LA COLITE E LE FOTTUTE PROTEINE NOBILI

Carne, pesce e formaggio al centro del mondo

 

Avevo 20 anni quando fui in grado di procurarmi i primi fascicoli sull’igienismo naturale.

Ma per la mia famiglia si trattava di cose assurde ed inaccettabili.

Pensai di migliorare col matrimonio, e non di cadere dalla padella nella brace.

Ma mio marito aveva le idee chiare e precise: carne, pesce e formaggio al centro del mondo.

E non dico tutto il resto.

Parlare di vegetarianismo o di veganismo?

Totalmente vietato.

Tutti a parlare di queste fottute proteine nobili, necessarie, anzi, assolutamente indispensabili!

Dovetti così adattarmi alla situazione per non guastare la pace in famiglia.

 

E’ giunto il momento di pensare a me stessa

 

Ora però mio marito ha 59 anni, e i miei figli sono maggiorenni. Uno ha 22 e l’altro 26 anni.

E’ venuto il tempo per pensare a me stessa.

Ho 51 anni e non mi sento di diventare già un rottame arrugginito.

Un po’ per ignoranza e un po’ per poca volontà di lottare, mi ritrovo con una colite che non riesco a superare e che, ultimamente, mi dà particolare fastidio.

Sento che l’intestino gorgoglia e, se mangio della verdura cruda, i dolori aumentano.

Spero di  non avere qualcosa di incurabile.

 

Il solito problema del gonfiore ventrale

 

Fino alla settimana scorsa, bevevo giornalmente 4 caffè o the, e includevo nella dieta verdure crude e frutta, qualche dolce biologico (ma sempre dolce), biscotti, mandorle, noci.

A colazione bevevo caffè e latte.

Un disastro, vero?

Ora mi sono messa a frutta e verdura.

Sento però che l’intestino deve essere curato. Sto anche andando in menopausa.

Quando mangio, il ventre si gonfia quasi sempre.

 

Statistiche familiari che per qualcuno sarebbero inquietanti

 

Mio figlio è stato curato nel 2006 per il linfoma di Hodgkin.

Mia sorella è morta nel dicembre 2008 per una delle peggiori forme di tumore allo stomaco (credo Krukemberg). Ho un padre morto di melanoma.

Mi dicono in coro di andare a fare tutti gli accertamenti, e che mi tratteranno bene e con spirito amico, ma la cosa non mi attrae troppo.

 

Attendo urgentemente sue istruzioni

 

Cosa devo fare caro dr Valdo? Non mi mandi dal medico. Mi dica piuttosto come posso alimentarmi per guarire la mia super-colite. Tutto il resto credo di averlo capito per bene.

Ho un sacco di rimorsi per mio figlio.

Ma suo padre non vuole ammettere che mangiamo molto male!

Tutti e tre i maschi in famiglia si sono ammalati questo inverno, io no grazie alla frutta.

Dicono che si tratta solo di caso fortunato.

Se devo pagare qualcosa lo farò. Mi può rispondere per favore? Grazie. Luisa

 

Sgombriamo il campo dai fattori ereditario e familiare, altro comodo alibi delle menti deboli della medicina

 

Ciao Luisa, sgombriamo il campo dal fattore ereditario, usato spesso a sproposito dalla medicina per trasformare le malattie da quello che effettivamente sono (errori specifici che partono da noi stessi) in meccanismi fatali ed inevitabili, dove nulla è possibile fare se non ricorrendo a farmaco-prevenzioni, a farmaco-trattamenti, a chirurgie e persino a trapianti. E’ verissimo che in certe famiglie imperano i tumori, in altre il diabete, e in altre ancora l’ipercolesterolemia.

 

E’ una questione di abitudini patologiche e niente altro

 

Ma si tratta sempre e solo di precise abitudini patologiche nei pensieri e nei comportamenti.

Al massimo si può parlare di predisposizione, facilitata da condizioni che prendono il via dalla madre, dall’imprinting infantile, e da tutto il percorso esistenziale degli individui nell’ambito della famiglia e della società cui appartengono.

E’ tutta una questione di carrelli-spesa, di frigorifero e di cantina, e di quello che ci sta dentro.

 

Non esistono malattie incurabili ma solo stupidità incurabili.

Il corpo non va mai contro se stesso, a condizione di interrompere lo scempio dieto-mediterraneo.

 

Un primo consiglio che mi preme darti è di stare tranquilla.

Non esistono malattie incurabili al mondo.

Esistono piuttosto scemenze e stupidità incurabili, abitudini del cacchio a ragionare secondo i criteri cari alle rubriche televisive Gusto e a Prova del Cuoco.

L’ansia e l’angoscia portano a tutte le malattie.

Il buonumore e la fiducia ti mantengono invece in salute, a patto di interrompere il rubinetto delle fottute proteine nobili, di adottare un sistema di vita sana, fatta di respirazione profonda e ritmata, fatta di esercizio fisico, di passeggiate al sole, fatta di rigore auto-terapeutico, e di sottoliatura con pennarello a tre colori che il corpo umano non va mai contro se stesso, a condizione di interrompere ogni comportamento bislacco e di lasciarlo lavorare indisturbato.

E’ fondamentale mettere il corpo e l’intero intestino nella giusta carreggiata

 

Il linfoma di Hodkin, di cui parli, è condizione patologica diffusa.

Più gravi ancora appaiono i linfomi non-Hodkin, ma qui entriamo in materia medico-specialistica che a noi igienisti interessa relativamente, in quanto non andiamo a mettere il naso nei dettagli, che sono tutti di competenza del sistema immunitario, ma badiamo piuttosto ai principi generali.

E’ prioritario per noi mettere il corpo, ed in particolare l’intestino ed il colon, nella giusta carreggiata.

 

Serve chiarezza all’interno della famiglia

 

Tu Luisa hai capito perfettamente la situazione, e sei la sola in famiglia ad avere adesso questa forma di illuminazione e di saggezza.

Hai dunque l’obbligo morale e materiale di dare una vigorosa strigliata ai componenti riottosi e sordi.

Se non vieni seguita, hai il diritto di fare quello che non hai mai fatto prima, ossia di andare fermamente per la tua strada. Nelle forme e nei modi che deciderai.

Non ci si può suicidare in nome della pace domestica.

Molto meglio chiarire e trovare delle soluzioni, delle nuove regole di convivenza per il bene comune.

 

Un linfogranuloma niente affatto maligno

 

Nel caso tuo si parla di colite. Thomas Hodkin (1798-1866) è il medico inglese che descrisse per primo il morbo di Hodkin, oggi conosciuto come linfogranuloma maligno, considerato un tempo mortale e terribile mentre non lo era affatto.

Linfogranuloma al contrario benigno, costruito pazientemente dal sistema immunitario in reazione protettiva ed estrema alle bestemmie prolungate dei suoi incompetenti piloti-alimentatori.

I sintomi della malattia sono febbre, sudorazione e calo ponderale.

La sindrome si esprime pure con interessamento linfo-nodale, e con presenze accompagnatorie e non patologiche (se non per la pseudo-scienza monatta) di virus (Epstein-Barr) e di batteri (helicobacter).

 

Colite, infiammazione del colon ed avvelenamento che si irradia a tutto l’organismo

 

Colite sta per infiammazione del colon, ovvero per stato diarroico mal curato, per diarree irrisolte che si trasformano in stati patologici chiamati enterite cronica, colite cronica, enterocolite cronica.

Alla fine, l’avvelenamento si irradia a tutto l’organismo, cointeressando il fegato, i reni e il sistema ghiandolare.

 

Farmaci, vaccini e interferenze mediche, rappresentano una complicazione ed una aggravante

 

Spesso c’è lo zampino di farmaci e vaccini.

I trattamenti farmacologici di tifo e di altre affezioni gastrointestinali, essendo di tipo sintomatico (curando-eliminando cioè i sintomi e lasciando le cause-malattia inalterate al loro posto), lasciano strascichi di stati cronici che implicano preziosi richiami batterici e inevitabili-anticipate morie cellulari,  con intasamento di detriti cellulari chiamati virus.

Stati cronici congestivi ed infiammatori dell’intestino e del colon che qualsiasi semplice visita iridologica è in grado di rivelare.

Queste affezioni si manifestano spesso con diarrea alternata a stitichezza, il tutto senza manifestazioni febbrili esterne ma sempre con surriscaldamento intestinale, con fermentazioni malsane accompagnate da gas, che degenerano in coliche.

L’unico trattamento possibile è la disinfiammazione dell’apparato gastrointestinale

 

Di per sé, la diarrea è una forma di difesa organico-immunitaria attraverso la quale l’organismo elimina le sostanze corrotte dalla febbre enterica.

L’unico trattamento possibile è la disinfiammazione del tubo gastrointestinale, tramite un digiuno preventivo di 2-3 giorni, durante i quali si può solo bere acqua leggera senza limiti, a piccoli sorsi.

Qualche cataplasma di fango applicato sul ventre può essere coadiuvante e d’aiuto, secondo le tecniche di Manuel Lezaeta (derivanti dalla idro-terapia e dalla fango-terapia tedesca).

La dieta da adottare stabilmente alla dismissione del digiuno è quella a base di frutta di stagione e di verdure crude di stagione.

 

Le più valide referenze terapeutiche

 

Non solo il tedesco Arnold Ehret e il cileno Manuel Lezaeta, ma anche Herbert Shelton con tutti i 2000 e oltre medici storici della ANHS (American Natural Hygiene School) raccomandano questa soluzione.

In particolare, il più grande medico-nutrizionista di tutti i tempi, lo svizzero Max Bircher-Benner, nominato medico curante degli Zar di Russia, ha sempre guarito gastriti e coliti con la frutta e la verdura crude, usando l’importante accorgimento di una purificazione propedeutica iniziale.

Una lettrice esperta nel settore colon, che sta beneficiando enormemente della mia impostazione dietologico-comportamentale è la Dominique André da Frosinone (domi_andre@hotmail.it), che puoi consultare. Carmelo Scaffidi, Gran Maestro Igienista siculo-bergamasco, ha aiutato a guarire centinaia di persone in ogni parte della penisola.

 

La salute è innanzitutto un fatto culturale

 

Una linea dietetica completa che puoi adottare è quella che ho proposto il 21 Marzo, dal titolo

Cerco nuovo stile di vita contro cistite e gonfiori, che puoi scaricare gratuitamente dal www.valdovaccaro.blogspot.com.

Questo discorso va benissimo sia per te che per i tuoi famigliari, se e quando si decidono di mettere la testa a posto.

Perché è di quello e di niente altro che si tratta.

Come ho scritto nella mia tesina del 28 Febbraio, La digestione comincia nella testa, cioè nell’anima.

 

Valdo Vaccarto – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo