangue e di sofferenza fisica e karmica.

 

 

Siamo per una vita piena e divertente, in tutti i sensi, anche in quello alimentare

 

E’ un vivere divertente e completo, un mangiare privo di acidificazioni e di pasticche, privo di farmaci e di integratori, privo di B12 e di Omega3, privo di ambulatori e di ospedali, privo di incubi notturni e di crisi di coscienza.

E’ una scelta coerente, naturale, che produce sempre e solo salute al 100 percento.

Salute significa anche portar via i rifiuti accumulati.

Salute significa liberarsi della toxemia interna.

Salute significa prendere le cose che la vita ci dà con la giusta filosofia e con un corpo non ottenebrato e un’anima non decapitata dal male fisico-mentale-spirituale.

A volte serve pazienza e sopportazione. Tu, pur dimostrandoti persona costruttiva e ragionante, hai rivelato scarsa pazienza in questa circostanza.

 

Al Paradiso non si accede gratuitamente

 

Come dice il mio amico Carmelo Scaffidi, la salute è il Paradiso in terra.

Ma la gente pretende sempre di andarci in carrozza ed in prima classe.

A volte serve sopportare qualche dolorino, serve affrontare qualche disagio transitorio.

Serve patire le conseguenze di tanti nostri errori precedenti.

Hai consumato a spron battuto pesce, uova, latticini, cappuccini e sostanze zuccherate-salate per 20 anni.

Ovvio che il tuo corpo era saturo di veleni.

Tossine pronte ad aggredirti e a tenderti un agguato improvviso quando meno te l’aspetti, in un futuro che auguro lontanissimo e oltre i cento anni, ma che potrebbe essere, tocchiamo ferro e anche qualcos’altro, in un qualsiasi altro momento della vita.

 

Serve tempra morale e fiducia nelle forze della natura

 

La crisi eliminativa è un po’ il banco di prova della vera fede igienistico-naturale.

Si raggiungono in fase di digiuno o anche in fase di diete virtuose prolungate, che rappresentano una forma diluita e progressiva di digiuno, in quanto c’è minor apporto calorico e si vive in condizioni di leggero auto-cannibalisto lipidico, di calo del peso (e delle acque inquinanti interne), di sconfitta dell’antica e stabile idropisia.

Per tua consolazione, ci cadono a volte gli stessi igienisti.

Le malattie, francamente parlando, spaventano e mettono a soqquadro l’equilibrio psico-fisico dell’uomo. Rendono l’uomo debole ed insicuro, dubbioso e vulnerabile.

Occorre armarsi di tempra morale e di spiccato spirito scientifico per saperle interpretare correttamente, senza lasciarsi prendere da reazioni illogiche e sconsiderate.

 

Ricorri a un periodo di centrifugati fino alla stagione della frutta stagionale

 

Ti do un consiglio pratico finale.

C’è anche la possibilità che la frutta secca, spesso trattata con sostanze conservanti solforate, possa avere qualche parte nelle eruzioni che hai subito.

Dalle cose che hai adottato ultimamente a colazione, sospetto scarsa presenza di acqua biologica strutturata.

Datti dunque a un periodo di centrifugati, con carote e rape di ogni tipo, incluso quelle dolci e rosse, più sedani e cavoli, più mele ed ananas ad addolcire il tutto.

Questo valga fino al tempo delle ciliegie, delle albicocche, delle more e delle fragole di orto

Resistere e sopportare, in attesa della buona stagione

 

Durante l’interminabile periodo invernale, siamo tutti soggetti a carenze di ogni tipo, causate dalla mancanza di sole, dalla mancanza di succo vivo di clorofilla, da mancanza di moto, dalla mancanza di nuotate al mare e camminate in montagna.

Tutti afflitti da cibi cotti, da cibi concentrati e devitalizzati.

Tutti vicini ai limiti di rottura. Tutti ipo-tiroidei, iper-tesi, devitaminizzati e smagnetizzati.

Tutti con le ghiandole endocrine leggermente sballate.

Tutti col sistema neurovegetativo simpaticotonico a forza di caffè, o vagotonico a forza di indebolimenti organici generalizzati, tutti preda di frustrazioni, depressioni e stress stagionali.

Occorre resistere e sopravvivere al meglio in attesa della buona stagione.

 

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo