Sulla stessa linea di Ehret e di Gerson
Mi piacerebbe conoscere la sua opinione su Arnold Ehret, che immagino conosca.
Glielo chiedo perché, da quel po’ che ho letto sul suo blog (incrociato per caso e che intendo leggere tutto) mi pare che lei abbia molte cose in comune con quanto ho letto su Il sistema di guarigione nella dieta senza muco.
E direi che lei ha molto in comune pure con lo stesso Gerson.
Molto interessante quanto scrive sull’acqua
Mi ha però colpito quello che scrive sull’acqua.
Condivido tutto quanto lei scrive sui mercanti di acque minerali.
Però, pur non ricordando chi e perché me l’abbia insegnato, ho sempre avuto un’ottima opinione sulle acque di montagna, mentre sull’acqua distillata e su quella piovana mi sono conformato sull’idea circolante, che le considera inadatte all’alimentazione.
Riconosco che quanto lei dice non fa una piega.
Ricordo un documentario TV che lodava il sistema di invasi per raccogliere l’acqua piovana di non so quale isola, forse vicino alla Sicilia, costruito dagli antichi romani.
Tale sistema veniva lodato come soluzione semplice e geniale per l’approvvigionamento dell’acqua potabile e dell’acqua per uso agricolo.
A presto. Aldo
Non facciamo paragoni
Arnold Ehret e Max Gerson sono due grandi della medicina e dell’igienismo.
Sono entrati meritatamente nella storia con libri celebri, con un curriculum di guarigioni e di seguaci in ogni angolo del pianeta.
Mi onora il fatto che qualcuno trovi delle similitudini e delle parentele ideologiche, ma evitiamo paragoni insostenibili.
L’acqua piovana non ha eguali (meglio raccoglierla non alle prime gocce)
Mi fa particolare piacere trovare qualcuno che sia d’accordo con me sull’acqua, e che me lo dica senza reticenze e senza riserve mentali. Sono con te sul fatto che l’acqua di alta montagna è la migliore.
Ma l’acqua piovana rimane sempre la migliore di tutte, la più naturale e pura, nonostante il pulviscolo atmosferico che è sempre natura, e nonostante le scie disseminate dagli illuminati, che naturali non sono ma che non impediscono alla natura di fare il suo corso.
Distillata, sporca ed acida: i pregiudizi sciocchi e traballanti della gente
L’acqua piovana è la numero uno.
Per coloro che la ritengono inadatta in quanto distillata, prendono un autentico doppio granchio, in quanto ignorano le qualità solventi dell’acqua pura e ignorano pure l’estrema differenza tra minerale inorganico delle acque (dannoso per la salute) e minerale organicato delle piante (sola fonte minerale possibile per uomo e animali).
Per coloro che la ritengono inadatta in quanto sporca, acida e quant’altro, rispondo che il pulviscolo atmosferico non è altro che frammento naturale di stelle e asteroidi, e comunque polvere naturale a cui siamo abituati.
La pioggia è l’acqua madre di tutte le altre
In più, se davvero è sporca e acida l’acqua piovana, non vedo come le altre acque possano considerarsi diverse o migliori di essa, più pure o meno acide di essa. Questo significa non ragionare. Significa pure andare contro fatti accertati. In tutte le isole del mondo si ricorre all’acqua distillata della pioggia.
E la gente insulare non soffre di orribili depositi calcificanti nei posti sbagliati dell’organismo, come succede ai bevitori di acque pesanti e mineralizzate.
L’aria in bottiglie e il sole in flaconi
Quanto corrompa il danaro nessuno lo sa.
Anche l’aria di oggi è inquinata, particolarmente nelle città.
Non per questo è in caso di venderla in bottigliette.
Un giorno o l’altro accadrà, e ci assicureranno che respirare l’aria comune fa male ai polmoni.
Stessa cosa per il sole.
Fa male, fa male. E’ soltanto così che si vendono le creme ad alta protezione e gli occhiali da sole.
Non mi stupirei che arrivassero i raggi solari sintetizzati in flaconi, così potremo passare la nostra vita finalmente all’ombra.
Il Viagra e le bambole-vive completano il quadro
Per l’erotismo, non servono più le esperienze, i duri allenamenti, le magnifiche referenze, le scuole, i suggerimenti dei vecchi marpioni, e tantomeno i manuali del fai-da-te.
Risolve tutto il Viagra. Una manciata in tasca e nessuno ti ferma più.
Per quanto concerne le partner, le hanno già sostituite con pieno successo.
Le bambole bio-elettroniche che producono attualmente sono assai migliori di mogli, fidanzate ed amanti, più tenere, ciarliere ed ammiccanti, disponibili a tutte le ore.
Ti fanno persino l’occhiolino e, quel che più conta, non si fanno pagare.
Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Romma e ABIN-Bergamo