LA NECESSITA‘ DI UNA REGOLATA GENERALE
Si può vivere di sola frutta e di sola insalata?
Caro Valdo, ti riaccludo la mia mail del 30/8 che probabilmente ti è sfuggita, ma sulla quale vorrei tanto un tuo parere. E vorrei pure aggiungervi due domande:
- 1) Si può vivere di sola frutta e di insalata (intendo dire senza germogli, frutta secca, cereali, ecc)?
- 2) In questo caso quanta frutta sarebbe necessaria?
La stanchezza persistente e la caduta dei capelli
Grazie per la tua risposta ed i tuoi consigli, nella tesina Il dovere di rimettersi in carreggiata.
Ho iniziato con fatica da un paio di giorni, con due spuntini di sola frutta, in questo caso mele, arrivando a una quota di sei, un paio verso le 10 e le altre 4 nel pomeriggio.
Come ti dicevo nella precedente mail, la mia stanchezza non se n’è mai andata del tutto.
Qualche mese fa ho consultato una naturopata specializzata in kinesiologia, per questo problema ed anche per la mia massiccia caduta di capelli, che mi perseguita da 30 anni, e che negli ultimi tempi ha raggiunto livelli drammatici, in quanto la ricrescita è assente.
I consigli della naturopata-kinesiologa
Dai test kinesiologici è emerso, con mio grande orgoglio, che il mio tipo di alimentazione è perfetto per il mio fisico.
Pertanto niente carne, pesce, uova e tantomeno latticini, versi i quali risulta addirittura un’allergia.
Consigliato aumento netto di frutta per le vitamine. Dunque fin qui tutto bene.
Ma, anche secondo lei, il mio fisico non è sufficientemente nutrito (1.76 cm per 50 kg da sempre) e quindi, oltre a prescrivermi una serie di integratori, mi dice che ho bisogno di proteine.
Non mangiando quelle delle carni, mi consiglia l’aumento di legumi, di tofu, ecc.
Perplessità sul crudismo
A proposito della dieta crudista, mi ha risposto di farle conoscere qualcuno che segue questo tipo di alimentazione. Secondo lei, il crudismo non è applicabile nel lungo periodo senza creare danni.
A chi dare retta?
E’ pur vero ad esempio che i miei capelli negli ultimi anni sono molto peggiorati.
Che ne pensi?
Vent’anni senza attività fisica all’aria aperta
Comunque, al di là dell’alimentazione, devo confessarti che dovrò iniziare ad applicare anche gli altri tuoi consigli, e cioè attività fisica ed aria aperta, che non so più nemmeno cosa significhino.
Sono talmente dissociata dal mondo che esco raramente e solo per necessità, e non pratico alcuna attività fisica da quando ho smesso i miei lunghissimi studi di danza classica, durati 18 anni.
Fatti i conti, oggi ne ho 49, sono passati 20 anni da allora.
Più che animalismo, una prigione per cani, gatti e umani
Sulla vacanza, ahimé, non posso darti retta per colpa dei miei amati gatti (trattati ovviamente come figli) e, dall’nno scorso, anche il cane.
Non ho mai lasciato i miei animali a qualcuno, e sarebbe pure impossibile vista l’aggressività del mini-lupo nei confronti degli estranei, né mi passa per la testa di affidarli ad una pensione.
In quel caso, la vacanza mi andrebbe di traverso.
Mi rendo conto di essermi costruita una prigione, ma non ho modo di fare diversamente.
In effetti, non faccio una vacanza da 13 anni.
Non avevo in programma di prendere altri animali ma, come tu ben sai, sono loro che mi hanno cercato.
Impensabile portarli tutti e tre in villeggiatura.
La difficile e complicata adozione di una cagnetta abbandonata
Per l’ultimo acquisto, una cagnetta tricolore abbandonata dalla vicina di casa che ha traslocato, ho dovuto vivere 6 mesi tenendola chiusa in salone ed entrandoci tre volte al giorno con molta circospezione per pulire la lettiera, cambiare l’acqua e metterle da mangiare.
Era letteralmente inferocita in quelle prime fasi.
Ora, a distanza di quasi due anni, la mini-belva si è abituata al nuovo ambiente, ma è sempre abbastanza asociale, pur concedendomi di tanto in tanto qualche manifestazione di affetto e di gratitudine. Posso assicurarti che non è stato facile vivere 6 mesi senza poter utilizzare il mio salone, ma sono molto felice del risultato raggiunto.
Ti auguro buona giornata.
Tiziana da Roma
Certo che si può, ma occorre vedere quanta frutta e quanto diversificata
Rispondo alle tue prime due domande.
Si può vivere di sola frutta e vegetali (senza germogli, senza frutta secca, senza cereali)?
In teoria sì, meglio se muovendosi tra frutteti e cespugli tropicali, a torso nudo, in continuo movimento e sudore. Cosa non certo possibile per chi sta chiusa in casa coi gatti e il cane-belva nel salotto.
Cosa non certo possibile per chi pensa di cavarsela a buon mercato, con 6 mele.
In caso positivo, quanta frutta sarebbe necessaria?
Gli uomini e le donne del paleolitico vivevano grossomodo in quelle condizioni, e non si preoccupavano certo di quantificare. Si facevano una dozzina di pasti sazianti della varia frutta e delle bacche che trovavano, in pratica una mangiata ogni ora, fino a sazietà.
Il criterio del fino-a-sazietà vale ancora oggi, ed è un criterio individuale, basato sui gusti, sull’attività fisica e la salute di chi lo adotta.
Rinchiudersi in salotto per mesi non fa bene né a te e nemmeno ai tuoi animali
Il problema della tua stanchezza cronica, non si risolve soltanto con l’alimentazione.
In linea con quanto detto in precedenza, ribadisco che hai reagito malissimo alle disgrazie familiari.
Ti sei chiusa in piena solitudine, rifuggendo la vita e il sociale, mentre avresti dovuto fare esattamente l’opposto. E oggi ne paghi le conseguenze.
Non voglio qui criticare il tuo spiccato e lodevole animalismo.
Ma rinchiudersi per mesi in un salotto, per quanto confortevole esso sia, non andava e non va bene né per i gatti, né per il cane, e tanto meno per te medesima.
Diventare una sepolta viva non è una soluzione
Tu stessa riconosci che da vent’anni non sai più cosa significhino attività fisica ed aria aperta, e che l’aria che respiri è sempre quella, stantia e debilitante, carbonizzata e smagnetizzata, appesantita dal micidiale fumo di sigaretta.
Dissociarti dal mondo e diventare una sepolta viva, non era una soluzione.
I genitori li hai persi entrambi 3 anni fa. Ma già molto prima avevi iniziato a rinchiuderti.
Mi chiedo cosa sia successo 20 anni fa, quando facevi ancora danza classica.
Tutto sbagliato, tutto da rifare
Se è vero che vuoi saltarne fuori, devi darti una forte regolata.
L’alimentazione è solo uno degli aspetti. Direi che, nel caso tuo, essa diventa addirittura marginale rispetto al resto. Tu sei intossicata dall’aria e dall’atmosfera che ti circondano.
Come diceva Gino Bartali, Tutto sbagliato, tutto da rifare.
Avevi ed hai tuttora bisogno estremo di consultarti con qualche persona amica, con qualche persona normale in grado di spingerti a fare qualcosa di buono per te stessa e per gli altri.
Devi aprirti e non rinchiuderti.
Cani e gatti ti fanno buona compagnia, ma non sono in grado di dirti queste cose.
Serve rivitalizzarsi e rimagnetizzarsi, prima ancora che alimentarsi
Alimentazione sì, perché non ti stai sicuramente alimentando al meglio, ma serve un programma bilanciato, includente respirazione, attività fisica, camminare scalzi sul terreno e sull’erba, sulla sabbia di un arenile, sole e bagni di mare.
Serve rimagnetizzarsi prima ancora che alimentarsi, serve un programma giornaliero di esercizio aerobico intenso, serve faticare e sbuffare fisicamente, serve sudare, serve addirittura trascurare i tuoi amici animali e trovare per essi delle opportune soluzioni, concentrando ogni attenzione su te stessa.
Serve respirazione yoga in mezzo al verde, serve meditazione positiva, guardando con un pizzico di maggiore fiducia alla vita e al mondo.
Serve un piano di recupero personale.
I capelli e gli squilibri ormonali
Il problema dei capelli può derivare da cento motivi diversi.
Il più delle volte si tratta di squilibri ormonali.
Io stesso, in questi ultimi anni non esibisco più la chioma dei tempi andati, e pertanto potrei non essere il più indicato a darti dei consigli.
Una folta capigliatura non è necessariamente indice di buona salute
Ma nel caso mio ci sono di mezzo motivazioni del tutto diverse, caratterizzate dai troppi voli aerei, interessanti ma stressanti, nonché dal passaggio repentino da un sistema di vita straordinariamente attivo dal punto di vista fisico e sportivo, al regime più domestico e rilassato del buon padre di famiglia, non per tutti evidentemente ideale.
Senza contare poi che in molte persone, soprattutto nei maschi, trattasi di un problema naturale e fisiologico, per cui non rappresenta necessariamente segnale di squilibrio.
Esiste una marea di persone che finisce male anzitempo, pur avendo una chioma leonina, e di altri che se la godono in perfetta salute ed efficienza con la testa bella liscia.
Frutta e verdure crude obbligatoriamente al centro della nostra alimentazione
Ho sempre sostenuto la necessità di mettere al centro della propria alimentazione la frutta e le verdure crude, e su questo non cambio una virgola di fronte a niente e a nessuno.
Il problema è che occorre sempre usare la testa ed il cervello, e a volte la gente si dimentica di farlo.
Bisogna mangiare la quantità necessaria di una gamma la più vasta possibile di alimenti adatti alla nostra conformazione fisica, mentale, culturale, spirituale. Bisogna dare al nostro corpo le calorie necessarie, e tutti i micronutrienti bilanciati e diversificati che gli possano servire.
Non bisogna nel modo più assoluto affamare e mortificare il proprio fisico.
Occorre puntare a una dieta sensata ed intelligente, cioè tendenzialmente crudista-vegana
Non facciamoci ipnotizzare dai nomi e dalle etichette, dai termini dieta crudista, dieta fruttariana, dieta vegana.
Dobbiamo puntare sempre a una dieta sensata ed intelligente la quale, per essere intelligente, è anche tendenzialmente crudista e tendenzialmente vegana.
I piccoli e continui compromessi sono indispensabili e scusabili nella vita corrente.
Essere fruttariani non significa di certo mangiare 6 mele e niente altro come stai facendo.
Quella è la cura per diventare anoressiche e bulimiche.
Chi ti ha mai insegnato una cosa del genere?
Quando si digiuna si digiuna, e quando si mangia si mangia
Quando si digiuna si digiuna (in fase di riposo fisiologico assoluto e di acqua depurante), e quando si mangia si mangia, attivando al meglio e con completezza il tubo gastrointestinale, dando modo alla peristalsi di effettuare le sue brave contrazioni e si spingere il cibo ritmicamente verso il basso, senza vuoti, senza omissioni, senza flatulenze.
Tu tendi a fare l’opposto.
Le più nobili proteine sono proprio quelle minime, bilanciate ed assimilate della frutta
La frutta è alimento straordinario e completo, ed è dotata delle migliori proteine, quelle nobili davvero, ossia bilanciate verso il minimo, verso il basso, in perfetta armonia con le proteine del latte umano.
Ma non si vive di sole proteine. E nemmeno di quelle della mela soltanto.
Si vive soprattutto di acqua biologica in sovrabbondanza. Si vive di enzimi e di ormoni vegetali. Si vive di insulina ed inulina vegetale, si vive di colori e umori, di fito-chimici, di grassi polinsaturi, di polifenoli, di coenzimi, di fattori di crescita, di vitamine naturali e di minerali organicati.
Occorre pescare a piene mani nelle meraviglie della natura
Pertanto occorre pescare a piene mani nella natura, e non certo con la manina che stacca una manciata di mele dall’albero, e si illude di appartenere a una padrona di nome Eva, carambolata nel Paradiso Terrestre del suo salotto, circondata da una mini-belva abbaiante a tre colori e da due mini-tigri e mini-pantere chiamate gatti.
Frutta sì, ma diversificata, e distribuita armonicamente e con logica nell’arco delle dodici ore utili per alimentarsi.
Frutta che deve includere per forza anche mandorle, noccioline, pinoli, carrube, lupini, arachidi, avocado, per un completamento vitaminico includente il gruppo B e per gli Omega3.
Senza agrumi, uva, cachi, banane, patate, frullati di carote-sedani-rape, panini verdurati, non vai lontano
Gli agrumi tutti sono indispensabili.
Occorre poter disporre di un piano di reperimento micronutrienti vivi durante l’intero arco invernale.
Senza i cachi e l’uva fino a febbraio, e senza arance e pompelmi e mele-pere-banane fino ad aprile, senza radicchio, valeriana, tarassaco, radici e germogli per tutta la stagione fredda, mi chiedo in quale modo te la potresti cavare.
Senza frullati di carote e di rape e di sedani non vai lontano.
Patate normali e patate dolci devono abbondare tutti i giorni.
Le insalate servono assolutamente in tutte le possibili varietà.
L’inserimento di bei panini integrali con dei carciofini e delle olive, della crema di olive, dell’avocado, delle foglie verdi e dei germogli, è assolutamente indispensabile.
Nella tua fase transizionale verso il naturale, va bene pure una porzione di cotto intelligente
Devi far conoscere al tuo stomaco e al tuo intestino i meravigliosi aromi dell’uva e dei fichi, delle more e dei lamponi. Debi riabituare il tuo corpo a tutto questo.
Carciofi crudi (la parte interna) e finocchietti crudi non devono mancare nella tua dieta.
Nel caso tuo poi, soprattutto nella fase del reinserimento di tutte queste delizie, va bene pure una porzione di cotto intelligente, fatto di cavolini di Bruxelles rosolati, fatto di minestre di verdure, con patate e zucche, carote e cavoli, spinaci e legumi, e cottura non superiore ai 18 minuti, ed anche di pasta integrale al pomodoro.
Qualche cereale integrale deve per forza entrarci, con preferenza verso il revitalizzante grano saraceno, l’ottimo riso integrale nero, il magnifico miglio e la miracolosa avena.
La tua kinesiologa mi lascia contrariato e perplesso
Quanto alla tua naturopata-kinesiologa, non mi sogno nemmeno di valutarla e giudicarla, non conoscendola di persona.
Il fatto però che approvi la tua presente dieta, e che ti raccomandi solo del tofu in più, ricorrendo poi alle stampelle delle vitamine sintetiche e degli integratori minerali inorganici, mi lascia alquanto perplesso.
Dalle pure il mio indirizzo, potrei darle, forse, qualche buon insegnamento
La sua battuta, di farle conoscere qualcuno che segua un’alimentazione vegana crudista, dalle pure il mio indirizzo, ma ricordati di mettere un tendenzialmente davanti ai termini vegano e crudista.
Le sue argomentazioni contro il crudismo mi paiono, in ogni caso, addirittura penose.
Associare poi la tua caduta capelli al crudismo, da parte tua o sua non lo so, è sviante ed anche irragionevole, visto che in questi ultimi anni non ti sei comportata certamente da crudista, e tanto meno da salutista.
Darti degli integratori è come se ti prescrivessi delle Marlboro e del caffè per la tua sonnolenza.
Fatti aiutare dal gruppo AVA.
A chi dare retta?
Questo lo devi decidere te.
Quando un nutrizionista, chiunque esso/essa sia, qualunque sia la sua fama e i suoi titoli, ti inserisce delle vitamine e degli integratori, significa semplicemente che non ha capito come risolvere al meglio i tuoi problemi, e che sta ricorrendo a delle toppe di emergenza, a delle distruttive stampelle chimiche che ti costeranno care in termini di vera ed equilibrata salute.
Sarebbe come se, per curare la tua sonnolenza, ti proponessi delle Marlboro e del caffè.
Posso darti un consiglio?
Va urgentemente all’AVA e fatti aiutare da qualcuno del gruppo a mettere assieme una dieta sensata e responsabile, includente un programma comportamentale e sociale, che vada oltre al cane e ai gatti.
Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA (Associazione Vegetariana Animalista)
– Direzione Tecnica ABIN (Associazione Bergamasca Igiene Naturale)