LA CONTROVERSIA INFINITA SULL’ACQUA

LETTERA

 

Le qualità e il pH delle acque minerali

 

Egregio dr Vaccaro, la ringrazio per quanto sto leggendo nel suo libro acquistato nella splendida giornata Saras di Milano del 14 marzo scorso, ed anche per le interessanti tesine che mi sta mandando.

Le volevo chiedere qualcosa sugli studi del cinese Sang Whang e della ricercatrice Lynda Frassetto.

Sostengono che il dato primario da considerare per la buona qualità di un’acqua minerale sia il suo pH, che deve essere il più possibile basico.

Per contro, vengono usualmente considerate migliori le acque a basso residuo fisso, che di solito sono acide.

Cosa ne pensa lei al riguardo?

Pensa sia valido aggiungere all’acqua degli additivi, come ad esempio gocce basiche per alzare il pH?

Grazie infinite per tutto il suo operato. Buon tutto. Infinita pace, gioia e amore.

Mario Marchetto da Torino

 

RISPOSTA

 

Gli effetti delle acque minerali, se prese sistematicamente come cure e come alimentazione, sono davvero micidiali

 

Pensa forse la gente che il collasso cardiaco sia o no una cosa seria?

E la trobosi alle coronarie?

E l’aterosclerosi, quella sostanza gommosa che rallenta la circolazione del sangue fino a bloccarla, è si o no una cosa seria?

E quei minerali che ossificano il corpo umano in tutte le direzioni fuorché quella giusta, caricandolo di calcoli e di depositi, di calcare e di calcificazioni, di gesso e di artrosi, sono sì o no un grosso problema?

Questi sono i punti essenziali che dovrebbero essere affrontati ogni volta che si parla di acque cosiddette potabili e soprattutto di acque minerali imbottigliate.

Problemi che insorgono nell’uomo grazie anche alle acque minerali dure e inorganiche, o anche alle acque cotte e miste ai cibi cotti, con minerali originariamente ottimi ma trasformati dalla cottura in materiale inorganico inservibile e quindi in veleno da espellere al più prestro dall’organismo.

 

Forma colloidale e forma cristallina.

Il transito tra i villi dell’intestino tenue e la zona epatica.

 

Abbiamo 7-8 metri di intestino tenue e, tutto quanto mettiamo nel corpo deve passare da queste parti,

superando l’opera succhiante dei microscopici villi disposti su una superficie di 20 mq.

Qualunque cosa che il liquido ingerito porta con sé in forma colloidale va a finire nel fegato.

Per forma colloidale si intende qualsiasi sostanza in stato di finezza contenente da 50 a 125 milioni di particelle per inch cubico (1 inch cubico =16,387 cm cubi), e dunque in contrasto con la forma cristallina (o macromolecolare per cui non fluttua nel liquido ma precipita sul fondo).

E così entrano nel fegato molti minerali tipo il calcio e il magnesio.

Ma la sola cosa che il sangue e la linfa prendono e portano alle cellule è H20, ossia idrogeno ed ossigeno.

Il fegato, da parte sua, non ha capacità selettiva e discriminante per poter stabilire se una sostanza, penetrata in vena-porta e giunta a lui, è viva o inattiva, utile o dannosa.

 

La differenza tra minerali organicati e minerali inorganici del suolo

 

C’è una enorme differenza in termini di vitalità biomagnetica tra i minerali assimilati positivamente nel nostro organismo e quelli del suolo.

I minerali del suolo non possono in alcun modo essere usati dalle nostre cellule, ma vanno solo a interferire e danneggiare il loro lavoro.

Sono minerali dalla struttura cellulare cristallina e grossa, che in un bicchiere d’acqua precipiterebbero sul fondo, e non dalla struttura colloidale (di forma più sminuzzata da madre natura).

 

L’enorme balla per cui l’acqua distillata ruberebbe minerali buoni al corpo

 

L’idea balorda e superficiale, presa al volo dalle fabbriche di acque minerali pesanti, che l’acqua distillata ruba minerali e demineralizza le ossa del corpo umano è una balla tanto diffusa che colossale, smentita mille volte da esperimenti fatti e ripetuti, oltre che dalle statistiche relative agli effetti delle varie acque sulle popolazioni.

E’ una balla che presuppone molta ignoranza di fondo su come funziona il corpo umano.

Ignoranza che non risparmia certi luminari, abituati a non andare alla radice dei problemi, ma ad assecondare le posizioni di comodo e quelle che convengono a certe industrie protette dai partiti e dai sindacati.

 

Solo i meccanismi immunitari sono in grado di rilasciare osseina dalle ossa.

Chi sostiene queste fesserie non conosce come funziona il corpo umano.

 

L’acqua distillata, essendo pura al 100%, ha un pH preciso di assoluta neutralità, stando al livello 7.00 sulla scala acido alcalina che va dallo 0  (punto di massima acidità) al 14 (punto di massima alcalinità).

E’ proprio la sua purezza e la sua qualità solvente che le permette di rimuovere dal corpo dei minerali.

Ma non certo i minerali organicati che stanno nelle ossa, i quali vanno fuori solo per ordine preciso dell’ipotalamo in fase di tamponamento antiacido, ogniqualvolta l’uomo consuma carni, latticini, proteine animali, caffeine e altri cibi acidificanti.

L’acqua distillata estrae dall’organismo soltanto i minerali sbagliati depositati nei punti sbagliati,

quei minerali che associati al colesterolo formano delle placche arteriose durissime persino al colpo del martello, e quei minerali che formano i calcoli, e quelli che stanno a calcificare i nostri giunti dolenti e artrosizzati.

La natura ha il suo iter e non segue le idee e i desideri degli scienziati da strapazzo

 

La natura non segue i desideri e i dogmi obsoleti degli scienziati approssimativi e da strapazzo che abbondano e prevalgono da sempre in termini numerici negli atenei e fuori di essi, normalmente carichi di titoli svalutati e di presunzioni insopportabili, pochissimo disposti ad ascoltare umilmente le ragioni della controparte, e meno ancora disposti a misurarsi sul piano del ragionamento scientifico.

La prova del 9? Esiste.

Basta fare una semplice analisi delle urine al termine di un digiuno ad acqua distillata, e verificare con sorpresa i minerali rilasciati nelle urine, la tipologia dei medesimi, che è sempre in forma cristallina e mai in forma colloidale.

 

Il calcare delle acque non risparmia niente e nessuno

 

Analisi che confermano quanto i corpi delle persone siano caratterizzati da incrostazioni e da depositi calcarei, simili in tutto e per tutto a quei depositi che intasano i tubi della lavatrice.

Di cosa è mai composto il calcare, se non da minerali inorganici, in forma cristallina?

Questi esperimenti da noi non si fanno, visto che il digiuno è un tabù ed un nemico giurato della medicina.

Ma negli USA i digiuni sono all’ordine del giorno.

Le controversie sull’acqua sono esistite anche da quelle parti, ma alla fine sono state superate decine di anni orsono, con buona pace dei nemici dell’acqua distillata che hanno dovuto issare bandiera bianca.

 

Italia repubblica delle banane, ipnotizzata dalla McDonald’s e dalla Coca-Cola

 

L’Italia che scalpita contro l’acqua distillata sta facendo semplicemente una polemica di retroguardia, sta facendo la figura della nazione-pirla e della repubblica delle banane.

O meglio sta confermando che il paese è nelle salde grinfie della mafia delle acque minerali, che hanno impedito per anni l’entrata sul mercato italiano dell’acqua distillata.

E sta pure confermando che il paese è nelle grinfie degli imbottigliatori di acque gasate e dolcificate.

La Coca-Cola avrebbe, come suo solito, tutto da perdere dalla verità.

Non a caso è uscita in Asia da alcuni anni con la sua acqua minerale Bonaqua, all’italiana ma senza

la cq. Non accontentandosi della sua comune pesantezza originaria, il gigante americano l’ha arricchita di ulteriori minerali, una specie di cura intensiva a favore dell’osteoporosi e delle calcificazioni improprie nei malcapitati consumatori orientali.

 

L’enorme differenza tra mineralizzazione virtuosa e mineralizzazione patologica

 

Non esistono minerali assimilabili, o in parte assimilabili nelle acque minerali, ma soltanto minerali che in parte (per fortuna solo in parte) entrano nel sistema e vanno a danneggiarlo ed ostruirlo orribilmente, che è una cosa ben diversa dal mineralizzare virtuosamente l’organismo.

Se non si arriva a saper distinguere tra mineralizzazione virtuosa e mineralizzazione patologica, è meglio che stiamo  a casa a giocare a poker o a guardare Grande Fratello, lasciando gli argomenti scientifici a chi è veramente interessato ad andare oltre il proprio naso, oltre le apparenze e oltre le posizioni dogmatiche e consolidate che convengono a certe industrie imbottigliatrici, e a certi gruppi farmaceutici impegnati a diffondere il nuovo verbo scricchiolante degli integratori.

 

 

 

Gli unici minerali che il corpo umano può utilizzare

 

Gli unici minerali che il corpo può assorbire in modo costruttivo, metabolizzandoli nelle proprie ossa e non scaricandoli sui calcoli, sul colesterolo e sugli altri punti dolenti di emergenza, sono i minerali bilanciati, magnetizzati, strutturati e comunque sminuzzati colloidalmente dalla fotosintesi clorofilliana, i quali si trovano in esclusiva nei vegetali rigorosamente crudi, nella frutta, nelle noci, nei tuberi e nei semi.

I minerali utili sono cioè quelli delle acque organiche della vegetazione, che sono il risultato di un paziente processo di distillazione naturale, dove la natura prende l’umidità e il magnetismo dell’atmosfera, la mescola con l’acqua del suolo, la riempie di enzimi e la bilancia con le altre componenti, offrendoci un prodotto finale unico, ineguagliabile ed industrialmente irriproducibile che si chiama succo zuccherino, clorofilla, acqua biologica strutturata.

Le brutte copie esistono, ma non hanno nulla a che fare col prodotto naturale.

 

La vitamina naturale tappa la falla vitaminica e il minerale organicato-naturale tappa la falla minerale, mentre vitamine sintetiche e integratori  non tappano un bel niente

 

I minerali delle acque sono inattivi, inorganici, morti.

Non contengono gli enzimi che sono l’essenza della vita.

Hanno sì la stessa formula chimica, ma sono cadaverizzati.

Si ripete la stessa storia delle vitamine sintetiche. Stessa formula di quelle naturali, eppure diversissime in termini di biodisponibilità e di azione, dove la vitamina naturale tappa la falla vitaminica, mentre quella sintetica lascia la falla aperta e mette soltanto sotto sollecitazione e stress il sistema, stimolando il cuore come fa un qualsiasi caffè, illudendo il soggetto di aver risolto le sue carenze.

Le cellule corporali umane sono avide di minerali organicati e niente altro che di quelli.

 

Da ragazzi agili e scattanti in adulti fragili, ingessati ed ossificati

 

Se uno beve un litro d’acqua minerale al giorno, significa che in 70 anni mette dentro 4500 galloni (ovvero 20 mila litri) di acqua. Questo significa 150 kg di minerali calcio-magnesio-sodio-fosforo-ferro ed altri. Un quintale e mezzo di minerale, e nemmeno un grammo assorbito nelle nostre ossa.

Non tutti per fortuna restano dentro di noi nei punti precari e sbagliati, visto che i reni, con grande fatica sono riusciti a filtrar fuori molta di tale porcheria.

Ma una quota orrenda di materiale inorganico è riuscita a renderci ingessati, fragili e ossificati al pari di una stalattite.

La vecchiaia precoce, la perdita di quell’agilità che ci rendeva saltellanti come palle di gomma nella nostra infanzia, stanno a confermare questa evoluzione in negativo, questo accumularsi di materiale calcareo nei nostri anfratti e nelle nostre povere giunture.

 

I capillari messi spesso fuori uso dal materiale calcareo

 

I capillari del nostro corpo formano una rete che piazzata a terra occuperebbe oltre 5000 metriquadri, o che formerebbe un singolo tubicino lungo 100 km.

Quanta parte di queste meravigliose micro-condutture sono state rovinate e compromesse dal calcare inorganico delle acque?

La risposta la possiamo dare tutti noi, chi più chi meno.

Più lenti e pesanti i nostri movimenti, più drammatica la nostra perdita di agilità, l’incapacità di saltare, correre e scattare come in passato, e più porcheria inorganica  si è incuneata nel nostro sistema.

La miglior contromisura alle calcificazioni rimane il succo fresco di arancia e di altri agrumi

 

Cinquant’anni di abusi minerali?

Ci vorrebbero cinquant’anni di succhi d’arancia abbondanti e sistematici, il mezzo più efficace per mandar fuori dalle arterie l’orribile cemento che le occlude, e che gli specialisti delle sale di anatomia conoscono a menadito, non riuscendo a spaccarlo nemmeno col martello.

 

Il processo di ossificazione e calcificazione parte dai tempi dell’infanzia

 

Il minerale duro delle acque porta al corpo umano solo ossificazione, decrepitezza e morte prematura.

Si tratta principalmente di fosfato di calcio (materiale simile a quello delle nostre ossa), carbonato di calcio (comune gesso) e solfato di calcio, più quote congrue di magnesio, potassio e sodio.

Il processo di invecchiamento comincia da bambini, con il latte bovino e con i cibi cotti, più le acque e le bevande varie nelle quali tutti si imbattono.

E’ un processo che continua ininterrotto trasformando progressivamente il corpo da una condizione di elasticità, flessibilità, spugnosità ideali, in condizioni di rigidità e di precaria immobilità articolare, a volte in condizioni di cretinismo (vedi acque dure dei Pirenei), dove il calcare va a intasare i capillari del reparto cerebrale.

 

I giovani fanno ancora in tempo ad evitare la trappola dell’ossificazione

 

Soprattutto per i bambini, i ragazzi e i giovani, che hanno la vita intera di fronte a sé, è imperativo informarsi e studiare, è imperativo capire dove sta la verità.

Loro non sono ancora in condizioni compromesse e disperate come la gente anziana, che non è stata risparmiata da questa trafila ossificante di acque pubblicizzate come salvatrici e cariche invece di grosse insidie minerali.

 

Frutta, frutta e frutta, senza se e senza ma

 

Frutta, frutta e frutta. Verdure, verdure e verdure, ma sempre crude o al massimo scottate leggermente al vapore. E nessuno tiri fuori i se e i ma. Chi può stia sul biologico, sapendo però che molto meglio il non-biologico che il non-frutta e il non-verdura.

Questa la risposta logica all’offensiva dilagante dei nemici della salute, che si nascondono sotto le più diverse spoglie, anche quelle suadenti e autorevoli di cattedratici e di professori, di nutrizionisti e dietologhi, di medici e terapisti.

 

Minimizzare il consumo di acqua e minimizzare il problema dell’acqua

 

In assenza di frutta, e in momenti di emergenza e di gran sete, va benissimo ogni sorta di acqua potabile, da sorgente, da bottiglia o da rubinetto.

L’acqua rimane sempre il male minore, rispetto alle altre sostanze liquide proposte dall’industria.

Quanto alle mille proposte di ionizzatori e di altri sistemi per migliorare le acque, si tratta sempre e solo di iniziative commerciali e non certo di soluzioni reali al problema.

Occorre comunque minimizzare il consumo di acqua, non trovare altri metodi per incrementarlo.

L’acqua distillata è solo quella della pioggia, della neve o della grandine.

Precipitazioni sporche e acide? Balle. Basta raccogliere l’acqua a temporali inoltrati e filtrare.

In ogni caso il livello qualitativo delle acque, di tutte le acque, subisce un avvelenamento costante e generalizzato che colpisce ugualmente tutte le fonti idriche.

Mezzo bicchiere al giorno di acqua, quota giusta per chi mangia vegano, può arrivare indifferentemente dalla sorgente, dal rubinetto o da qualsiasi bottiglia

 

Poco male, non siamo per niente fatti per bere acqua, e mezzo bicchiere al giorno d’acqua, che è la quota giusta da bere per chi si alimenta in modo intelligente, può provenire sia dal rubinetto, che da una sorgente, che da una bottiglia.

L’acqua migliore rimane comunque l’acqua distillata, seguita dalle acque più leggere di alta montagna, quelle con minor contenuto di minerali.

 

Acque sempre velenose, come dimostrano gli esperimenti di Paul Kouchakoff (o Kautchakoff) sulla leucocitosi

 

Le acque minerali e potabili, prese fuori dai momenti di emergenza, prescelte cioè come cibo giornaliero e sistematico, sono veleni per il corpo umano.

Nessuno al mondo più del Movimento ANHS (American Natural Hygiene Society), ha compiuto studi accurati ed approfonditi durati 100 anni sull’argomento acqua.

Le acque minerali causano tutte un processo di leucocitosi già mezz’ora dopo la loro assunzione, e continuano a provocare reazione leucocitica fino a 3 ore dopo la loro ingestione, cosa che non succede affatto con l’acqua distillata e con l’acqua biologica della frutta.

 

Quali sono le obiezioni degli incompetenti?

 

•1)      L’acqua potabile delle sorgenti e dei fiumi è una necessità del corpo, perché al corpo servono 

i minerali ivi contenuti (NB già dimostrato che all’uomo serve solo H20 purissima con pH neutro

      7.00, tipico dell’acqua distillata).

2)  Le acque leggere e distillate causano attacchi cardiaci (NB E’ vero esattamente l’opposto)

3)  Le acque pure rubano minerali al corpo (NB tirano fuori dal corpo sempre e solo i depositi minerali

     abusivi e non certo i minerali già assimilati e depositati nelle cellule tessutali, sanguigne ed ossee

     dell’organismo).

  • 4) Le acque dure rendono ossa e denti forti, mentre le acque distillate causano piorrea e osteoporosi

      (NB i fatti dimostrano l’opposto).

  • 5) Gli Hunzas bevono acqua mineralizzata e stanno benissimo (NB Bevono acqua di alta montagna e

      dunque mineralizzata al minimo, sudano parecchio essendo molto attivi, e sono sani perché

      consumano molta frutta più che ubriacarsi di acqua. Perché non citare allora le acque più

      mineralizzate d’America che stanno in Arizona, dove gli abitanti Pimas hanno il record americano di

      carie e osteoporosi?

  • 6) L’acqua distillata è acqua morta. Persino il pesce non ci sopravvive.(NB La questione con le acque

      non è tra acque vive e acque morte (che sarebbe comunque un problema di elettrizzazione e

      ionizzazione) ma tra acque pure e impure. E’ risaputo che il pesce ama l’acqua carica di impurità,

      di fango e di materiale in decomposizione.

 

Chi cerca miglioramenti salutistici nelle acque, è già fuori dal seminato

 

Per venire infine alle domande su Sang Whang e su Lynda Frassetto, scusami Mario ma non li conosco e non mi interessa nemmeno di approfondire, nella misura in cui si perdono in banali quisquilie sul pH, puntando a immaginarie acque basiche. Sono concetti e polemiche che non mi riguardano.

Acidità ed alcalinità sono situazioni da gestire seguendo il criterio dell’equilibrio.

L’uomo ha un sangue leggermente alcalino, su livello 7.30-7.52.

I problemi della salute si giocano sull’acqua biologica della frutta

 

I problemi della salute umana e dell’equilibrio acido-alcalino non si giocano affatto su una sostanza, l’acqua, che non dovrebbe mai entrare copiosa nel nostro organismo.

Si giocano invece sull’acqua biologica della frutta e sul consumo delle verdure a crudo.

Si giocano sulle nostre scelte alimentari che debbono essere improntate alla naturalità e alla semplicità.

 

Le risposte igienistiche ai fautori dell’acqua ad ogni costo

 

  • 1) L’uomo non è un bevitore di acqua. Chi beve acqua riflette una condizione patologica di sete, o una dieta sbagliata, o entrambe. L’uomo è adatto a una dieta idro-sufficiente che non richiede acqua.
  • 2) In ogni caso, lo stimolo della sete indica necessità di acqua e non del minerale inorganico che l’accompagna.
  • 3) Il corpo umano non è in grado di utilizzare i minerali inorganici. Non li può assimilare. L’acqua di mare è infatti un veleno concentrato. Ci vivono i pesci che ben sopportano i minerali ivi disciolti.
  • 4) I minerali delle acque non sono un dono ma un ingombro. Si combinano non solo col colesterolo delle arterie, ma anche con l’acido urico, formando urati di calcio-fosforo-magnesio, che vanno a depositarsi nei giunti.
  • 5) Se davvero facessero bene i minerali delle acque, avremmo risolto ogni problema bevendo acqua di mare, che è satura di tutti i tipi di minerali e non solo di alcuni di essi.
  • 6) La realtà è che i minerali sciolti nell’acqua non hanno alcuna virtù, al pari dei chiodi, della ruggine e del materiale calcareo del suolo.

 

Perché gli uomini bevono?

 

Il motivo reale per cui gli uomini bevono?

I cibi idro-insufficienti, il sale, lo zucchero e le spezie, i cibi cotti, i cibi carnei.

Più la dieta è avvelenata e più siamo assetati.

Più si sbaglia cibo e più sete ti arriva.

 

In natura c’è sempre trasformazione e mai trasposizione

 

La proteina non fa proteina.

La carne non fa carne.

Il latte non fa latte.

Il sangue non fa sangue.

Il fegato non fa fegato.

Il liquido seminale del toro non fa sperma.

La vitamina B12 e le altre vitamine sintetiche non fanno vitamina naturale.

Il minerale inorganico non fa minerale organicato (se non attraverso la paziente trafila vegetale clorofilliana).

L’acqua non fa acqua, ma va solo a formare liquidi stanchi di ritenzione, se non è pure essa accompagnata da enzimi, da vitamine e da minerali organicati.

Tutto avviene per processi di trasformazione biochimica e non per sostituzione o per trasposizione meccanica.

 

 

 

Chi cerca di sovvertire le leggi della natura, non capisce l’acqua, ma fa solo un buco nell’acqua

 

Chiunque cerchi di sovvertire queste leggi della natura, sia esso cinese, giapponese, o appartenga agli sciamani del Burundi, non merita di essere nemmeno ascoltato.

Chiunque si sbracci per dimostrare il contrario lo può fare per due motivi soltanto, ignoranza o corruzione.

 

Non mi chiamo Coca-Cola

 

Con questa tesina rispondo alle polemiche apparse sul forum Promiseland, e a quanto detto da Nico Valerio in un controverso e piuttosto infelice intervento alla AVA di Roma, dove si sono demonizzati gli agrumi e si è esaltato il minerale delle acque, con infinita soddisfazione dei produttori di carni in scatola, di bevande in bottiglia, di insaccati e latticini.

So benissimo di  non aver medaglie e diplomi da distribuire, e nemmeno sponsorizzazioni da assegnare a favore di chi punta al vero e non al falso.

Non mi chiamo Coca-Cola e non mi chiamo McDonald’s.

 

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo