In corpore vili sono le ultime parole del motto: “Faciamus experimentum in corpore vili”.
Questa battuta allusiva e pungente era attribuita generalmente ai medici che, secondo l’opinione popolare, facevano le loro esperienze in soggetti volgari, in persone di poco valore, oggi, invece, in laboratorio e sugli animali.
Dimenticavo, le sperimentazioni sulle cavie, grazie alla sensibilizzazione delle coscienze, non si effettuano indiscriminatamente e con crudeltà sugli ignari animali. Ci si limita, con oculatezza e rispettando un codice etico a quegli esperimenti che non possono essere condotti e validati in provetta.
Ma oggi, non potendo attingere al serbatoio degli animali, in continua e lenta estinzione, ci si rivolge a “quell’animale dell’uomo” in forte crescita demografica e per giunta consenziente obbligato! Riflettiamoci su.
Teodosio De Bonis
In corpore vili
