LETTERA 1
Vegano da un anno
Egregio dr Vaccaro, mi chiamo Tom, ho 28 anni e le scrivo dalla Sardegna.
Da circa un anno sono vegetariano e sto abbracciando passo dopo passo la dieta vegana.
Ho trovato alcuni suoi video in rete e da due giorni sto seguendo il suo blog.
Mi permetta di farle i complimenti per il lavoro che sta portando avanti.
L’Italia è una bella nazione, ma ancora troppo piena di ignoranza e di cattiveria.
Sono stato vittima del sistema come tanti
Ho aperto gli occhi un anno fa, e oggi riconosco come io stesso sia stato per primo vittima del sistema. Mangiavo carne, ed ero a mia volta divorato da ambizione malata.
Ero un perfetto esempio di ciò che un uomo può fare per autodistruggersi.
Un problema fisico chiamato fascite plantare, vita ritirata e depressione
Da due anni soffro di fascite plantare a cui sono poi correlati altri problemi di carattere muscolare.
Ho una infiammazione persistente alle fasce muscolari mediali di entrambi i piedi (in particolare dell’abduttore dell’alluce).
Questo mi causa dolori molto forti e mi costringe a fare una vita piuttosto sedentaria e ritirata.
Da ciò è derivata una forte depressione, in quanto ho dovuto rinunciare a tante cose che avrei voluto fare.
Mille medici e tanta spazzatura chimica
Sono andato da mille medici che mi hanno rimpinzato di spazzatura chimica e questo, anziché aiutarmi, ha contributo ad intossicarmi di più.
Sembrerà una stupidaggine, ma è un problema che limita tantissimo la vita di relazione.
In compenso sono migliorato interiormente
Non tutti i mali vengono per nuocere, dato che questa grande crisi mi ha aperto le porte ad altri mondi e in primis a quello interiore.
Il fisico stesso diventa specchio di ciò che abbiamo dentro, non solo a livello corporeo, ma ancor più a livello spirituale ed emozionale.
Ho capito che abbracciare la via della dieta vegana e fruttariana ci consente di entrare in linea con noi stessi e di volare alto.
Sostanze e comportamenti utili a disinfiammare i muscoli
Ho letto nel blog che consigliava impacchi con le foglie del cavolo.
Naturalmente, eliminando carne e pesce ho ridotto le infiammazioni.
Il latte l’ho pure eliminato.
Per quanto concerne l’uovo sono stato anch’io vittima del classico luogo comune della vitamina B12.
Volevo chiederle quale tipo di alimento e di condotta alimentare-comportamentale devo seguire per ridurre ulteriormente il problema delle infiammazioni muscolari.
La ringrazio ancora e mi auguro che la presente domanda possa tornare utile a tutti coloro che soffrono di questo problema.
LETTERA 2
Sono entusiasta del suo libro
Ho appena finito di leggere il suo libro Alimentazione Naturale e mi sono letteralmente fiondato al pc perché sento l’esigenza di manifestarle tutto il mio entusiasmo e la mia gioia.
Lungo la mia strada, da due anni a questa parte, ho letto tanto, ho approfondito molte tematiche, dalla riscoperta del sé alla meditazione, dalle manipolazioni religiose e politiche, alla nutrizione.
Ebbene sono approdato fino qui.
Da carvinoro addormentato ad anima desta ed in evoluzione
Da carnivoro addormentato, schiavo di un sistema in cui sono stato collocato fin da piccino, puro ego divoratore e distruttore, ad anima sulla strada dell’evoluzione, in linea col mio cuore, nel rispetto del prossimo e soprattutto del mio strumento per eccellenza, del mio corpo.
Come scritto in precedenza, ero vegetariano da un anno, da quando sono rimasto sotto shock col sito www.laverabestia.org, da quando ho visto il video-documentario Earthlings.
La lezione di una amica guarita da cancro terminale al fegato
Ebbene, ora mi mancava l’ultimo tassello, e avevo già letto di Ehret.
C’è anche il caso di una mia cara amica guarita di tumore terminale al fegato, decidendo coraggiosamente di non farsi squartare da qualche chirurgo, rifiutando qualsiasi trattamento chemioterapico, ed eliminando col digiuno e dieta vegana fruttariana crudista tutto il tumore!
Chiaramente i medici parlano di miracolo divino e inesplicabile.
In realtà ignuno di noi è la manifestazione di un’unica energia che io chiamo Amore.
Siamo noi a fare i miracoli!
Il tassello mancante della dieta
Il tassello si chiama proprio dieta vegana crudista fruttariana.
Ho dato una stroncatura totale da subito.
Il vero problema è notare come a casa mia tutti mangiano cadaveri putrefatti accompagnati da latte e formaggio, per di più tutto cotto e condito con qualsiasi schifezza.
Quindi io sono visto come un alieno, ma non mi interessa.
Voglio lottare per rimuovere le mie infiammazioni attraverso la dieta autentica, accompagnata dalla pratica del Tai Chi Chuan, che mi sta dando tantissimo in termini di energia fisica e spirituale.
Non scordarti della Sardegna
Rinnovo ancora il mio abbraccio virtuale per te (mi permetto di darti del tu perché, anche se sono molto più giovane, ti vedo come un grande amico ormai), con l’augurio un giorno di poterti incontrare personalmente. Un caro saluto dalla Sardegna.
Tomaso
RISPOSTA
Un piccolo digiuno può risultare utile
Ciao Tom, devi per prima cosa disintossicarti dalle porcherie chimiche che ti sono state propinate nel recente passato. Ti consiglio i soliti 3 giorni di digiuno ad acqua superleggera, seguiti da una cura dell’uva, o dei fichi d’India, di altrettanti giorni, sopportando con tenacia gli effetti eliminativi che potranno esplicarsi nel corso del digiuno e del semidigiuno.
Disinfiammare il corpo a catena
Riprenderai ad alimentarti poi con la dieta base vegana-crudista, abbondando in centrifugati di carote-sesamo-ananas o mele, e di bietole-rape-mele-topinambur.
Occorre regolare i processi digestivi, fluidificare e detossificare il sangue, sconfiggere il surriscaldamento intestinale e disinfiammare in quel modo, a catena, le varie parti del corpo.
La strabiliante differenza tra vita attiva e vita sedentaria
L’esercizio fisico è indispensabile per una circolazione efficiente.
La differenza tra vita sedentaria e vita attiva è impressionante.
Significa far circolare il sangue nei muscoli 4-5 volte più rapidamente, facendogli esplicare il suo ruolo nutrizionale e ripulente 4-5 volte anzichè una sola.
Il sangue circola, rimuove le scorie, e gli acidi urici e lattici non si depositano più sui muscoli, come succede nella vita sedentaria.
L’attività fisica fa pompare fuori il materiale esausto
L’esercizio fisico aiuta a bruciare l’eccesso di ceneri (la spazzatura del sistema) e quindi a proteggere il sistema linfatico-immunitario che è poi il vero guardiano del nostro corpo.
Con l’attività fisica intensa il corpo pompa fuori all’esterno del corpo, attraverso il sistema linfatico e la vena cava, tutto il materiale esausto.
L’assoluta necessità del movimento aerobico per il corpo umano
Le ghiandole linfatiche devono funzionare in continuazione per liberarsi delle tossine corporali usate e ottenere nuovo rifornimento di carburante vergine, pescandolo da altre parti del corpo.
L’esercizio fisico è il solo modo di movimentare le acque e i liquidi interni che ristagnano altrimenti nell’organismo.
Il sangue, per muoversi, usufruisce della sua pompa diretta che si chiama cuore.
Ma la linfa e il sistema linfatico non hanno una pompa diretta, capace di stimolarli, all’infuori dell’attività aerobica.
L’attività ginnica è amica del sistema ghiandolare e del sistema linfatico
Molta gente soffre di edemi e di infiammazioni alle estremità, tipo la fascite plantare, proprio perché le ghiandole linfatiche non vengono stimolate a sufficienza e non riescono ad espellere le tossine corporali, inclusi i normali detriti cellulari (chiamati virus) fuori dal corpo.
La corrente sanguigna stimola sì le ghiandole linfatiche, ma solo in una certa misura, che è insufficiente a completare il lavoro.
L’esercizio fisico è dunque imperativo. Il Tai Chi Chuan, ad esempio, ti aiuta certamente.
Movimento significa sconfiggere la letargia e la pigrizia intestinale
L’attività intensa aiuta anche a risolvere i problemi di letargia intestinale e i problemi di impropria o pigra evacuazione.
Camminare, passeggiare, correre, saltellare, pedalare, sono tutti ottimi metodi di esercitarsi.
Pure la mente deve correre ed esercitarsi, pensare e sbuffare, e non soltanto i muscoli.
Le persone che non sono in grado di farlo possono sempre attrezzarsi con una piccola rete, o con una bici da camera, per stimolare non solo il sistema linfatico, ma anche la circolazione nelle gambe e sulla schiena, per correggere la flebite e altri problemi circolatori.
Chi ha limitazioni più gravi ancora deve ugualmente far muovere in tutti i modi gli arti e le braccia, sempre curando nel contempo la respirazione.
Un minimo di gradualità è d’obbligo
L’attività intensa regolarizza anche il metabolismo dei grassi, decongestionando il fegato.
Assorbe pure il nervosismo e l’ansietà, regolando il sistema neurovegetativo e l’ipertensione.
All’inizio ci possono essere dei problemi, ed anche qualche dolore muscolare.
I muscoli dormienti possono aver perso la loro elasticità, non rispondendo prontamente al moto e agli stimoli del moto.
Importante quindi operare con un minimo di gradualità.
Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo