Lettera di un’artista-igienista milanese che rifiuta una serata a favore della ricerca
Ciao V., Ti mando in copia il testo della mia risposta ad un mio collega cantante-musicista che mi chiedeva di associarmi per una serata di beneficienza che non ho condiviso per motivi di principio etico.
Caro Andrea,
Mi hai chiesto di fare con te una serata al River, organizzata dal Rotay Club per raccogliere fondi da destinarsi all’acquisto di una macchina per la prevenzione e la lotta al cancro al seno, ovvero di una strumentazione mammografica, da parte di un ospedale lombardo.
Sappi che sono estremamente contraria a quella che chiamano Ricerca sul cancro.
Per le mie personali idee, che sono condivise da fette importanti della scienza, e che si pongono in totale opposizione a quelle della medicina tradizionale, il tumore è una malattia guaribile con terapie igienistico-naturali, ovvero senza farmaci e senza interventi invasivi.
Conosco moltissima gente che ha debellato il tumore con questo tipo di cure, evitando ogni iniziativa di matrice ospedaliera.
La farsa della raccolta di fondi per ricerche inutili che non portano a nulla di concreto
Le ricerche sul cosiddetto cancro effettuate dagli ospedali odierni sono una bufala bella e buona.
Sono decenni ormai che raccolgono soldi in continuazione usando questa scusa, ed hanno saputo partorire soltanto le operazioni e la chemioterapia, ovvero mezzi orribili per devastare la salute della gente.
A tutt’oggi, se uno vuole curare il tumore con la medicina ordinaria, non può scappare da tali pratiche barbare e selvagge.
Sono legali, ma restano pratiche abominevoli, purtroppo.
Non tutto quello che è legale è anche buono.
Non sono dunque disposta a foraggiare in alcun modo questa gente bieca che mangia sulla sofferenza altrui.
Le soluzioni ci sono.
Basta avere il coraggio di guardare al di là del proprio naso.
Chi poi non vuole capire, resti pure dov’è.
Ho un amico che ha un tumore al polmone, ma non vuole saperne di igienismo.
Che si curi pure con la sua chemioterapia. Che ci posso fare?
Per tutte queste motivazioni, caro Andrea, ti devo dire di no.
Ma sono sicura che ci saranno altre occasioni per fare ancora musica assieme.
Un grande ed affettuoso ciao. Priscilla.
Più che una risposta la mia è una dedica
Questo si chiama parlare chiaro e dare il buon esempio.
Che a scrivere un messaggio del genere sia una bravissima artista che fa serate e realizza dischi con tante belle canzoni, fa intendere come le vie del Signore siano davvero infinite.
Dire alla Priscilla, Brava e complimenti, mi pare troppo poco e troppo banale.
Voglio pertanto dedicarle una mia sintesi e rielaborazione del testo Toxemia che non è in commercio, pur essendo un documento originale di estrema importanza, essendo stato scritto dal grande medico igienista John H. Tilden (1851-1940), che ha il merito di aver insegnato al mondo intero, meglio di chiunque altro, il meccanismo originario di tutte le malattie.
Il processo ciclico della vita scorre lungo la strada metabolica dell’anabolismo e del catabolismo
Nel processo di costruzione del tessuto vivente (processo chiamato metabolismo), c’è una costruzione cellulare (anabolismo) e una corrispondente distruzione cellulare (catabolismo).
Il tessuto esausto, decaduto, morto, deve fare necessariamente posto a quello nuovo, a quello di ricambio.
Le cellule esautorate, dopo la fase di riciclaggio dei componenti parzialmente riutilizzabili, diventano materiale tossico da eliminare al più presto, visto che bussano in continuazione altri miliardi di cellule con lo stesso problema.
Il processo catabolico avviene regolarmente e in tempo ritmato quando la nostra energia nervina è normale, per cui il nostro sangue è in grado di fare bene il suo lavoro.
Quando ci si auto-avvelena, e si supera il punto di tolleranza, scatta la crisi chiamata toxemia
Un certo livello di avvelenamento del sangue esiste costantemente, e fa persino da gentile stimolazione funzionale.
Ma, se viene superato il punto di tolleranza, scatta la crisi.
Anche la crisi è fattore previsto e superabile, a condizione che il nostro corpo sia carico di forza nervina.
Se invece abbiamo dissipato la nostra energia con dispersioni fisiche e mentali, il corpo si è snervato, indebolito, infiacchito, per cui non è in condizione di eliminare il proprio eccesso di tossine.
A quel punto si genera un rallentamento del metabolismo ed una contemporanea ritenzione di tossine, chiamata toxemia o auto-intossicazione generale.
Questa toxemia, questa accumulazione di detriti cellulari-virali interni, continua a sussistere fino a quando non viene riattivata e ripristinata l’energia interna, lo spunto del motorino di avviamento che si era inceppato.
Tutte le malattie, dal raffreddore al cancro, non sono altro che crisi tossiche
Le cosiddette malattie, tutte le malattie, dal raffreddore ai vari tipi di tumore e cancro, non sono altro che crisi tossiche, ovvero sforzi della natura umana per eliminare le tossine interne al nostro corpo.
Ma l’uomo spesso non ama conoscere il lato razionale delle cose.
L’uomo preferisce credere nell’intervento risolutore del padre dio o del padre medico.
Non si rende conto che la salvezza, piuttosto che aspettarsela è assai meglio meritarsela.
Anziché comprare od elemosinare una cura, è assai meglio smetterla con gli errori, evitare di ricucirsi addosso lo squilibrio, il disagio e la sofferenza.
L’uomo che si comporta da mendicante mentale mentre dovrebbe essere arbitro della sua salvezza
Ma, peggio ancora del procurarsi da sé la disfunzione (e darsi la classica zappata sui piedi), la parte peggiore dell’intera faccenda è la stupidità e l’ignoranza di credere nelle cure.
Le false teorie della salvezza e della terapia hanno trasformato l’uomo in un mendicante mentale, quando invece egli dovrebbe essere arbitro e responsabile della sua stessa salvezza.
La medicina non ha portato una singola teoria scientifica e una singola cura da quando esiste l’uomo sulla faccia della terra.
La legge e l’ordine pervadono l’universo.
Questo valeva ieri, vale oggi e varrà domani.
Questo vale dalla polvere di stelle alla mente umana, dalla nuvola alla pietra, dal sasso alla pianta, dall’elettrone allo spirito.
I sette passi verso il cancro
Ogni malattia è identica all’altra, come ogni uomo è basilarmente uguale all’altro, ed ogni fiore paragonabile all’altro.
Il carbonio è uguale nel pane, nello zucchero, nel carbone delle miniere e persino nel diamante.
Ogni malattia si guarisce nello stesso autentico modo, a meno che l’organo interessato dalla crisi tossica non sia stato messo fuori combattimento.
Se uno mangia male, e insiste a farlo e rifarlo, la fermentazione acida irrita le mucose dello stomaco e dell’intestino, l’irritazione degenera in infiammazione, l’infiammazione degenera in ulcerazione, l’ulcerazione degenera in ispessimento e indurimento, l’indurimento degenera in cachessia e cancro terminale.
I famosi sette passi tildeniani verso il cancro.
L’errore fondamentale di concentrarsi sugli effetti e sui sintomi, dimenticandosi delle cause
L’inizio è la semplice e banale irritazione, la fine è il fenomeno grave e spesso senza ritorno, che deriva da carenza di ossigeno-nutrizione-pulizia cellulare, per cui si crea materiale settico che entra in circolazione e stabilisce un avvelenamento settico denominato cachessia cancerogena e metastasi.
Il termine malattia è la comune espressione per significare tecnicamente un esaurimento nervino generale.
Le cure mediche e le immunizzazioni mediche non sono altro che vanità e vessazione.
Dipendono dal demenziale principio di ragionare partendo dagli effetti finali e non dalle cause.
Cercare la soluzione negli effetti, sarebbe come pretendere di capire le cause degli incidenti stradali nell’aggrovigliamento delle lamiere e nel disastro delle parti meccaniche incidentate, anziché nella provenienza delle vetture, nei segni delle frenate, nelle condizioni di visibilità e del fondo stradale, e soprattutto nei comportamenti-provenienze-caratteri-azioni precedenti delle persone coinvolte.
La massima stupidità umana è quella di concentrarsi sugli effetti.
Il medico, da sempre, fa esattamente questo.
E’ assai più spettacolare e redditizio operare la gente che insegnargli a vivere, a mangiare, a pensare
Perché le operazioni e le immunizzazioni? Per concorso in colpa della gente, covata e istruita in un certo modo da una professione egoista e da cattivi maestri.
E’ assai più spettacolare e redditizio operare chirurgicamente che insegnare alla gente come vivere, come mangiare e bere, come dormire, come respirare, come ragionare, come comportarsi.
La natura guarisce e può eliminare qualsiasi malattia, qualsiasi tumore e qualsiasi sifilide, se tutte le abitudini snervanti-indebolenti vengono eliminate, e se viene adottato un razionale stile di vita.
La malattia non è altro che salute temporaneamente compromessa.
La malattia non può essere causa di se stessa, deve avere un suo antecedente, un suo precursore.
La malattia deve derivare da un veleno generato all’interno del corpo, perché i veleni esterni non sono in grado di superare normalmente le nostre formidabili barriere protettive.
Quale è dunque la causa di questa auto-degenerazione? E’ l’intossicazione, cioè le tossine metaboliche trattenute a lungo nel sangue.
Se la mente non è in ordine, più dati gli metti dentro e più grande sarà la sua confusione
Non c’è alcuna speranza che la scienza medica progredisca, e che diventi un giorno scienza, nonostante essa possa contare potenzialmente su solide e importanti risorse scientifiche.
Anatomia, fisiologia, biologia, chimica, e le varie scienze collaterali a queste, hanno portato molto avanti la conoscenza umana, rasentando la perfezione.
Ma altre specialità medico-scientifiche come la sintomatologia, la diagnostica, l’eziologia, l’immunologia, la terapeutica, sono tutte impregnate di credenze e superstizioni ereditate dalle origini.
Per loro, la malattia rimane, e deve rimanere, un’entità.
A questa prima paradossale asserzione, ne deriva una seconda, altrettanto assurda.
Ed è quella per cui l’entità chiamata malattia XYZ deve essere risolta con una cura XYZ.
Il grande filosofo inglese del positivismo Herbert Spencer (1820-1903) disse che
Quando la mente umana non è in ordine, più dati gli metti dentro è più grande sarà la sua confusione.
L’umanità è evirata ed eunuchizzata mentalmente dal paganesimo medico.
La gente è così saturata e pervasa dall’idea che la malattia sia un’entità negativa da sgominarsi, sradicarsi, annientarsi, che non si accontenta di un trattamento prudente e conservativo.
Chiede essa stessa i missili e il napalm.
Tutte le scienze progrediscono fuorchè la medicina.
Le menti in grado di ragionare con chiarezza sono rare quanto i denti delle galline.
Questa disponibilità a morire sull’altare della superstizione medica è una delle ragioni per cui non c’è alcun reale progresso nei fondamenti della scienza medica, la quale, al contrario delle altre scienze, rimane sempre uguale a se stessa, sia che siamo nel Medioevo, che nell’era pasteuriana, o in quella delle pesti di oggi chiamate Aids o Papilloma Virus.
La medicina è come un cane che si morde la coda.
Ma, se la gente chiede e pretende davvero educazione, e non medicazione-vaccinazione-immunizzazione, la può ottenere, purchè abbia maggiore personalità e indipendenza mentale, purché salti fuori dalle 10 gabbie, dai 100 inganni e paraocchi, e dai 1000 impedimenti che le strutture sanitarie gli hanno costruito addosso, facendola diventare essa stessa parte integrande del sistema.
Le menti in grado di ragionare con chiarezza e trasparenza sono armai rare quanto i denti delle galline, usava dire il dr Tilden.
Cure e immunizzazioni prodotti di una civiltà che non civilizza, ma che schiavizza e imbastardisce
Il mondo è caratterizzato da vaste zone oscure, ma è anche pieno di verità e di segnali, di luci e di fari.
Il problema è che, per causa dell’indigestione cronica che parte dallo stomaco e si propaga alla mente, tramite cibi sbagliati e stili di vita assurdi, la confusione mentale è generalizzata e impedisce di capire anche le cose più chiare.
Le cure e le immunizzazioni mediche sono prodotti di una civiltà che non civilizza ma schiavizza e imbastardisce.
Se viviamo bene oggi, rispettando il nostro corpo e la nostra mente, non dobbiamo preoccuparci dei batteri e dei virus di domani.
La paura e l’ignoranza fanno molto più male di ogni avvelenamento.
La basilare importanza del sangue
La parte umana determinante rimane quella interna-interna, composta dalle cellule e dal sangue che le nutre e le ripulisce.
Il cibo e i veleni dell’intestino stanno sempre nella parte esterna del corpo.
Persino una ferita infetta, un’ulcera o un cancro, sono il più delle volte da considerarsi emergenze che riguardano la parte esterna dell’organismo.
Se tali valeni, tali ulcere e tali cancri causano alla fine avvelenamento del sangue e crisi dei rispettivi organi colpiti, ciò succede perché i prodotti velenosi di scarto non trovano vie di uscita e di sfogo.
Persino i vaccini non riescono a produrre immediato avvelenamento settico, in quanto il loro veleno viene in genere scaricato sulla superficie, sulla parte interna-esterna del corpo.
Il cancro è il culmine di anni e anni di abusi alimentari
Il corpo sano e normale, dotato di un efficiente sistema immunitario, è un autentico killing apparatus per qualsiasi invasore, sia esso batterio, virus esterno o parassita dell’habitat umano.
La natura è così forte nella sua auto-difesa che va spesso oltre le righe, e costruisce talvolta tumori e indurimenti protettivi densi e voluminosi, tali da ostruire la circolazione e causare dunque un lento assorbimento del materiale settico con conseguente cachessia.
Anni fa, ricorda Tilden, un medico malato offrì un milione di dollari a chi fosse in grado di curare il suo cancro.
Se non fosse stato così ignorante da credere nell’esistenza di una cura, sarebbe morto assai più tranquillo, o non sarebbe morto affatto.
Il cancro è il culmine di anni e anni di abusi alimentari, di anni di toxemia derivante da eliminazione difettosa e da carenze energetico-nervine.
I prodotti di scarto che permangono nel sangue sono all’origine di tutte le malattie intossicanti.
Il più potente eliminatore di tossime è il digiuno.
Non servono l’indovino e il mago: domani succede solo l’inevitabile, cioè la raccolta di quanto abbiamo seminato ieri.
Il più potente eliminatore di tossine si chiama digiuno.
In altre parole, concedi alla tua natura il riposo fisiologico ed essa non avrà bisogno di alcuna cura.
Riposo fisiologico significa stare a letto, mente e corpo svuotati, niente cibo e tanta acqua.
Batteri e virus, come causa originante delle malattie, sono il fallimento dell’intelligenza e della ragione.
Siamo noi i muratori e i carpentieri, i costruttori del nostro domani.
Non abbiamo bisogno di pagare l’indovino e il mago, il dottore e il terapeuta, il sacerdote e l’avvocato e il banchiere, per sapere quello che ci accadrà domani.
Non succederà proprio niente.
Succederà solo l’inevitabile.
Erediteremo e raccoglieremo i frutti che abbiamo seminato ieri e oggi.
Una ricerca medica gobba, impegnata a cercare la causa negli effetti e nei sintomi
La ricerca medica occupa schiere ed armate di esperti laboratoristi, virologi ed immunologi, tutti alla caccia di nuove malattie e di nuove cure.
Tutta gente fallimentare, resa tale da una maledizione insita nella loro gobba metodologia, che è quella di cercare la causa negli effetti, e non lontano da essi.
In realtà, la stragrande maggioranza delle malattie, trattate o non trattate, curate o non curate,
auto-guariscono tranquillamente da sole, a patto che non siano passate dal livello funzionale a quello organico, avvelenando il corpo e distruggendo la capacità autorigenerativa del sistema immunitario.
Tra i medici trasparenti, si sa che almeno l’80% di tutti i malati è in grado di guarire perfettamente senza intervento medico.
Le crisi arrivano oggi e se ne vanno da sole dopo una manciata di giorni, non appena la toxemia e l’infezione settica sono rientrate sotto il livello di guardia.
La malignità di certe malattie legata ad organismi infettati dalla decomposizione proteica
La malignità di certe malattie avviene solo in soggetti vissuti in continuo e costante stato di indigestione gastrointestinale, determinata da sostanze animali o anche da semplici latticini, cioè da sostanze improprie ed incompatibili col nostro apparato vegano.
L’intero organismo di questi soggetti è letteralmente infettato dalla decomposizione proteica.
I casi fatali e mortali, in tutte le cosiddette epidemie, riguardano mangiatori impenitenti di cibi sbagliati, soggetti che risultano essere acidificati e snervati, toxemici e infettati da putrescenza cronica intestinale.
Nutrire un paziente ammalato non è un errore, ma è addirittura un crimine.
Nessun cibo deve essergli dato fino a quando tutti i sintomi non se ne sono andati.
E a questa strategia digiunistica farà seguito una cura a base di succhi freschi di frutta, con adozione successiva di sistema nutrizionale vegano, a meno che il soggetto non voglia replicare fatalmente i suoi problemi.
Le malattie acute non sono altro che infezioni gastro-intestinali su soggetti intossicati
Tutte le malattie acute sono infezioni gastro-intestinali su soggetti costantemente intossicati.
Più è intossicato il soggetto e più severa è la crisi.
Mantenerlo al caldo e in massima quiete, con buona circolazione di aria fresca, e con tanta acqua distillata da bere, è l’unica soluzione costruttiva possibile.
Liberarsi della putrefazione è priorità assoluta ed irrinunciabile.
Capire la malattia significa conoscerne la causa.
La causa di ogni malattia, lo ripetiamo, è la toxemia, la quale deriva dallo snervamento (o crisi energetico-nervina) che impedisce la pronta espulsione delle tossine generate in continuazione dal corpo.
L’uomo che si abbandona a stili di vita innaturali, a cibi sbagliati, a bevande sballanti, a sentimenti offensivi e negativi, non può attendersi un domani sereno e tranquillo, ma deve prepararsi a pagare dei conti salati.
L’essere umano è una dinamo cerebro-spinale ed una centrale bio-elettronica immunitaria, e dovrebbe mantenersi il più possibile in condizione statica, in stato conservativo tale da preservare l’energia per le emergenze future.
Paure e preoccupazioni scaricano le batterie e ammalano la gente
La gente si ammala a causa dei suoi pessimi stili di vita.
Vivere nelle paure, nelle preoccupazioni, nei messaggi terrorizzanti dei monatti e degli untori della medicina, o anche nei timori della crisi economica e delle tasse da pagare, è micidiale e distruttivo.
Pure i bambini vengono educati male.
Gli viene imposta la paura del buio e del diavolo, dell’uomo cattivo e del medico, delle punizioni e dei rimproveri per le rese scolastiche.
Tutte queste cose significano lasciare i nostri rubinetti aperti, e i nostri interruttori accesi, per cui perdiamo e disperdiamo energia nervina in continuazione, disattivando la nostra dinamo e scaricando le nostre batterie.
Il linguaggio duro dei medici dissidenti
Come spesso diciamo, le critiche più dure alla medicina arrivano proprio dall’interno, cioè dai medici dissidenti, e John Tilden è uno di questi.
Non a caso, Tilden è uno dei pilastri storici della American Natural Hygiene Society (ANHS), e il suo linguaggio risente un po’ della ruvidità dei tempi suoi.
Chiaramente non è nostra intenzione demonizzare tutta la medicina e tutto il vasto e complesso mondo della sanità, quanto piuttosto apportare dei contributi critici che servano a contrastare le tendenze perverse dei nostri giorni, dove il pianeta è sottoposto a una medicalizzazione selvaggia e a bombardamenti mediatici continui che rappresentano un vero e proprio attentato alla salute umana, alla tranquillità umana, alla serenità della popolazione.
Di questi eccessi e di queste degenerazioni sono ben consci gli stessi medici.
Affermare che il medico non è Dio, non vuol dire necessariamente precipitarlo nei gironi incandescenti dell’Inferno, ma significa ridargli le giuste dimensioni umane che egli possiede.
Significa anche far capire che, molto spesso, i singoli medici sono essi stessi vittime dell’arroganza e degli errori di percorso commessi dall’Ordine che li controlla, nonché delle forti pressioni cui sono sottoposti da parte dei cartelli farmaceutici.