LA PAZZIA DELLO SQUALENE E DELLA VACCINAZIONE DI MASSA

LA  PAZZIA  DELLO  SQUALENE  E  DELLA  VACCINAZIONE  DI  MASSA        

 

Un bravo giovanotto di nome Barack

 

Il 10 maggio scrissi un articoletto dal titolo  I magna-magna planetari dell’avvocato Taylor.

Bisognerebbe rileggerlo, se si vuole capire dove sta andando il mondo e cosa possiamo aspettarci nelle prossime settimane. Se si vuole capire nelle mani di chi ci siamo messi.

Barack Obama, sempre più Barack e sempre meno Obama.

E’ vietato per legge offendere il presidente di uno stato estero.

Non vorremmo nemmeno farlo.

Barack, come persona, dà l’impressione di essere l’icona del bravo ragazzo catapultato dalle sue qualità fisiche e morali sul podio del mondo. Un giovane attraente, simpatico, ed anche un impareggiabile oratore.

 

Tra le prime mosse, la nomina di Michael Taylor, ultramonatto

 

Ma c’è davvero di che restare sbalorditi dalle sue mosse. Obama è ormai presidente del mondo intero, e dunque anche dell’Italia (non me ne voglia l’ottimo presidente in carica Giorgio Napolitano).

Nella baracca presidenziale del nostro onnipotente Obama, c’è l’avvocato Michael Taylor, messo a dirigere l’importantissimo Food Safety Working Group, interlocutore privilegiato e diretto del famigerato Codex Alimentarius  (cartello mondiale dei chimico-farmaceutici, dei superpetrolieri  e dei cibi innaturali).

 

Un elemento dalla referenze per niente tranquillizzanti

 

Il curriculum del Taylor è a dir poco inquietante.

Ex difensore della famiglia Shapiro (gigante della biotecnologia americana), ex consulente e vice-commissario della FDA (l’ente che approva i farmaci e impone le sue sballate tabelle nutrizionali al mondo intero), e presso il quale l’avvocato si distinse come autore dei regolamenti che in America vietano di segnalare la presenza di somatropina (ormone per la crescita) sulle etichette dei latticini.

Ex amministratore del servizio ministeriale di igiene ed ispezioni alimentari all’USDA (ministero americano dell’agricoltura), e dunque legatissimo alla lobby dei macellai d’America.

Ex vicepresidente delle politiche pubbliche della Monsanto, e quando si dice Monsanto si dice pure

Rockefeller e Pfizer, Clinton e Soros).

Un colpo al cerchio ed uno alla botte

 

Uno dirà che Barack gioca in difesa.

Un colpo al cerchio, in difesa democratica della gente bianca, nera e gialla, del mondo intero, e un colpo alla botte, per coprirsi le spalle con delle alleanze strategiche coi veri marpioni che manovrano alle sue spalle.

Dopotutto, la stessa Ilary Clinton, a segretaria di stato (massimo ruolo nella politica americana, dopo il presidente, come ci ricorda Henry Kissinger), non se l’è scelta lui, ma gliela hanno imposta.

Ilary poi è una bella donna, intelligente, fotogenica, carina.

Un persona-immagine, come lui stesso, il che non guasta.

 

Ilary piace, avvince ed affascina, ma resta moglie di un tizio che si chiama Bill Clinton

 

Ma rimane purtroppo moglie di un tizio che si chiama Bill Clinton, coinvolto dai piedi ai capelli con Soros (maggior finanziatore-speculatore di tutti i tempi), con la farsa AIDS e con una serie impressionante di scandali finanziari contenuti e congelati a malapena con l’ausilio di tutti gli apparati federali, servizi segreti inclusi.

Scandali finanziari dall’enorme potenziale deflagrante, cento volte più gravi di quelli per i quali il Ponzi-player Bernard Madoff, ebraico come Soros, ha preso 150 anni di carcere.

 

Dzjozdzhe Shorash, finanziatore dei Clinton, mancato distruttore della Lira ma demolitore vincente delle Tigri Asiatiche in funzione anti-Europea e pro-Americana

 

Soros, principale finanziatore della scalata dei Clinton ai vertici degli USA, merita qualche annotazione storica in più.

Il suo nome è un nome d’arte, tanto per non essere da meno rispetto ai divi di Hollywood.

Si chiamava infatti Dzjozdzhe Shorash, prima che la sua famiglia si allontanasse strategicamente dall’ebraismo.

E’ nota la capacità di Soros di distruggere con le sue speculazioni interi sistemi economici, come fece nel 1992, puntando 10 miliardi di dollari sulla caduta congiunta della Sterlina inglese e della Lira italiana. Gli andò stranamente male, ma solo perché non aveva ancora agganciato i Clinton e il Fondo Monetario Internazionale.

Tutto gli riuscì alla perfezione invece nel luglio 1997, quando, culo e camicia con Clinton, disintegrò in un colpo solo Thailandia, Indonesia e Korea, e mise in ginocchio Giappone, Taiwan, Malaysia e Filippine.

 

Soros e Clinton, i due massimi distruttori della piccola industria italiana.

Una tranquilla e rilassante passeggiata per Roma.

 

Ironia della sorte, aveva tentato di rovinare l’Italia valutariamente nel 1992, ma riuscì a rovinarla commercialmente del tutto solo negli ultimi 10 anni, annientandole i mercati esteri dell’Asia.

Ha voluto persino sentire quale vento tirasse da noi nei suoi personali riguardi, facendo finta di voler comprare la Roma Calcio.

Il fatto di aver passeggiato un paio di giorni per Roma, come un innocente turista qualsiasi, come un potenziale benefattore, senza timori o guardie del corpo, la dice lunga sulla cultura e sull’informazione che offrono i giornali e le televisioni del Bel Paese, e lo ha assai tranquillizzato.

 

 

L’interesse fittizio per la Roma

 

Quello di comprare Totti e compagni era chiaramente un trucco e una bufala, ma gli è servita a capire che in Italia si parla solo di campionato di calcio, di Valentino Rossi, della Ferrari, di Armani e Valentino, nonché di Super-Enalotto, mentre nessuno conosce fortunosamente i suoi precedenti.

Se parli di Soros in qualsiasi paese asiatico, anche con un qualsiasi modesto taxista, scopri che sa di lui vita, morte e miracoli, e non gli darebbe di sicuro un servizio nel suo taxi, cercando piuttosto un pomodoro marcio,  da lanciargli contro come ringraziamento per gli anni di miseria che il Grande Speculatore ha causato alla sua famiglia e al suo intero paese.

 

Non incitiamo all’odio o alla violenza, ma solo alla corretta informazione politico-economica

 

Questo non è un incitamento postumo o futuro alla violenza contro l’uomo Soros, o contro i Clinton e un certo tipo di America attualmente in sella, ma solo un rammarico per la mancanza di conoscenza, di obiettività e di critica di un intero paese, di un’intera classe dirigente e politica, capace di farsela mettere nel didietro senza capire nemmeno il come e il perché, senza saper il da chi.

Non siamo per la violenza, ma almeno per l’informazione critica e trasparente.

 

Il Cremlino non ha mai covato propositi distruttivi al di fuori della Cortina di Ferro

 

Non è che dobbiamo metterci a rimpiangere storicamente la caduta dell’Unione Sovietica?

Non è che dobbiamo riconsiderare storicamente Stalin, Krushev e Breznev?

Non è che, proprio in nome della democrazia stile occidentale, siamo oggi costretti a rivalutare storicamente Palmiro Togliatti?

Dopotutto i  carri dell’Armata Rossa si sono fermati a Praga.

Non ho niente da spartire col comunismo di stato, e nemmeno con l’ideologia comunista, ma la domanda mi sorge naturale e spontanea.

 

Il vero imperialismo è quello che varca le Alpi e ti entra direttamente in casa

 

Non risulta che dal Cremlino siano mai arrivati pericoli e minacce paragonabili ai rischi valutari, alle disgrazie economiche ed alle prospettive monattistiche che il nostro grande alleato atlantico ci sta oggi regalando a piene mani.

Il vero imperialismo odierno è quello che varca impunemente le Alpi e arriva direttamente in casa nostra, costringendo ognuno di noi a fare i conti con i didtat di Soros, di Clinton, di Rockefeller, e del resto della banda.

 

La volpe più smaliziata del globo terracqueo

 

Nel suo libro  Società segrete e il loro potere nel XX secolo, Jan Von Helsing colloca Soros al comando di una rete di intelligence che coinvolge i servizi segreti britannici (Scotland Yard) e il Mossad israeliano.

Parliamo non di una misera Volpe del Deserto, stile Rommel, ma della volpe più smaliziata ed intelligente dell’intero pianeta, di un manager acutissimo (come affermato da Stanley Druckenmiller, che per un decennio ha gestito il Quantum Fund di Soros).

Soros, negli ultimi 30 anni, ha prodotto guadagni medi del 31%, accumulando una fortuna personale di 7 miliardi di dollari.

Prima di lasciare la guida del fondo a Jonathan e Robert, i maggiori tra i cinque figli avuti da due mogli, Soros confidava agli amici che sapeva esattamente quando comprare e quando vendere.

Se la schiena cominciava a fargli male, quello era il momento di vendere (vedi articolo Soros, l’uomo che vuole abbattere Bush, di Marco De Martino, Panorama, 27 Nov 2003).

 

John Holdren, principale consigliere scientifico di Obama, nonché maggior teorico delle biotecnologie e delle terapie genetiche

 

Torniamo però agli uomini del presidente.

Ora ne salta fuori un’altra, e cioè che il principale consigliere scientifico di Obama si chiama John Holdren, un elemento che ha abbracciato bizzarre politiche eugenetiche, che nulla hanno a che fare con quelle del grande Pitagora (predicatore di cibi innocenti e di comportamenti virtuosi ed ortodossi), ma che si basano tutte sulle biotecnologie e sulle più spericolate terapie genetiche.

 

Kathleen Sebelius, ministro della sanità americana, altra monatta patentata

 

La stessa Kathleen Sebelius, ministro statunitense della sanità, è entrata così bene e così zelantemente nel suo ruolo, da prendersi di diritto il titolo di prima monatta d’America, una di quelle donne che amano vestirsi di immacolato camice bianco da crocerossina, mascherina sulla bocca e siringhe che spuntano dalle tasche.

Anziché starsene tranquilla a rifiatare e rilassarsi sulle spiagge di Long Beach o a farsi una breve diversione alle Hawaii, sta incontrando i sovrintendenti di tutta la nazione, esortandoli a utilizzare le vacanze estive per preparare l’emergenza, qualora al governo servissero gli edifici scolastici pr effettuare le vaccinazioni di massa, iniziando dai bambini (che sono gli unici, innocenti ed ignari come sono, a non protestare mai).

 

Guai farsi sorprendere con un fisiologico colpo di tosse o con un sano raffreddore

 

Se mascherine, scafandri, quarantene ed isolamenti, sono tutti strumenti ed atti demenziali, cosa dire poi dei trattamenti antivirali.

Ammesso e non concesso che ai monatti di regime interessi davvero la sanità della gente e il ripristino dell’equilibrio dei cosiddetti infettati dal cosiddetto morbo A(H1N1), andiamo a vedere cosa succede ai disgraziati pescati in fallo, sorpresi ad evidenziare sintomi influenzali normali-stagionali o sintomi speciali (identici ai precedenti ma etichettati, chissà perché e chissà come, di specifica origine animale).

 

Il rogo medievale non funziona più

 

Cosa mai gli faranno di così importante e decisivo per renderli depurati dalla peste bubbonica, per renderli liberati dal morbo e non più infettivi?

Se fossimi in pieno Medioevo, verrebbero probabilmente messi direttamente sul rogo, essendo essi stati prescelti dagli spiriti maligni per incubare tale diabolica peste.

Siccome qualche piccolo progresso lo abbiamo fatto con la Magna Charta e coi diritti dell’uomo in genere, questo non si può fare.

Allora si ricorre a una serie di imposizioni liberticide nei riguardi del povero disgraziato.

 

 

 

Le misure liberticide ed anti-uomo, al posto di un semplice ed innocente digiuno di 1-2 giorni ad acqua distillata

 

La prima misura è la messa in quarantena o il confino asettico.

La seconda è la somministrazione di un cocktail antibatterico-antivirale-antipiretico-antibiotico, ossia di una micidiale miscela anti-uomo, capace di ridurne drasticamente ogni naturale reattività, facendogli scomparire nota bene non il virus, che gli resta all’interno tale quale e addirittura moltiplicato (anche se nessuno è in grado di misurare accuratamente queste evoluzioni virali dal vivo), ma soltanto i sintomi del suo malessere.

In pratica, uno che tossisce (per eliminare il muco interno), uno che ha della febbre esterna (indispensabile come atto curativo e riequilibrante interno), uno che sperimenta dei fenomeni intestinali in corso, tutte cose ovvie ed eliminabili con 1-2 o 3 giorni di riposo ad acqua distillata e succo fresco di limone, viene aggredito chimico-farmaceuticamente coi metodi più invasivi, innaturali ed offensivi possibili, con una cura medicale stile Napalm o AZT, o con qualche altra via di mezzo che ogni ospedale ed ogni paese applica, guardandosi bene dal rivelarne i contenuti.

 

Più uno viene curato farmacologicamente e più virus si  ritrova addosso

 

Lo sfigato di turno, trattato in quel modo, si rivela indebolito come uno straccio, e viene a quel punto dichiarato guarito.

La sua infezione e la sua infettività sono state ufficialmente ed apparentemente curate, ossia debellate, per cui può reinserirsi nella collettività.

Scomparsi i virus? Nemmeno per sogno.

E’ stracarico di virus come prima e più di prima, perché quando uno perde l’omeostasi e la salute normale per qualsiasi motivo, il flusso continuo di polvere virale morta, derivante dalla demolizione cellulare-virale non si interrompe, mentre l’espulsione e la pulizia invece sì, per cui più uno viene curato con farmaci e vaccini che intorpidiscono e snobbano il sistema immunitario-metabolico, e più la massa virale si accumula spaventosamente nel soggetto.

 

L’ammalato curato è più ammalato di prima, ed è troppo debole per evidenziare dei sintomi

 

L’accumulazione virale, che è un fenomeno tutto sommato normale in tutte le persone viventi e sane, diventa infatti anormale e patologica allorquando subentrano i mal-comportamenti, ovvero le scelte incompatibili col nostro organismo fruttariano, tipo il consumare carne e latticini, il mangiare cotto, il bere alcolici e nervini, l’assumere integratori mineral-vitaminici, l’assumere farmaci, il sottoporsi a vaccini.

L’ammalato curato, col sistema immunitario messo al KO dal farmaco o dal vaccino, diventa ancor più malato di prima, ma non ha la forza reattiva di evidenziare sintomi.

Ha subito una batosta eccessiva

La sua febbre interna rimane nascosta a livello gastrointestinale, non tossisce e non ha mal di gola. Troppo debole, devitalizzato e narcotizzato per rivelare dei sintomi.

 

Alla martellata farmacologica che abbatte segue la stimolazione che sorregge e stordisce.

Il teatrino finale: La peste c’era davvero e i monatti l’hanno debellata.

 

Per non fare cattive figure, gli danno una generosa fornitura di vitamine sintetiche e di integratori minerali, che nel breve periodo lo stimolano al pari del caffè di alta montagna, ma che nell’assieme lo drogano e lo stordiscono ancora di più.

Non appena si rimetterà faticosamente in carreggiata, gli verrà un’influenza tre volte più grave della precedente, o diventerà comunque facile preda di altre patologie.

A molti non gli viene più nulla, perché danneggiati in modo irrimediabile, ovvero curati fin troppo bene con una quasi-eutanasia.

L’importante è vendere al mondo l’illusione e l’idea che la peste c’era davvero, e che i monatti l’hanno debellata.

 

Come si fa ad ammazzare uno che è già morto? Mistero della fede monatta.

 

Questo è il teatrino finale che non risolve un bel nulla, ma che però dà modo a ministero e governo di annunciare al parlamento e ai media che i fondi stanziati sono stati usati al meglio, con la benedizione della Chiesa Medica di Atlanta e delle industrie farmaceutiche correlate.

Hanno forse ammazzato il virus, lo hanno sgominato e fatto sparire?

Nemmeno per sogno, dicevamo.

Nessuno al mondo sarebbe in grado di farlo.

Come si fa ad ammazzare uno che è già tranquillamente morto?

Come si fa poi a far fuori uno che sta dovunque, onnipresente ed ubiquitario, e che continua a fluire ininterrottamente dall’interno di ogni persona vivente?

L’unico modo per interrompere il ciclo naturale della formazione virale sarebbe quello di eliminare tutte le creature viventi e bruciarle in una gigantesca sala di cremazione.

 

Alla duplice beffa anti-uomo ed anti-stato può solo seguire una sonora pernacchia

 

Cosa hanno dunque fatto i meccanici-monatti di Atlanta e dintorni, coadiuvati dai monatti-periferici delle varie nazioni?

Hanno dato la solita bella martellata alla spia rossa del cruscotto umano, per cui il quadro che segnava l’emergenza (fatto di manifestazioni esterne tipo febbre-tosse-maldigola) non segnala più niente, e  possono dichiarare il soggetto normalizzato-guarito. Una colossale e duplice beffa.

Primo, nei confronti del soggetto, che in realtà viene massacrato inutilmente e si ritrova più malato di prima, avendogli messo fuori uso e tartassato il sistema immunitario, l’unico capace di capirne qualcosa.

Secondo, nei confronti della comunità e dello stato che paga il tutto senza fiatare.

Hanno circoscritto l’epidemia? Hanno quarantinato e contenuto l’infezione? Hanno sanitanizzato?

La risposta non può altro che essere una sonora pernacchia.

 

I terremoti esistono davvero, le epidemie no, ma si possono creare ed inventare

 

Per fortuna che esistono in natura i terremoti e gli tsunami, dicono i geologi ed i vulcanologi, sennò cosa staremmo a fare? Chi mai al mondo ci pagherebbe un lauto stipendio?

Ma almeno i terremoti esistono davvero.

Le epidemie no, quelle non esistono proprio. Ma si inventano, perché rendono in modo incredibile.

Trattasi solo di ammalamenti seriali che si sviluppano perché in quella società si è raggiunto il colmo del recipiente.

Le cosidette epidemie, pandemie, o influenze contagianti che dir si voglia, si sviluppano sempre e solo grazie alla dabbenaggine umana, individuale e di gruppo, dove gli errori alimentari, le paure e gli stress comuni, i disagi climatici e le guerre, le assurde cure mediche approntate dai mediconzoli corrotti e da strapazzo (l’Ordine Medico Internazionale), le carestie, le sporcizie, le immigrazioni forzate, giocano un ruolo fondamentale.

Le pandemie del passato causate dalla paura, e la Spagnola causata dai farmaci e dai vaccini

 

Tipiche le pesti bubboniche del Medioevo, in concomitanza con le discese dei barbari e dei Lanzichenecchi.

Gli spaventi e gli orrori, il timore di essere infilzati dalle spade per gli uomini, e violentate barbaramente per le donne, mandava il tilt il sistema immunitario, e la gente cadeva irrimediabilmente.

L’ignoranza sulle malattie moltiplicava il terrore in modo esponenziale.

Ed era proprio la paura la vera peste bubbonica.

Il caso della Spagnola, asso nella manica degli spaventa-anime odierni, manovrati ad arte dai CDC (Centre Disease Control), si verificò non a caso al termine del primo conflitto mondiale, con la gente affamata, atterrita, confusionata, raffreddata.

Su questa situazione già disperante, caddero le mazzate micidiali di una medicina rozza ed incompetente allora quanto adesso, anche se più dilettantesca e meno cinica e venale di quella odierna.

Mazzate fatte di aspirine e di febbrifughi, di vaccini approssimativi e non sufficientemente testati.

 

Zero pasticche e zero vaccini. Soltanto riposo assoluto ed acqua leggera.

 

Se le epidemie in natura non esistono, cosa esiste allora in termini di malattia?

Esiste gente che si ammala, e che è in grado di guarire tranquillamente da ogni suo problema solo se si mette a riposo e dà finalmente tregua al suo povero organismo, tartassato da imbecillità continua da parte del possessore.

Zero pasticche e zero vaccini.

Solo riposo e acqua, assai meglio se distillata, per mandar fuori le tossine accumulate.

 

Mandar fuori il lardo non è cosa da niente

 

Mandà fur i ardièi, no iè une ròbe di nìe (mandar fuori il lardo non è cosa da niente), mi disse l’amico Alfio, imbianchino intelligente, mentre lavorava coi suoi pennelli al mio muro di cinta.

Una frase degna del miglior medico igienista.

Ma nemmeno mandà fur i velèns chìmecs, no ié ròbe di nìe (mandar fuori i veleni chimici e farmacologici, da caffeine e theine, da somatotropine, da cadaverine, da aspirine, da minerali in assorbiti, ecc), è cosa da niente, vorrei ribadire all’artigiano di Tavagnacco.

 

L’industria più prolifica e promettente del mondo

 

Ma col digiuno ad acqua distillata, panacea generalizzata ed efficace per tutti i mali del mondo, per tutte le 40 mila malattie classificate nei manuali della medicina seria (che pure esiste ed è da rispettare) e di quella monatta, nessuno ci guadagna, soltanto il malato e soltanto gli stati che risparmierebbero enormi fortune, investibili in scuole della salute (e non della malattia).

Pertanto niente digiuno, vietato farlo, è pericoloso e fa male (alle tasche dei monatti).

E via dunque con l’invenzione delle epidemie.

I terremoti sanitari bisogna prevederli, disegnarli, pianificarli, inventarli.

Parliamo dell’industria più prolifica e promettente del mondo.

Sennò, noi medici, che cavolo stiamo qui a fare?

 

 

 

 

La farsa AIDS ha fatto scuola.

Il voracissimo stomaco medico-ospedaliero-farmaceutico-chimico-petrolifero.

 

La prima grande invenzione, clamorosamente e palesemente truffaldina, è stata quella dell’AIDS, dove l’apparato sanitario americano, boccheggiante e affetto da insaziabili appetiti monetari, orfano degli enormi fondi stanziati precedentemente per il cancro (vedi misero fallimento della guerra di Nixon contro il cancro), ha giocato la sua carta epocale.

Appoggiato dalla Casa Bianca, spalleggiato dai servizi segreti e da una serie di speculatori noti e oculti, è riuscito a truffare il mondo intero, facendogli credere che una malattia inesistente come l’AIDS, concepita a tavolino dal CDC, esiste davvero, e che un virus HIV, non esistente e tanto meno isolato, ma solo immaginato ed ipotizzato, sempre a tavolino, nelle menti fervide e mercantili di Robert Gallo e di Luc Montagnier, esiste davvero ed è la causa della sindrome AIDS.

Quella è stata la prova generale che le balle planetarie funzionano a meraviglia e si possono ripetere a piacere ogni volta che comoda al sistema, ogni volta che serve pompare contanti nel voracissimo stomaco medico-ospedaliero-farmaceutico-chimico-petrolifero mondiale.

 

L’errore clamoroso della vaccinazione, come concetto, come obiettivo, come risultato

 

La vaccinazione, come ogni medico trasparente e responsabile sa, come ogni studioso di igienismo naturale predica, è in ogni caso un intervento scientificamente perverso, innaturale e sbagliato.

Sbagliato come concetto e come obiettivo, prima ancora che come risultato finale.

Ma, anche qualora il vaccino fosse davvero uno strumento efficace per frenare un ammalamento seriale (e sappiamo che non è così), tanti e tali sono i rischi e i danni causati dal vaccino, che bisognerebbe comunque starne alla larga.

 

Dalla paura iniziale allo sgonfiamento inerte della crisi

 

Le pesti inventate hanno tutte una precisa caratteristica in comune, che sono la paura e lo sgonfiamento della crisi.

La paura è quella che orchestrano e mettono addosso alla gente nella fase iniziale, sfruttando al massimo governi, autorità, telegiornali, e tutti i media a disposizione.

Lo sgonfiamento riguarda la fase finale di stanca, quando la crisi finisce automaticamente nel nulla in mezzo al disinteresse generale.

Ma, in realtà, a fine epidemia qualcuno deve fare i conti con le conseguenze e con gli strascichi, e questo è successo regolarmente con le precedenti epidemie.

I più danneggiati se ne stanno inerti e muti, totalmente inconsci di quanto gli è successo, e sono ovviamente i bambini del mondo intero, la categoria più debole, ignara ed indifesa.

 

Cosa c’è in un normale vaccino antinfluenzale

 

Dalla dr Sherry Tempenny, autrice di un articolo chiaro dal titolo The truth about the flu shot (la verità sul vaccino), apprendiamo che nei normali vaccini c’è quanto segue:

  • – proteine dell’uovo di gallina (possono essere contaminate col virus dell’aviaria, e c’è la possibilità di reazioni allergiche e di shock anafilattico)
  • – gelatina (può causare allergie e shock anafilattico)
  • – polisorbato 80 (Tween 80 TM) (può causare allergie e shock anafilattico)
  • – formaldeide (nota sostanza cancerogena)
  • – Triton X100 (potente detergente, supervelenoso)
  • – saccarosio (normale zucchero da tavola)
  • – resina (può causare reazioni allergiche)
  • – Gentamicina (un antibiotico)
  • – Thimerosal (composto a base di mercurio che si trova ancora nelle fiale dei vaccini multi-dose)

 

Le vaccinazioni antinfluenzali-normali funzionano nei bambini?

 

Nei bambini sani, come sempre presi cinicamente di mira dagli avvelenatori, gelosi forse della eccezionale salute e vitalità dei piccini e mossi da qualche inconfessato, sadico, freudiano senso di rivincita, le vaccinazioni antinfluenzali non servono affatto, come provato da una serie di 51 esperimenti coinvolgenti 294 mila bimbi, dove è risultato che il vaccino non ha dato alcuna percentuale in più di protetti, rispetto al placebo (Vaccines for preventing influenza in healthy children, the Cochrane Database of Systemic Reviews, 2.2008).

Le vaccinazioni non servono per i bambini asmatici, al punto che, quelli vaccinati finiscono in corsia ospedaliera più spesso di quelli non vaccinati (The American Thoracic Society , 105th Int’l Conference, 15-20 May 2009, San Diego).

 

Le vaccinazioni antinfluenzali-normali funzionano negli adulti e negli anziani?

 

Non servono per gli adulti. La vaccinazione non ha inciso positivamente in alcun modo sui 66 mila soggetti di 48 studi sperimentali, rispetto al placebo dei non vaccinati (The Cochrane Database of Systematic Reviews, 1.2006).

Non servono per gli anziani. I vaccini non hanno prevenuto significativamente l’influenza, le sindromi para-influenzali e le polmoniti negli anziani vaccinati degli ospizi, nei 64 studi effettuati

(The Cochrane Database of Systematic Reviews, 3.2006).

 

E i vaccini contro il virus H1N1 dell’influenza suina? Funzionano?

4,9 miliardi di vaccini da imporre ad altrettanti abitanti della Terra. Sono fuori di testa.

 

L’ultimo rapporto dell’OMS, datato 12 giugno, parla di una produzione globale di 4,9 miliardi di dosi/anno, una cifra sbalorditiva che supera di gran lunga tutte le stime precedenti.

Escludendo Cina ed India che totalizzano 2 miliardi e mezzo di persone, significa un vaccino per ciascun abitante del resto del mondo.

Siccome i vaccini hanno un costo, significa che ci sono serie intenzioni di vaccinare, volente o nolente, l’intera popolazione mondiale.

Già in America hanno allertato i FEMA, ovvero i campi di concentramento sparsi sul territorio USA.

E’ prevedibile che ci siano grosse resistenze a uno stupro del genere.

La pazzia di questa gentaglia non è solo scientifica e virologica, ma anche politico-sociale.

Siamo nelle mani di gente totalmente irresponsabile e fuori di testa.

Sappiano che per vaccinare me o la mia famiglia dovranno passare sopra il mio cadavere.

 

La Novartis e la GSK si stanno spartendo la torta

 

La Novartis Vaccines, multinazionale leader nel settore vaccini, nasce nell’aprile del 2006, dall’acquisizione dell’americana Chiron da parte della svizzera Novartis.

Ha il suo quartier generale a Emeryville in California, e varie sedi in Italia (Siena e Rosia), in Gran Bretagna e in Asia. Dà lavoro a 1240 dipendenti con un fatturato annuo di 170 milioni di Euro.

Uno dei suoi slogan è  Disease education is the first step to a healthier life (L’educazione alla malattia è il primo passo per una vita più sana).

Vorremmo correggere la Novartis, dicendo che L’educazione alla salute, e non alla malattia, porta alla salute, ma sappiamo troppo bene che è fatica sprecata.

La Novartis, infatti, sta spartendosi con la GSK inglese la maggiore fetta della torta pandemica.

 

Cosa contiene il  nuovo vaccino anti-aviaria-suina

 

Il nuovo vaccino sarà fabbricato dalla Novartis, rivela l’OMS, e sarà coltivato in cellule PEB.C6, (derivate dalla retina umana).

Conterrà il prodotto denominato MF59, un coadiuvante oleoso e debilitante, (la classica martellata in testa alla normale reattività del sistema immunitario), composto essenzialmente di squalene, Tween 80 e Span 85.

Tutti i coadiuvanti iniettati nei topi si sono dimostrati tossici, e tutti i topi hanno sviluppato una specie di sclerosi multipla che li ha lasciati invalidi, costretti a trascinare le gambe lungo le loro gabbiette.

D’accordo che gli esperimenti sui poveri animali e sui topi, le vivisezioni e gli avvelenamenti, non hanno mai servito a niente. D’accordo che l’uomo è tutt’altro che un topo da 75 chili.

Ma ciononostante c’è ben poco da stare tranquilli con i Frankenstein di regime, e con quanto sta accadendo.

 

Un coadiuvante per aumentare l’effetto-vaccino

 

E’ risaputo come lo squalene sia causa di gravi artriti negli esseri umani.

Basta una concentrazione di 10-20 parti per miliardo di squalene, per causare serie difficoltà al sistema immunitario, che si traducono in artriti reumatoidi e lupus (Gary Matsumoto, Vaccine A: the covert government experiment that’s killing our soldiers).

Secondo quanto afferma il dr Meryll Nass (dati contenuti  nell’articolo Dodicimila bambini come cavie umane per un vaccino pericolosissimo per tutti), inviatomi dal dr Corrado Penna, una caratteristica innovativa dei vaccini H1N1 sviluppati da Novartis e GSK (GlaxoSmithKline) è proprio l’aggiunta di coadiuvanti contenenti squalene, per aumentare l’immunogenicità (l’effetto-vaccino) e ridurre drasticamente le quantità di antigene virale necessaria.

Questo significa una produzione molto più veloce delle quantità desiderate e una forte riduzione dei costi, e quindi maggiori profitti.

 

L’olio maledetto si chiama squalene

 

Le ricerche hanno dimostrato che lo squalene è l’ingrediente sperimentato contro l’antrace, ed ha causato devastanti malattie autoimmuni, nonché molte morti tra i veterani americani , inglesi ed australiani, nella Guerra del Golfo.

Eppure si continua a usarlo nei laboratori per produrre nuovi vaccini, scrive Stephen Leudman.

Da rilevare che le malattie autoimmuni sono molto legate a un mal-funzionamento del sistema immunitario, che si rivolta contro l’organismo cui appartiene, generando allergie, eczemi, malattie croniche e degenerative, psoriasi, lupus erimatoso sistemico, sclerosi multipla SLA (sclerosi laterale amiotrofica).

Secondo le affermazioni di Gary Matsumoto, premiato giornalista investigativo, c’è una forte corrispondenza tra le malattie indotte dallo squalene negli animali e quelle osservate negli esseri umani nei quali è stato iniettato questo olio.

 

Lo squalene è sotto accusa come causatore della micidiale Sindrome del Golfo

 

Lo svedese Karolinska Institute e l’Accademia Polacca delle Scienze hanno dimostrato, studi alla mano, che lo squalene, già da solo, può produrre danni catastrofici al sistema nervoso e al cervello, oltre che la già tremenda artrite reumatoide.

Lo squalene è sotto accusa per aver contribuito alle reazioni a catena denominate Sindrome del Golfo, che includono artrite, fibromialgia, linfadenopatia, eruzioni cutanee, eruzioni alle guance, fatica cronica, cefalea cronica, perdita di memoria, colpi apoplettici, cambiamenti d’umore, problemi neuropsichiatrici, disturbi alla tiroide, anemia, alta eritrosedimentazione, lupus, sclerosi multipla, SLA, fenomeno di Raynaud, sindrome di Sjorgren, diarrea cronica, sudori notturni e febbre (vedi ricerche della dr Viera Scheibner, micropaleontologa).

 

Anche tra i monatti c’è qualcuno che ragiona con un minimo di lucidità mentale.

La vaccinazione di massa sarebbe autentica pazzia.

 

Il medico londinese Richard Halvorsen, direttore medico di Baby Jabs, servizio per le vaccinazioni infantili, ha scritto sul London Times che il vaccino per la suina avrà risibile efficacia proprio nei riguardi delle persone specificamente definite a rischio (bambini, anziani, malati).

Tutto ciò è paradossale e demenziale.

La vaccinazione di massa sarebbe un’autentica pazzia, ha concluso Halvorsen.

 

L’assurdità di voler vaccinare milioni di persone sane contro una malattia che non è più seccante di un comune raffreddore

 

Tanto per cominciare, la suina è molto più leggera di quanto si fosse temuto all’inizio.

Ed è quindi assurdo vaccinare milioni di persone adulte ed in buona salute contro una malattia che non è più seccante di un forte raffreddore.

Non c’è poi nessuna evidenza che il vaccino aiuti le persone con problemi di salute cronici, o le donne incinte.

Per gli anziani poi l’efficacia del vaccino diminuisce, avendo essi già il sistema immunitario inefficiente, e quindi non reattivo.

 

Mentre il vaccino non protegge nessuno nel modo più assoluto e categorico, la vitamina C naturale e la D naturale, integrata da buona esposizione al sole, danno protezione garantita

 

Se poi pensiamo che esiste un metodo sicuro e garantito per prevenire l’influenza (di ogni tipo, naturale e inventata) e per mitigarne comunque i sintomi, la nostra rabbia e il nostro disgusto per la monatteria planetaria si moltiplicano inevitabilmente.

Basta fornire il corpo umano di vitamina C naturale in abbondanza, nella stagione estiva, e l’influenza può andarsene a quel paese.

Basta fornire il corpo umano di vitamina D naturale in abbondanza, nella stagione invernale, e l’influenza stagionale-canina-equina-suina-volpina-asinina, può andarsene di nuovo a quel paese.

Un’ottima combinazione di C e D nel corso dell’anno, delle vitamine cioè amiche del sistema immunitario (e non nemiche come i vaccini), ottenuta alimentandosi in modo virtuoso e naturale e prendendo sole in abbondanza, protegge 100 volte più di qualsiasi vaccino, ossia protegge davvero, mentre il vaccino non protegge per niente, ma perverte, danneggia e imbroglia soltanto.

 

 

Quale è il meccanismo guaritivo nel caso delle vitamine  C e D?

 

E’ molto semplice. La natura è un libro aperto, senza trucchi ed imbrogli.

Mangia bene, riempiti di frutta e di crudità, soprattutto d’estate. Fallo anche d’inverno prendendo tutto il sole possibile. Man mano che la frutta fresca cala e diventa più cara, ricorri a tutte le strategie. Conserva i cachi il più a lungo possibile. Arraffa l’uva e le mele dovunque le trovi. Ricorri intensamente ai semi germogliati, ai semi di sesamo-girasole-lino-zucca, alle verdure di campo (valeriana e tarassaco), alle patate cotte al minimo, alle patate dolci (per prenderti più vitamina D, che d’inverno è ancor più basilare).

In questo modo conserverai un sistema immunitario efficiente ed in grado di proteggerti.

E il tuo sistema metabolico, privo di ostacoli, sarà in grado di espellere regolarmente il flusso virale che giunge in continuazione dal tuo sistema cellulare (miliardi di cellule che muoiono incessantemente e generano altrettanti virus). Tutto lì.

Con la raccomandazione di non ricorrere alle vitamine sintetiche che drogano soltanto.

 

Non è altro che il noto paradigma di Cambridge, che funziona per il cancro e le cardiopatie, ma anche per il resto delle patologie

 

E’ un po’ il paradigma che l’Università di Cambridge ha insegnato al mondo, col suo memorabile studio del 2000. Cinque pasti sazianti di frutta viva al giorno, e tolgono cardiopatia e cancro di torno.

Senza pasticche, senza vaccini, senza raggi e senza consultazioni mediche.

E’ quanto sbraitiamo da sempre noi vegani-crudisti.

 

E’ il paradigma di Sandlers, quello che sconfisse la polio

 

E’ quanto sbraitava il bravissimo medico-ricercatore americano dr Benjamin P. Sandlers nel 1948, durante l’epidemia di polio che colpì l’America (tesina: Il caso Sanders e i conigli polio-resistenti)

Niente vaccini, ma cambiare radicalmente dieta, gracchiava con furia e passione dai microfoni della radio, il dr Sanders.

Cestinate farmaci, vaccini e sieri. Eliminate dalla dieta carni, dolciumi, cibi e bevande spazzatura.

La sola immunità possibile è la vitalità ottimale del vostro sistema-corpo, e del vostro sistema immunitario.

Era riuscito a far abbassare la polio del 1000% (229 casi nel 1949 contro i 2498 del 1948). Ma i produttori nazionali di cole, di bibite, di gelati, di cibi cotti, di carni e latticini, fecero di tutto per bloccarlo, e ci riuscirono. Tanto che i bambini colpiti dalla polio nel 1950 risalirono a quota 2500.

 

E’ il paradigma di Schmidt-Roeschman, di Mendelsohn e di Wendell Holmes

 

Ma la corruzione del soldo e dell’ignoranza arriva sempre prima e meglio dell’onestà e dell’intelligenza.

Nel 1987, il celebre specialista in poliomielite dr Schmidt-Roeschman, sbigottì i medici con una dichiarazione raggelante: La vaccinazione antipolio è tra le cause principali della polio, in linea con quanto già affermava il grande  medico-pediatra Robert Mendelsohn (Stai bene? Non andare dal medico, ti ammalerebbe. Stai male? Non andarci, ti aggraverebbe. Ci sei andato? Prendi nota delle sue direttive, e fa esattamente l’opposto, se tieni alla tua salute), ed in totale armonia col dr Oliver Wendell Holmes (1809-1894), professore di anatomia e fisiologia ad Harvard, nonché fondatore della Supreme Court of Justice americana (Credo fermamente che, se tutta la medicina potesse venire affogata e depositata sul fondo del mare, sarebbe la salvezza per l’umanità e la rovina per i pesci).

 

Le meraviglie di Auschwitz: Prigionieri costretti a produrre il gas che serviva poi a sterminarli.

La ribellione arriva dagli stessi medici, se competenti, responsabili e trasparenti.

 

 

Se pensiamo che Wendell Holmes scriveva questo nel 1870, quando i farmaci erano non decine di migliaia, ma soltanto poche decine, chissà cosa scriverebbe in data odierna, di fronte alle brutture del Codex Alimentarius, di Big Pharma, dei Rockefeller e degli eredi dell’imponente industria chimica tedesca I.G. Farben, quella che aveva i suoi stabilimenti a due passi dai campi di Auschwitz, dove sfruttava il lavoro dei prigionieri per produrre il gas letale Cyclon-B, che serviva poi per sterminare le stesse persone che erano costrette a produrlo.

Come dire che il rifiuto e la ribellione al diktat di Big Pharma e dei suoi servi, arrivano dagli stessi medici, quando si tratta di persone responsabili, competenti e trasparenti.

 

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma (Associazione Vegetariana Animalista)

                         – Direzione Tecnica ABIN-Bergamo (Associazione Bergamasca Igiene Naturale)