LETTERA
Addome dilatato ed infiammazioni intime
Buonasera Valdo, non so nemmeno da dove iniziare.
Mi chiedo se tra tante persone che le scrivono riuscirò ad avere una risposta. Sto leggendo i suoi scritti e li trovo molto interessati.
Ho coinvolto in queste mie letture anche il mio compagno, che tra l’altro segue da tempo una alimentazione di tipi ehretiano.
Ho 36 anni e il mio problema è l’addome sempre gonfio, ed anche le infiammazioni intime che non raramente si presentano.
Eliminato carne e formaggi, devo stare attenta coi dolcetti
Sono di costituzione magra e godo in generale di buona salute, 47 kg per 1,65 di altezza.
E’ dunque ancor più fastidioso avere questa sensazione di gonfiore.
Ho eliminato la carne, di cui già non andavo matta.
Ho eliminato formaggi, latte e tutti gli alimenti raffinati.
Devo ancora lavorare su alcune cose, come quella di non cadere nella tentazione del dolcetto.
Sto andando bene con la frutta e la verdura.
La medicina ha lasciato in me diversi segni.
Consumo tanta frutta, verdura e pane tostato.
Il mio compagno mi dice che potrebbe essere dovuto al fatto che, mangiando in una certa maniera, stia rimuovendo dagli intestini sostanze che creano gas.
Quando avevo 5 anni ho subito una asportazione tonsille, a 11 le adenoidi, mentre a 15 anni mi hanno asportato un ovaio a causa di una cisti!
Non ho fiducia nelle soluzioni della medicina in generale, e nemmeno nelle industrie farmaceutiche ed ospedaliere.
Rovinata per troppi anni dalla pillola
Ho preso per 13 anni la pillola, fino a quando non è subentrato un vero e proprio rifiuto fisico e psicologico (da quattro anni non la prendo più).
Mi veniva prescritta per via dei problemi ginecologici (sospetta endometriosi).
Ora non mi sento più schiava di quella maledetta pillola che, secondo me, non ha fatto altro che avvelenarmi, come tante altre cose provenienti dal mondo medicale.
Non so bene in quale direzione muovermi
Vorrei poter risolvere questi fastidi che persistono, anche se non sarà facile e anche se non so bene in quale direzione muovermi.
La ringrazio per aver letto il mio messaggio e nutro la speranza di una risposta.
La saluto incoraggiandola a proseguire nelle sue preziose indicazioni. Cordialmente.
Barbara
RISPOSTA
Rifare l’intero percorso con digiuno, dieta a frutta e dieta normale
Ciao Barbara, l’ipotesi avanzata dal tuo compagno non mi trova d’accordo.
Ha ragione di ipotizzare che il miglioramento della dieta può creare degli effetti eliminativi, ma non certamente in quel senso.
Ci vorrebbe probabilmente un riposo fisiologico totale di un paio di giorni, ripartendo in stile fruttariano per altri due giorni, e poi andando con normale dieta vegana e tendenzialmente crudista, facendo attenzione a non accoppiare troppe qualità di cibi e prendendo qualche altra precauzione aggiuntiva, tipo il mangiare lentamente e masticando con accuratezza ogni singolo boccone.
Iscriversi a un club sportivo amatoriale
Io credo che ci sia in te un problema di pigrizia intestinale, di dilatazione e di scarsa muscolatura ventrale.
Ti dovresti iscrivere forse a una società sportiva amatoriale.
Ti suggerirei il nuoto, il ciclismo e la pallavolo, le camminate in montagna, o alche il calcetto femminile.
Suggerimenti dietologici
Altre cose, vietata l’assunzione di bevande calde e di bevande gelate.
Le insalate crude non abbiano più di 2-3 componenti in contemporanea.
Il secondo piatto si concentri su non più di due componenti, tipo la patata e i cavolini di Bruxelles, prendendo alla fine la manciata di mandorle e pinoli.
Di mattina abbondare in succhi di arance e di pompelmi, o in anguria e melone, o in centrifugato di carote, sedani e ananas.
A metà mattina la crema di avena coi semini o il popcorn coi fichi.
Nel tardo pomeriggio vanno bene i frutti di bosco.
Ginnastica, respirazione e idroterapia
Più movimento, più sole, più respirazione e più traspirazione.
Più ginnastica ventrale, incluso stretching, incluso saltelli.
Va bene anche la semplice ginnastica del tirare in dentro il ventre, se fatta regolarmente più volte al giorno, anche stando seduti al computer.
Bagni freddi generali o anche locali al basso ventre, più volte nel corso della giornata, sono di sicuro beneficio.
Equilibrio termico e sfebbratura dell’intestino
Più esercizi respiratori yoga, implicanti prima espansione in fuori del ventre e poi pancia in dentro, alzando il diaframma, inspirando a fondo ed espandendo le sacche polmonari riempite verso l’alto.
Esposizione solare e bagni freddi alternati, per migliorare la circolazione.
Lezaeta suggerisce i soliti cataplasmi di fango freddo, da tenersi sulla zona ventrale durante la notte, sempre allo scopo di razionalizzare l’equilibrio termico all’interno del corpo, tirando via sangue dalle mucose intestinali a vantaggio dell’epidermide e degli arti freddi e malserviti dalla corrente sanguigna.
Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo