LA GRAVIDANZA E IL FERRO

Una futura madre col ferro basso

 

Salve, sono il compagno di una ragazza vegetariana.

Lei ora è al sesto mese di gravidanza, e il ferro è basso.

Secondo voi è il caso di continuare a non  mangiare carne?

Grazie.

Saluti da Massimo

 

C’è un grosso pregiudizio da chiarire sul ferro

 

Ciao Massimo, e un saluto pure alla tua compagna.

La tua domanda contiene un chiaro pregiudizio, non so se farina del tuo sacco o qualcosa che qualcuno ti ha messo in testa.

Ed è che, chi mangia vegetariano, ha tra le sue peculiari caratteristiche quella di avere il ferro basso, mentre chi mangia carne no.

Trattasi di un’idea totalmente fuorviante.

Chi mai te l’ha detto che il ferro buono lo trovi nella carne e non nelle verdure?

Il macellaio? O qualche testo ostrogoto sul ferro-eme?

 

Fare attenzione alla capacità assimilativa e ai danni della eventuale cottura

 

La maggior parte delle donne in gravidanza sperimenta un certo abbassamento del ferro, e pertanto, entro certi limiti, trattasi di fenomeno comprensibile e normale.

La stagione fredda non è del tutto estranea.

Il problema in ogni caso non sta necessariamente nella carenza dietologica di ferro, quanto nell’incapacità della donna di assimilare di più e meglio il ferro che già lei sta consumando a sufficienza nella propria dieta.

Chiaro che se le verdure le cuociamo, distruggiamo i micronutrienti e manteniamo solo le vuote calorie. Quanto perdi gli enzimi e le vitamine, e quando trasformi il minerale organicato in minerale inorganico, il patatrak è al completo, e puoi sicuramente cadere in carenza, poco importa se sei vegana o carnivora.

 

 

Nulla al mondo più potente ed efficace di una dieta vegana, sia per il ferro che per tutta la gamma mineral-vitaminica

 

La capacità assimilativa dipende da vari fattori come il grado di ossigenazione, e il grado metabolico  (quindi gli esercizi ginnici che una fa o non fa, il sole che una prende o non prende).

Non conosco in dettaglio la situazione, la dieta effettiva, eventuali cartelle cliniche o altro. Pertanto il mio discorso non può che stare sulle generali.

Posso soltanto garantirti che, per ottimizzare il ferro in veste assimilabile ed organicata, non esiste nulla di meglio al mondo se non una dieta vegana-crudista.

 

Vietato rincorrere i singoli componenti nutritivi, l’ho detto e lo ripeto

 

La rincorsa al ferro in sé è in ogni caso sbagliata in partenza.

Il più delle volte la persona è carica di ferro nella dieta ma non riesce ad assimilarlo, un po’ per i motivi appena citati, un po’ perché esiste la legge del minimo di Liebig, per cui se assieme al ferro non c’è sufficiente manganese, rame, iodio e vitamina C, puoi buttare dentro ferro a palate e non risolvi niente.

Minerali e vitamine sono strettamente interrelati, operanti in sinergie e in antipatie, in rapporti tira-molla che non è semplice ottimizzare od integrare.

Mai ricorrere agli integratori e ai supplementi, che non risolvono i problemi ma danno solo l’effetto sberla tipico di ogni droga.

L’unico modo di garantirsi la salute è rincorrerla e praticarla nell’assieme, con una dieta equilibrata e naturale, e stili di vita virtuosi.

 

Evitare i fattori ferro-distruttivi, come il the, il caffè e lo zucchero

 

Se poi ci fossero cattive abitudini tipo il caffè, che distrugge il 39% del ferro utile, e quella del the, che fa ancora peggio, nella misura del 64%, o quella dello zucchero in tutte le sue forme evidenti e nascoste, occorre bloccare tali attitudini. Per non dire il fumo, che certamente la tua compagna non toccherà, e non riceverà nemmeno da te in sede passiva.

Il fabbisogno di calorie e di zuccheri occorre soddisfarlo con la frutta e non da altre parti.

Su queste cose mi sono già espresso, e ti manderò in allegato la tesina Ferritina bassa e indiscrezioni alimentari del 12/1/09. Ti consiglio di andare poi sul mio www.valdovaccaro.blogspot.com e scaricare

due altri articoli, come L’anemia, il respiro e la clorofilla, del 1/1/10, e Una madre non solo vegana ma addirittura crudista, del 1/2/10.

 

Qualche dritta sui cibi ad alto contenuto di ferro

 

Qualora ci fosse davvero un problema specifico di scarso ferro (e non invece un problema molto più probabile di scarsità di manganese, di rame, di vitamina C, o di assimilabilità generale), ti suggerisco di inserire nella dieta della tua compagna questo tipo di cibi:

 

  • 1) Semi di zucca 8) Pinoli, girasole, noci e mandorle
  • 2) Semi di sesamo 9) Datteri
  • 3) Germe di grano 10) Fragole
  • 4) Miglio 11) Germogli
  • 5) Pop-corn 12) Erbette, rape, ravanelli, topinambur
  • 6) Avena (crema di avena) 13) Carciofi e finocchi crudi, lattughe e cicorie
  • 7) Albicocche secche 14) Cavoli, broccoli, cavolini di Bruxelles

Succhi freschi di carota-sedano e verdure di campo

 

Col primo sole raccogliere nei campi il tarassaco, il selene (in Friuli lo chiamano sclopìt e litùn e si trova anche nei greti dei torrenti in secca), le punte di ortica, le punte dei vari tipi di asparagi selvatici, e del pungitopo.

Altro suggerimento dietetico è quello di includere nella dieta succo di carota-sedano-ananas, e di carota-sedano-rape (il sedano crudo contiene sodio organicato ed anche manganese, ottimi per una migliore assimilabilità del ferro).

 

Le raccomandazioni di Manuel Lezaeta

 

Una raccomandazione per tutto il periodo di gravidanza, è quella dell’aria pura a tutte le ore del giorno e della notte, e l’aiuto di una buona tecnica respiratoria, che si rende possibile stando normalmente attive ed in movimento.

Manuel Lezaeta raccomanda pure dei bagni freddi in area genitale, per favorire la circolazione.

L’obiettivo primo di una futura madre è di mantenere un buon ordine digestivo, evitando le costipazioni.

La stitichezza della madre è la causa più frequente dei malanni in cui incorre nel periodo della gestazione, e ciò si ripercuote anche sulla creatura che verrà al mondo.

 

La dieta vegana-crudista garantisce salute e non ha controindicazioni

 

I malesseri tipo nausea, vomito, ripugnanza, voglie, irritabilità, sonnolenza, soffocamento, non sono affatto sintomi normali, naturali ed accettabili.

Una donna sana non dovrebbe accusare alcun disturbo durante questo periodo.

Lezaeta cita ad esempio come le donne indigene dell’America Latina non rivelino alcun problema.

Durante la gravidanza osservano un regime rigidamente vegano, alimentandosi a frutta cruda, semi d’albero (noci-pinoli-mandorle), verdure ed ortaggi.

Osservano assoluta castità, e si mantengono tranquille e serene.

Grazie a questa sobrietà non solo non accusano alcun disturbo durante la gravidanza, ma la portano a termine in assoluta scioltezza.

 

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo