LA DIETA DELLE STAR DI SECONDA FASCIA

ESTATE TEMPO DI DIETE LEGGERE E DIGERIBILI

 

Tempo d’estate, tempo di diete. Se andate sul sito Virgilio Donne (http://donne.virgilio.it/benessere/dieta-in-forma-per-prova-bikini/dieta-estiva-parere-esp…), troverete la Dieta Estiva, con tanto di parere. Non un parere qualsiasi, ma quello del dr Nicola Sorrentino, il dietologo delle star (così esattamente sta scritto) per qualche consiglio sulla dieta estiva. Non si arrabbi troppo il dr Sorrentino per il titolo provocatorio. Magari le sue star sono di prima grandezza e farò la figura del fesso, o magari quella dell’invidioso, visto che dalle parti di Hollywood conoscono benissimo Vaccaro, ma si tratta sempre e solo di Brenda Vaccaro.

Il problema è che, per un nutrizionista di valore, certe smagliature non sono ammissibili.

CON SOLI TRE FRUTTI AL GIORNO IL DOTTORE TI RONZA INTORNO

Non mancano nella paginetta incriminata, alcuni buoni consigli.

Reintegrare i liquidi va bene, mangiare molta frutta e molta verdura (perché contiene sali minerali, fibra vegetale, acqua speciale, poche calorie ed effetto saziante) va pure bene.

Limitare la frutta a 3 porzioni al giorno fa un po’ sorridere.  Ricordo i miei soggiorni al mare, specie al camping di Lignano, dove consumare il chilo di nettarine e il chilo d’uva giornaliero, assieme ai pinoli freschi raccolti sul posto, era una regola di ferro.

LA BARZELLETTA DEL GIORNO, I BATTERI PUTREFATTIVI ESCHERICHIA COLI NEGLI OTTIMI CETRIOLI SPAGNOLI

La terrina di cetrioli conditi con aneto e sale era d’obbligo, e non esistevano ancora media tedeschi deficienti pronti a confondere la presenza di Escherichia Coli (dovuta a carni maldigerite e putrefatte col caldo estivo in zona intestinale), con un avvelenamento dei sanissimi cetrioli spagnoli, italiani, greci, francesi ed olandesi.

La contaminazione sta nell’intestino della gente, carica di disbiosi intestinale e di putrefazione da carni e affettati. Gente dal colon surriscaldato e stitico. Gente dalla mente debole e disorientata.

Gente in balia di ogni menzogna studiata ad arte, dalle multinazionali del cibo e del farmaco, per spingere i consumi verso la proteina nobile, che è poi la vera responsabile di ogni fenomeno putrefattivo, di ogni diverticolite, di ogni rettocolite, di ogni Escherichia e di ogni Helicobacter in zona colon.

PASTO COMPLETO O DRAMMA DIGESTIVO COMPLETO?

La cosa che non quadra proprio, me lo conceda, caro dr Sorrentino è “il bel piatto di pasta col pesce, che fa da piatto unico e sazia, ed è pure considerata pasto completo”. Vorrà dire dramma digestivo completo.

Ma non aveva appena raccomandato di mangiare molta frutta e molta verdura?

Non le pare contradditorio ed aberrante che uno si debba ingozzare di pesce e di pasta, e debba poi buttare giù qualche bicchiere di bevanda alcolica per tentare di togliersi la puzza di pesce morto e la pesantezza digestiva di un folle abbinamento tra amido cotto e proteina cotta?

Il fritto misto poi dovrà servire come ulteriore peccato di gola.

Ma sempre in direzione mortuaria e pastorizzata, con la vitalità della frutta e della verdura che vanno a farsi benedire, visto che non c’è assolutamente posto per esse, e se ce ne fosse andrebbe tutto in fermentazione.

POCO DI TUTTO, O TANTO DI POCO, MA VITALE, E NON TROPPO MESCOLATO?

“In montagna poi ci vuole il buon senso”, dice. “Il buon senso di assaggiare un po’ di tutto”.

Poco e di tutto, tipica ideologia medica per creare un pandemonio digestivo e finire in piena stitichezza, gli obiettiamo. “Tanto e di poco”, è la nostra controproposta, con cibo vivo, gradevole e non troppo mescolato. “Se poi sei in viaggio, sì al panino senza salse, con cotto, crudo, bresaola, tacchino affumicato ma pulito”. E anche qui finiamo in zona umoristica. Può mai essere pulito un pezzo di cadavere spennato? Può mai evitare di entrare in putrefazione e causare il tipico tanfo del topo in decomposizione? Sa o non sa il dr Sorrentino che non teniamo un frigorifero al posto dell’intestino?

GLI ESPERTI IN ESPERIENZE SBAGLIATE

Ma il dietologo si rifà prontamente nei commenti alla dieta Dunkan. “Bisogna distinguere il salutismo dal dimagrimento”, dice con saggezza. Il che è tutto da condividere. Ma poi cade di nuovo nel grottesco: “Prescrivere una dieta è un atto medico, perché con una cattiva assunzione del cibo si può anche morire. La dieta è un fatto serio e bisogna rivolgersi a uno specialista, che ne prescriva una su basi scientifiche”. Da quando in qua i medici, in linea generale intendo sanno come mangiare e come bere? obiettiamo virtualmente al dietologo di Cinecittà Il mondo, come ben sappiamo, strabocca di specialisti e di esperti, il più delle volte esperti in esperienze sbagliate.

I MEDICI E LA DIETOLOGIA DA STRAPAZZO

A scuola nessuno ha mai insegnato ai medici la nutrizione per decenni, se non per secoli. E ora si sono buttati in fretta e furia sulla nuova frontiera, sulla nutrizione, cadendo come pere nelle maglie della low-carb di Atkins, della zona di Barry Sears, dei gruppi sanguigni di Peter D’Adamo, degli indici glicemici di Michel Montignac, della ortomolecolare di Linus Pauling, delle super-integrazioni di Ray Strand, della Dieta Mediterranea di Giorgio Calabrese e compagni, con risultati a dir poco disastrosi.

MANCA IL BUON ESEMPIO E MANCANO I RISULTATI

Fuori scuola hanno imparato anche troppo bene a bere caffè, ad assumere farmaci e a fumare sigarette, senza tralasciare qualche aperitivo e qualche digestivo. Fatto sta che, tra le varie categorie prese in considerazione di recente in un test fatto in America, quella dei medici è risultata la meno sana e la meno longeva rispetto ad altri gruppi analizzati, che includevano  impiegati, operai, panettieri, tassisti, agricoltori e ferrovieri. Ovvio che non tutti i medici sono così, per loro e per nostra fortuna.

PARERI FALSI E TENDENZIOSI SUL VEGETARIANISMO

Ma le cose più squinternate di questa intervista si trovano verso la fine. “Serve molta attenzione”, fa il dottor Sorrentino. “Soprattutto se parliamo di dieta vegetariana, che dà delle carenze alimentari”.

Ed è questo il motivo reale del nostro articolo odierno. Non stiamo col fucile puntato su ogni nuova dieta che spunta all’orizzonte. Ma quando si creano confusione e diseducazione, con notizie false e tendenziose, non possiamo lasciarle passare senza un commento. Dire cose non solo inesatte ma prive di senso sul vegetarianismo, significa non solo diseducare il pubblico in generale, ma richiamare anche l’attenzione di diversi lettori che mi hanno inviato lo scritto in questione.

C’E’ GENTE CHE PARLA COME UN LIBRO STAMPATO. INVENTARE IL FALSO E’ SEMPRE UTILE. UNA BUGIA RIPETUTA 100 VOLTE DIVENTA VERITA’ DOGMATICA.

“Chi è carente di ferro o di calcio non può fare una dieta vegetariana, solo perché è di moda.

Una dieta che provoca poi carenza di B12, per cui va anche integrata. Questo significa parlare come un libro stampato. Stampato da chi va avanti per anni con le stesse minestre e gli stessi brodi, denotando mancanza di informazione, di trasparenza ed anche di fantasia.

CALCIO E FERRO, E TUTTA LA GAMMA DI MINERALI UTILI IN FORMA ORGANICATA, SI TROVANO SOLTANTO NELLE VERDURE CRUDE E NELLA FRUTTA

Niente di meglio del crudismo vegano per trovare tutto il miglior ferro e il miglior calcio che ci serve.

I semi integrali di sesamo battono ogni avversario, con 1160 milligrammi di calcio per 100 grammi di prodotto. Niente male pure  le mandorle, il girasole e la frutta secca in genere. Ma pure le foglie di tarassaco (187 mg), e di crescione (151 mg) si difendono bene.

Per il ferro il germe di grano ha 14.9 mg per 100 grammi, i semi di zucca ne hanno 11.2, quelli di sesamo 10.5, il miglio 6.8, le noci 6.0, i pinoli 5.2, il tarassaco 3.1.

LA CARENZA B12 E I FARISEI DELL’ALIMENTAZIONE

La carenza di B12 nei vegani deriva dalle note manipolazioni delle tabelle da parte della FDA. Un falso problema inventato dai farisei dell’alimentazione. Una farsa che porta molta gente a vivere male, a consumare proteina animale o integratori. Il problema è quello di non averne troppa. Trattasi di qualcosa che si trova senza problemi in tutti i cibi contenenti il gruppo B anche se non risulta alla bilancia, per la sua tipica imponderabilità. Con la B12 al minimo il sangue è fluido e non ha bisogno di correttivi.

Con la B12 su valori medi e alti, si finisce in zona eparina.

Un po’ come il discorso delle proteine. Fino a 25-30 grammi, tipici della dieta vegana-crudista, tutto funziona. Prendendone di più si va in zona acidificazione del sangue.

L’AVOCADO SOSTITUISCE MAGNIFICAMENTE IL BURRO

“Lei crede negli integratori, dunque?”. “Si e no”, è la risposta del dietologo.

“Il burro cotto fa malissimo, ma quello crudo è una meraviglia, grazie alle vitamine liposolubili e agli acidi grassi a catena corta, quelli che danno energia immediata”.

Nessuna menzione ovviamente per l’avocado, che dà tutta l’energia, e non ha effetti collaterali.         

“La pasta va sempre cotta al dente. Meglio se a pasta lunga che richiede masticazione e sprigiona enzimi che rendono più digeribili gli alimenti”.

IGNORANZA TOTALE SUI FOOD-ENZYME E CONSEGUENTI MARASMI DIGESTIVI

Il dottor Sorrentino ha parlato di enzimi? Sì, ma sempre e solo di enzimi vecchio stile, presi dagli ammuffiti testi anni ’50. Nulla a che vedere con i food-enzyme di Edward Howell che stanno nei cibi vivi e che permettono agli alimenti di autodigerirsi  a costo digestivo zero.

E poi, per uno che si è sbafato uno spaghetto ai crostacei e al rospo di mare, che si è leccato un pezzo di burro, che ha completato l’opera col panino al cotto, al crudo, alla bresaola e al tacchino affumicato, non pretenderai che riesca pure a inserire in quel marasma putrefacente anche dei cibi vitali che esprimano dei valori vibrazionali stile Simoneton?

I DIETOLOGI SONO PIU’ INDIETRO DEI LORO PADRONI, E PERSINO DELLA OMS

Che frutta e verdura facciano tanto bene alla salute è conoscenza di dominio pubblico ormai.

Paradossalmente, i dietologi sono più indietro dei padroni di Big Food e di Big Pharma, e dei loro referenti politici. I Bill Clinton, i Billy Gates, i Soros, i banchieri Rockefeller e Rothschild, i reali di Inghilterra e di Olanda, sono tutti più o meno vegani nella loro privacy. Sono più indietro persino rispetto organizzazioni mediche internazionali. La OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), affrontando il tema delle malattie cardiovascolari, si è recentemente espressa su quanto importante sia per l’essere umano un consumo sostanzioso e costante di frutta e verdura. Sia i vegetali, che pere, arance e affini hanno proprietà utilissime nel contrastare i rischi connessi al cuore e alla circolazione.

QUATTORDICI PORZIONI DI FRUTTA AL GIORNO SAREBBERO L’IDEALE.

L’OMS MEGLIO ANCORA  DI CAMBRIDGE 2000!

C’è stata una ricerca condotta dalla rivista European Heart Journal, avente per titolo “Fruit and vegetables intake reduces risk of fatal coronary heart disease”. Si parla di uno studio condotto su 300.000 persone di 8 paesi europei tra i 40 e gli 85 anni. Alla fine, è risultato che mangiando 8 porzioni al giorno di frutta porta a una riduzione del 22% nelle malattie coronariche.

Le raccomandazioni dell’OMS arrivano addirittura a 14 porzioni di frutta al giorno, ma  aggiungono che “Va tenuto conto dell’impossibilità di darsi troppe pause alimentari nei ritmi di vita lavorativa odierni.

La vita di uomini e donne è scandita dal lavoro, ma sarebbe consigliabile adattare a queste abitudini un sano consumo di frutta e verdura. Ne guadagnerebbe anche la resa lavorativa”.

CI SONO ANCHE LE DIVE DI TERZA FASCIA, QUELLE DALL’ALITO PESANTE

Tornando alla dieta cinematografica, bisognerà informare le cliniche americane di Miami e Santa Monica, nota spiaggia di Hollywood, che è suonato un campanello d’allarme e che si devono svegliare.

C’è qualcuno in Italia che gli sta rubando il mercato. Magari quello delle dive che si accontentano di poco. Quelle di seconda fascia. Non se la prenda il dr Sorretino, la sua dieta è sicuramente migliore di quella Dunkan. L’ha adottata Kate Middleton? Peggio per lei. Una star che segue Dunkan diventa automaticamente di terza fascia.

Valdo Vaccaro  (AVA-Roma e ABIN-Bergamo)