LETTERA
Un’amica 25enne sofferente di fibromialgia
Buona sera nostro carissimo, ho conosciuto da poco una ragazza di 25 anni.
Mi ha confidato di avere la fibromialgia. E’ già stata in Svizzera a farsi operare.
Ora sta andandoci di nuovo per una 4° operazione, che dovrebbe essere l’ultima della serie.
Mi sai dire la causa?
Trattasi di malattia distruttiva per la vita delle persone?
Mi dici anche qualcosa sulla mia forte sudorazione?
Ti chiedo pure un parere su di me.
Sudo tantissimo anche senza fare sport.
Trattasi per fortuna di un sudore non maleodorante. E’ un male?
Grazie come sempre.
Ornella da Cagliari
RISPOSTA
Sbilancio tra alimentazione e consumo energetico
Ciao Ornella,
Partiamo dalla cosa più semplice ed innocente.
Ci sono diversi tipi e diversi modi di sudare, da valutarsi in modo specifico e distinto.
Nel caso tuo, il problema deriva sostanzialmente da uno sbilancio tra input alimentare e consumo energetico.
Sudare è vivere, essere vitali, essere funzionali
Siccome la pelle fa notoriamente da sistema polmonare aggiuntivo e da sistema renale aggiuntivo, è ovvio che il tuo sistema immunitario ha trovato comodo scegliere anche la via dell’epidermide per ribilanciarsi termicamente ed idraulicamente.
Il sudore in questo caso denota vitalità e condizioni di salute ottima a livello di metabolismo e di epidermide, a livello di ricambio.
Il fatto che il tuo sudore non sia offensivo significa che non soffri di particolari intossicazioni interne.
Un fenomeno da non contrastare
Il sudare è dunque un fenomeno positivo ed equilibratore, da non contrastare assolutamente, ma semmai da favorire, sudando di più grazie a maggiore movimento e a maggiore attività aerobico-respiratoria.
L’ideale sarebbe fare un po’ di sport di tipo impegnativo o quasi-agonistico, corse in bicicletta, camminate in montagna, partitelle di calcetto-pallavolo-pallacanestro-tennis-pingpong, corse a piedi con leggere accelerazioni e scatti laterali a lato e indietro, con saltelli.
L’importante è non tenersi mai addosso il sudore o i panni bagnati.
L’importanza della rimozione sistematica del sudore
Al termine di ogni sudata serve sempre una buona doccia, o comunque una bella rinfrescata generale, seguita da una vigorosa strofinata, e un cambio di biancheria non appena la pelle si è un po’ raffreddata e normalizzata a sufficienza.
Se ci si sveglia di notte con le lenzuola umide o bagnate, stesso discorso.
Cambiare pigiama, fare la doccia, asciugarsi per bene e cambiare letto, o zona del letto.
Non aspettare che il corpo si raffreddi e poi fare la doccia, come fa diversa gente.
Doccia subito quando si è ancora accaldati e il corpo è ancora in fase di traspirazione, e quindi non assorbe il freddo ma lo contrasta.
Niente farmaci, niente deodoranti e niente reintegratori salini
Vietati tutti i farmaci e tutti i deodoranti.
L’unico modo per non sudare è paradossalmente sudare di più, perdendo quel chiletto di troppo che è formato da acque stanche e dall’adipe accumulato.
Vietato ricorrere a reintegratori minerali tipo gatorade e simili.
L’acqua di sorgente va benissimo, ma senza esagerare.
Ricorrere alle ottime spremute d’arancia, il miglior frutto che la terra ci offre.
Diffidare da chi parla male degli agrumi.
Ricorrere piuttosto a buone spremute del migliore frutto al mondo che è l’arancia, seguita dal pompelmo, dai mandarini, dai limoni e dai kiwi.
Chi parla o scrive contro gli agrumi lo può fare per due soli motivi.
Uno di tipo personale, e cioè non ha l’intestino a posto, anzi non l’ha mai avuto, anche se magari non se ne è mai reso conto del tutto.
E l’altro è di tipo culturale, e cioè è un illustre incompetente. O magari è un debole che viene sviato dalle troppe sciocchezze che circolano regolarmente tra gli umani disorientati.
La frutta, soprattutto quella acidognola, non fa miracoli, ma permette al corpo di nutrirsi, di ripulirsi e di alcalinizzarsi, ed il tutto a costo enzimatico-calorico zero, dettaglio importantissimo
L’arancia o la mela o qualsiasi altro frutto edule, non fanno miracoli o danni, ma semplicemente nutrono, ripuliscono, alcalinizzano il sangue, e il tutto a costo digestivo zero, lasciando cioè in pace il sistema immunitario e tutto il suo importantissimo capitale enzimatico, che sono indispensabili per tutte le altre migliaia di funzioni corporali interne.
Chi poi accusa le arance di acidificare, di danneggiare i denti o le gengive, si mette dalla parte dei peggiori somari.
Niente di più alcalinizzante al mondo esiste di limoni e arance.
L’acido alcalinizza e l’alcalino acidifica, ma la gente continua a non capirlo
Ribadisco poi che gli alimenti si giudicano nella loro acidità o alcalinità non in base allo stato di partenza, ma in base alle ceneri che essi rilasciano in stato di arrivo, in zona duodenale.
Le proteine animali ad esempio, alcaline in partenza, rilasciano ceneri acide e dunque acidificano il sangue.
La frutta acidognola (che poi è debolmente acida), è tale in partenza, ma rilascia ceneri alcaline, per cui alcalinizza il sangue.
Ehret preferiva il limone perché in Germania non arrivavano ancora le buone arance
Ricordiamoci che la spremuta mattiniera di agrumi è un dono preziosissimo della natura.
Il buon Ehret ha insegnato alla gente a bersi il succo di limone con l’acqua, esprimendo un concetto intelligente di contrasto al muco.
A quel tempo, le arance di Sicilia non trovavano facilmente la via per la Germania e costavano quanto oggi i manghi e le papaie comperate a Roma e Milano.
Se il dr Ehret fosse oggi tra noi, non suggerirebbe più il succo di limone ma esalterebbe il succo d’arancia rossa o bionda che sia.
Abbondare coi succhi naturali freschissimi
Il centrifugato fresco di carote, rape, finocchi, sedano e ananas serve a reintegrare al meglio l’equilibrio mineral-vitaminico interno.
Per l’alimentazione, privilegiare anguria, meloni e uva, oltre che pesche e frutti di bosco.
Tra le verdure non manchino mai dei cetrioli, dei pomodori e degli zucchini, più qualche foglia di tarassaco e di crescione, oltre che il solito piatto di radicchio e lattuga.
Una malattia multifattoriale e psico-somatica di nome fibromialgia
La fibromialgia invece è una delle gatte da pelare dei tempi nostri.
Ci sono in Italia qualcosa come 1,5-2 milioni di persone che rivelano dolori ai tendini e ai muscoli, riconducibili a questo tipo di sindrome.
Trattasi di una tipica malattia multifattoriale, di una malattia psico-somatica per eccellenza, determinata da uno stress cronico del soggetto, da cause nervose, da cause neuro-endocrine o neuro-ghiandolari, da posizioni scorrette prolungate che hanno ovvie ripercussioni sui muscoli, da mestieri innaturali, per inquinamento da metalli pesanti).
Il ruolo insidioso dello stress
Lo stress altera il modo di funzionare dei neurotrasmettitori cerebrali, in quanto fa scattare un meccanismo infiammatorio che produce sostanze acidificanti capaci di danneggiare le diramazioni dei nervi, compromettendone la funzionalità.
Lo stress è veleno per il corpo umano e, come tutti i veleni, produce stimolazione e accelerazione cardiaca, richiedendo possibilmente sostanze atte a sostenere tale ritmo alterato, cioè sostanze nervine e fumo.
Come dire il veleno neuro-psichico che richiama il veleno chimico.
Dallo stato normale di relax e di pace interiore si passa a una situazione artificiosa e patologica di iperattività.
La fretta, la paura, i rumori molesti, le preoccupazioni, sono tutte sorgenti di stress e di veleno.
Vita ansiogena e alterazioni ormonali nei neurotrasmettitori (serotonina, dopamina, noradrenalina)
La vita ansiogena e problematica che coinvolge un po’ tutti, ci tiene costantemente in stato di allarme, senza offrire tempi di relax e di recupero.
Questo stato perenne di tensione, impedisce di respirare, di riflettere, impedisce di fare training autogeno, impedisce persino di cantare e fischiare, impedisce di sorridere.
Alla fine esso produce persino una cattiva qualità del sonno.
La sindrome depressiva sta a quel punto dietro l’angolo.
Si crea uno stress interiore cronico che determina le alterazioni dei cosiddetti neurotrasmettitori centrali (serotonina, dopamina, noradrenalina).
Le persone più a rischio sono le donne
Quali sono le persone più a rischio?
Tutti coloro che hanno iniziato la propria vita in contesti depressivi, anaffettivi, invasivi, ansiogeni, violenti, traumatici.
Tutti quelli che devono masticare amaro o inghiottire il rospo senza poter reagire.
Tutti quelli a cui non viene concesso di esprimere liberamente la propria personalità.
La fibromialgia colpisce prevalentemente le donne in età lavorativa, specie quelle sottoposte a forti stress e a carenze di sfogo, quelle che si tengono le tensioni all’interno anziché trovare delle vie di uscita verbali, sportive, professionali, artistiche, religiose, spirituali, sessuali, sublimatorie, culturali.
Strategie di contrasto e di yoga per chi sta a lungo di fronte al computer
Colpisce spesso la gente costretta a stare ore e ore di fronte al computer, dimenticandosi di staccarsene ogni 10 minuti per fare quattro saltelli e quattro esercizi di respirazione profonda.
Dimenticandosi di muovere, pur stando seduti, le gambe e le braccia, il dorso e il ventre, in una specie di yoga moderno dove si riesca a respirare nonostante tutto, a fare dello stretching di emergenza, con allungamenti e rilassamenti alternati, e a contrastare in tutti i modi l’innaturale immobilità a cui ci costringe quel pozzo senza fondo che è ogni schermo elettronico-computeristico.
Reumatismo psicogeno e climatico
La fibromialgia è una forma di reumatismo psicogeno extra-articolare, nel senso che non colpisce prevalentemente gli arti, ma piuttosto i muscoli e i tendini in generale, senza portare a deformità, come nel caso delle artriti.
La fibromialgia è fortemente influenzata da fattori climatici, dal cambio di stagione, dall’arrivo dei temporali e dai relativi sbalzi di pressione atmosferica e di umidità, dai fattori ormonali (disfunzioni mestruali, disfunzioni tiroidali, disfunzioni gastrointestinali), dai fattori stressanti (tensioni, discussioni, litigi, disagi affettivi, in sede familiare, sul lavoro, e anche in società).
Il marketing non manca mai
Per il professor Bauer, noto specialista del settore, la fibromialgia prende origine dalla compressione dei nervi, dalle terminazioni nervose sempre più pressate e intrappolate, per cui sarebbe opportuno ricorrere a pazienti tecniche micro-chirurgiche atte a sbloccare la situazione.
Questa ovviamente non è scienza, ma soltanto marketing atto a fare dei soldi sulla pelle degli ammalati.
Si legge che alcuni centri specialistici trattano i pazienti con non meglio specificate terapie chelanti o ricostruttive, e con contrastante rimodulazione della risposta immunitaria, ottenendo buoni risultati.
Per l’igienismo non si curano mai i sintomi e si va decisamente alle cause
L’opinione igienistica rimane quella solita.
E cioè che serve sempre lasciare da parte i sintomi e andare con decisione al nocciolo del problema, ovvero alle cause.
Agendo sulle cause si finisce sicuramente per sgonfiare il problema e per produrre nel soggetto il riequilibrio del suo sistema, ovvero l’autoguarigione.
Attualità delle tecniche antroposofiche di Rudolf Steiner.
Serve la salute armonizzata e simultanea dei nostri 4 corpi, non solo quella del corpo fisico.
Più che mai di attualità in questi casi le tecniche di Rudolf Steiner (1861-1925), il grande scienziato-filosofo austriaco che sviluppò la medicina antroposofica (dal greco antrophos=uomo e sophia=saggezza).
Oltre al corpo fisico, animali, uomini e piante posseggono un corpo eterico, che è la fonte di vita e di crescita, contribuendo pure alla figura fisica.
Uomini e animali posseggono anche il corpo astrale, che governa i sensi, gli impulsi e le emozioni.
Gli esseri umani hanno poi in esclusiva il corpo egoistico-consapevole.
La salute è legata all’armonia dei 4 corpi, per cui la malattia di uno di essi porta a disturbi negli altri tre.
L’accelerazione cardiaca e l’iperattività portano spesso a malattie degenerative, a dimostrazione che l’uomo è nato per vivere con un minimo di calma e tranquillità
Per il principio della polarità di Steiner, l’organismo umano possiede due poli.
Il polo superiore (cefalico, cerebrale) include il cervello, i nervi, i sensi, la percezione e il pensiero.
L’iperattività di questo polo porta spesso a malattie degenerative, incluso tumori ed osteoartriti.
Il polo inferiore include il metabolismo, il movimento degli arti, l’azione e la volontà.
L’iperattività di questo polo può portare a disturbi infiammatori, alle influenze, alle polmoniti.
Polo superiore e polo inferiore sono uniti dal sistema ritmico, che include cuore, polmoni, respirazione, circolazione, stati mentali ed emozioni.
La perdita del senso dell’individualità e della missione creativa si riflettono immancabilmente in una perdita di benessere
La buona salute, secondo Steiner, dipende dal rapporto armonioso fra i quattro corpi.
Il mondo naturale è poi guidato dai ritmi cosmici, e ogni essere umano è un individuo unico ed irripetibile, per il quale la vita non è solo mangiare e defecare, inspirare ed espirare, eccitarsi e sfogarsi, caricarsi e scaricarsi di energie.
La vita per ogni individuo ha un significato e uno scopo particolari, una missione personale da compiere.
La perdita di questo senso dell’individualità e della missione creativa, si riflettono immancabilmente in una perdita di benessere.
Ecco dunque la necessità inderogabile di avere un approccio anche di tipo olistico e filosofico alla salute.
Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo