Un professionista friulano di biomeccanica e fisiologia dell’attività motoria
Salve, sono Andrea da Cividale. Da oltre 18 anni mi occupo professionalmente di educazione fisica e di rieducazione motoria. Mi è sempre piaciuto, per formazione mentale e curiosità, spaziare su qualsiasi argomento legato alla biomeccanica ed alla fisiologia dell’attività motoria (dall’analisi funzionale e posturale alla bioenergetica orientale, all’approccio osteopatico e neuromiofasciale), con incursioni nel campo dell’alimentazione e della supplementazione.
Incuriosito da alcuni scritti igienistici su Internet riguardanti i lavori di Shelton, ho scoperto il libro di un certo Valdo di Tricesimo, che per me è stato una vera rivelazione.
Un approccio rieducativo più simile a quello igienistico che a quello della terapia fisioterapica
Nel modo di affrontare gli argomenti e nell’interpretazione di quelli che sono i meccanismi della nostra fisiologia, ho iniziato a fare una serie di collegamenti tra i discorsi di condotta alimentare e il lavoro di rieducazione, che nel corso degli anni si è evoluto nella mia consapevolezza.
Non sono un fisioterapista, ma un diplomato ISEF dal 1988, e l’approccio alla rieducazione motoria che pratico è assolutamente più vicino all’igienismo che alla terapia nel suo significato più stretto.
La strada è quella della ottimizzazione delle capacità funzionali-motorie
Secondo me, la cura delle patologie è solo nella testa di chi è convinto di attuarla o di riceverla.
Dal mio punto di vista, non può esserci altro che un’ottimizzazione delle capacità funzionali-motorie dell’individuo, capaci di portarlo verso un livello di efficienza e di benessere psicofisico più elevato.
Il fatto di parlare di rieducazione, allenamento, riabilitazione, è una precisazione dialettica per capire da quale livello funzionale si parta e a quale livello migliorato si giunga.
Noi siamo diventati gli abusivi della riabilitazione
Ormai credo sia abbastanza diffusa, grazie ai media, la conoscenza di una campagna di lotta verso gli abusivi della riabilitazione, che altro non sono se non professionisti del movimento finalizzato come me.
Professionisti che, con una filosofia del tutto diversa dai terapisti, lavorano a fianco di persone che hanno bisogno di migliorare le proprie capacità motorie e funzionali che sono sotto i livelli di normalità a causa di traumi, immobilità o altro.
Una sanità medico-farmaceutica sintomatica e di casta
Ancora una volta, nelle tesine del Valdo di cui sopra, rivedo l’opposta filosofia rispetto ai quadri di una sanità medico-farmaceutica, assolutamente sintomatica e di casta.
A parte questo, le mie domande sono queste:
Come posso documentarmi ulteriormente sugli argomenti che vedo così comuni nell’approccio?
Si può organizzare qualcosa per parlare di alimentazione e di altro a Cividale?
Mandi e grazie.
Andrea Zuliani
Vengo ben volentieri a Cividale
Mandi Andrea, è simpatico sapere che nell’affascinante punta di città chiamata Cividale del Friuli, c’è gente preparata ed aperta all’innovazione come te.
Non è agevole dirti come documentarti meglio, visto che l’igienismo naturale non trova ospitalità negli atenei. Chiaramente c’è tutta la mia disponibilità alla collaborazione.
Basterà mettersi d’accordo sui tempi.
Chiaro che tra aprile e maggio non se ne parla, in quanto sto per assentarmi dall’Italia per oltre un mese.
Il giocherellare coi sintomi e la discriminazione verso chi tenta di risolvere i problemi
Nel tuo scritto hai centrato due punti che mi piace sottolineare. Il primo riguarda il fatto che le patologie sono innanzitutto un fatto di cultura e di psiche (la cura è nella testa).
Il secondo parla della sanità italiana e mondiale, definendola come una sanità medico-farmaceutica sintomatica e non-curante (ma solo giocherellante con le varie patologie), e come una sanità di casta (vedi regolamenti sanitari, vedi ostacoli e impedimenti nei riguardi di chi pratica strade educazionali diverse da quelle mediche).
La patente di ciarlatano
Il termine ciarlatano viene applicato regolarmente a chiunque non sia medico, ignorando che il primo ciarlatano al mondo è proprio il medico, soprattutto quando si illude di aver curato il paziente, scordandosi che curare il portafogli del paziente o curare le assegnazioni di Mamma Mutua, non è affatto sinonimo di guarire qualcuno.
Ci sono medici e medici
Nessun intento diffamatorio nei riguardi dei medici.
Molti di essi preziosi, insostituibili e inappuntabili
E pare giusto che in questi casi essi godano di tutto il rispetto possibile.
Ma quelli che invece si illudono di guarire il prossimo sono solo degli illusionisti, visto che non esistono guarigioni ma soltanto auto-guarigioni.
La natura, con la sua forza spirituale e col sistema immunitario è la sola in grado di fare il miracolo.
Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo