LA MISANTROPIA NON E’ UNA SOLUZIONE

LA  MISANTROPIA  NON  E’  UNA  SOLUZIONE     

 

Ventitre anni da vivere in modo decisamente migliore

 

Buonasera, le scrivo perché da un po’ di tempo ho avuto modo di leggere diversi suoi articoli.

Ho avuto fin da subito l’impressione che il suo pensiero fosse decisamente corretto, e vorrei avvicinarmi ad esso. Il mio nome è Emanuele. Ho 23 anni e sono alto 185 cm per 67 kg.

 

Prurito ed eczema fin da bambino

 

Vorrei descrivere la mia situazione.

Ho sempre sofferto di problemi cutanei, con pelle secca ed eczema che nei primi anni di vita sono stati imputati dai medici ad un’allergia ai latticini.

In adolescenza non ho avuto grossi problemi, a parte una certa sensibilità, con episodi saltuari di eczema e prurito alle giunture degli avambracci, specie nel periodo invernale.

 

Da tre anni il disastro più completo

 

I problemi si sono ripresentati in modo intenso tre anni fa.

Il tutto è iniziato con una pitiriasi rosea di Gilbert, che ha invaso il mio corpo e che ho curato con bombe di cortisone e cose simili. Da allora la mia pelle non è più stata la stessa.

Ho iniziato a soffrire di dermatite seborroica sul viso, sul cuoio capelluto (con conseguente caduta parziale capelli), sul collo, con desquamazione, arrossamenti e numerosi brufoli.

L’eczema riguarda giunture di braccia e gambe, con desquamazione e prurito su tutto il corpo, incluso pancia, arti e schiena.

 

Vaccini, cortisone, antibiotici, e dieta Mediterranea

 

Ho fatto evidentemente l’errore di affrontare questi problemi con medicinali di vario genere, tra cui soprattutto cortisonici e antibiotici, aggiungendo pure tre vaccini antinfluenzali.

Da circa 7 mesi non assumo più medicinali.

L’alimentazione è un altro punto critico, visto che mangio un po’ di tutto.

Quel famoso un po’ di tutto caro ai medici che racchiude un universo di problemi.

Negli ultimi due anni il mio stomaco è diventato ultrasensibile.

Digestione faticosa, diarrea, e tanta aria viziata

 

Digerisco a fatica. Ho spesso problemi di brontolamento e di diarrea.

Da qualche anno fumo pure 4-5 sigarette al giorno.

Col peggioramento della pelle sono sorti problemi relazionali con la gente.

Ho finito col rinchiudermi in casa azzerando i rapporti con l’esterno, soprattutto col sesso femminile.

Niente sport e quotidiana respirazione dell’aria viziata della mia camera da letto.

Quanto detto riassume la mia vita.

 

Avversità contro tutto e contro tutti

 

Da un po’ di tempo, ho iniziato ad affrontare con spirito più critico quelli che sono i dogmi del mondo moderno.

Ho cambiato drasticamente opinione su tutto quello che ci circonda.

Su società in generale, su medicina, alimentazione e su tutto il resto.

Il risultato però è una vita all’insegna della solitudine.

Non è che mi dispiaccia stare da solo, ma ultimamente non faccio altro che quello.

Il che mi porta a provare un senso di avversità nei confronti di tutto e di tutti.

 

La prego di aiutarmi a saltarne fuori

 

Visto che la reputo una persona intelligente e disponibile, mi piacerebbe avere da lei dei consigli su come affrontare questa mia situazione, con l’obiettivo di stare meglio con me stesso e di rapportarmi in modo decente con questo mondo infame.

La ringrazio e la saluto.

Emanuele

 

Ti hanno danneggiato già da piccolo

 

Ciao Emanuele.

E’ triste davvero leggere un messaggio come il tuo, da parte di chiunque, ma in particolare se arriva da un giovane di 23 anni.

Chiaro che hai degli alibi. Chiaro che covi in corpo tutta la rabbia e la disaffezione possibile verso questo mondo infame che ti costringe a startene chiuso a grattarti dappertutto e a respirare la tua stessa aria viziata.

Vivi in un circolo vizioso dal quale devi assolutamente trovare un varco e una via d’uscita.

Ti hanno danneggiato i medici da piccolo, questo è innegabile.

 

Hai continuato a credere ciecamente nei vaccini, nei farmaci e nella dieta medica

 

Ma tu hai fatto ancora peggio. Hai continuato a credere nei medicinali.

Hai continuato a imbottirti di farmaci, prima di accorgerti che stavi rovinandoti in modo progressivo.

Hai addirittura preso a cazzotti e a calci nel sedere il tuo sistema immunitario, auto-infliggendoti  tre vaccinazioni antinfluenzali.

Il ministro della sanità dovrebbe assegnarti una medaglia al valore, per la tua fiducia assoluta nel monattismo medico-vaccinatorio, coronato anche dal mangiare saggiamente, nel mangiare un po’ di tutto, sempre in linea con la favolosa dieta Mediterranea, coi due litri di acqua giornalieri, e magari con le integrazioni di B12 e di Omega3, perché il quadro dogmatico medico è invariabilmente quello.

Decapitando le vie purificatorie di riserva hai causato un disastro interno

 

Non sto a commentare la pitiriasi rosea di Gilbert, o qualunque altro nome i medici abbiano attribuito ai tuoi inconvenienti.

La realtà è che tutte le manifestazioni cutanee erano la tua ancora di salvezza, il modo più logico prescelto dal tuo sistema immunitario per espellere i veleni che il tuo sistema escretorio-renale non riusciva a mandare fuori.

Decapitando quelle vie purificatorie (la pelle è il secondo polmone ed il secondo rene del corpo umano), ti sei dato una vera e propria martellata sulle palle, costringendo i veleni a restare dentro di te e poi a riesplodere fragorosamente all’esterno, e a precipitarti in balia del prurito e delle desquamazioni.

 

La storia di Manuel Lezaeta ti serva da insegnamento

 

Era nelle tue stesse condizioni Manuel Lezaeta (1881-1959), e stava anzi covando propositi suicidi, non avendo la voglia di andare fuori, di completare gli esami universitari, di incontrare le ragazze che desiderava.

Stava anzi peggio di te, essendo affetto non solo da un eczema globale, ma anche dalla sifilide.

Fu fortunato e incontrò per strada a Santiago del Cile un vecchietto con la barba e il saio.

Si trattava di Padre Taddeo da Wiesent (1858-1926), umile frato cappuccino tedesco, che racchiudeva in sé tutta la scienza igienistica tedesca di allora, nonché anni di esperienza guaritiva condotta tra i suoi colleghi frati e tra la gente.

Fu questo frate che lo salvò e gli ridiede la voglia di vivere, e di diventare uno dei massimi terapisti mondiali di medicina naturale.

 

Lezaeta in Italia significa Carmelo Scaffidi.

Paralizzare l’attività eliminatrice della pelle è crimine terapeutico.

 

Ed  è proprio Lezaeta che ti può salvare.

Lezaeta in Italia porta il nome di Carmelo Scaffidi, che Dio lo preservi a lungo.

Anche perché l’esperienza lezaetiana è giunta in Italia tramite Luigi Costacurta (1921-1971), uno dei massimi talenti di medicina naturale italiana, e Scaffidi ha lavorato a suo fianco per anni.

Lezaeta dice cose di una esattezza impressionante.

Uno degli errori più clamorosi della medicina è quello di voler combattere le malattie della pelle con medicamenti a base di veleni che paralizzano la sua attività eliminatrice, illudendoti di guarire, ma in realtà aggravando le tue condizioni patologiche, obbligando l’organismo a trattenere al suo interno le sostanze corrotte.

 

Devi urgentemente curarti il sangue

 

Aggiungo che, essendo la malattia un processo biologico di espulsione tossine, poco importa quale trattamento prescelto, ogni azione curativa a contrasto è dannosa.

E questo ce lo insegna la cura-della-non-cura dell’igienismo ippocratico, ehretista e sheltoniano.

Cos’è che bisogna curare allora?

Soltanto una cosa.

Occorre curare il sangue, che è stracarico di tossine.

 

 

 

Come si cura il sangue? Con la normalizzazione delle funzioni digestivo-assimilative-eliminative.

 

Tossine che il tuo fegato e i tuoi reni non riescono a filtrare.

Come si cura il sangue?

Con digestioni ed assimilazioni normalizzate. Con un tubo gastrointestinale funzionante a regola d’arte.

Con un fegato tranquillo e due reni sorridenti, con un sistema ghiandolare rilassato, con un cuore non stressato, che fanno il loro lavoro tranquilli grazie a un sangue fluido e privo di surplus lipotossiemico.

 

Di quali tossine parliamo?

 

Di quali tossine si tratta? Di quelle dei vaccini, dei farmaci, degli integratori, della nicotina, della caffeina, della cadaverina, e di tutte le porcherie cotte e stracotte che hai mangiato e che stai mangiando, più l’inquinamento della tua stessa aria viziata, del non-movimento, del non-sole e del non-divertimento.

Non solo non respiri aria pura, ma ci metti pure dentro qualche sigaretta. Un suicidio nel suicidio.

L’anima, il sesso, il rapportarsi con l’esterno, vogliono la loro parte.

 

Andar fuori, correre e sudare, farlo urgentemente

 

Non è affatto casuale la concomitanza dei problemi digestivi e gastrointestinali con l’aggravarsi dei problemi all’epidermide.

A te serve urgentemente andare fuori, prendere sole, correre e sudare, nuotare in mare e mangiare tutto crudo.

Prima dovrai però fare 3-4 giorni di digiuno bevendo due damigiane d’acqua, per mandar fuori i veleni dei vaccini e dei farmaci che la sanità italiana, serva di quella mondiale, ti ha rovinosamente imposto.

Leggiti pure le mie tesine Lo stress e la dermatite seborroica, del 10 Novembre 09,  Prurito e dermatite seborroica, dell’8 Febbraio 2010, e Una psoriasi devastante ma guaribile, dell’11 Febbraio 2010.

 

Devi ridiventare una persona normale

 

Quando sarai ridiventato persona normale e non più mostro come adesso (in due mesi al massimo sarai di nuovo in forma), ridiventerai interessante per le ragazze e cambierai pure il modo di rapportarti meglio col mondo esterno che, per quanto infame a volte  sia, è sempre l’unico mondo a nostra disposizione in questa vita.

Vuol dire che, per la prossima, chiederemo all’agenzia viaggi sanpietrina di continuiare il nostro karma su un pianeta meno carico di cattiveria e di spropositi.

 

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo