LA PSH, OSSIA LA PORPORA DI SCHONLEIN-HENOCH

LETTERA 

 

Ciao Valdo, mi piacerebbe avere dei chiarimenti su una malattia autoimmune chiamata Porpora di Schonlein-Henoch.

Mia figlia, a 3 anni appena compiuti, è stata quasi 2 settimane in ospedale per questa faccenda.

Ora sono passati quasi 6 mesi e pare non esserci più alcun problema.

I più cordiali saluti.

Francesco

RISPOSTA

 

Una malattia emorragica da alterazioni vascolari

 

La Porpora di Schonlein-Henoch, o porpora anafilattoide, è una malattia emorragica da alterazioni vascolari.

Una sindrome clinicamente ben definita, caratterizzata da rash cutaneo (fugaci eruzioni cutanee), da algie addominali (algie, dal greco àlgos significa dolore), da artralgie o dolori articolari, da ematùria

(emissioni di sangue con l’urina per lesioni renali, alla vescica o all’uretra), nausea, vomito, feci sanguinolente.

Eziopatogenesi sconosciuta

La patologia è più frequente nei maschi, in età infantile e in età adolescenziale.

La eziopatogenesi, ovvero l’origine della malattia, non è ancora del tutto chiara ai medici.

Si sa che la PSH è preceduta da flogosi (dal greco phlogòs che sta per fiamma), ovvero da infiammazione delle vie respiratorie, e che nel 30% dei casi c’è pure presenza di streptococco beta-emolitico.

In quei casi la medicina punta magari all’antibiotico, mentre l’igienismo assolve lo streptococco, venuto solo a ripulire la sostanza organica accumulata, venuto a mangiarsi il suo cibo standard.

Non esistono cure o trattamenti specifici

Non solo la medicina ha la bocca cucita sulle cause.

Riconosce che non esistono cure adatte e specifiche, e che non esistono veri e propri trattamenti a catalogo.

Giusto per dire al pubblico che ha effettuato un trattamento, o per dire magari che ha inciso e che ha guarito, prescrive dei corticosteroidi nella fase più acuta della malattia.

In ogni caso, trattasi di sindrome che ha esito favorevole senza alcun farmaco nel 95% dei casi, salvo che non subentrino delle rare insufficienze renali.

Niente altro che una delle tante piccole spie rosse

Per l’igienismo, questo non è altro che uno dei mille modi espressivi del corpo, una delle tante spie rosse di avvertimento, una richiesta di cambio strada.

E’ il sistema immunitario che segnala l’esistenza di uno squilibrio interno.

La cura efficacissima dell’igienismo è quella solita di un giorno di riposo totale e di digiuno ad acqua, oppure una bella cura depurativa a base di sole pesche, o di sole ciliegie, o di sola uva, per 2-3 giorni.

In linea generale, le contromisure igienistiche consistono in un cambiamento radicale di dieta.

Una malattia che, per la stessa medicina, non richiede cure ma solo rassicurazioni.

Per l’igienismo tutte le malattie sono delle porpore.

Il termine porpora indica semplicemente la presenza, a livello epidermico, di aree dal tipico colorito rosso-porpora, dovute allo stravaso tessutale di sangue sottoforma di petecchie oppure di ecchimosi (macchie emorragiche, ematomi).

Le porpore in genere non necessitano di cure ma solo di rassicurazioni, convengono gli stessi medici.

Per l’igienismo naturale, questo è troppo ovvio.

Per l’igienismo naturale tutte le malattie sono porpore, con qualche complicazione in più.

Tutte risolvibili con lo stesso sistema, con la cura della non-cura, con la cura del riposo fisiologico detto digiuno, con la cura di una dieta intelligente, con l’affidamento delle operazioni al dottor Natura, cioè al sistema immunitario.

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo